Ora Meganico, hai il mio rispetto - per quello che vale - però mi pare tu stia scadendo sul suo stesso livello.
Se vuoi fare - visto che è stato citato Elio - il "servo della gleba" fai pure. Però ricordati che domattina nello specchio ti ci dovrai guardare di nuovo. E vedremo come ti sentirai.
Meganico, sopportare è giusto, soffrire è cristiano. Ma perdersi così non si fa. Ricordati che hai anche tu una dignità. Anche pestarsela sotto i piedi è male.
Farti cazziare come un quindicenne per le cose che scrivi su Facebook, da una che ti viene a dire che i suoi amici - i quali vi vorrebbero vedere ancora assieme - sono tutti stupidi e ignoranti.
Dico: fratello caro, ti rendi conto che per ora non ragiona?
Ti rendi conto che sei sempre tu - stando a quello che scrivi - quello che cerca e punzecchia?
Ti rendi conto che forse dal suo punto di vista sei troppo teatrale in queste tue uscite telefoniche/telematiche, e questo non aiuta la situazione?
Prova a pensarci un momento.
Fino a quando dall'altra parte ci sarà la certezza che basta "rompere il vetro e tirare la manetta" in caso di emergenza (spero ti sia chiara la metafora), tu la prenderai sempre in saccoccia. Non sarà cioè un rapporto paritario: tu sotto e lei sopra. Ma mai alla pari.
Prova a pensarci un momento.
Allora, Meganico, che dici: è ora di rispettare sé stessi, prima di rispettare gli altri?
Perché altrimenti non avrai rispetto dal prossimo. E apparirai alla stregua del caso umano da Costanzo Show. E caso umano tu non lo sei.
Prova a pensarci un momento.
Meganico, fai una cosa da uomo, fai una cosa anche non da uomo, fai una cosa: Meganico, REAGISCI!!!
Sali a bordo di te stesso, ******! E riprenditi la tua vita!
Non è con i messaggini a rischio stalking che risolvi il problema!
Non è con le allusioni su Facebook!
Butta quel ******* telefono, cancellati da FB o toglila dai contatti, e soprattutto: STAI ZITTO! (verso di lei, ovvio).
E poi vedremo allora chi inseguirà chi.
E poi vedremo allora chi cercherà chi.
Meganico, torno a ripetere: sono convinto che è una sbandata passeggera: ma ora comincio a pensare che tu stia facendo di tutto per affossare ulteriormente la cosa. Un autogol clamoroso.
Forse è ora di rispolverare una vecchia tattica italiana: CATENACCIO.
Ecco, è ora di fare catenaccio.
Ti stai zitto e sparisci. Te ne vai senza dire niente a nessuno. E ti vai a fare una vacanza da qualche parte. Suggerisco Bruxelles di sera (di giorno è un ottimo posto per suicidarsi), piena di gentili fanciulle da ogni parte d'Europa. Vai e dai un'occhiata.
Da ogni parte d'Europa, caro Meganico. Ricordo una decina d'anni fa, stavo male per una ******** di Como. Poi un bel giorno guardo due russe sul treno, due fighe da paura e mi dico alla Renato Pozzetto: "Ma come, io sono qua che crepo per quella *******, e guarda in giro che cosa c'è?".
Ho capito, tu sei sposato (io allora non lo ero). Ma non è menando il torrone che risolverai il problema. Devi metterla alla prova: perché la lontananza, proprio come la canzone di Modugno del '70, è come il vento. Spegne i fuochi piccoli e accende quelli grandi. E questo lo si può ancora ravvivare, se recuperi il controllo di te stesso.
Continuo a sperare e pregare per te.
Un saluto, spero col sorriso. Impara la battuta: "Anna, lo so che mi ami ancora ma non mi desideri più"
http://www.youtube.com/watch?v=yOM6LzAuPkw