Scusate l'accanimento ma in assenza di news mi preoccupa l'ipotesi che il balzello fiscale possa essere applicato anche alle storiche.
Chi ha interesse a partecipare ad iniziativa cautelativa può lasciare sua opinione sul forum "Argomenti di interesse generale" ove ho aperto un argomento ad hoc.
Grazie
Giorgio63 oO=====Oo
SENSIBILIZZAZIONE ANTI BLOCCO NON KAT
Re: SENSIBILIZZAZIONE ANTI BLOCCO NON KAT
dubito che l'iniziativa del superbollo per le macchine più inquinanti possa interessare le auto storiche, esiste comunque la legge sull'esenzione dal pagamento del bollo auto la quale fa esplicito riferimento alla necessità di rendere più accessibile economicamente la gestione e conservazione del parco di auto storiche.
Il vero problema è invece nelle azioni delle amministrazioni locali, le quali sulla spinta della lobby ecofondamentalista, di Anfia e Unrae, degli installatori di impianti a gas (GPL e Metano) applica dei vincoli alla circolazione delle nostre amate vettture. Nella morsa di queste azioni le vetture più colpite sono però tutte le vetture non catalizzate che hanno meno di 20 anni le quali, salvo i modelli più ricercati, ben difficilmente potranno sopravvivere a questa nuova crociata verde.
Ciao
PeoFSZ1600
Il vero problema è invece nelle azioni delle amministrazioni locali, le quali sulla spinta della lobby ecofondamentalista, di Anfia e Unrae, degli installatori di impianti a gas (GPL e Metano) applica dei vincoli alla circolazione delle nostre amate vettture. Nella morsa di queste azioni le vetture più colpite sono però tutte le vetture non catalizzate che hanno meno di 20 anni le quali, salvo i modelli più ricercati, ben difficilmente potranno sopravvivere a questa nuova crociata verde.
Ciao
PeoFSZ1600
Re: SENSIBILIZZAZIONE ANTI BLOCCO NON KAT
Spero che sia così. Non mi stupirei più di nulla in questo Paese.
Ho in mente esempi esteri , ove i verdi hanno minato a realtà prima considerate inattaccabili.
Soffriamo ancora oggi delle tariffe per l'energia eletrica con quella sconsiderata abilizione referendaria del nucleare...
Mi auguro che -se del caso- ci si possa muovere tutti coesi.
Ciao
Ho in mente esempi esteri , ove i verdi hanno minato a realtà prima considerate inattaccabili.
Soffriamo ancora oggi delle tariffe per l'energia eletrica con quella sconsiderata abilizione referendaria del nucleare...
Mi auguro che -se del caso- ci si possa muovere tutti coesi.
Ciao
Re: SENSIBILIZZAZIONE ANTI BLOCCO NON KAT
Copio-incollo l'e-mail che ho scritto alla redazione di Ruoteclassiche, fatelo anche voi, così almeno una la pubblicheranno e saranno "costretti" a parlarne sul prossimo numero.
"Cosa resterà di questi anni '80..."
Ho letto l'intervista fatta da un noto quotidiano al ministro dell'ambiente Matteoli, mi pare di capire che il governo voglia assoggettare al superbollo oltre che le auto di grossa cilindrata con consumi elevati anche le vecchie auto non catalitiche, al contempo il ministro assicura però che il governo concederà sostanziosi incentivi per permettere a chi ancora guida una non catalitica di sostituirla con un'auto nuova. Poichè sono un appassionato di auto storiche mi chiedo cosa potrà mai restare in circolazione delle auto costruite negli anni '80 che saranno le auto d'epoca di domani, credo che auto come Uno, Ritmo, Delta, Prisma, Alfa 33 e 75 e così via debbano essere salvate da questa mattanza, almeno quelle più meritevoli , ben conservate, che hanno percorso poche migliaia di chilometri. Sono quest'ultime infatti le auto che, non essendo ancora ultraventennali non possono essere omologate ASI e godere del bollo e dell'RC auto ridotte, sarebbero a maggior rischio estinzione. La maggior parte di questi "mezzi obsoleti" (come vengono classificati quasi con disprezzo dagli addetti ai lavori) sono di proprietà di pensionati che le utilizzano per piccoli spostamenti e che percorrono annualmente poche migliaia di chilometri, se proprio si vogliono far pagare di più i possessori dei mezzi più inquinanti che lo si faccia almeno in proporzione ai chilometri percorsi reali e non presunti, la cosa è tutt'altro che inattuabile, basterebbe che in sede di collaudo oltre a verificare l'efficenza del mezzo si leggesse anche il contachilometri e la tassa di circolazione venisse di conseguenza fatta pagare in funzione della strada effettivamente percorsa.
Spero che questa nuova tassa, perchè di questo si tratta e l'ecologia è solo un pretesto per introdurla, venga fatta almeno con un minimo di coscienza e buon senso, non vorrei che si colpisse allo stesso modo il pensionato che con la sua vecchia Uno 45 percorre a malapena 3000 km l'anno e l'industriale che con la sua fiammante Cayenne da 450cv ne percorre dieci volte tanto. Gli incentivi non risolverebbero comunque il problema perchè, oltre a determinare l'eliminazione un'intera generazione di auto, la differenza per acquistare un nuovo veicolo graverebbe comunque sulle tasche dei ceti meno abbienti.
Matteo Vezzosi, Pistoia.
"Cosa resterà di questi anni '80..."
Ho letto l'intervista fatta da un noto quotidiano al ministro dell'ambiente Matteoli, mi pare di capire che il governo voglia assoggettare al superbollo oltre che le auto di grossa cilindrata con consumi elevati anche le vecchie auto non catalitiche, al contempo il ministro assicura però che il governo concederà sostanziosi incentivi per permettere a chi ancora guida una non catalitica di sostituirla con un'auto nuova. Poichè sono un appassionato di auto storiche mi chiedo cosa potrà mai restare in circolazione delle auto costruite negli anni '80 che saranno le auto d'epoca di domani, credo che auto come Uno, Ritmo, Delta, Prisma, Alfa 33 e 75 e così via debbano essere salvate da questa mattanza, almeno quelle più meritevoli , ben conservate, che hanno percorso poche migliaia di chilometri. Sono quest'ultime infatti le auto che, non essendo ancora ultraventennali non possono essere omologate ASI e godere del bollo e dell'RC auto ridotte, sarebbero a maggior rischio estinzione. La maggior parte di questi "mezzi obsoleti" (come vengono classificati quasi con disprezzo dagli addetti ai lavori) sono di proprietà di pensionati che le utilizzano per piccoli spostamenti e che percorrono annualmente poche migliaia di chilometri, se proprio si vogliono far pagare di più i possessori dei mezzi più inquinanti che lo si faccia almeno in proporzione ai chilometri percorsi reali e non presunti, la cosa è tutt'altro che inattuabile, basterebbe che in sede di collaudo oltre a verificare l'efficenza del mezzo si leggesse anche il contachilometri e la tassa di circolazione venisse di conseguenza fatta pagare in funzione della strada effettivamente percorsa.
Spero che questa nuova tassa, perchè di questo si tratta e l'ecologia è solo un pretesto per introdurla, venga fatta almeno con un minimo di coscienza e buon senso, non vorrei che si colpisse allo stesso modo il pensionato che con la sua vecchia Uno 45 percorre a malapena 3000 km l'anno e l'industriale che con la sua fiammante Cayenne da 450cv ne percorre dieci volte tanto. Gli incentivi non risolverebbero comunque il problema perchè, oltre a determinare l'eliminazione un'intera generazione di auto, la differenza per acquistare un nuovo veicolo graverebbe comunque sulle tasche dei ceti meno abbienti.
Matteo Vezzosi, Pistoia.
Re: SENSIBILIZZAZIONE ANTI BLOCCO NON KAT
Grande Matteo!!!
Vedo che la solidarietà tra di noi non manca: sembri descrivere il mio caso quando parli di auto con pochissimi km percorsi che ne fanno a malapena 3000 l'anno: la mia Prisma 1.3 è in questa categoria, con 15.500 km in ormai quasi 18 anni e 2.300 km percorsi tra gennaio e oggi, Ravenna compresa, e con una revisione così regolare nei valori delle emissioni e in tutto il resto da fare invidia a molte moderne.
L'idea del controllo dei km alla revisione mi pare più che sensata. Il problema è: se dovessero, li controllerebbero? Ho i miei dubbi: mi pare che molte officine private facciano solo in modo di far passare più auto possibili per non perdere clienti. I controlli che quest'anno ho visto fare alle mie Prisma sono: numero telaio, pneumatici, freni, luci, emissioni. Mentre l'elenco appeso sul muro dell'officina elenca molte altre cose...
Va detto poi che RC mi ha un po' deluso: ho segnalato la mia 1.3, per via delle sue eccellenti condizioni, con tanto di foto a esterni e interni. Dal 15 luglio ad oggi non si sono degnati nemmeno di dirmi "grazie, non ci interessa"... Silenzio totale! E pensare che l'anno scorso, quando ho scritto per mettere a disposizone la mia 1.6ie e la 1.600 di Maurizio (e questa è un'auto perfetta nonostante i ben 220.000 km che ha percorso), mi risposero, stringatissimi e con un sostanziale rifiuto, ma mi risposero ("certo che se aveste un'integrale...").
Vedo che la solidarietà tra di noi non manca: sembri descrivere il mio caso quando parli di auto con pochissimi km percorsi che ne fanno a malapena 3000 l'anno: la mia Prisma 1.3 è in questa categoria, con 15.500 km in ormai quasi 18 anni e 2.300 km percorsi tra gennaio e oggi, Ravenna compresa, e con una revisione così regolare nei valori delle emissioni e in tutto il resto da fare invidia a molte moderne.
L'idea del controllo dei km alla revisione mi pare più che sensata. Il problema è: se dovessero, li controllerebbero? Ho i miei dubbi: mi pare che molte officine private facciano solo in modo di far passare più auto possibili per non perdere clienti. I controlli che quest'anno ho visto fare alle mie Prisma sono: numero telaio, pneumatici, freni, luci, emissioni. Mentre l'elenco appeso sul muro dell'officina elenca molte altre cose...
Va detto poi che RC mi ha un po' deluso: ho segnalato la mia 1.3, per via delle sue eccellenti condizioni, con tanto di foto a esterni e interni. Dal 15 luglio ad oggi non si sono degnati nemmeno di dirmi "grazie, non ci interessa"... Silenzio totale! E pensare che l'anno scorso, quando ho scritto per mettere a disposizone la mia 1.6ie e la 1.600 di Maurizio (e questa è un'auto perfetta nonostante i ben 220.000 km che ha percorso), mi risposero, stringatissimi e con un sostanziale rifiuto, ma mi risposero ("certo che se aveste un'integrale...").