Esistono ancora persone così...... (tu)

[Elettriko]

Max Scritto:
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> Francamente io mi chiedo come mangia l'amico .
> Massimo rispetto....... però il lavoro va pagato
> .
>
> Un conto è se è un amico , un conto se ha una
> politica aziendale basata sulla fidelizzazione a
> base di piccoli favori ma se , come nell'ultimo
> caso , ci ha messo anche tempo e magari materiale
> allora mi spiace ma non sarei uscito senza
> pretendere di pagare


Caro Max ,condivido quanto affermi , infatti mi sono offerto ogni volta di pagare ricevendo un fermo rifiuto.
Questa volta (la terza nell'arco di un paio di mesi) ho deciso che a beve gli porterò la mia reflex per un controllo generale e pulizia del sensore Operazione sicuramente a pagamento ed in quell'occasione aggiungerò al compenso pattuito un piccolo omaggio per la cortesia.

Probabilmente il sig. Gini ritiene più conveniente offrire questo tipo di servizio , rimettendoci magari qualche ora di lavoro ma guadagnandosi la fiducia del cliente piuttosto che far pagare i preventivi.....

[Max]

Francis la mia è una "scrittura da bere" non così lontana da voi canonici cattedratici ma abbastanza differente da suscitare , nella forma oltre che nella sostanza , l'interesse nel lettore . Interesse che coltivo accelerando alle volte , oppure rallentando , sovrapponendo in altre

D'altronde si sa l'establishment non ha mai immediatamente compreso il genio neppur quand'egli si dimostrava com'io fo quotidianamente ! ))))))

Il D'Apro (sublime vergatore oltre che vogatore d'eccezione )

[renatolg]

magari quel signore capisce chi merita e chi no!
comunque,sono d'accordo con max teoricamente,
in pratica la cosa è diversa specialmente al sud.
io sono un artigiano e non ho mai fatto pagare un
preventivo o un lavoretto da poco,e se sommassi
tutte quelle ore sarei ricco.certo è che si può ritenere
una forma di pubblicità non indifferente.

[Roberto Firenze]

Bravi tutti e soprattutto il buon Gini, spero di non averne mai bisogno ma non si sà mai. Oramai ci siamo abituati al comportamento opposto: trovai un medio zoom per la vecchia pentax prima dell'avvento del digitale nel mondo reflex, un 40-80 macro pentax, 320.000 lire, lo presi da una vetrina dell'usato di un noto negozio fiorentino. Dopo pochi rulli di foto era chiaro che aveva un problema di lenti e sdoppiava ai margini l'immagine (le punte degli alberi raddoppiavano). Glielo riportai e fu mandato a riparare, due volte e tornava sempre nelle stesse condizioni, insomma non era riparabile. Glielo resi e mi restituirono l'importo pagato. Onesti, se non fosse che l'obbiettivo lo ritrovai il giorno dopo nella stessa vetrina allo stesso prezzo, in attesa di un altro pollo.
Roberto

[salvaroma]

Il discorso di Max è pragmatico ma non lo condivido; il danaro non è tutto, ci sono anche strategie e soddisfazioni che non si vincolano esclusivamente alla moneta. Se il signore si sarà comportato in quella maniera, sicuramente la sera avrà potuto cenare senza privare di risorse il bilancio familiare. Secondo me, invece, è da premiare doppiamente in quanto non se ne va alla rovina (avrebbe già chiuso) e si comporta in maniera eticamente corretta e umanamente giusta.

[Roberto Firenze]

... Ma non si sà nemmeno bene se ha fatto qualcosa all'obbiettivo di Italo, io ho capito che l'ha provato e funzionava .....
Roberto

[Elettriko]

L'obiettivo di ieri lo ha solo provato , perdendoci penso al massimo una mezz'ora , ma fosse stato un altro avrebbe potuto dirmi di averci fatto chissà che e farmi pagare una riparazione....

Le volte precedenti ha invece perso sicuramente più tempo , entrambi gli oggetti ha dovuto smontarli per fare una diagnosi , e sopratutto nel caso del primo obiettivo penso ci abbia perso un pò di tempo , non sono oggetti facili da smontare e rimontare.

Una cosa è certa , finora con me non ha guadagnato soldi , ma ha certamente guadagnato la mia fiducia ed ho già prenotato la pulizia ed un controllo generale della mia reflex ;
Non so quanto mi costerà ( ma sono certo che sarà una cifra giusta ) e proprio ieri sera un collega (anche lui fotografo dilettante) sentendo il mio racconto ha deciso di portargli la sua.
Quindi alla fine penso che la sua onestà paga , anche se non nel breve termine.

[Max]

Quindi alla fine penso che la sua onestà paga , anche se non nel breve termine.

E' questo il punto su cui dissento , Non è onesto colui il quale ti regala il suo tempo , a prescindere da quanto sia è comunque equamente da remunerare . E' generoso ok ma non onesto . Difatti ciò equivarrebbe a considerare disonesto uno che si fa giustamente pagare . Non è neanche equo , è generoso (che è già tanto)

Per quanto riguarda Salva :
Il denaro a mio parere è semplicemente la riduzione a comune denominatore dell'opera dell'uomo . Non è un simbolo è uno strumento di misura usato male ma è uno strumento di misura .

Possiamo contestare il modo con cui viene usato ma la sua importanza è rilevantissima a mio parere , se riportato al concetto che ho sopra esposto .

In linea teorica so di avere ragione (ritengo) in linea pratica sono pronto a combattere la mia piccola battaglia affinché sia rispettata quella teoria

Come ? Rispettendolo non in quanto tale ma in quanto espressione del mio riconoscimento nella qualità dell'opera altrui e vice versa ed impuntandomi sempre quando ritengo che questa regola non sia onorata

Max

[Francis MI]

Interessante discussione, che sembrerebbe contrapporre lo spirito Cattolico a quello Protestante luteran-calvinista...

Max non è che di cognome fai Weber ed hai scritto "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo" (:P) ?

[Roberto Firenze]

..... E' generoso ok ma non onesto . Difatti ciò equivarrebbe a considerare disonesto uno che si fa giustamente pagare

Questa equazione non è una verità assoluta, non è una equivalenza, io posso disporre del mio tempo e se voglio posso essere generoso come dici te oppure fare una scelta anche di convenienza senza considerare disonesto chi vende sempre il suo tempo, insomma se uno pensa il primo concetto non è detto che pensi anche il secondo, non c'è nessun collegamento se non quello teorico dell'opposizione concettuale.
Roberto