Delusione Lancia parte prima
Inviato: 05 feb 2007, 16:44
Non riesco a tacitare la rabbia di chi è nato in una Lancia (FULVIA GT) , cresciuto in una Lancia (DELTA 1500) , vissuto in una Lancia (THEMA 1versione,THEMA 2 versione ) , “preso per il culo” dalla LANCIA (oggi PHEDRA 2.2jtd) .
I fatti.
Visto che sono proprio scocciato parto dall’inizio.
-Contratto firmato il 24 luglio 2002, macchina consegnata il 23 dicembre….. per la dedizione al marchio e la convinzione nell’automezzo ordinato , ho resistito.
-Il navigatore ha una luminosità insufficiente , riavvii continui , telefonate interrotte , i cd smettono di “suonare” , varie ed eventuali ; dopo varie richieste viene aggiornato il software , dopo poco tempo ricominciano , in forma ridotta , i grattacapi . Annoto con dovizia e riferisco “all’officina”autorizzata di competenza.
-I proiettori hanno dei strani cali di luminosità ; piccoli e brevi abbassamenti di illuminazione . Annoto con dovizia e riferisco “all’officina” di cui sopra (cominciano a guardarmi come un marziano) .
-Di ritorno da Bolzano (marzo 2003) si accende la spia dell’ EOBD; l’auto non risponde all’acceleratore come se avesse i filtri del gasolio chiusi ; il numero verde mi guida all’officina Targa Modena (grande disponibilità ,cortesia e umiltà) dove , ammettendo di non riuscire a scoprire la causa in breve tempo , risolvono il problema e mi mettono in condizione di rientrare , con la preghiera di riferire “all’officina” di mia competenza (mi guardano come un marziano)
-Ciliegina sulla torta la campagna di richiamo della casa madre per presunte anomalie agli airbag .A distanza di 60gg dalla mia visita non c’è stato verso di trovare una macchina sostitutiva per consentirmi di lasciare in deposito la vettura , riparare le anomalie di cui sopra e verificare il pericolo denunciato con la lettera ufficiale della Lancia.
-Inoltro la mia protesta ai vs uffici e mi consigliano di traghettare l’auto presso l’officina della concessionaria di Foligno. Seguono mesi di tranquilla e piacevole guida; personale competente e disponibile, nulla da eccepire……
-1 Gennaio 2007 ore 9.50 direzione Perugia-Gardaland (con tanto di famiglia a bordo) la mia Phedra cessa di esistere; miriade di avvisi accesi, motore spento e tutto ciò che ne consegue. Riesco a fermarmi a margine di una piazzola di sosta, trovo un carro attrezzi e la spedisco all’officina degli ultimi tagliandi quella della concessionaria Fiat Marchi di Bastia U. Il giorno dopo iniziano il lavoro sull’auto : prima difficoltà il colloquio tra centralina e computer che non avviene in nessuna maniera; si decide di aprire per operare e si scopre la cinta di distribuzione rotta (67000 km !!!); aprono ancora e trovano valvole piegate, varie ed eventuali….qui mi fermo.
Mi vengono preventivati circa 4000 euro+iva di spese per un danno del quale ancora non si è capita la causa; l’auto ha un tagliando in più del previsto, al momento della rottura stava viaggiando a circa 110 km/h e non risulta, da ulteriori indagini, una responsabilità diretta (pregressa o presente) del conducente.La riparazione della parte meccanica potrebbe risolvere parzialmente il problema in quanto la parte elettronica presenterebbe ancora dei problemi. Difronte a ciò ho chiesto l’interessamento diretto del marchio Lancia in ogni sua carica (concessionario,ispettore di comune,di provincia,di regione ,di zona…….); ho manifestato l’intenzione del cambio vettura con una nuova Phedra ma tutt’ora c’è un rimpallo di responsabilità e la non volontà a trattenere un cliente storico che, nonostante tutto , è ancora convinto che la Phedra sia un’auto meravigliosa. Dopo 15 giorni sono ancora senza auto, nessuno ha chiesto se avessi bisogno almeno di una sostitutiva, tutti sono terrorizzati dall’idea di dover far fronte ad un problema strutturale dell’automezzo che in marchi anche meno prestigiosi hanno risolto accollandosi in gran parte la spesa (Hyundai – Reanult …..). Sono disposto a firmare un contratto di acquisto per un nuovo automezzo anche domani, ma se continua così, se neanche dopo questa chiacchierata si muoverà nulla, obtortocollo, lascerò la mia amata Lancia dopo 40anni dando credito a tutti coloro che dicono che le auto italiane ed i loro mentori sono dei bidoni…..oggi avrebbero ragione !
I fatti.
Visto che sono proprio scocciato parto dall’inizio.
-Contratto firmato il 24 luglio 2002, macchina consegnata il 23 dicembre….. per la dedizione al marchio e la convinzione nell’automezzo ordinato , ho resistito.
-Il navigatore ha una luminosità insufficiente , riavvii continui , telefonate interrotte , i cd smettono di “suonare” , varie ed eventuali ; dopo varie richieste viene aggiornato il software , dopo poco tempo ricominciano , in forma ridotta , i grattacapi . Annoto con dovizia e riferisco “all’officina”autorizzata di competenza.
-I proiettori hanno dei strani cali di luminosità ; piccoli e brevi abbassamenti di illuminazione . Annoto con dovizia e riferisco “all’officina” di cui sopra (cominciano a guardarmi come un marziano) .
-Di ritorno da Bolzano (marzo 2003) si accende la spia dell’ EOBD; l’auto non risponde all’acceleratore come se avesse i filtri del gasolio chiusi ; il numero verde mi guida all’officina Targa Modena (grande disponibilità ,cortesia e umiltà) dove , ammettendo di non riuscire a scoprire la causa in breve tempo , risolvono il problema e mi mettono in condizione di rientrare , con la preghiera di riferire “all’officina” di mia competenza (mi guardano come un marziano)
-Ciliegina sulla torta la campagna di richiamo della casa madre per presunte anomalie agli airbag .A distanza di 60gg dalla mia visita non c’è stato verso di trovare una macchina sostitutiva per consentirmi di lasciare in deposito la vettura , riparare le anomalie di cui sopra e verificare il pericolo denunciato con la lettera ufficiale della Lancia.
-Inoltro la mia protesta ai vs uffici e mi consigliano di traghettare l’auto presso l’officina della concessionaria di Foligno. Seguono mesi di tranquilla e piacevole guida; personale competente e disponibile, nulla da eccepire……
-1 Gennaio 2007 ore 9.50 direzione Perugia-Gardaland (con tanto di famiglia a bordo) la mia Phedra cessa di esistere; miriade di avvisi accesi, motore spento e tutto ciò che ne consegue. Riesco a fermarmi a margine di una piazzola di sosta, trovo un carro attrezzi e la spedisco all’officina degli ultimi tagliandi quella della concessionaria Fiat Marchi di Bastia U. Il giorno dopo iniziano il lavoro sull’auto : prima difficoltà il colloquio tra centralina e computer che non avviene in nessuna maniera; si decide di aprire per operare e si scopre la cinta di distribuzione rotta (67000 km !!!); aprono ancora e trovano valvole piegate, varie ed eventuali….qui mi fermo.
Mi vengono preventivati circa 4000 euro+iva di spese per un danno del quale ancora non si è capita la causa; l’auto ha un tagliando in più del previsto, al momento della rottura stava viaggiando a circa 110 km/h e non risulta, da ulteriori indagini, una responsabilità diretta (pregressa o presente) del conducente.La riparazione della parte meccanica potrebbe risolvere parzialmente il problema in quanto la parte elettronica presenterebbe ancora dei problemi. Difronte a ciò ho chiesto l’interessamento diretto del marchio Lancia in ogni sua carica (concessionario,ispettore di comune,di provincia,di regione ,di zona…….); ho manifestato l’intenzione del cambio vettura con una nuova Phedra ma tutt’ora c’è un rimpallo di responsabilità e la non volontà a trattenere un cliente storico che, nonostante tutto , è ancora convinto che la Phedra sia un’auto meravigliosa. Dopo 15 giorni sono ancora senza auto, nessuno ha chiesto se avessi bisogno almeno di una sostitutiva, tutti sono terrorizzati dall’idea di dover far fronte ad un problema strutturale dell’automezzo che in marchi anche meno prestigiosi hanno risolto accollandosi in gran parte la spesa (Hyundai – Reanult …..). Sono disposto a firmare un contratto di acquisto per un nuovo automezzo anche domani, ma se continua così, se neanche dopo questa chiacchierata si muoverà nulla, obtortocollo, lascerò la mia amata Lancia dopo 40anni dando credito a tutti coloro che dicono che le auto italiane ed i loro mentori sono dei bidoni…..oggi avrebbero ragione !