A Stefano, un amico incontrato così per caso!

[Michele]

Quasi un anno fa, aprii la posta elettronica e trovai il messaggio di Stefano Guatelli, mi diceva che possedeva una Fulvia HF e che voleva finalmente usarla e divertirsi, anzi mi domandò: Cosa devo fare per partecipare al raduno di Rapallo? Posso venire anche se non sono socio?

Era il 20 Aprile 2009, dieci mesi! In dieci mesi ci siamo visti spesso, ho scoperto un bimbo che stava combattendo un orco con la forza di una tigre fiera e vigorosa. Ad ogni zampata ricevuta dall’orco, scuoteva la testa e ricominciava a combattere.

Appena conosciuto, ho avuto l’impressione di sapere da sempre chi fosse! Ho apprezzato i suoi valori: la famiglia, gli amici e il suo lavoro.
Parlando del suo lavoro mi aveva detto: “sono un fotoreporter!” Nonostante avesse conosciuto tante personalità aveva la grandiosa capacità di dirti tutto in quattro parole semplici, ironiche e intelligenti.
Stefano, uno sguardo fulmineo, come il battito delle ciglia, sapeva cogliere tante sfumature non semplici da vedere anche per un occhio attento.

I primi giorni di ottobre lo chiamai al telefono per salutarlo, parlammo per cinque minuti poi mi disse, con una semplicità disarmante che si stava recando al Pirellone. Il Presidente della Regione Lombardia lo avrebbe consegnato un premio speciale al lavoro. Trovò il tempo di ascoltarmi, ci rimasi, io sarei stato nel panico!

Tutto è cominciato per un auto! Un’amicizia inaspettata.

Caro Stefano, lazzarone, grazie per avermi donato la tua amicizia! La terrò sempre stretta a me!
Un bacio
Michele

[andrea mpx]

Conosciuto a Monza con la moglie, confermo.
Ciao Stefano
andrea

[Pierluigi T.]

Un saluto commosso a Stefano e un abbraccio a Manuela.
Abbiamo perso un Lancista e un uomo eccezionale di cui abbiamo potuto godere troppo poco .
Dovremo trovare un modo per ricordarlo come si deve.

Pierluigi Tomasi
Conegliano (TV)

[Simoniracing83]

Ah non avevo mica capito che fosse mancato.

Non lo conoscevo ma da lancista ma soprattutto da essere umano un dispiacere e condolianze vivissime alla famiglia.

Carlo

[Gallo Pierluigi]

Non ho ben capito anche io sinceramente...

[guido]

Caro Stefano,

lessi una volta che la vita è come un fiume, che nasce piccolo rivolo sulle alte montagne dove tutto è pace, purezza e silenzio. Scendendo fra le rocce e la neve eterna, diventa via via più grande. L'acqua cristallina continua la sua corsa formando cascate che cadono gorgogliando in piccole pozze trasparenti. Per un attimo sembra fermarsi, ma solo per riprendere con impeto il suo cammino.
Il ruscello affronta ora percorsi difficili nei canaloni profondi delle montagne, e l'acqua subisce sussulti improvvisi e urta violentemente contro le rocce con un rumore assordante. Quel piccolo rivolo nato dalla purezza delle altitudini è diventato ormai adulto e affronta le asperità come una qualsiasi creatura che si affaccia alla vita. Scende forte e sicuro tra i boschi di abeti e pini e la sua voce si ode fra i sassi e i cespugli di erbe.
Nelle sue acque le greggi si dissetano, ormai il fiume deve distribuire le sue ricchezze a tutti prima di affrontare la pianura riposante, la maturità della vita.
A volte le acque rallentano la loro corsa e quasi si fermano nelle anse per riposarsi. E mentre passa attraverso la grande pianura, il fiume bagna paesi e città e campi di grano. Incontra boschi e prati fioriti, si lascia navigare da barche di pescatori e di mercanti dando da vivere a una moltitudine infinita di persone che abitano lungo la sua riva.
Dopo un lungo viaggio, il fiume arriva sino alla costa: allora li si allarga, poi si perde nell'immensità del mare. Li il fiume sembra morire, invece inizia una nuova vita.

Ciao amico mio.

[HFil]

ragazzi dai, nome + cognome + google e in rete si trova tutto se ci sono dubbi
http://www.google.it/search?hl=it&s ... =f&oq=


http://news.youreporter.it/notizie-ulti ... press.html

MORTO IL FOTOREPORTER STEFANO GUATELLI, FONDATORE DI NEWPRESS
SCRITTO DA A.C.
GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO 2010 22:06
Si è spento dopo una lunga malattia all'età di 45 anni Stefano Guatelli, fotoreporter, fondatore dell'agenzia Newpress. Guatelli, nato a Londra, ha cominciato la professione all'età di 20 anni, collaborando con l'agenzia Omega di Vito Liverani. Durante la sua attività professionale ha seguito i più importanti eventi di cronaca e sport. Nel luglio '93 un'autobomba esplose nei pressi del Padiglione D'arte Contemporanea in via Palestro a Milano e Guatelli fu il primo fotografo ad arrivare sul posto e a realizzare un fotoreportage che ancora oggi viene conservato degli archivi dei giornali. I funerali si celebreranno sabato 20 febbraio alle 14 nella chiesa di San Gabriele in via delle Termopili a Milano. (Fonte Ansa

gazzetta di Parma

E' morto Stefano Guatelli, il fotografo che "catturò" Ferdinando Carretta

Laura Frugoni

Per chi fa questo mestiere e tie ne fermi nella memoria i foto grammi più esaltanti che fanno la storia di un giornale, Stefano Gua telli resterà soprattutto il fotogra fo di Ferdinando Carretta. Quello che nel novembre del 1998 riuscì a fermare l'immagine di un fanta sma in tuta grigia in una Londra livida di pioggia, quello che al vo lante della Rover tallonava il no stro Matteo Montan («You are Ferdinando Carretta, right?») mentre il tipo in tuta svicolava gridando: «No, niente foto».
Stefano però aveva già fatto quel che doveva: il crepitio della Nikon il segnale che l'attimo fug gente era stato catturato, dopo no ve anni il fantasma di Ferdinando prendeva carne e sangue, diven tava immagine. Uno scoop di quelli veri.


Stefano Guatelli è morto ieri sera a Milano, dove abitava da tanto tempo. Aveva 45 anni, una moglie dolce e splendida che si chiama Manuela e due ragazze, Silvia e Giorgia. Da quattro anni lottava contro un male che l'aveva aggredito una volta e poi un'altra, senza domarlo. Senza sconfiggere il suo amore per la a fino al l'ultimo, fino a ieri.

http://www.newslinet.it/notizie/si-e-sp ... a-a-londra

Si è spento il fotoreporter Stefano Guatelli. Fu lui a scovare Ferdinando Carretta a Londra
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Da anni oramai Stefano Guatelli combatteva con una terribile malattia che l’aveva colpito giovanissimo, sconvolgendo la sua vita per sempre.
Ed al termine di un calvario, affrontato con dignità, lavorando sinchè le forze glielo hanno permesso, è morto ieri, all’età di 45 anni, lasciando la moglie e due bambine. Guatelli era il fondatore dell’agenzia fotografica Newpress, titolare di altre due agenzie e da sempre collaboratore del quotidiano milanese “Il Giorno”. Proprio a Milano si era svolta gran parte della sua carriera di reporter, sin dai tempi in cui, venticinque anni fa, appena ventenne, era arrivato nel capoluogo lombardo dalla provincia di Parma, aveva bussato alla porta de “Il Giorno” chiedendo un lavoro e l’aveva ottenuto. Praticamente in concomitanza con l’inizio della sua collaborazione con l’agenzia fotografica Omega di Vito Liverani. Per un quarto di secolo aveva dato sfogo alla sua passione di fotografo, non recidendo mai il cordone che lo legava al giornale delle sue origini, ma intraprendendo una carriera luminosa, condita di alcuni scoop che sono diventati leggendari nel mondo della fotografia. Come, ad esempio, quello del 1993, quando un’autobomba scoppiò in via Palestro a Milano, nei pressi del PAC, il Padiglione d’Arte Contemporanea. Era stato lui, precipitatosi sul posto, il primo fotografo ad immortalare la tragedia. Ma, senza dubbio, il suo più grande successo professionale fu la “cattura”, con l’obiettivo della sua Nikon, di Ferdinando Carretta, scovato a Londra, dove faceva il pony express e dove i servizi segreti italiani – e non solo – non erano arrivati nelle loro ricerche. Carretta era il figlio di una facoltosa famiglia, che aveva lasciato Parma per trasferirsi in un paradiso fiscale nei Caraibi. Nel 1989 la famiglia scompare. Si parla di un possibile omicidio, ma i corpi non verranno mai ritrovati. Madre, padre e due figli: di loro non si sa più nulla. Nove anni dopo, nel 1998, Stefano Guatelli scova Ferdinando, il figlio maggiore, a Londra. Ferdinando viene arrestato e, interrogato, confessa il triplice omicidio: dopo aver massacrato la sua famiglia, l’ha nascosta in una discarica ed è partito per Londra, dove viveva senza neppure aver cambiato nome. Carretta viene arrestato e, riconosciuto incapace di intendere e di volere, internato in un’ospedale psichiatrico, a Castiglione delle Stiviere. Nel 2004 otterrà la semilibertà. Ma per Guatelli, per cui la cronaca è la passione d’una vita, è un successo professionale incredibile, che gli dà grossa notorietà. Cinque anni fa, poi, arriva la malattia che, implacabile, lo porta a spegnersi, nella giornata di ieri, a Milano. Domani, alla chiesa di San Gabriele, in via dei termopili, a Milano si terranno i funerali alle 14.45. (G.C. per NL)

[Gallo Pierluigi]

Vivissime condoglianze alla famiglia.
Sono sempre i migliori che se ne vanno per primi.

[Simoniracing83]

Caspita era giovane.

Rinnovo le mie condolianze alla famiglia.

Carlo

[Francesca]

Condoglianze alla famiglia per quest'uomo, Lancista, che ha saputo far parlare di se'.
Belle parole Michele.