Avventure con due Prisma
Inviato: 19 mar 2008, 09:11
Questa mail è particolarmente diretta a Fabio, qurello che scrive con troppe k.
Io ho avuto due Prisma: la prima del 1983 (una 1500: un errore, perchè il motore della 1500 era lo stesso della 1300, solo più spinto il che ne peggiorava le caratteristiche di durata e affidabilità) fu una vera frana, ha presentato in breve tempo i più disparati e assurdi difetti, tanto che a posteriori ho concluso che doveva trattarsi di una vettura costruita con pezzi fuori tolleranza, forse in Jugoslavia o chissà dove, i soliti imbrogli. Ecco un breve elenco di quanto mi capitò.
1) Ritirata la macchina dal concessionario, già nel portarla a casa mi accorgo che la frizione strappa leggermente; faccio finta di niente per il momento.
2) Dopo tre giorni noto una pozzetta di olio sotto il cambio. Tornato dal conc. e messa la macchina sul ponte, si constatano due perdite olio dal cambio, una in corrispondenza dell'ingresso della leva di comando e l'altra al giunto della campana col blocco motore. L'inconveniente è eliminato dopo due successivi stacchi e riattacchi del cambio, dato che quei buzzurri dell'assistenza la prima volta sostituiscono il paraolio lato cambio senza accorgersi che il cannotto che tiene in posizione lo stesso è completamente storto. Tutto ciò dura un buon mese ed è immaginabile quanto bene faccia ad una macchina nuova un ripetuto stacco e riattacco del cambio, semiassi, giunti, ecc.
3) Ripresa in uso la macchina, si manifesta subito una forte vibrazione che si ripercuote sulla marmitta, ad un certo numero di giri del motore. A nulla valgono le operazioni fatte dal conc., cioè spostare o addirittura sostituire la marmitta: il rumore al momento sparisce, per ricomparire subito dopo ad un altro regime di rotazione del motore.
4) Rassegnato a tenermi la vibrazione che ovviamente deriva da uno squilibrio interno del motore, faccio un viaggio in Germania con la Prisma constatando che il motore, almeno, non consuma olio. Illusione: tornato a Roma, dopo qualche centinaio di km, dallo scappamento comincia ad uscire un bel fiocco di fumo azzurrognolo ed il consumo di olio arriva ben presto a circa 1 kg per 1000 km (nota: la macchina non ha ancora 10.000 km). Simultaneamente, la frizione inizia a straooare in modo inaccettabile.
5) Soluzione definitva: una scema mi investe sulla Tuscolana, provocandomi anche varie ferite; col risarcimento posso finalmente buttare la Prisma 1500 e comprami una 1600 (vedi sotto).
5) Oltre a quello che ho raccontato, la macchina aveva una serie infinita di dettagli difettosi, come ad es.: il tappo della benzina non imboccava bene la filettatura e ci volevano le bestemmie per chiuderlo (sostituito il tubo in garanzia); la serratura del baule si apriva ma era difficilissimo richiuderla; l'orologio digitale dava i numeri (sostituito in garanzia); la porta post. destra spesso di poteva aprire solo dall'interno; all'interno, mancavano parecchi di quei tappini di plastica che chiudono i fori di montaggio dell'arredamento; infine, quando tutte le Prisma avevano il preriscaldamento del carburatore e la valvola intercettatrice del minimo, la mia mancava di questi due particolari e i relativi fili di collegamento erano sconnessi e bloccati con fascette al tubo del radiatore.
Dopo l'incidente, i rottami della Prisma furono ridati al concessionario in acconto della seconda Prisma; quello poi comprò una scocca nuova, ricostruì completamente l'auto e la vendette; un giorno l'ho pure incontrata in mano al nuovo proprietario, povero disgraziato.
Circa la seconda prisma, una 1600, quella andò abbastanza bene; solo, verso i 70.000 km fu dovuta sostituire la frizione pare per un difetto al tessuto di attrito e poi si manifestò un lieve, ma per me preoccupante, battito nel motore; ciononostante la tenni circa otto anni sostituendola poi con una Dedra. Saluti a tutti, V.
Io ho avuto due Prisma: la prima del 1983 (una 1500: un errore, perchè il motore della 1500 era lo stesso della 1300, solo più spinto il che ne peggiorava le caratteristiche di durata e affidabilità) fu una vera frana, ha presentato in breve tempo i più disparati e assurdi difetti, tanto che a posteriori ho concluso che doveva trattarsi di una vettura costruita con pezzi fuori tolleranza, forse in Jugoslavia o chissà dove, i soliti imbrogli. Ecco un breve elenco di quanto mi capitò.
1) Ritirata la macchina dal concessionario, già nel portarla a casa mi accorgo che la frizione strappa leggermente; faccio finta di niente per il momento.
2) Dopo tre giorni noto una pozzetta di olio sotto il cambio. Tornato dal conc. e messa la macchina sul ponte, si constatano due perdite olio dal cambio, una in corrispondenza dell'ingresso della leva di comando e l'altra al giunto della campana col blocco motore. L'inconveniente è eliminato dopo due successivi stacchi e riattacchi del cambio, dato che quei buzzurri dell'assistenza la prima volta sostituiscono il paraolio lato cambio senza accorgersi che il cannotto che tiene in posizione lo stesso è completamente storto. Tutto ciò dura un buon mese ed è immaginabile quanto bene faccia ad una macchina nuova un ripetuto stacco e riattacco del cambio, semiassi, giunti, ecc.
3) Ripresa in uso la macchina, si manifesta subito una forte vibrazione che si ripercuote sulla marmitta, ad un certo numero di giri del motore. A nulla valgono le operazioni fatte dal conc., cioè spostare o addirittura sostituire la marmitta: il rumore al momento sparisce, per ricomparire subito dopo ad un altro regime di rotazione del motore.
4) Rassegnato a tenermi la vibrazione che ovviamente deriva da uno squilibrio interno del motore, faccio un viaggio in Germania con la Prisma constatando che il motore, almeno, non consuma olio. Illusione: tornato a Roma, dopo qualche centinaio di km, dallo scappamento comincia ad uscire un bel fiocco di fumo azzurrognolo ed il consumo di olio arriva ben presto a circa 1 kg per 1000 km (nota: la macchina non ha ancora 10.000 km). Simultaneamente, la frizione inizia a straooare in modo inaccettabile.
5) Soluzione definitva: una scema mi investe sulla Tuscolana, provocandomi anche varie ferite; col risarcimento posso finalmente buttare la Prisma 1500 e comprami una 1600 (vedi sotto).
5) Oltre a quello che ho raccontato, la macchina aveva una serie infinita di dettagli difettosi, come ad es.: il tappo della benzina non imboccava bene la filettatura e ci volevano le bestemmie per chiuderlo (sostituito il tubo in garanzia); la serratura del baule si apriva ma era difficilissimo richiuderla; l'orologio digitale dava i numeri (sostituito in garanzia); la porta post. destra spesso di poteva aprire solo dall'interno; all'interno, mancavano parecchi di quei tappini di plastica che chiudono i fori di montaggio dell'arredamento; infine, quando tutte le Prisma avevano il preriscaldamento del carburatore e la valvola intercettatrice del minimo, la mia mancava di questi due particolari e i relativi fili di collegamento erano sconnessi e bloccati con fascette al tubo del radiatore.
Dopo l'incidente, i rottami della Prisma furono ridati al concessionario in acconto della seconda Prisma; quello poi comprò una scocca nuova, ricostruì completamente l'auto e la vendette; un giorno l'ho pure incontrata in mano al nuovo proprietario, povero disgraziato.
Circa la seconda prisma, una 1600, quella andò abbastanza bene; solo, verso i 70.000 km fu dovuta sostituire la frizione pare per un difetto al tessuto di attrito e poi si manifestò un lieve, ma per me preoccupante, battito nel motore; ciononostante la tenni circa otto anni sostituendola poi con una Dedra. Saluti a tutti, V.