Polo GTI R5, il ritorno Volkswagen nel mondiale rally

Parole in libertà
appietta57
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Polo GTI R5, il ritorno Volkswagen nel mondiale rally

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i tedeschi hanno proprio una marcia in più...e non penso lo facciano solo per un ritorno commerciale ma per orgoglio nazionale....

...e pensare quanto hanno dato invece a quel signore considerando i risultati ( scarsi ) commerciali e sportivi !!!


Polo GTI R5, il ritorno Volkswagen nel mondiale rally

Sviluppata ad hoc dalla Volkswagen Motorsport la versione da 270 Cv della nuova Polo sarà disponibile dal secondo semestre del 2018
Al pari della versione di produzione di serie, che sarà lanciata alla fine di quest’anno, la Polo GTI R5 è equipaggiata con un potente propulsore quattro cilindri turbo a iniezione diretta, trazione integrale, trasmissione sequenziale da gara a cinque rapporti e dotazioni di sicurezza molto complete, conformi ai regolamenti per la categoria R5 varati dalla Fédération internationale de l’Automobile nel 2012.
Secondo la casa, questa configurazione permette ai privati e ai team di partecipare a campionati nazionali e internazionali con auto da rally potenti e dai costi sostenibili. (m.r.)

http://www.repubblica.it/motori/sezioni ... 180572891/
mastro
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Re: Polo GTI R5, il ritorno Volkswagen nel mondiale rally

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Più che una marcia in più, nel 2016 il Gruppo VW ha venduto 5.237.646 vetture in più del Gruppo FCA.
L'orgoglio nazionale tedesco ha consentito loro (VW, Mercedes e BMW) di vendere, sempre nel 2016, 10.042.104 vetture in più dell'orgoglio nazionale italiano.
Un pochetto di cotanta fama è dipeso anche dalle truffe (id est, hanno venduto per anni vetture fuori norma, facendole pagare come se fossero state "all'avanguardia della tecnica") poste in essere dai precisi tedeschi, che se le avessero fatte gli italiani ci avrebbero bombardato.
SilvanoMaiolatesi
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Re: Polo GTI R5, il ritorno Volkswagen nel mondiale rally

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Parole sante!, comunque tanto di cappello a chi era ripartito quasi da zero agli inizi degli anni '70 copiando la nostra 128 e rilanciando pure due marchi quasi estinti e privi di ogni appeal, (meglio dire ritenuti di pessima reputazione) come Seat e Skoda.
appietta57
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Re: Polo GTI R5, il ritorno Volkswagen nel mondiale rally

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...questo era il senso....

di chi NON ha saputo patrimonializzare due marchi come Alfa Romeo e Lancia...strapieni di tecnologia e vittorie sportive...

la famiglia ha puntato tutto su una persona, grande appassionato del gioco delle tre carte, ma che ha portato pochissimi risultati e quello che si vede sulle strade di tutti i giorni e più che palese...

Voleti mica dire che Francia e Germania abbiano un costo del lavoro inferiore al nostro ?

sostenere l'insostenibile....
mastro
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Re: Polo GTI R5, il ritorno Volkswagen nel mondiale rally

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appietta57 Scritto:
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> ...questo era il senso....
>
> di chi NON ha saputo patrimonializzare due marchi
> come Alfa Romeo e Lancia...strapieni di tecnologia
> e vittorie sportive...
>
> la famiglia ha puntato tutto su una persona,
> grande appassionato del gioco delle tre carte, ma
> che ha portato pochissimi risultati e quello che
> si vede sulle strade di tutti i giorni e più che
> palese...
>
> Voleti mica dire che Francia e Germania abbiano un
> costo del lavoro inferiore al nostro ?
>
> sostenere l'insostenibile....

Guarda che quando il tuo Grande Nemico è diventato A.D. dell'ex Gruppo Fiat (1° giugno 2004) il gruppo medesimo era ad un passo (molto piccolo) dal fallimento. Non c'era liquidità per pagare gli stipendi ai dipendenti a fine mese. Quindi l'incapacità di gestire e di far crescere i gloriosi marchi che c'erano, quando le cose giravano bene (anni '80-'90) va attribuita ad altri. Marchionne ha fatto quello che era stato chiamato a fare: salvare il gruppo (e con esso centinaia di migliaia di posti di lavoro in giro per il mondo). Nel fare tale operazione è stato molto tecnico e poco sentimentale: nessun appassionato avrebbe mai cancellato Lancia (ma neanche Autobianchi o Innocenti), ma nessun manager capace avrebbe tenuto in piedi tre o quattro brand diversi in Europa con vendite così basse. D'altra parte, per far aumentare le vendite si sarebbe dovuto investire in nuovi modelli, ma i soldi non c'erano (ed ancora sono pochi): è un po' il cane che si morde la coda.
SilvanoMaiolatesi
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Re: Polo GTI R5, il ritorno Volkswagen nel mondiale rally

Messaggio da leggere da SilvanoMaiolatesi »

Questo fatto di essere stati ad un passo dal fallimento e che non c'erano i soldi per gli stipendi del fine mese, mi sembra di averlo già sentito a proposito di qualcos'altro ed è stato un ottimo pretesto per saccheggiare ancora di più i nostri portafogli (mentre i loro sono rimasti belli gonfi).... Ma per tornare al tema, Marchionne avrà avuto senz'altro il merito di aver salvato la Fiat, dopo la sciagurata gestione di Romiti e successori, come già detto tante volte su questo e altro forum, ma la strada intrapresa non è stata certo priva di errori e poi nella più brutta delle ipotesi si sarebbe potuto vendere agli stranieri, tanto la sede fiscale all'estero e capannoni vuoti con gli operai a casa ci sono stati ugualmente, al contrario, la vendita di Lamborghini e Ducati poi si è rivelata una ottima scelta.
m.s.felix
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Re: Polo GTI R5, il ritorno Volkswagen nel mondiale rally

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Che Marchionne abbia tenuto a galla Fiat è vero e nei miei interventi, pur non provando per lui assolutamente nessuna simpatia, gliene ho sempre dato atto. In effetti i primi anni 2000 sono un periodo interessante: è vero che di soldi non ce n' erano. Erano altrove, come ricorderà qualcuno che non ha dimenticato una notiziuola sulla quale i giornali italiani si sono soffermati poco e con mano leggera (come condannarli, tengono famiglia). Parlo di quei quattro spiccioli della eredità del sig. Giovanni Agnelli, in particolare di 1,2 miliardi (sì, proprio miliardi) di euro riconosciuti alla figlia Margherita; la moglie Marella pare si sia dovuta accontentare della miseria di 250 milioni, argent de poche, per dirla alla sabauda. In effetti la parte riconosciuta a Margherita è un po più altina di quanto avrebbe dovuto essere perchè la signora si era parecchio agitata affermando che in giro per il mondo c' era ben di più di quanto riferito in sede testamentaria, e se lo dice la figlia un po' di credibilità bisogna pur dargliela. Fatto sta che il silenzio della signora Margherita è stato pagato 1,2 miliardi. Ognuno si faccia i conti che vuole.
Naturalmente qualcuno penserà che si tratta dei meritati guadagni di una grande dinastia di imprenditori. Oppure rifletterà sulle casse integrazioni, sugli aiuti di Stato, sui sussidi di ogni tipo.
P.S. Un piccolo addentellato, diciamolo "en passant", è che le somme di cui si parla erano all' estero, non denunciate o risultanti al Fisco. Fondi neri, per usare un termine così poco elegante. Ma tranquilli, pare che l' Agenzia delle Entrate sia riuscita ad ottenere 40 milioni di euro e l' abbia chiusa lì, con soddisfazione di tutti.
mastro
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Re: Polo GTI R5, il ritorno Volkswagen nel mondiale rally

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SilvanoMaiolatesi Scritto:
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> Questo fatto di essere stati ad un passo dal
> fallimento e che non c'erano i soldi per gli
> stipendi del fine mese, mi sembra di averlo già
> sentito a proposito di qualcos'altro ed è stato
> un ottimo pretesto per saccheggiare ancora di più
> i nostri portafogli (mentre i loro sono rimasti
> belli gonfi).... Ma per tornare al tema,
> Marchionne avrà avuto senz'altro il merito di
> aver salvato la Fiat, dopo la sciagurata gestione
> di Romiti e successori, come già detto tante
> volte su questo e altro forum, ma la strada
> intrapresa non è stata certo priva di errori e
> poi nella più brutta delle ipotesi si sarebbe
> potuto vendere agli stranieri, tanto la sede
> fiscale all'estero e capannoni vuoti con gli
> operai a casa ci sono stati ugualmente, al
> contrario, la vendita di Lamborghini e Ducati poi
> si è rivelata una ottima scelta.

Ma certo che di errori ne ha fatti, ed anche gravi! Basti pensare a come ha contribuito a disperdere il patrimonio Lancia, già peraltro minato alle fondamenta da almeno vent’anni di gestione scellerata. Io sostengo solo che sia inesatto attribuire a lui colpe che oggettivamente non ha e non riconoscergli alcun merito per quanto è riuscito a fare.
Infine permettimi: chi ha interesse ad acquistare un marchio, nella situazione attuale dell’auto? Rover è fallita ed è finita lì, pur vendendo più di Lancia. Opel ha trovato un acquirente per le quote di mercato, gli stabilimenti e la gamma. Lancia oggi è una scatola vuota.
SilvanoMaiolatesi
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Re: Polo GTI R5, il ritorno Volkswagen nel mondiale rally

Messaggio da leggere da SilvanoMaiolatesi »

Certamente oggi vendere il solo marchio Lancia è difficile e per FCA sarebbe più una rimessa che un guadagno, ma la mia ipotesi di vendere tutto si riferiva agli inizi degli anni 2000, d'altronde la via seguita dall'Inghilterra che ha venduto tutti i suoi marchi più famosi si è dimostrata vincente, dato che tutt'oggi i suoi stabilimenti lavorano a pieno regime, escono vetture al top e nuovi modelli di continuo anche se la proprietà è in India o altrove, la mini che era solo un ricordo nostalgico è diventata oggi nelle mani di BMW una gallina dalle uova più che d'oro, e viene ancora prodotta in Inghilterra, a noi invece non ci resta che ammirare i ruderi di Arese, Lambrate o Chivasso.
acca effe
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Re: Polo GTI R5, il ritorno Volkswagen nel mondiale rally

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E vediamo di sfatare la leggenda secondo cui la VW,per la Golf, avrebbe "copiato" la Fiat Uno.
Era consuetudine dell'epoca,lo scambio di informazioni tecniche fra le Case europee.
La Fiat aveva adottato il famoso sistema di sospensione posteriore VW, a bracci interconnessi. Nel Fiat questo sistema provocava la rottura dell'assale. Telefonicamente i tecnici VW, avevano fornito la soluzione per evitare questo. (Parole dell'Ingegnere,di cui non ricordo il nome, che aveva progettato la Uno),quindi nessuna copiatura.
Fiat Uno e VW Golf, avevano soluzioni meccaniche completamente differenti, a iniziare dai sistemi di distribuzione dei loro motori.
I tedeschi avevano la famosa "marcia in più", è innegabile. Marcia fatta con determinazione , capacità tecnologica e precisione,tutte teutoniche.
La caduta in disgrazia dell'industria automobilistica italiana,ha un solo colpevole: la Famiglia Agnelli,che ha fagocitato tutto quanto in Italia,si muovesse su ruote, con una politica basata solo sul risparmio, alla faccia della qualità del prodotto.
Agnelli aveva " preso"anche l'Abarth, delegando Karl Abarth ad un ruolo di "consulente esterno", invece di baciare il suolo dove camminava l'Austriaco. L'apporto di Abarth era grande veicolo di promozione per le utilitarie Fiat.Si deve a lui il potenziamento della 500, destinata a sicuro fallimento, con i suoi miserelli e improponibili 13 cv..
Questo per precisare alcune cose.
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