Roma, mattina presto
Re: Roma, mattina presto
Probabilmente perchè mi posso sbagliare anch'io, postando la foto di una infatti ho messo il nome dell'altra.
Comunque, avendo tu contatti con il notariato non ti dovrebbe risultare difficile sapere qualcosa di più.
Il fatto è che durante la presidenza Pertini 2 auto sono state messe all'asta come surplus militari: una parrebbe sia andata al notaio, l'altra invece è andata al museo della Cecchignola (quindi non l'hanno venduta?). Nel 2001 Ciampi fece restaurare la Belmonte alla Pininfarina per poi donarla al museo dell'automobile di Torino, questo è certo.
Siccome di auto al Quirinale ce ne sono ancora 2 ed alla Cecchignola non ce n'è nessuna, fatto confermato da una recente visita di un nostro utente, dov'è questa ? Di sicuro non in Inghilterra, custodita gelosamente in un garage, come aveva scritto The Guardian qualche mese fa. Ho parlato con quel giornalista e mi ha detto che erano solo "rumours", in realtà era una leggenda nata già nel 1961. Si trattava infatti dell'auto che ospitò i reali inglesi in occasione di Italia 61, ma quella è la Belmonte che è a Torino.
Quindi il fantomatico notaio avrebbe acquistato la Belsito, quella col tetto in plexiglas....che tra l'altro non si è mai più vista in giro a meno che non sia stata "cannibalizzata". A Torino c'è la Belmonte, e la Belfiore e la Belvedere sono ancora al Quirinale.
Riguardo le targhe ed i numeri di telaio, sono corretti quelli che avevo già elencato nel precedente thread sulla 335.
Comunque, avendo tu contatti con il notariato non ti dovrebbe risultare difficile sapere qualcosa di più.
Il fatto è che durante la presidenza Pertini 2 auto sono state messe all'asta come surplus militari: una parrebbe sia andata al notaio, l'altra invece è andata al museo della Cecchignola (quindi non l'hanno venduta?). Nel 2001 Ciampi fece restaurare la Belmonte alla Pininfarina per poi donarla al museo dell'automobile di Torino, questo è certo.
Siccome di auto al Quirinale ce ne sono ancora 2 ed alla Cecchignola non ce n'è nessuna, fatto confermato da una recente visita di un nostro utente, dov'è questa ? Di sicuro non in Inghilterra, custodita gelosamente in un garage, come aveva scritto The Guardian qualche mese fa. Ho parlato con quel giornalista e mi ha detto che erano solo "rumours", in realtà era una leggenda nata già nel 1961. Si trattava infatti dell'auto che ospitò i reali inglesi in occasione di Italia 61, ma quella è la Belmonte che è a Torino.
Quindi il fantomatico notaio avrebbe acquistato la Belsito, quella col tetto in plexiglas....che tra l'altro non si è mai più vista in giro a meno che non sia stata "cannibalizzata". A Torino c'è la Belmonte, e la Belfiore e la Belvedere sono ancora al Quirinale.
Riguardo le targhe ed i numeri di telaio, sono corretti quelli che avevo già elencato nel precedente thread sulla 335.
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Re: Roma, mattina presto
Grazie PG della risposta esauriente.
Resta il dubbio del "fantomatico notaio"; io purtroppo sono un semplice avvocato penalista e non ho contatti con il notariato, per cui non ho modo di assumere informazioni.
In effetti la Belsito (quella con il tetto il plexiglass) non si è più vista in giro da tempo.
Comunque il prossimo appuntamento per le 335 è la festa del 2 giugno; di solito le utilizzano entrambe, una col Presidente e l'altra probabilmente di scorta in caso di avaria della prima (vedasi foto che allego, anche se un po' piccola, relativa alla parata del 2 giugno 2002, con a bordo il Presidente Ciampi).
Cari saluti e a presto.
Pierpaolo Bottino
Resta il dubbio del "fantomatico notaio"; io purtroppo sono un semplice avvocato penalista e non ho contatti con il notariato, per cui non ho modo di assumere informazioni.
In effetti la Belsito (quella con il tetto il plexiglass) non si è più vista in giro da tempo.
Comunque il prossimo appuntamento per le 335 è la festa del 2 giugno; di solito le utilizzano entrambe, una col Presidente e l'altra probabilmente di scorta in caso di avaria della prima (vedasi foto che allego, anche se un po' piccola, relativa alla parata del 2 giugno 2002, con a bordo il Presidente Ciampi).
Cari saluti e a presto.
Pierpaolo Bottino
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Re: Roma, mattina presto
Una curiosità: i nomi delle 335 hanno origine equestre, erano usati comunemente din Cavalleria.
Belfiore (telaio 813-99-1001, targa Roma 454308)
Belmonte (telaio 813-99-1002, targa Roma 454306)
Belvedere (telaio 813-99-1003, targa Roma 454307)
Belsito (telaio 813-99-1004, targa Roma 474229).
Se è vera (ma non dimostrata) la leggenda che una 335 sia stata donata alla regina Elisabetta, ne risulterebbero costruite 6; nella sua monografia, Battista Pininfarina narra di una Flaminia 335 per Papa Giovanni XXIII.
Posto immagini. d'epoca. Trovando evidentemente obsoleta la FIAT 2800 in esercizio già dagli anni '30, il presidente Gronchi commissionò alla Pinin Farina (allora scritto ancora staccato) le 4 Flaminia 335 "presidenziali".
La vediamo qui a Torino, durante una delle prime sue uscite, all'inaugurazione di Italia '61, la grande esposizione del centenario dell'unità.
La vediamo poi portare Antonio Segni (Presidente dal 1962 al 1964) in occasione dell'inaugurazione dell'Autosole nel 1964.
La vediamo quindi con Giuseppe Saragat (1964-1971) a Grosseto nel 1967.
Posterò altre immagini delle 335 in servizio fino ai giorni nostri
Belfiore (telaio 813-99-1001, targa Roma 454308)
Belmonte (telaio 813-99-1002, targa Roma 454306)
Belvedere (telaio 813-99-1003, targa Roma 454307)
Belsito (telaio 813-99-1004, targa Roma 474229).
Se è vera (ma non dimostrata) la leggenda che una 335 sia stata donata alla regina Elisabetta, ne risulterebbero costruite 6; nella sua monografia, Battista Pininfarina narra di una Flaminia 335 per Papa Giovanni XXIII.
Posto immagini. d'epoca. Trovando evidentemente obsoleta la FIAT 2800 in esercizio già dagli anni '30, il presidente Gronchi commissionò alla Pinin Farina (allora scritto ancora staccato) le 4 Flaminia 335 "presidenziali".
La vediamo qui a Torino, durante una delle prime sue uscite, all'inaugurazione di Italia '61, la grande esposizione del centenario dell'unità.
La vediamo poi portare Antonio Segni (Presidente dal 1962 al 1964) in occasione dell'inaugurazione dell'Autosole nel 1964.
La vediamo quindi con Giuseppe Saragat (1964-1971) a Grosseto nel 1967.
Posterò altre immagini delle 335 in servizio fino ai giorni nostri
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Re: Roma, mattina presto
Ciao MT,
La 2800 della foto con Gronchi ha qualcosa a che fare con la fuga dei Savoia ed entourage a Pescara ?
Un saluto
Un saluto
La 2800 della foto con Gronchi ha qualcosa a che fare con la fuga dei Savoia ed entourage a Pescara ?
Un saluto
Un saluto
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Re: Roma, mattina presto
caro Pierluigi, era lo stesso tipo di macchina ma non credo fosse rientrata al Quirinale quella stessa che, per quanto ne so, è finita in mani private, molto probabilmente quelle di Gianfranco Conti, apprezzato noleggiatore d'auto d'epoca per il cinema. Ti segnalo il topic in cui ne abbiamo già parlato:http://www.viva-lancia.com/lancia_fora/ ... 428,705782
Re: Roma, mattina presto
Buon giorno a tutti ,
facendo parte del giro notariato, potrei inviare una e mail ai colleghi sulla Lista intranet, ma dubito che il diretto interessato risponda di primo acchito perchè diversi collezionisti - notai o meno non conta - non ci tengono a esibire le proprie collezioni, esponendosi a curiosità pruriginose.
Se dovessi avere risposta positiva la invierò al Forum per un aggiornamento delle 335 Presidenziali.
Il buffo è che qualche settimana fa mi sono imbattuto alla Fiera di Torino ad alcuni collezionisti convinti che anche l'Architetto Lo Presto avesse il mantello a ruota di notaio e sono rimasti delusi, come se fosse una sparmigianata di maggior prestigio sulla sua collezione, magnifica e unica al mondo, che di queste cose certo non ha bisogno.
Tant'è...
A presto e buona settimana a tutti
Filippo .
facendo parte del giro notariato, potrei inviare una e mail ai colleghi sulla Lista intranet, ma dubito che il diretto interessato risponda di primo acchito perchè diversi collezionisti - notai o meno non conta - non ci tengono a esibire le proprie collezioni, esponendosi a curiosità pruriginose.
Se dovessi avere risposta positiva la invierò al Forum per un aggiornamento delle 335 Presidenziali.
Il buffo è che qualche settimana fa mi sono imbattuto alla Fiera di Torino ad alcuni collezionisti convinti che anche l'Architetto Lo Presto avesse il mantello a ruota di notaio e sono rimasti delusi, come se fosse una sparmigianata di maggior prestigio sulla sua collezione, magnifica e unica al mondo, che di queste cose certo non ha bisogno.
Tant'è...
A presto e buona settimana a tutti
Filippo .
Filippo Salvo
figiusalvo@alice.it
figiusalvo@alice.it
Re: Roma, mattina presto
Pierluigi T. Scritto:
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> Ciao MT,
> La 2800 della foto con Gronchi ha qualcosa a che
> fare con la fuga dei Savoia ed entourage a
> Pescara ?
> Un saluto
E' da circa 2 anni che sto studiando questo episodio. Posso dirti con certezza che nella colonna dei reali in fuga c'erano 2 Fiat 2800 torpedo (una verde militare ed una nera), una berlina ed 1 Astura torpedo, le altre non le ho ancora identificate, ma non erano più di 6/7. Tuttavia ad Ortona si aggregarono almeno 80 persone, fra alti ufficiali, ministri, etc. per imbarcarsi sul "Baionetta". Tutti arrivarono in auto: la propria, quella assegnata per servizio oppure con quella che trovarono. Gli autisti di servizio ebbero l'ordine scritto di riconsegnare l'auto alla caserma più vicina e di tornare a Roma in treno, gli altri si arrangiarono. 8/10 degli autisti di servizio disubbidirono: chi abbandonò l'auto dove capitava perchè rimasto senza benzina, chi se la portò a casa e così via. Di certo dopo il 1946 molte di queste auto tornarono in mano al governo italiano che le riassegnò. Le Fiat 2800 al Quirinale, le Astura alla Presidenza del consiglio, le Alfa 6C2300 allo Stato Maggiore. Nel 1951 erano ancora tutte in servizio poi, col tempo, furono sostituite. Prima le Alfa, poi le Astura e le Fiat per ultime. Varie fonti dicono che gli St.Farina carrozzarono nel 1939 4 Fiat torpedo, in realtà erano di più, l'auto del sig.Conti ne è una prova, comunque 4 furono quelle consegnate al Quirinale. 2 sono sicuramente sopravvissute (Roma73182 e Roma73185) una delle due è in Italia e l'altra è stata messa all'asta l'hanno scorso. Nella foto di Marco Tullio, Gronchi è seduto in una delle 2. Una terza è stata ricarrozzata, secondo me alla fine degli anni '40, ed è attualmente in vendita.
Il problema è che per Regio decreto queste vetture non venivano registrate al PRA, così è molto difficile risalire nel tempo senza la documentazione. Ma la ricerca continua....
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> Ciao MT,
> La 2800 della foto con Gronchi ha qualcosa a che
> fare con la fuga dei Savoia ed entourage a
> Pescara ?
> Un saluto
E' da circa 2 anni che sto studiando questo episodio. Posso dirti con certezza che nella colonna dei reali in fuga c'erano 2 Fiat 2800 torpedo (una verde militare ed una nera), una berlina ed 1 Astura torpedo, le altre non le ho ancora identificate, ma non erano più di 6/7. Tuttavia ad Ortona si aggregarono almeno 80 persone, fra alti ufficiali, ministri, etc. per imbarcarsi sul "Baionetta". Tutti arrivarono in auto: la propria, quella assegnata per servizio oppure con quella che trovarono. Gli autisti di servizio ebbero l'ordine scritto di riconsegnare l'auto alla caserma più vicina e di tornare a Roma in treno, gli altri si arrangiarono. 8/10 degli autisti di servizio disubbidirono: chi abbandonò l'auto dove capitava perchè rimasto senza benzina, chi se la portò a casa e così via. Di certo dopo il 1946 molte di queste auto tornarono in mano al governo italiano che le riassegnò. Le Fiat 2800 al Quirinale, le Astura alla Presidenza del consiglio, le Alfa 6C2300 allo Stato Maggiore. Nel 1951 erano ancora tutte in servizio poi, col tempo, furono sostituite. Prima le Alfa, poi le Astura e le Fiat per ultime. Varie fonti dicono che gli St.Farina carrozzarono nel 1939 4 Fiat torpedo, in realtà erano di più, l'auto del sig.Conti ne è una prova, comunque 4 furono quelle consegnate al Quirinale. 2 sono sicuramente sopravvissute (Roma73182 e Roma73185) una delle due è in Italia e l'altra è stata messa all'asta l'hanno scorso. Nella foto di Marco Tullio, Gronchi è seduto in una delle 2. Una terza è stata ricarrozzata, secondo me alla fine degli anni '40, ed è attualmente in vendita.
Il problema è che per Regio decreto queste vetture non venivano registrate al PRA, così è molto difficile risalire nel tempo senza la documentazione. Ma la ricerca continua....
Re: Roma, mattina presto
Grazie Filippo, fare un tentativo non guasta, ma io dubito che arriveremo alla verità.
Sai quante auto sono state attribuite, anche dall'ASI, a Ciano oppure a Mussolini ? Ciano dovrebbe avere almeno 7 Astura e Mussolini una quarantina tra Alfa , Lancia e Fiat. Peccato che entrambi avessero intestata solo una vettura ciascuno, ma tant'è....
Sai quante auto sono state attribuite, anche dall'ASI, a Ciano oppure a Mussolini ? Ciano dovrebbe avere almeno 7 Astura e Mussolini una quarantina tra Alfa , Lancia e Fiat. Peccato che entrambi avessero intestata solo una vettura ciascuno, ma tant'è....
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Re: Roma, mattina presto
"Il buffo è che qualche settimana fa mi sono imbattuto alla Fiera di Torino ad alcuni collezionisti convinti che anche l'Architetto Lo Presto avesse il mantello a ruota di notaio e sono rimasti delusi, come se fosse una sparmigianata di maggior prestigio sulla sua collezione, magnifica e unica al mondo, che di queste cose certo non ha bisogno."
Certamente non ne ha bisogno di "sparmigianate" tanto ci sono già le riviste di settore che gli dedicano intere pagine come se fosse di interesse a qualcuno i premi che vince o le auto che ha, e non si rendono conto che alla fine non frega a nessuno di villa d'este o pebble beach....e poi queste "rinomate" riviste non filano per nulla il piccolo appassionato o collezionista che, al 100%, sputa sangue per pagarsi un restauro o il mantenimento di un'auto storica......
Bisogna capire che il mondo dell'auto d'epoca non è certo in mano a questa gente...è in mano alle migliaia di appassionati e collezionisti che al 90% restano nell'anonimato e non si prestano a ovvi esibizionismi solo per la notorierà...
Qui chiudo per non proseguire nell'OT.
Certamente non ne ha bisogno di "sparmigianate" tanto ci sono già le riviste di settore che gli dedicano intere pagine come se fosse di interesse a qualcuno i premi che vince o le auto che ha, e non si rendono conto che alla fine non frega a nessuno di villa d'este o pebble beach....e poi queste "rinomate" riviste non filano per nulla il piccolo appassionato o collezionista che, al 100%, sputa sangue per pagarsi un restauro o il mantenimento di un'auto storica......
Bisogna capire che il mondo dell'auto d'epoca non è certo in mano a questa gente...è in mano alle migliaia di appassionati e collezionisti che al 90% restano nell'anonimato e non si prestano a ovvi esibizionismi solo per la notorierà...
Qui chiudo per non proseguire nell'OT.
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Eravamo il fiore all'occhiello dell'industria automobilistica e ora, invece, siamo il grisantemo sulla tomba di essa !!!
Io sono Lancista Fondamentalista.....vedere il rantolo sofferente del marchio LANCIA mi fa male...
Eravamo il fiore all'occhiello dell'industria automobilistica e ora, invece, siamo il grisantemo sulla tomba di essa !!!
Io sono Lancista Fondamentalista.....vedere il rantolo sofferente del marchio LANCIA mi fa male...
Re: Roma, mattina presto
Buon giorno a tutti e sopratutto a Vecchia Guardia,
ci tengo a rispondere perchè non mi sento per nulla tirato in ballo dalle rimostranze di quest'ultimo e anzi confermo che sul Forum si respira un'aria diversa dai vari Concorsi, Gare storiche e C. da gran Kermesse International.
PG e chi altri ha letto alcune mie osservazioni capisce che non sono ancora del settore:mi sto guardando attorno e a volte il complesso del "Conte Max" mi fa girare la testa, trovandomi in mezzo a Vetture che hanno fatto la storia dell'Arte Meccanica e l'ammirazione di chi riesce a portarle dove si possono vedere (e quindi Concorsi, MM e C.) prende alla gola.
La quotidianità parla di poco tempo rubato alla famiglia, di sudore, di olio e ore perse sotto e sopra il motore, per non parlare delle disponibilità economiche all'altezza e devo imparare ancora tutto.
Qui si legge la teoria, la pratica e la storia dei modelli che amo, e si impara (spero).
Quell'altra è una vetrina, e potrà comunque servire: non mi importa avere dei prototipi e andare per il Mondo a esibirli, ma se c'è un settore economico che lo chiede e pretende, vabbè che qualcuno lo faccia e magari difenda e ricomperi i pezzi unici che sarebbero andati raminghi all'Estero.
Quasi settimanalmente vedo alcuni Nomi Famosi del settore sulle riviste e su rete: nemmanco Pippo Baudo era così presenzialista !
La verità è che leggendo le famose riviste, mi sono avvicinato a quello che sentivo come oggi posso definire una passione.
Mio padre ha lasciato scadere la patente a 55 anni, e la sua Fiat 128 in 18 anni aveva fatto 25.000 km (38.000 con i miei primi anni di patente). Se non avessi trovato il numero 1 di Ruoteclassiche, come avrei fatto ?
Esempio stupido: se non fossi andato a Lucca 10 anni fa, avrei continuato la raccolta di Alan Ford, che credevo oramai un residuato bellico ? E invece trovai un sacco di altri malati di Magnus e Bunker..
Non prendertela, che forse hanno anche loro un senso, se anche le zanzare sono creature del Signore...e poi collezionano Lancia, Alfa Romeo, Maserati e solo per questo, tenerle in stato di "quasi" perfezione a me basta per poterle rivedere e godere di questo.
A presto.
Filippo
ci tengo a rispondere perchè non mi sento per nulla tirato in ballo dalle rimostranze di quest'ultimo e anzi confermo che sul Forum si respira un'aria diversa dai vari Concorsi, Gare storiche e C. da gran Kermesse International.
PG e chi altri ha letto alcune mie osservazioni capisce che non sono ancora del settore:mi sto guardando attorno e a volte il complesso del "Conte Max" mi fa girare la testa, trovandomi in mezzo a Vetture che hanno fatto la storia dell'Arte Meccanica e l'ammirazione di chi riesce a portarle dove si possono vedere (e quindi Concorsi, MM e C.) prende alla gola.
La quotidianità parla di poco tempo rubato alla famiglia, di sudore, di olio e ore perse sotto e sopra il motore, per non parlare delle disponibilità economiche all'altezza e devo imparare ancora tutto.
Qui si legge la teoria, la pratica e la storia dei modelli che amo, e si impara (spero).
Quell'altra è una vetrina, e potrà comunque servire: non mi importa avere dei prototipi e andare per il Mondo a esibirli, ma se c'è un settore economico che lo chiede e pretende, vabbè che qualcuno lo faccia e magari difenda e ricomperi i pezzi unici che sarebbero andati raminghi all'Estero.
Quasi settimanalmente vedo alcuni Nomi Famosi del settore sulle riviste e su rete: nemmanco Pippo Baudo era così presenzialista !
La verità è che leggendo le famose riviste, mi sono avvicinato a quello che sentivo come oggi posso definire una passione.
Mio padre ha lasciato scadere la patente a 55 anni, e la sua Fiat 128 in 18 anni aveva fatto 25.000 km (38.000 con i miei primi anni di patente). Se non avessi trovato il numero 1 di Ruoteclassiche, come avrei fatto ?
Esempio stupido: se non fossi andato a Lucca 10 anni fa, avrei continuato la raccolta di Alan Ford, che credevo oramai un residuato bellico ? E invece trovai un sacco di altri malati di Magnus e Bunker..
Non prendertela, che forse hanno anche loro un senso, se anche le zanzare sono creature del Signore...e poi collezionano Lancia, Alfa Romeo, Maserati e solo per questo, tenerle in stato di "quasi" perfezione a me basta per poterle rivedere e godere di questo.
A presto.
Filippo
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