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Re: La mia «Delta»

Inviato: 13 giu 2007, 12:17
da Francesco Patti
Belle parole, Roberto. C'è poco da essere presi per matti. Anch'io sono dell'idea che sia possibile provare affetto per un'automobile (ovviamente non ricambiato). E' la somma di tutte le sensazioni che legano ad un'auto, i momenti trascorsi, le paure improvvise, gli stati d'animo. Tutto questo fa sì che nasca qualcosa di particolare che a volte può portarci a strizzare l'occhio alla nostra auto e a chiamarla bambina.

Re: La mia «Delta»

Inviato: 13 giu 2007, 12:55
da Pier Silvio
Ciao,hai ragione,la Lancia prevede i 120.000 KM come tabella ricambio,io comunque al tuo posto non lesinerei su 20.000 km prima o dopo,ho visto cedere distribuzioni a 60.000 Km,dipende da diversi fattori,non solo i km.ad esempio una cinghia che sta ferma per sei mesi all'anno tenderà a seccare prima,sembra assurdo ma è cosi'.
Nel tuo caso potrebbero esser critici non tanto la cinghia di per se,ma il gruppo di tensionamento,ne hanno prodotti una buona dose con componenti in plastica....lascio a te immaginare con il tempo e il calore cosa puo' succedere.....ti contatto al piu presto per il dvd
Ciao e ancora complimenti per il "gioiellino".

Pier Silvio

Re: La mia «Delta»

Inviato: 13 giu 2007, 14:41
da GiovanniT
Pier Silvio ha scritto:
>
> Km,dipende da diversi fattori,non solo i km.ad esempio una
> cinghia che sta ferma per sei mesi all'anno tenderà a seccare
> prima,sembra assurdo ma è cosi'.

Non e' per niente assurdo, piu' che seccare, rimanendo sempre nella stessa posizione, alcune parti piegate sempre in un modo, altre sempre piegate in un altro, si sollecitano di piu'.

un po come le guarnizioni delle portiere, che se la vettura sta sempre ferma, sarebbe meglio lasciare un po aperte

in questo caso, se si prevede di usare poco la vettura, ogni tanto basta un colpo di motorino di avviamento, anche senza accendere la vettura, per fare cambiare la posizione

i motori lancia/fiat/alfa che sono piu' delicati sono i 16v, gli 8 sono piu' robusti,
un saluto a tutti,
GiovanniT

Re: La mia «Delta»

Inviato: 13 giu 2007, 14:54
da Francesco Patti
Sì, confermo. Le parti in gomma e plastica tendono a logorarsi anche rimanendo immobili a lungo.
Magari nel mio caso sono fiducioso sia perché ho dato tempo fa un'occhiata alla cinghia, sia perché non ho mai sentito alcun rumore anomalo provenire dal comparto distribuzione, sia perché l'auto viene pressoché sempre impiegata a regimi medio-bassi, sia ancora perché sta spesso in box e questo credo contribuisca ad evitare alte temperature nel vano motore.

Interessante poi sapere che alcuni elementi della distribuzione del Torque erano in plastica e che la robustezza dei propulsori Fiat è a vantaggio dei due valvole per cilindro piuttosto che dei plurivalvole.

Re: La mia «Delta»

Inviato: 14 giu 2007, 12:57
da Pier Silvio
Tutto vero.....a detta di molti meccanici Lancia,la robustezza dell' 8 valvole era maggiore rispetto il 16 v.,logicamente si pagava una decina di cavalli buoni come dazio.....personalmente la mia delta 1800 8 valvole non mi ha mai dato problemi,ho rifatto il motore a 290.000 km,causa cedimento di una bronzina,ora lil contakmetri segna 330.000 km.....molti dei componenti non interessati dalla revisione effettuata sono ancor i suoi originali....
Ciao
Pier Silvio

Re: La mia «Delta»

Inviato: 22 giu 2007, 18:09
da AlbertoN
Complimenti Francesco. Sembra che la tua Delta abbia un'anima, quando si arriva a tanto vuol dire che si è appassionati pur avendo una macchina non ancora d'epoca, che i più solitamente bistrattano.
Continua invece a continuare a curare così questo piccolo capolavoro (secondo me) dell' Ercole Spada dei tempi moderni.
Un salutone, Alberto

Re: La mia «Delta»

Inviato: 25 giu 2007, 08:56
da Francesco Patti
Grazie, Alberto.

Grazie tante delle tue belle parole di appassionato.

Re: La mia «Delta»

Inviato: 28 giu 2007, 23:05
da Corrado
Questa è passione.
Quando ritirai la mia Dedra 1.6 avevo 29 anni... molti anni fa, ero devvero alle stelle.
La sera uscimmo con mia moglie a bere qualcosa, ricordo come fosse ieri che mi fermai a guardare la vettura che splendeva, blu Madras metallizzato interni in alcantara grigio chiaro.
Non ho mai più provato un simile orgoglio per un'auto, sinceramente neppure per auto di classe superiore che in seguito ho potuto possedere; forse al tempo quella Dedra era più di ciò cui io potessi aspirare, e infatti l'acquistai in 30 lunghe rate.
Il giorno in cui pagai l'ultimo bollettino alla Sava non la trovai più parcheggiata sotto casa, rubata.
Ne comprai un'altra, e poi un'altra ancora ne comprò mio padre, la 1.8 16v vvt, una macchina eccezionale, che purtroppo gli sopravvisse.
Le Dedra e le Delta non sono state valutate quanto meritavano, per la Delta ciò è ancora più evidente.
Ci sono lancisti (mi permetto la minuscola) con la puzza sotto il naso che denigrano queste vetture, costoro io non li considero coinvolti dalla mia stessa passione.
Oggi, quando mi affianco ad una Dedra o una Delta ben tenuta la osservo con attenzione, chissà che pensa chi la guida, può darsi che si imbarazzi e che magari pensi che uno su una Thesis abbia un qualche cenno di disprezzo, mentre io resto semplicemente ammirato.
Ho visto su secondamano una Dedra 2.0 del 95, mi è venuta voglia di prenderla.
Saprei poi che con le regole anti pollution di Milano in particolare avrei vita dura, ma ogni volta che penso a queste vetture un po' mi incavolo per come il pubblico le ha considerate e un po' mi commuovo pensando a come mi ci sono trovato a mio agio.
Grazie Francesco per averle dedicato questa vetrina e... a prestissimo ;-)
Corrado

Re: La mia «Delta»

Inviato: 29 giu 2007, 08:48
da Francesco Patti
Caro Corrado, ho poco da essere ringraziato.

Piuttosto le tue riflessioni sono da spunto per sviluppare altre interessanti considerazioni.
La «Delta» ha forse scontato l'eredità di un nome pesante e glorioso al quale non ha fatto riscontro alcuna attività sportiva, che aveva invece illuminato la precedente «Delta». Chissà, forse anche il prezzo d'inizio elevato ha avuto il suo ruolo in una diffusione che avrebbe potuto raggiungere altre quote.
Ricordo un mio collega che nel '94 aveva intenzione di comprare una «Delta 1.6», soluzione verso la quale io stesso lo incoraggiavo. A conti fatti e a parità di dotazioni il prezzo della Lancia risultava di diversi milioni di lire più elevato rispetto ad auto di produzione straniera seppur dal blasone certamente inferiore.
Ma chissà, forse anche questo non è un male in assoluto. Alla fine prezzi popolari determinano una svalutazione d'immagine e un proliferare di lancisti con l'iniziale minuscola.

Grazie a te, Corrado.

Re: La mia «Delta»

Inviato: 30 giu 2007, 12:28
da alex_lancia
Fino al 2006 ne avevo una come quella delle foto, tale e quale (1600 16v del 1998 con cerchi in lega come i tuoi, colore verde plutone), solo che avevo montato le minigonne dell'HPE e il terminale di scarico applicato sull'esistente in acciaio cromato (come l'HF).
L'ho venduta che aveva 76000 km (nel 2006) per passare ad una Lybra, ma ancora oggi la rimpiango (senza con questo voler togliere nulla alla Lybra che trovo fantastica), conservo le foto che le ho fatto ai tre raduni LCT a cui ho partecipato nel 2003, 2004 e 2005 e ancora ricordo quanto mi piaceva guidarla.
Se potessi tornare indietro la vorrei ancora con me...

Un saluto

Alessandro