Caro Salva alla tua domanda "provocatoria", aggiungo alla mia risposta di prima questa considerazione che denota la mia "Provincialità"...ai ragazzi, ad iniziare dai miei figli, dico che non si possono permettere di dire che non si muoveranno da qua...perché le opportunità di lavoro e crescita, purtroppo, possano obbligare a fare anche scelte di...dover partire...quanto a me sono così radicato sul territorio, che ho difficoltà a pensare di abitare dall'altra ...parte di Firenze...io sono nato (in casa) in una strada qua vicino, ho cambiato residenza tre volte dopo la nascita fino ad ora, ma fra ogni casa ci corrono centinaia di metri, difficile arrivare al chilometro, delle volte penso di "sentirmi" prima di Legnaia (il mio quartiere) e poi di Firenze....poi della Toscana, quindi dell'Italia, poi dell'Europa e così via....senza peraltro pensare che gli altri siano diversi..è una questione di origine, di tribù, ma pronto ad essere parte, e così poi mi sento, di tutti gli altri ....contenitori (o tribù più grandi che dir si voglia), quindi mi sento fiorentino, toscano, italiano, europeo e così via......ma non chiedetemi di cambiare quartiere....
andrea firenze
Il problema siamo noi uomini e cittadini che abituati a secoli di dominazioni varie, ci siamo (spesso) assuefatti a vivere blandendo il potente di turno ed accettando qualsiasi compromesso per (nell'ordine a seconda della condizione economica) sopravvivere, campare, vivere, accrescere agiatezza e patrimoni per i più fortunati. Si cerca (spesso) la raccomandazione, il politico, l'amico, in breve la scorciatoia (di qualsiasi tipo) per ottenere cio che andrebbe meritato/conquistato/sudato/guadagnato/lavorato etc. con impegno e fatica. La dignità (spesso) non è sentita come parte del proprio essere uomini; lo è di più un bel SUV nero, con lo schermo del navigatore (sempre in funzione anche per andare al solito supermercato a 500 mt. da casa) che sia ben visibile da fuori e magari con i vetri oscurati che fa tanto VIP. Un signore delle mie parti, operaio all'ANAS, una volta, ripreso da un funzionario perchè costantemente e palesemente si "appoggiava" alla pala con cui avrebbe dovuto lavorare, rispose: "Ingegne', ho faticato tanto per pia' sto posto, mo' me riposo, fattigherà qualcun'altro". Quando noi italiani capiremo (io certamente non ci sarò, nutro speranze per i miei figli) che le scorciatoie, poichè inevitabilmente avvantaggiano ingiustamente alcuni a danno di altri, cancellando lealtà ed onesta, impediscono (spesso) l'instaurarsi di un clima di fiducia reciproca che è indispensabile per costituire quel senso di comunità, di squadra, di nazione, di unità, che credo sia l'elemento costitutivo che più ci manca, forse ci renderemo conto di quanto tempo e risorse abbiamo gettato al vento e quanto il nostro Paese ed i suoi abitanti, quando provano a tirare fuori il meglio di se, possa e sappia essere punto di riferimento e modello, per tutti, nel mondo. Comunque e sempre Viva l'Italia.
P.S. Non faccio distinzioni politiche, siamo tutti coinvolti; Ho scritto (spesso) perchè ovviamente non tutti gli italiani sono così.
Saluti
Discussione interessante, spunti che reputo condivisibili, molto condivisibili, con forse una maggior disaffezione verso la classe politica che, a mio giudizio, è formata da 30/50 politici veri e da 950 persone care ai politici veri che devono essere sistemati per ringraziarli della loro devozione politica.
Il problema nasce quando i 30/50 politici hanno un medio/basso spessore culturale/umano/civile/amore per lo Stato più dell'amore per se stessi o per il proprio portafoglio.
In questo momento credo si sia in una fase bassissima dei valori sopra elencati.
Roberto
Quoto Giagio, e il mio richiamo all'Europa è nella direzione di fare squadra a livello più alto,perché da pescecani stiamo diventando pesciolini in un mondo dove stanno crescendo altri pescecani...
Da Bruxelles...
... 3 volte l'anno in Phedra JTD 2.0 prima serie (2003)
Ho letto ieri sera i post messi sopra, hazz;) un'ora!!
Posso dire che si possono quotare in toto, anche se poi alle elezioni voteremmo tutti diversamente.
E' il male italiano,che io chiamo italiota, non voletemene nel 150°
siamo un popolo di pecoroni, che politicamente ha sempre seguito la legge del contro
prima di quella del fare per. Aizzati dai politicanti che ci "siamo" votati, si è
sempre votato per impedire all'altro, ricordate il turarsi il naso e votare dc?
Ecco, tutto questo ci ha portato allo sfacelo, il non votare persone capaci, ma contro il chi di turno.
E gli incapaci, si sa non vedono oltre il proprio naso, ed ecco le politiche cortomiranti per far piacere a questo e a quello ...
Leggendo quanto sopra, posso dire che anche se agli antipodi politicamente, se facessimo un governo di coalizione noi del phorum, riusciremmo a ribaltare il nostro sciagurato paese, perchè io penso che se c'è un buco nella "strada" bisogna tapparlo definitivamente, senza chedersi se chi passa da lì è di destra sinistra sopra o sotto!!!!!!
Io sono per il fare, e bene. E forse è per questo che sono in bottega e non in politica8-)
Ho scritto e cancellato, riscritto e cancellato......
Però una cosa desidererei, che quelli al governo scendano dal loro piedistallo e provino a lavorare un mese come lavoriamo noi, forse e dico forse capirebbero cosa non và nella nostra povera Italia.
Forse l'unica soluzione sarebbe farci governare un po' da qualcun altro...
dare piu' potere all'Europa, al Consiglio europeo, renderlo un vero Parlamento che faccia le leggi, insomma a qualcuno "piu' in alto" che magari ci liberi dai particolarismi e dagli interessi dei singoli/gruppi di nteresse che ora dominano...
Difficilmente credo che saremo in grado di cambiare da soli.