International Lancia Forums

Anch'io mi ricordavo 78 vetture, altri dicono 130, ma va tenuto presente che molte auto delle produzioni di serie sono state aggiunte negli ultimi anni. La cifra che tu esprimi è assai lontana. Tieni presente che una Stratos od una 037 stradali valgono circa 200.000€ ed almeno il doppio quelle da gara. La D25 e la D50 invece possono sfiorare il milione di euro. Per la B24 del 1955 siamo oltre i 300.000€. Quindi in un asta si può partire da un 10% più bassi in modo da rendere animate le offerte. E' più difficile stabilire il prezzo delle anteguerra perchè assai raramente accedono ad un'asta in quanto spesso vengono vendute per trattativa privata. Comunque io credo che di Alpha e di Theta ne siano rimaste forse 3 in tutto il mondo e quindi non siamo lontani dal milione di euro anche per queste. Ma molto del risultato finale si ottiene con una buona organizzazione dell'asta, perchè se vi accede solo il pubblico italiano c'è il rischio che molte auto restino invendute.
La sottoscrizione pubblica mira a ricevere pochi soldi da molte persone, solo così ha successo: è più facile avere 5€ da un milione di persone che 1000€ da 5000 è lo stesso principio su cui si basa la maratona di Telethon.
Io non conosco i motivi, ma è chiaro che Fiat non ha interesse a mantenere viva la sua storia, anzi è probabile che anche il museo dell'Alfa ad Arese faccia la stessa fine.
Purtroppo non ci sono musei in Italia in grado di esporre tutta la collezione e per come è stato presentato il nuovo allestimento del museo di Torino, anche lì non ci sono spazi sufficienti.
Ho l'impressione però che almeno 20 auto saranno donate. Fra queste: Alpha, Theta Dikappa, Trikappa, Lambda, Dilambda, D25, D50, B24, Flaminia Loraymo, la Fulvia e la Stratos di Munari, la Delta e la 037 campioni del mondo, la LC2, la ECV e la Beta Montecarlo turbo.

ma scusate, voi pensate veramente che possano tenere solo alcune macchine? Che senso avrebbe?
Anzitutto se tieni delle auto tieni quelle più importanti che in molti casi coincidono con quelle da corsa: vedi d50, d25 le delta ex ufficiali, lc1, 037 la fulvia 14 la stratos la alpha e via dicendo...
Ma ciò non avrebbe senso ! Perchè visto che son le auto che valgono di più, non ci guadagnerebbero molto! E in più sono certo che non verranno donate a nessuno! Poi anche solo una fulvia berlina, volete che vada via a più di 5000 euro?
Qui fan fuori tutto....l'unica sarebbe uno come Panini che aveva comprato il museo Maserati.
A chi diceva che voleva qualche auto di serie: se ci sarà l'asta sarà pieno di stranieri pronti a sborsare veramente tanti soldi quindi si prepari!

Ciao PG, ovvero Paolo, nonchè nuovo Amministratore del Viva Lancia,
"butto il sasso" ed inizio a "postare" alcune immagini scattate il 10 Giugno 2006 presso la sede del Museo Lancia, giusto per tentare di dare un, invero, modestissimo contributo.
Meravigliosa giornata organizzata dall'amico Peo (Piero), accentuata dallo splendido ospite che si rivelò essere il Dott. Masala e sublimata dall'amico Corrado che mi "scarrozzò" fin lì con la sua Flavia 2000 LX "da urlo".
Mi sono permesso di inserire anche una immagine scattata nel Settembre del 1968 all'interno del museo dell'automobile dell'Autodromo di Monza.
Ciao.
Dante
P.S.
Mi concedo un'altra libertà, non volermene: alla fine della mattinata trascorsa al Museo Lancia, rientrando in Seregno - MB (profonda Brianza), potei partecipare al Primo Raduno Lancia Thesis organizzato da Corrado..."unforgettable day"...

Capitolo-02
Dante

Capitolo-03
Ciao a tutti.
Dante

Splendide foto.

Scusate il piccolo OT: Dante ho provato decine e decine di volte a contattarti sia per mail che per messaggi privati...ma come si fa per parlare con te?!

Giornata indimenticabile davvero, grazie Dante per averla ricordata.
Centinaia di km in Flavia per approdare ad una Thesis, in un segno di continuità.
Grazie ancora
Corrado

Secondo me loro non tengono niente, piuttosto regalano qualche pezzo al museo per fare bella figura, qualche pezzo lo vendono agli amici degli amici e con il resto fanno un bello stock per un grosso commerciante. Non sono i soldi che cercano, ma gli spazi. Altrimenti non avrebbero venduto le antiche officine di corso Dante ad un palazzinaro, piuttosto si tenevano le officine e ci aprivano un loro museo.
E' per questo motivo che sto sostenendo una sottoscrizione pubblica.

noto con piacere che il riscaldamento del museo era fatto con i prodotti dell'azienda dove lavoro....(tu)

proud to work in italy

Chissà se cera anche un condizionamento e se fosse stato fatto invece con i prodotti di quella dove lavoro io eh eh eh