Quando non ci si guarda negli occhi è un problema. Nel senso, quando una comunicazione intensa si sviluppa su binari che non è il "tu per tu" visivo, il "face to face", ma si avvale di telefonia, internet e 3d, sovente capita che si cada in errore e si fraintenda o peggio ancora, si scantoni completamente nell'intendere quanto il nostro interlocutore sta asserendo. A me capita spesso, vivendo (ancora) una relazione a mezza distanza, di litigare o di rimanere delusi da cose dette, semplicemente perchè non ci si guarda negli occhi. Si percepisce uno tono di voce, si legge una frase, ma non si può vedere la mimica facciale, lo sguardo, la fronte corrugata di una persona. E tutto assume una valenza diversa.
Marce l'ho sempre inteso come una persona con poco spirito, pragmatica, con battute o risposte al limite della sinteticità e poco incline a non urtare la sensibilità altrui. Sinceramente? Non c'ho capito una cazzo (Max, cazzo è lecito, sennò mi diventa noioso

Dopo circa tre anni ho conosciuto Marce. Al di la che troneggia sul suo corpo, che è alto (poco) più di me ed ha un viso simpaticissimo, ho colto il suo essere, il suo linguaggio analogico, la sua espressività. E pur essendo tagliente, pur essendo veloce e fendente nella battuta, sentivi nel tono e vedevi negli occhi del semplice humor (intelligente ed ironico). Ho avuto modo di passare poco tempo con lui, ero al lavoro e sebbene l'orario non fosse di quelli da momento critico, avevo rotture di palle (anche palle è ammesso, Max) intorno e due vecchietti (di cui uno assolutamente sordo) a comprare la "Super Punto"....(rifacimento nerboruto della Grande Punto); non dico che sembrava lo conoscessi da tempo, che non ho provato imbarazzo e le solite menate (le ho dette....sto diventando noioso....... (:P)), ma dico solo che ho riscoperto un'altra persona, una persona a me affine e con cui sicuramente, avrò a che spartire qualcosa.
Grazie Marce, per l'ennesima lezione di vita.
Ric