International Lancia Forums

Non credo proprio che nelle "alleggerite" si fosse intervenuto nei lamierati.Si sarebbe alterato l'equilibrio della monoscocca,con possibili deformazioni da torsione.Altro è l'alleggerimento delle cosiddette"parti mobili".Dimenticavo: Nella 1,2 da me posseduta in gioventù,non c'era la molura centrale del coperchio del cofano motore,nemmeno il piccolo "baffo" che era stato montato in seguito e che era presente nelle successive HF 1,3. Inoltre i rivestimenti interni dei fianchetti posteriori,non avevano pannelli in masonite o similari. Lo sky era direttamente incollato nella lamiera.Anche i vetri laterali discendenti delle portiere erano in plexiglass,anzichè in vetro e il risparmio sul peso,per questi particolari,era notevole.L'auto era stata acquistata nuova in Lancia,da Mario Casula,pilota Jolly Club e vecchio concessionario.A lui proprio la Lancia,in precedenza, aveva affidato una Flavia coupè,per fargli disputare il Rally di Svezia.Inoltre, Casula, con la famosa 1116,la HF 1,3 Jolly Club, aveva conquistato nel 1969,il Trofeo Assoluto della Montagna Turismo. All'epoca le HF correvano con l'omologazione "Turismo gruppo 2"
Credo che sia in possesso proprio fi Francesca,una fotografia della premiazione Jolly Club dei vari Campioni della stagione 1969,Sono presenti,fra gli altri, Giorgio Pianta e Rosadele Facetti. Casula è riconoscibile per il suo fisico da "fantino"..

Per tornare al "nocciolo della questione": Come giustamente è stato scritto, l'adozione degli scudetti in plastica,è legata solo al loro minor costo.Non avrebbe avuto senso un risparmio di peso di pochi grammi,in una rallye S, di produzione 1970. In queste vetture,le famose "tuttoferro", l'incremento di peso,a causa di porte e cofani in ferro, al posto del peraluman, oltre che l'adozione di estremità del ponte posteriore nuovamente in ghisa,invece dell'alluminio, comportava un incremento di peso di almeno una trentina di chilogrammi. Ormai il nuovo padrone (Fiat), aveva deciso di dare un taglio ai costi,a discapito di considerazioni riguardanti peso e resistenza a fenomeni legati a corrosione nel tempo.Il ferro,pur costando meno,era notoriamente più pesante e soggetto a ruggine.In altre parole, si era tornati indietro di diversi anni.

Sopra è stato scritto che verso la fine della produzione furono unificati gli stemmi; c'è però da considerare che gli stemmi della prima serie avevano quattro perni di fissaggio anziché due, può anche essere che il numero di particolare sia rimasto uguale (come spesso accadeva) ma lo stemma poteva essere differente fornendo il numero di telaio.
La modifica al ponte posteriore, invece, penso sia stata una scelta progettuale già in corso, dubito che in pochi mesi dal cambio di proprietà possano aver riprogettato il portacuscinetto.

Buon pomeriggio Vincenzo,
Sopra non è stato scritto che "verso la fine della produzione..." ma che "a produzione terminata...". L'ultimo aggiornamento del catalogo (in mio possesso) è datato 1976 ed a quel tempo la produzione della I serie era terminata da un pezzo.
Per quanto riguarda i portamozzi, essi non sono stati fiprogettati, è stato cambiato il materiale, da lega di alluminio a ghisa. Questo tipo di modifica, a scopo riduzione costi, nella produzione meccanica è abbastanza comune. Più difficile il passaggio inverso (da ghisa a alluminio) per ovvii motivi di resistenza meccanica del materiale, specie 50 anni fa...

La seconda serie utilizza, per TUTTE le versioni, berlina e coupè il particolare 2275188 di origine 818.612 (Fulvia Berlina II serie).
Sull'ultima edizione in mio possesso del catalogo della I serie, del luglio 1976 si può notare che, anche per la I serie, berlina e coupè in tutte le versioni, viene indicato lo scudetto della II serie

Sul catalogo in mio possesso il codice è il medesimo però cambia l'origine - 818.610 cioè stemma a cinque anelli - e nelle note è specificato di procurarsi due staffe di fissaggio... insomma c'è da studiare.

Vincenzo,
818.612 è un refuso. Come puoi vedere dall'allegato l'origine è 818.610.

Quello in alto è in zama, l'altro è in plastica.
Senza i 3 bulloncini con ranella per fissaggio dello stemma al centro ed il resto per fissarlo alla griglia del radiatore, pesano quello in zama 240 gr. contro i 70 gr. dell'altro in plastica.
Quello in plastica dietro ha scritto METALLVAKUUM - POLIPLASTIC CUSANO MILANINO .
Pesati con bilancia da cucina.
ciao.

Lo scudetto in zama pesa tanto che il bilancino da orefice non basterebbe...

Mi sapreste dire: Perché sulle prima serie HF( Pare giá sulle ultime 1200HF) La cromatura posta sul cofano motore,venne sostituita con il “ baffo “ che tutti noi conosciamo?
Grazie.

Cosi bello vedere tanti commenti quando menzioniamo i nostri HF e tutte le loro peculiarita!