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gerardo

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Messaggio da leggere da gerardo »

buongiorno e da circa 1 mese che si parla solo di crisi del lavoro,sembra che si sia fermato tutto,la gente non può spendere,in inghilterra addirittura siccome e propio triste hanno già messo i saldi di natale nella speranza che qualcuno spenda qualcosa,io spero che in italia si sblocca al + presto perchè veramente e triste,l unica cosa positiva per adesso e che il prezzo del carburante e sceso abbastanza nella speranza che si muove qualcosa.
carloge

Re: lavoro

Messaggio da leggere da carloge »

Ciao Gerardo,
ci hanno "spremuto" più che hanno potuto (parlo del nostro Paese) .........questo è il risultato.
Carlo
Fabio Mi Sud

Re: lavoro

Messaggio da leggere da Fabio Mi Sud »

Continuare a piangersi addosso non risolve sicuramente il problema;

ma è quello che vogliamo che i giornali ci dicano,
sono anni che non c'è più il "boom economico" e ve ne accorgete solo ora ??
le fabbriche scappano, rimane solo il terziario, che non produce reddito

ma se a causa delle torri gemelle è aumentata l'assicurazione del motorino ?!?!
siccome il petrolio è aumentato ora il caffè costa 1 euro !! il colore è lo stesso effettivamente, anche se costa siamo disposti a pagarlo 1000 euro al litro !! ma son le piccole gioie della vita.....

cominciate a mandare in c... quelli che vi dicono che senza il plasma 42" siete dei barboni, e che senza la tariffa autostracarichi del cellulare non ci puoi stare e ripensate a come facevano a vivere i nostri genitori, vedrete che la maniera di tirare la fine del mese la troviamo, senza troppi sacrifici, salvo alcune effettive eccezioni

e se siam qui a parlarne è perchè sotto il c... abbiamo una macchina da 35.000 euro !!!

Ciao

Fabio Mi Sud
PeppeKr

Re: lavoro

Messaggio da leggere da PeppeKr »

bravo Fabio Mi sud, concordo in pieno.

Saluti a tutti Peppe
Roberto Firenze

Re: lavoro

Messaggio da leggere da Roberto Firenze »

Tutto vero, ma prima (fino a tre/quattro anni fa) discutevo con i clienti di come fare per risparmiare tasse oppure come investire per incrementare la produzione ora, se va bene, si mette sotto controllo l'aspetto finanziario dell'azienda, flussi monetari e tempi di rientro del denaro. Perche' adesso i crediti non si incassano mai alla scadenza e le banche, con uguali problemi, non ci pensano un attimo a chiuderti i fidi, oppure si discute su chi mettere in cassa integrazione oppure su chi, purtroppo, licenziare per recuperare quel po' di margine che consente di reggere in attesa che qualcuno decida che la recessione e' finita.
Ma non sembra finire. Rinunceremo al surplus, ridaremo valore alle cose vere, spenderemo in maniera piu' attenta e cosi' viva. Se a tutto qusto si accompagnera' anche una minor frenesia di vita allora non sarebbe da allarmarsi troppo.
Roberto
Alexg

Re: lavoro

Messaggio da leggere da Alexg »

Non mi dispiacerebbe poi tanto mettermi a coltivar la terra.
Passo le giornate facendomi trasportare dagli eventi in attesa di qualcosa che non arriverà mai.
Non sono preoccupato; mi basta un tetto sotto cui dormire ed il resto è superfluo.
Più che altro sono stressato dall'isteria collettiva che mi circonda.
Alex
Corrado

Re: lavoro

Messaggio da leggere da Corrado »

Io lavoro quasi esclusivamente con le Banche e con le Assicurazioni, e in questo periodo non c'è bisogno di aggiungere molto.
E' vero che noi qui abbiamo sempre belle macchinette per spostarci, ma è anche vero che ci sono segnali di crisi piuttosto significativi.
Una regoletta empirica vuole che le Borse anticipino in certa misura l'economia reale.
Non credo che basterà un downsizing verso lo stile di vita dei nostri vecchi come ipotizza il nostro ExtraLongFabio (te lo dice un ExtraLarge!).
Così per me come per Roberto: qualche anno fa mi si chiedevano "cose" che avevano per presupposto lo sviluppo, ora per lo più il presupposto è la crisi.
Si va certamente avanti, ma lavorando di più e guadagnando di meno, almeno questo il punto di vista di chi tira avanti una sua propria "baracca" imprenditoriale o professionale che sia.
Non voglio essere catastrofista, c'è probabilmente una discreta frangia di famiglie in grado di resistere, ma non sottovaluterei gli effetti che ciascuna crisi piccola o grande comporta, e cioè la modifica della distribuzione della ricchezza che tende verso la concentrazione in capo ad un gruppo di individui in restrizione.
E questo è pericoloso sul piano sociale.
Ciao
Corrado
Fabio Mi Sud

Re: lavoro

Messaggio da leggere da Fabio Mi Sud »

Concordo perfettamente, ma facciamoci su le maniche (tutti) e mandiamola avanti la baracca

Prima che lo facciano gli altri !!

Ciao

Fabio Mi Sud
Max

Re: lavoro

Messaggio da leggere da Max »

Condivido con Roberto la speranza di quello che il buon Corrado chiama un Downsize e con Alex l'atteggiamento insofferente verso la frenesia isterica del mondo che mi circonda (quello più propriamente legato al mi lavoro)

Rientro ora da una riunione presso una azienda il cui contenuto è stato proprio la programmazione di una serie di licenziamenti . Alla fine mi sono accorto che non si era neanche sfiorato l'argomento "produciamo di più" ma solo quello del "tagliamo anche l'intagliabile"

Credo che per evitare la concentrazione citata da Corrado sia necessario rimboccarsi le maniche come detto da Fabio , spero solo di avere ancora l'energia per farlo perchè sono proprio stufo :-))

Max
Corrado

Re: lavoro

Messaggio da leggere da Corrado »

Io penso che sul rimboccarsi le maniche si sia tutti, in linea di principio, d'accordo.
Ma dopo essercele rimboccate, usiamo queste metaforiche braccia per far che?
So che potrebbe sembrare molto comodo addossare la responsabilità di questo orizzonte cupo sulle spalle di pochi, ma in sintesi forse estrema e di certo banalizzata:
- dall'altra parte dell'oceano (e in misura minore da questa parte) il sistema creditizio ha pensato di allargare l'accesso al credito immobiliare a famiglie che avrebbero potuto mostrare un default... non lo ha fatto per un impeto umanitario, ma perché sul new business si misuravano i compensi di chi devideva;
- i crediti sono stati impacchettati in titoli che comunque risentivano delle caratteristiche di rischio che il credito conteneva;
- tutto questo si è sparso per il sistema bancario globale (non credete a chi vi dice che non è vero, a meno che non siate sicuri che abbiano messo il naso nei numeri core delle banche, e sono pochi quelli che hanno la possibilità di farlo... ancor meno tra questi chi ne ha voglia... è molto noioso...);
- il sistema bancario ha ridistribuito questa "roba";
- quando se n'è accorto, ha chiuso il borsellino... a me vien da ridere ma assisto personalmente ad una situazione che all'esterno può apparire paradossale: le banche non si prestano soldi l'un l'altra;
- se non se li prestano tra di esse, figuratevi se le prestano alle imprese;
- le quali, ovviamente, sono strozzate;
- si possono anche rimboccare le maniche, ma per fare impresa occorre anche liquidità: se la banca ti impone di rientrare, allo sviluppo non ti vien da pensare;
- i big, per esempio quelli che stanno in S&P Mib, intanto ragionano per logiche di listino, perché non ci sono poi così tante teste che decidono... credito poco, sviluppo poco, minimizzare il crollo dei corsi per salvaguardare il proprio bonus e le proprie stock option... e cosa c'è di meglio a questo fine che ridimensionare gli obiettivi?
Questo IMHO il circolo vizioso.
Forse non sarà il '29 del duemila, ma non ci credo che fra due mesi tutto sarà rientrato, maniche ai polsi oppure ai gomiti...
Ciao
Corrado
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