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Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Inviato: 23 feb 2017, 08:57
da Paolo_GE
Grazie per i tanti consigli veramente preziosi.
Per quanto riguarda il cruscotto, la plastica nera originale è venuta via senza problemi e apparentemente 'quasi' senza rotture, penso inizieremo con un tentativo formato da un bagno ammorbidente in silicone liquido e una applicazione lamiera-foam schiumoso e adesivo-plastica, sperando che aderisca tutto, cosa non del tutto garantita ovviamente.
Autoradio: sono un hobbista restauratore di stereo antichi anni '60 (per auto e per casa, con una passione speciale per i vecchi registratori a bobine), prima che di auto, per cui non ho troppi problemi; però non avevo visto da nessuna parte una predisposizione anche parziale, per cui qualche domanda me la ero fatta... Va bene, provvederò anche io con una radio sottoplancia nera con poche parti cromate, visti i pometti del riscaldamento.
Nonostante tutto diamo importanza agli interni, anche nella certezza che i nostri siano stati rivestiti artigianalmente, perchè cerchiamo di 'salvare il salvabile' e cioè, basandoci sullo schema colori esterni/interni originale, non useremo colori esterni che prevedessero all'epoca gli interni grigi, per esempio; questo per evitare contrasti troppo evidenti con quanto si faceva all'epoca. Per questo motivo ci siamo concentrati -nella scelta del colore esterno- sulle tinte che secondo la Casa 'andavano bene' con degli interni nelle sfumature del marrone o del rosso. Alla fine, così, siamo arrivati al turchese (o meglio al verdastro come noi lo chiamiamo da quando ci hanno portato il campione di tinta, che è stato una vera sorpresa!).
Grazie ancora per il supporto.
Paolo (Genova)

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Inviato: 23 feb 2017, 14:30
da Vecchia guardia
....che coincidenza pure io colleziono radio d'epoca...e ho pure un bel registratore a nastro della geloso versione lusso....

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Inviato: 23 feb 2017, 21:11
da grifo63
Credo che dovremmo aprire un sottoforum perche' ho l'impressione che qui siamo in tanti ad essere appassionati oltre alla Flavia, di elettronica, a partire dai triodi fino ai FinFET da 14nm. Parlando di registratori a nastro ricordo abbastanza bene i geloso con i tasti colorati ma in tempi piu recenti facevo largo uso di REVOX B77, ineguagliabile per l'epoca, purtroppo non l'ho conservato....

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Inviato: 23 feb 2017, 21:59
da gcarenini
Qui si va brutalmente OT... ?tt?

Ora vi sfido... questo chi lo conosce??
http://www.radiomuseum.org/r/filmagna_u ... order.html

Era prodotto da una delle ditte che avevano fornito le apparecchiature di registrazione alla Rai di Torino.

poi si torna a parlare di auto...

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Inviato: 23 feb 2017, 22:27
da grifo63
Bellissimo, e pure con un indicatore EM84!

sui registratori a nastro mi arrendo, anche perchè come detto non ho più il revox:(

Torniamo a parlare di boxer in lega di alluminio.....

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Inviato: 23 feb 2017, 22:31
da DeltaHPE
Evviva le valvole e il Revox B77, no non lo conosco questo registratore Filmagna.

Re: Turchese Mereveld, poesia e realtà di un nome-colore

Inviato: 23 feb 2017, 23:50
da Vecchia guardia
...la filmagna aveva pure costruito un registratore a nastro che si inseriva al posto del piatto giradischi e si poteva a piacimento ascoltare dischi o i nastri...un brevetto.
Cmq "è un prodotto del lavoro e dell'intelligenza italiana" come recitava la pubblicità della flavia..."una signora della strada"...ora è tutto made in china