Rinascita.
Posted: 07 May 2013, 00:38
Buonasera Piazza,
vorrei condividere con voi amici la bella notizia che ho ricevuto oggi.
Come scritto nel post del giorno, oggi ho fatto l'ultima seduta del primo ciclo di chemioterapia.
Questa mattina ho avuto modo di scambiare due chiacchere di più con l'infermiera che mi segue, perché non riusciva a trovare una vena per infilare la cannula, o come si chiama, e nel mentre le ho raccontato come mi sia svegliato alle 4 del mattino che sudavo freddo. Non era il dolore fisico o la nausea a darmi fastidio, ma nel sonno mi era preso il panico perché non avevo la certezza di vedere crescere mia figlia: la cosa mi ha bloccato il cuore. Premetto che non ho mai avuto paura di morire, sono sempre stato uno che la vita, nel bene e nel male, l'ha sempre vissuta intensamente, però Giulia ha cambiato tutto, le paure che non ho per me le ho per lei. Mi direte, cosa normale per un genitore.
Capendo il mio stato d'animo, l'infermiera mi ha detto che forse era arrivato il momento di fare la famosa chiaccherata con la psicologa che è da un po' che stavo rimandando; le ho detto che ci avrei pensato e che le avrei fatto risapere più tardi: le ho mentito per non parlarne più.
Ore 11,15, Luisa (l'infermiera) con un sua collega sono entrate nella stanza chiedendomi se avevo parlato con l'oncologo. Ho risposto che non l'avevo ancora visto, però, guardarle, mi ha lasciato perplesso: si perché la prima era commossa e la seconda raggiante.
Dieci minuti dopo entra in stanza il medico, con un sorriso che andava da orecchio ad orecchio, che mi dice che le analisi del sangue che mi avevano fatto evidenziavano che la chemioterapia ha eliminato quasi tutte le cellule tumorali che avevo a giro e con il secondo ciclo, stando così le cose, potrò ritenermi guarito.
Ma come, tre settimane fa ero un soggetto senza speranza, usando parole loro "con patologia grave" ed ora non è più così?
Ho svuotato la mente, le domande non servono a niente. Ne ho fatta solo una: "siete sicuri?" "Al mille per mille" è la risposta che ho avuto.
Improvvisamente tutta la tensione, la rabbia, l'incertezza e tutte quelle altre emozioni alle quali avevo impedito di sopraffarmi sono sparite, ho iniziato a ridere e senza accorgemene mi sono ritrovato a piangere. Ho pensato a Giulia ed ho ringraziato Dio, che da quando è iniziata tutta sta storia non ho mai "disturbato".
Ah, oggi 6 maggio 2013 mia figlia ha compiuto 21 mesi.
vorrei condividere con voi amici la bella notizia che ho ricevuto oggi.
Come scritto nel post del giorno, oggi ho fatto l'ultima seduta del primo ciclo di chemioterapia.
Questa mattina ho avuto modo di scambiare due chiacchere di più con l'infermiera che mi segue, perché non riusciva a trovare una vena per infilare la cannula, o come si chiama, e nel mentre le ho raccontato come mi sia svegliato alle 4 del mattino che sudavo freddo. Non era il dolore fisico o la nausea a darmi fastidio, ma nel sonno mi era preso il panico perché non avevo la certezza di vedere crescere mia figlia: la cosa mi ha bloccato il cuore. Premetto che non ho mai avuto paura di morire, sono sempre stato uno che la vita, nel bene e nel male, l'ha sempre vissuta intensamente, però Giulia ha cambiato tutto, le paure che non ho per me le ho per lei. Mi direte, cosa normale per un genitore.
Capendo il mio stato d'animo, l'infermiera mi ha detto che forse era arrivato il momento di fare la famosa chiaccherata con la psicologa che è da un po' che stavo rimandando; le ho detto che ci avrei pensato e che le avrei fatto risapere più tardi: le ho mentito per non parlarne più.
Ore 11,15, Luisa (l'infermiera) con un sua collega sono entrate nella stanza chiedendomi se avevo parlato con l'oncologo. Ho risposto che non l'avevo ancora visto, però, guardarle, mi ha lasciato perplesso: si perché la prima era commossa e la seconda raggiante.
Dieci minuti dopo entra in stanza il medico, con un sorriso che andava da orecchio ad orecchio, che mi dice che le analisi del sangue che mi avevano fatto evidenziavano che la chemioterapia ha eliminato quasi tutte le cellule tumorali che avevo a giro e con il secondo ciclo, stando così le cose, potrò ritenermi guarito.
Ma come, tre settimane fa ero un soggetto senza speranza, usando parole loro "con patologia grave" ed ora non è più così?
Ho svuotato la mente, le domande non servono a niente. Ne ho fatta solo una: "siete sicuri?" "Al mille per mille" è la risposta che ho avuto.
Improvvisamente tutta la tensione, la rabbia, l'incertezza e tutte quelle altre emozioni alle quali avevo impedito di sopraffarmi sono sparite, ho iniziato a ridere e senza accorgemene mi sono ritrovato a piangere. Ho pensato a Giulia ed ho ringraziato Dio, che da quando è iniziata tutta sta storia non ho mai "disturbato".
Ah, oggi 6 maggio 2013 mia figlia ha compiuto 21 mesi.