Cari montecarlisti concedetemi una riflessione.
Vagando su internet e leggendo nei vari forum mi accorgo ogni giorno che alcuni proprietari di Lancia Beta Montecarlo, vecchi e nuovi che siano, applicano supplementi di carrozzeria sulle fiancate e sul retro/frontale. A mio giudizio, del tutto personale e quindi discutibile, quella di apportare una modifica tanto invasiva credo non sia una scelta ponderata e di gusto, in quanto finisce con il rendere assettata un'auto che di per sé non ha bisogno di alcuna applicazione di questo genere. Ogni auto, che sia stata studiata approfonditamente, ha delle caratteristiche tecniche, ma soprattutto estetiche dalle quali non si può prescindere e che sono il risultato di un lavoro coerente, finalizzato e rispondente alle leggi dell’armonia. A prescindere dal fatto che la Montecarlo sia uscita dalla galleria del vento, immagino che supplementi di carrozzeria sarebbero superflui in quanto alterano un equilibrio al quale si è approdati dopo schizzi, progetti, studi e prove che si sono influenzati reciprocamente. Ammetto che su alcune auto queste modifiche producano sorprendenti effetti visivi, ma sulla Montecarlo il risultato è spesso contraddittorio e stridente: il motivo è semplice. La Montecarlo ha una peculiare forma a cuneo e per di più ha la parte anteriore e quella posteriore tronche e tendenti a movimenti verso l'alto: come si può zavorrare un'automobile con paraurti inclinati e tanto rialzati da terra rispetto all'altezza complessiva dell'auto? Inoltre, a differenza di tante altre auto d'epoca, nella Montecarlo è presente un uso del colore per niente trascurabile: il nero delle plastiche che contrasta la tinta della carrozzeria è un botta e risposta talmente ripetuto da rendere quest'auto “bicroma”. In quest'ottica, abbassare ulteriormente la fiancata con applicazioni varie creerebbe uno squilibrio tra i due colori, oltre ad appesantire otticamente la linea generale dell'auto. Pertanto, la Lancia Beta Montecarlo è come una bella donna che non è mai dovuta entrare in un centro estetico: va apprezzata così come mamma l’ha fatta.
A. C.
Riflessione
Re: Riflessione
Concordo perfettamente al giudizio espresso, la montecarlo piace o non piace, e dovrebbe essere solo questo il giudizio di ogni appassionato.
Trasformare nella carrozzeria un'auto, per farla assomigliare ad auto con un blasone diverso,e mio giudizio, energicamente intollerabille e sbagliato.
Ogni auto d'epoca quello che realmente conta è la fisionomia.
Sappiamo benissimo i problemi che la monte può dare nella frenatura ma con un po di lavoro ed ingegno è un problema che si riesce a risolvere semplicemente, così come tutto il resto della parte meccanica.
In effetti gli studi operati sulla monte nella galleria del vento, anche se risalenti agli inizi degli anni 70. senza nulla voler togliere a quelli odierni, erano il topo per la ricerca, non solo del cx ma anche della tenuta laterale della portanza e così via dicendo, e sotto questo aspetto la montecarlo non ha nulla da invidiare ad altr marchi più blasonati. Lancia , ancora Lancia e sempre Lancia
Saluti da Ivan
Trasformare nella carrozzeria un'auto, per farla assomigliare ad auto con un blasone diverso,e mio giudizio, energicamente intollerabille e sbagliato.
Ogni auto d'epoca quello che realmente conta è la fisionomia.
Sappiamo benissimo i problemi che la monte può dare nella frenatura ma con un po di lavoro ed ingegno è un problema che si riesce a risolvere semplicemente, così come tutto il resto della parte meccanica.
In effetti gli studi operati sulla monte nella galleria del vento, anche se risalenti agli inizi degli anni 70. senza nulla voler togliere a quelli odierni, erano il topo per la ricerca, non solo del cx ma anche della tenuta laterale della portanza e così via dicendo, e sotto questo aspetto la montecarlo non ha nulla da invidiare ad altr marchi più blasonati. Lancia , ancora Lancia e sempre Lancia
Saluti da Ivan
Re: Riflessione
Senza entrare in merito alla loro legalità, non è argomento trascurabile, alcune auto trasformate sono proprio orribili . Si notano Monte restaurate male e con colori, specialmente delle plastiche a volte incredibili e con interni discutibili. Questo fatto è spesso è imputabile alla superficialità di chi ha svolto il lavoro (intendo anche il proprietario del mezzo): spendendo soldi in un restauro si renderebbe necessario fare un minimo di ricerca quanto meno per avvicinarsi ai colori originali.
Per le appendici estetiche (minigonne, parafanghi allargati, spoiler anteriore e posteriore etc.) non entro in merito al giudizio in quanto ciascuno ha le proprie idee. Devo però ammettere che si sono visti anche kit estetici assolutamente pregevoli come quello di Hoermann in particolare ma anche Lester gr.4 .
Dal punto di vista storico alcuni appendici estetiche erano molto simili o se non identiche a quelle utilizzate su alcune auto da test ufficiali di cui in passato ho anche postato le foto (ad es. spoiler posteriore e paraurti anteriore tipo gr.5).
In ambito agonistico ovviamente alcuni kit avevano certamente ragione di esistere.
In particolare per auto elaborate (all'epoca era possibile ritirare la Monte già con parti proposte da Alquati e non intendo solo i carburatori) alcuni kit di carrozzeria potevano avere un significato non solo estetico ma anche tecnico. Per auto prestazionali si riteneva necessario aumentare il carico anteriore e migliorare il raffreddamento ad alte velocità quindi veniva proposta, oltre a modifiche di assetto con carreggiate allargate, anche l'appendice "aerodinamica" anteriore da applicare al paraurti originale. Rimane solo da menzionare, come tutti ben sanno, che Pininfarina disponeva già, prima in Italia e una delle poche al mondo, di una galleria del vento da utilizzare per studi aerodinamici dedicati alle auto e la Montecarlo fu una delle auto testate appunto in tale galleria (oltre ovviamente a tutta la serie delle Lancia da competizione dalla LBM turbo alla 037,LC1 e 2, S4 ed infine ECV). Non ho trovato documentazione in cui si menzioni di LBM con kit estetici after market testati in galleria del vento quindi ritengo corretto continuare a definirli kit estetici e non aerodinamici.
Saluti
Per le appendici estetiche (minigonne, parafanghi allargati, spoiler anteriore e posteriore etc.) non entro in merito al giudizio in quanto ciascuno ha le proprie idee. Devo però ammettere che si sono visti anche kit estetici assolutamente pregevoli come quello di Hoermann in particolare ma anche Lester gr.4 .
Dal punto di vista storico alcuni appendici estetiche erano molto simili o se non identiche a quelle utilizzate su alcune auto da test ufficiali di cui in passato ho anche postato le foto (ad es. spoiler posteriore e paraurti anteriore tipo gr.5).
In ambito agonistico ovviamente alcuni kit avevano certamente ragione di esistere.
In particolare per auto elaborate (all'epoca era possibile ritirare la Monte già con parti proposte da Alquati e non intendo solo i carburatori) alcuni kit di carrozzeria potevano avere un significato non solo estetico ma anche tecnico. Per auto prestazionali si riteneva necessario aumentare il carico anteriore e migliorare il raffreddamento ad alte velocità quindi veniva proposta, oltre a modifiche di assetto con carreggiate allargate, anche l'appendice "aerodinamica" anteriore da applicare al paraurti originale. Rimane solo da menzionare, come tutti ben sanno, che Pininfarina disponeva già, prima in Italia e una delle poche al mondo, di una galleria del vento da utilizzare per studi aerodinamici dedicati alle auto e la Montecarlo fu una delle auto testate appunto in tale galleria (oltre ovviamente a tutta la serie delle Lancia da competizione dalla LBM turbo alla 037,LC1 e 2, S4 ed infine ECV). Non ho trovato documentazione in cui si menzioni di LBM con kit estetici after market testati in galleria del vento quindi ritengo corretto continuare a definirli kit estetici e non aerodinamici.
Saluti