Esposizione di Lancia al Biscaretti di Ruffia

Rena (Prisma)

Esposizione di Lancia al Biscaretti di Ruffia

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tratto da http://www.kaleidosweb.com/2006/pagflash/home.htm

LANCIA “…per la rottura delle regole codificate dalla tradizione.”
Un omaggio a Vincenzo Lancia



TORINO - In occasione del centenario della Lancia (1906 - 2006), il Museo dell’Automobile “Carlo Biscaretti di Ruffia” di Torino ha allestito nel salone principale al primo piano un’esposizione di vetture di questo storico marchio in parte già appartenenti alla collezione del Museo ed in parte provenienti da collezionisti privati, in modo da delineare quella che è stata la storia e l’evoluzione di uno dei più noti marchi automobilistici italiani.

Lancia è innovazione, eleganza, sport, ambiti diversi tra loro ma che nel corso di questi ultimi cento anni sono stati protagonisti della produzione di queste vetture.

L’esposizione inizia con tre storici modelli la Theta del 1914, la Kappa del 1919, la Trikappa del 1922, vetture di lusso realizzate a cavallo della prima Guerra mondiale; si prosegue con la famosissima Lambda del 1928 con il relativo telaio del 1924, il capolavoro di Vincenzo Lancia, una vettura “avveniristica” per gli anni Venti: motore a V stretta, carrozzeria a struttura portante, sospensione a ruote anteriori indipendenti; da segnalare che l’esemplare esposto era di proprietà di Vincenzo Lancia. Di grande effetto l’Astura 233 Coupé Gran Lusso, esemplare unico, sobria ed elegante berlina del 1935. Si continua con l’Ardea del 1950, la prima “piccola” di lusso presentata nel 1939; un’elegante B20 del 1952 accanto ad una splendida Aurelia Convertibile del 1958, diventata famosa grazie al film di Dino Risi “Il Sorpasso”; ed arriviamo allo sport con la D24 del 1953, magnifico esempio di raffinata ingegneria automobilistica in linea con le grandi tradizioni della Lancia, protagonista indiscussa della Carrera Panamericana di quell’anno; e la D50 del 1955, monoposto di Formula 1 progettata da Vittorio Jano e presentata verso la fine della stagione agonistica 1954. Incontriamo poi gli eleganti pezzi a produzione limitata come la Florida del 1956, uno dei cinque esemplari realizzati sullo chassis dell’Aurelia B56; non poteva mancare la Flaminia Presidenziale del 1961, in questo caso una delle quattro vetture restaurate nel 2001 e riconsegnate all’Autoparco del Quirinale per il presidente Carlo Azeglio Ciampi che ne ha destinata una al Museo di Torino. Arriviamo nella parte finale, quella più eccitante delle sportive che tutti hanno ancora nel cuore, la Flavia Coupé 1,8 HF del 1964 una tra le quattordici vetture ufficiali preparate da Pininfarina e da Bosato per la squadra Lancia Corse; la grintosa Fulvia Rally 1,6 HF del 1970 e la versione Fulvia Rally 1,6 HF Gruppo 4 del 1972 immatricolata dal Reparto Corse Lancia con le sue vittorie assolute nei rally; la leggendaria Stratos del 1974 “l’arma assoluta” dei rally, conquistatrice di straordinari traguardi; il prototipo della 037 del 1980 meglio conosciuto come SE037, rappresenta il primo risultato della collaborazione tra Abarth e Lancia nel settore rally; la LC2 Gruppo C del 1983, leggera e veloce costruita in soli cinque esemplari; ed infine la tanto sognata Delta HF Integrale Safari del 1988 con questa serie la Lancia conquista per due volte consecutive il mondiale rally per marche e con Miki Biasion quello per piloti.

Questo repertorio sintetico ma sicuramente interessante ed esemplificativo di quello che Lancia è stata nel corso di questi ultimi 100 anni è arricchito nell’atrio d’ingresso dagli ultimi concept realizzati dal Centro Stile: Nea, Dialogos, Granturismo, Stilnovo e Fulvia. Questi prototipi costituiscono il serbatoio di soluzioni avveniristiche che sono state introdotte sui modelli attualmente di serie e potranno essere impiegati ed arricchiti in futuro per dare continuità alla “missione Lancia” che è quella di coniugare nel tempo il progetto di una vettura di successo con i concetti di innovazione, eleganza, prestazioni ed affidabilità che sono il target richiesto e cercato dalla clientela di questo marchio, con l’augurio che anche la prossima produzione sappia far vibrare le corde dell’anima dei suoi “fedelissimi lancisti”.

Infine una particolare attenzione la merita il modello Haizea realizzato dagli studenti del Master in Transportation Design - work experience (a.a. 2004-2005), presentato in anteprima al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra nel marzo 2006. “Haizea” si propone come “un tributo a Lancia”, una concept car che enfatizza l’anima sportiva del marchio.

Questa esposizione sarà visitabile fino al 26 novembre 2006.

Orari: lunedì chiuso, dal martedì alla domenica 10.00 - 18.30

Biglietti (l’accesso al Museo dà diritto a visitare l’esposizione dedicata alla Lancia): intero 5,50 euro, ridotto 4 €, scuole 2 €; ingresso gratuito per i possessori della abbonamento Musei Torino Piemonte.
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