Il travolgente successo continua...

[Speedal]

A settembre meno di 50 thema, a riprova del fatto che le 46 di agosto erano "pompate" dalle vetture ufficiali della Mostra del Cinema di Venezia... Mi spiace non ci sia più Vinci (2,3,4,5... n) ad argomentare...

[Speedal]

Aggiungerei anche che le vendite di Jeep/Dodge sono giù del 59% Y/Y...

[alfista1975]

E mi dici cortesemente cosa queste cifre apportano di nuovo alla discussione ?

Ti faccio comunque notare che Jeep da sola ha una quota di mercato (gennaio-settembre 2012) del 0,46% contro il 0,43% di Jeep + Dodge l'anno scorso (gennaio-settembre 2011).

Lancia ha una quota del 5,19% contro il 4,87% l'anno scorso.

Intanto la 300 continua il suo veramente travolgente successo in Nord America ... e il flop della Thema non scalfisce neanche al 0,0001% i margini del gruppo nel segmento E (300+charger+thema).

[Francesco Vellucci]

Allora che la vendessero in america e la piantassero di lamentarsi che il mercato europeo non va.

Nessun mercato va senza prodotti adeguati e la Thema, che lo vogliate o no, buon prodotto o no, non e' adeguata al mercato europeo e non lo e' nemmeno la Flavia ed il mercato ha dato la sua inesorabile risposta.

Quindi :

Hanno scelto l'America come mercato ? bene, che se ne vadano dall'europa e cedano tutti e tre i marchi senza farli agonizzare.

Scusatemi ma non vedo nessuna logica a tenersi tre marchi che non si fanno "viaggiare", se non quella di tenere il piede in piu' scarpe e quindi con una logica precisa, ossia usarci come fabbrica cacciavite di riserva per quando (e sara' presto visto che gli accordi con la UAW stanno per scadere) produrre in USA costera' troppo......allora che si fa ? Semplice si affossa un mercato, si piange, si minaccia di chiudere stabilimenti, la politica si impaurisce e pur di non chiudere.......tac cede....ecco tutto

La mossa di rimarchiare era quindi una mossa predeterminata a tavolino.

marchionne non ha fatto altro che comportarsi con l'Italia, come quei mariti (o mogli) che lasciano la moglie (od il marito) solo e soltanto quando sono ben sicuri di trovere un altro letto ben caldo ed accogliente......

Ma non sempre il gioco riesce, non a caso quel volpone di monti ha detto l'italia ha bisogno di fiat, MA ANCHE FIAT DELL'ITALIA.....qui, purtroppo, le automobili non c'entrano piu' nulla, e' solo un gioco a chi regge di piu'.....

[PierL]

Analisi logica stringente. In tutto ciò vedo ci vedo il declino della politica, che china la testa agli interessi del privato.
Al di là dell'utilizzo dei fondi e della loro provenienza mi interesserebbe sapere su cosa si basa il recupero di quote di mercato della Crysler in USA. Sono stati proposti nuovi modelli in misura apprezzabile? A cosa è dovuta, tecnicamente parlando, la ripresa del mercato del gruppo oltreoceano? Pensate che ci siano basi solide o si tratta di un fuoco di paglia destinato a bruciare in fretta? Forse è una mia impressione, ma non vedo novità importanti... forse Alfista cosmopolita mi può aiutare?... Ciao! Sei tornato?

[mastro]

Da Quattroruote on line di oggi:

"Negli Stati Uniti anche a settembre il Gruppo Fiat-Chrysler ha incassato risultati record. L'alleanza italo-americana ha immatricolato 142.041 vetture, con un incremento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2011 (erano 148.472, pari al 14% ad agosto). Per inquadrare meglio la situazione, basti dire che si tratta del miglior settembre degli ultimi cinque anni e del trentesimo mese consecutivo di crescita.

Fiat la migliore. Tutti i singoli marchi registrano numeri in salita. La migliore performance è della Fiat, le cui consegne sono in crescita del 51%, grazie anche al continuo gradimento degli statunitensi per la 500 (+52%) e per la versione cabrio (+44%) della citycar. La Dodge ha venduto 47.356 esemplari (+18%), il volume più elevato del Gruppo, spinta soprattutto dalla nuova arrivata Dart (+72% rispetto ad agosto).

Bene anche Jeep e Chrysler. Crescono del 10% anche le vendite della Jeep - in particolare con i modelli Patriot (+42%), Wrangler (+6%) e Grand Cherokee (+19%) - e del 5% quelle della Chrysler. Infine, prosegue il momento positivo anche per il marchio Ram: le immatricolazioni del pick-up 1500 (il più venduto) sono aumentate del 6% rispetto a settembre 2011, mentre quelle del Cargo Van sono rimbalzate del 223%."

Difficile pensare ad un fuoco di paglia, visto che siamo davanti a trenta mesi consecutivi di aumenti delle vendite.
Da tenere presente che Ford e GM non hanno avuto analoghe performance: negli ultimi mesi sono addirittura in lieve calo.
Dopo l'ingresso della Fiat, in Chrysler c'è stato un generale miglioramento dei prodotti; basta entrare nel vecchio Voyager e nel nuovo (in Italia marchiato Lancia) per rendersene conto. La 300c è stata aggiornata, sia esteticamente che tecnicamente, così come la 200 (in Italia venduta come Flavia nella sola versione cabrio). Sono stati introdotti nuovi motori (per esempio il nuovo 6 cilindri Pentastar) al vertice delle categorie di appartenenza.
La nuova Dodge Dart (basata sulla piattaforma evoluta della Giulietta, con molti componenti costruiti in Italia, per esempio il cambio) sta vendendo bene, dopo un inizio di produzione difficoltoso.
La Fiat 500, da parte sua, ha saturato la produzione nella fabbrica messicana dove viene assemblata.
Infine, sui veicoli commerciali Ram e sulle Jeep dovrebbero essere a breve disponibili i motori diesel costruiti in Italia (Iveco per i Ram, forse il 3 litri 4 cilindri, e V6 VM per Jeep).

[Speedal]

mastro Scritto:
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> Da Quattroruote on line di oggi:
>
> "Negli Stati Uniti anche a settembre il Gruppo
> Fiat-Chrysler ha incassato risultati record.
> L'alleanza italo-americana ha immatricolato
> 142.041 vetture, con un incremento del 12%
> rispetto allo stesso periodo del 2011 (erano
> 148.472, pari al 14% ad agosto). Per inquadrare
> meglio la situazione, basti dire che si tratta del
> miglior settembre degli ultimi cinque anni e del
> trentesimo mese consecutivo di crescita.
>
> Fiat la migliore. Tutti i singoli marchi
> registrano numeri in salita. La migliore
> performance è della Fiat, le cui consegne sono in
> crescita del 51%, grazie anche al continuo
> gradimento degli statunitensi per la 500 (+52%) e
> per la versione cabrio (+44%) della citycar. La
> Dodge ha venduto 47.356 esemplari (+18%), il
> volume più elevato del Gruppo, spinta soprattutto
> dalla nuova arrivata Dart (+72% rispetto ad
> agosto).
>
> Bene anche Jeep e Chrysler. Crescono del 10% anche
> le vendite della Jeep - in particolare con i
> modelli Patriot (+42%), Wrangler (+6%) e Grand
> Cherokee (+19%) - e del 5% quelle della Chrysler.
> Infine, prosegue il momento positivo anche per il
> marchio Ram: le immatricolazioni del pick-up 1500
> (il più venduto) sono aumentate del 6% rispetto a
> settembre 2011, mentre quelle del Cargo Van sono
> rimbalzate del 223%."
>
> Difficile pensare ad un fuoco di paglia, visto che
> siamo davanti a trenta mesi consecutivi di aumenti
> delle vendite.
> Da tenere presente che Ford e GM non hanno avuto
> analoghe performance: negli ultimi mesi sono
> addirittura in lieve calo.
> Dopo l'ingresso della Fiat, in Chrysler c'è stato
> un generale miglioramento dei prodotti; basta
> entrare nel vecchio Voyager e nel nuovo (in Italia
> marchiato Lancia) per rendersene conto. La 300c è
> stata aggiornata, sia esteticamente che
> tecnicamente, così come la 200 (in Italia venduta
> come Flavia nella sola versione cabrio). Sono
> stati introdotti nuovi motori (per esempio il
> nuovo 6 cilindri Pentastar) al vertice delle
> categorie di appartenenza.
> La nuova Dodge Dart (basata sulla piattaforma
> evoluta della Giulietta, con molti componenti
> costruiti in Italia, per esempio il cambio) sta
> vendendo bene, dopo un inizio di produzione
> difficoltoso.
> La Fiat 500, da parte sua, ha saturato la
> produzione nella fabbrica messicana dove viene
> assemblata.
> Infine, sui veicoli commerciali Ram e sulle Jeep
> dovrebbero essere a breve disponibili i motori
> diesel costruiti in Italia (Iveco per i Ram, forse
> il 3 litri 4 cilindri, e V6 VM per Jeep).


Come hai giustamente scritto tu, stiamo parlando di Chrysler-Fiat, non di Lancia. Ma questo post e questo thread appaiono su Viva-Lancia o su LingottoBlog (prossimamente noto come AuburnHillsBlog...)?

[mastro]

Caro Speedal, vedo che la tua sottile (ma non troppo) vena polemica non accenna a diminuire.
Io ho solo risposto al precedente intervento di PierL, il quale, correttamente riallacciandosi ai precedenti interventi, chiedeva: "Al di là dell'utilizzo dei fondi e della loro provenienza mi interesserebbe sapere su cosa si basa il recupero di quote di mercato della Crysler in USA. Sono stati proposti nuovi modelli in misura apprezzabile? A cosa è dovuta, tecnicamente parlando, la ripresa del mercato del gruppo oltreoceano? Pensate che ci siano basi solide o si tratta di un fuoco di paglia destinato a bruciare in fretta?"

[Francesco Vellucci]

Ragazzi.....state buoni se potete......

Cmq al dila' di don Bosco....la Fiat o Chrysler che dir si voglia ha fatto una scelta americana, lo stesso marchionne ha detto "se avessi investito in Italia saremmo morti".......questo e' quello che conta.

Ora il dilemma e' : come fare x rialzarci e non fare solo da cacciavite e la soluzione sarebbe dannatamente semplice, ma in questi tempi di "ebollizio ne" italiana e' inattuabile xche' nessun investitore si fida a venire qui e non, come dice monti x i licenziamenti, ma per tutto il resto che non funziona e nn da nessuna fiducia, giustizia ed infrastrutture x prime.

Per inciso a Roma, zone Tuscolana e termini, i cinesi stanno iniziando ad andarsene ed a lasciare ad indiani et similia.....un motivo ci sara'......

[PierL]

Fraci! Giustizia e infrastrutture??? Ma scherzi???? Ma hai visto con questa terribile crisi affacciarsi una faccia nuova tra quelle che ci comandano o vorrebbero governare???? Hanno TUTTI la faccia come il deretano. E noi li dovremmo votare? Questi sono i veri motivi per cui gli investitori esteri non si fidano dell'Italia. Questo è quello che mi dicono tutti quelli che conosco che abitano all'estero. Per questo il peggio della crisi da noi deve ancora arrivare. Questa non è politica o antipolitica, ma la dura realtà dei fatti.