Dunque, riassumendo, lavoro finito con successo!
Ora i carburatori sono lindi e puliti come usciti di fabbrica e ho finalmente eliminato quel fastidioso trasudamento di benzina che rendeva irrespirabile l'aria del garage per alcuni giorni fino a quando le vaschette non si svuotavano completamente...
Con l'esperienza fatta mi sento di dare alcuni piccoli consigli per chi avesse voglia di cimentarsi in questo lavoro, che richiede una certa dose di manualità, ma consentirà di revisionare i carburatori con la sola spesa del kit guarnizioni e tanta, tanta, soddisfazione nel riavviare il motore alla fine del lavoro!
Allora, procedendo con ordine, partiamo dallo smontaggio. Prima di tutto occorre rimuovere il blocco del filtro aria, le connessioni ai tubi che arrivano e vanno al serbatoio e le connessioni ai cavi di starter e acceleratore. Occhio a quest'ultima connessione che ha il rinvio con la testa in materiale plastico e va rimossa con delicatezza per evitare di spezzarla, meglio prima bagnare abbondantemente il tutto con Svitol o prodotti simili. Io ho trovato più comodo scollegare prima la testa dalla parte dell'acceleratore perchè più accessibile, una volta smontati i carburatori si procederà a scollegare l'altra comodamente sul banco.
Ora siamo pronti per rimuovere i carburatori. Per prima cosa si dovrà smontare la vaschetta di recupero posta sotto, altrimenti non sarà possibile accedere al dado inferiore più frontale del carburatore che serve i cilindri 1 e 2. Nel mio caso, smontaggio e rimontaggio della vaschetta è stata forse l'operazione più difficile perchè lo spazio di manovra è molto limitato... una volta smontata la vaschetta si possono rimuovere i carburatori ed il collettore, l'unica accortezza in questa fase è di conservare separatamente i due set di bulloni+rondelle perchè quelli che serrano i carburatori sono diversi da quelli che serrano il collettore (o per lo meno, sulla mia sono diversi...).
Ora che abbiamo i carburatori sul bancone possiamo procedere con la revisione, un carburatore alla volta per non rischiare di mescolare le parti.
E' utile in questa fase procedere avendo sotto mano l'esploso del carburatore, che trovate allegato in fondo al messaggio.
Per prima cosa si procede ad una bella lavata generale con diluente nitro, un pennello e una bacinella capiente. Il diluente nitro è molto volatile, aggressivo e nocivo, quindi occorre lavorare in ambienti ben areati e preferibilmente con idonei sistemi di protezione (mascherina, occhiali, ecc.); le guarnizioni non sono resistenti al diluente nitro, pertanto fatelo solo se avete il kit con tutte le guarnizioni e gli o-ring necessari.
Una volta sgrossato l'esterno si può procedere allo smontaggio del carburatore. Il diluente usato si può recuperare avendo cura di filtrarlo su carta (uno scottex va benissimo).
Prima di tutto occorre memorizzare, per ciascun carburatore, le registrazioni delle viti di regolazione del minimo e della pompa di ripresa. Per le prime, il metodo che uso io è il seguente: avvitare fino a fondo corsa la vite (senza forzare) e prendere nota del numero di quarti di giro impiegati, quando la rimonteremo faremo il percorso inverso (ovvero, avviteremo fino a fondo corsa e sviteremo dei quarti di giro precedentemente contati). Per la pompa di ripresa basta misurare con un calibro la lunghezza della filettatura libera (ovvero misurare quanto è stato avvitato il gruppo dado+controdado). Si potrebbe misurare anche la registrazione della vite di regolazione apertura farfalle, ma io non l'ho smontata e nel pulire sono stato attento a non muoverla (ma con un pennelo è difficile fare danni...).
Per smontare il carburatore, partire dall'alto e riporre le minutaglie (viti, getti, ecc.) in un piccolo contenitore di vetro munito di tappo (ad esempio un barattolo per le conserve) e lasciate il tutto a bagno con diluente nitro per qualche ora (meglio una notte). Attenzione: sotto il coperchio nella parte frontale (dalla parte della valvola a farfalla) ci sono due piccoli tappi con o-ring che coprono due "bastoncini" metallici che a loro volta coprono due sferette d'acciaio (particolari 84, 65 e 81 nell'esploso), occorre stare molto attenti a non lasciarli nel carburatore altrimenti si rischia di perderli nel ribaltarlo!
Smontata la parte superiore si procede a smontare la pompa di ripresa, riponendo anche in questo caso i vari particolari in un barattolo di vetro chiuso e a bagno di diluente, io per semplicità nel rimontaggio ho diviso in due barattoli le componenti provenienti dalla parte superiore ed inferiore.
Ho scelto di non smontare la valvola a farfalla, primo perchè le viti di tenuta sono battute e secondo perchè non è un punto critico dove si accumula molto sporco; basta verificare che l'alberino non abbia un gioco significativo, nel qual caso si dovrà portare il carburatore a rettificare; ad ogni buon conto, se non si è manifestato qualche evidente problema di minimo ballerino, probabilmente va bene così.
A questo punto rimane il corpo del carburatore che andrà lasciato in immersione nel diluente nitro per almeno una notte, io l'ho fatto utilizzando una vaschetta per gelati che avevo preventivamente testato per la resistenza al diluente, non lasciare il diluente in un contenitore di plastica se non si è certi che resisterà!!!
Una volta lavato tutto si procederà all'asciugatura mediante soffiatura con aria compressa, alla sostituzione degli o-ring e al rimontaggio partendo dalla pompa di ripresa e procedendo a ritroso rispetto allo smontaggio. Soffiare bene in tutti i fori e controllare la corretta comunicazione dei numerosi canali presenti. Nel rimontare, tenere sempre un occhio sull'esploso!
NB: alcuni kit prevedono anche la sostituzione della valvola di chiusura immissione carburante (quella azionata dal galleggiante per intenderci); in questo caso, prima di sostituire quella esistente, occorre verificare con un calibro che le quote di apertura/chiusura della nuova siano uguali alla vecchia, eventualmente correggere agendo sulle rondelle.
Per la pulizia del collettore (di gomma) non usare il diluente nitro. Se, come nel mio caso, le guarnizioni di carta del collettore risultano incollate, basta lasciare il tutto a bagno di benzina o petrolio bianco per qualche ora e poi rimuoverle pazientemente avendo cura di non graffiare la superficie metallica del collettore.
A questo punto possiamo rimontare il tutto e procedere alla messa a punto della carburazione (sincronizzazione farfalle e regolazione del minimo) come descritto nel manuale officina.
NOTA: quanto descritto vuole essere semplicemente un aiuto a quanti, come me, si volessero cimentare nella revisione "casalinga" dei carburatori; naturalmente non mi assumo alcuna responsabilità circa la buona riuscita dell'intervento!