Antonio, io non so cosa abbia avuto Claudio di specifico e dove sia ricoverato ma leggendo ieri sera L'Espresso ho trovato un servizio sulla Neurochirurgia Stereotassica, nuova condotta che si applica attraverso la robotica. Nel servizio parlano che questo tipo di attività viene svolta in alcuni ospedali sparsi nella penisola e che uno di questi si trova proprio vicino a voi: (DIPARTIMENTO INTEGRATO DI NEUROSCIENZE
Direttore: Prof. Paolo Frigio Nichelli
Sede: Nuovo Ospedale Civile S. Agostino- Estense - Baggiovara - Modena
c/o Unità Operativa di Neurologia - Stroke Unit
Tel. 059/3961658)
"La Neurochirurgia Stereotassica è un settore della Neurochirurgia che si basa sull'uso di particolari dispositivi meccanici chiamati correntemente "caschi" costituiti fondamentalmente da un telaio metallico che viene fissato alla testa del paziente , in modo da poter raggiungere un preciso punto del cervello ("bersaglio") definito spazialmente da una terna di coordinate cartesiane.
Con vari tipi di sonde è possibile compiere manovre diagnostiche o terapeutiche anche in zone cerebrali piccole o situate in profondità, limitando l'aggressione chirurgica ad un semplice foro di trapano e causando un traumatismo minimo al tessuto cerebrale limitrofo.
Un fondamentale impulso alle tecniche stereotassiche è venuto dall'utilizzo combinato delle macchine per "imaging" quali TAC e RMN e il computer: grazie allo sviluppo di tecnologie avanzate oggi è possibile eseguire interventi stereotassici in maniera rapida e precisa.
Le tecniche di Neurochirurgia Stereotassica trovano oggi applicazione nei seguenti campi:
tumori cerebrali: sia a scopo diagnostico in quanto è possibile effettuare biopsie (prelievo di piccoli frammenti di tumore per esame istologico) praticamente in qualunque zona del cervello, che a scopo terapeutico in quanto è possibile, nei casi indicati, posizionare all'interno della neoplasia degli isotopi radioattivi o altre sostanze (farmaci o agenti immunitari) attive contro il tumore.
Disordini del movimento: (malattie extrapiramidali- morbo di Parkinson)
E' possibile sia la distruzione di limitate parti delle zone cerebrali responsabili dei sintomi del m. di Parkinson (nucleo pallido, nuclei del talamo) ma soprattutto la loro stimolazione con opportuni elettrodi .
Questo trattamento chirurgico del m. di Parkinson ha ricevuto negli ultimi anni un nuovo forte impulso determinato da un lato dall'evidenza della perdita di efficacia nel tempo dei farmaci anti-parkinson (L-Dopa) e dall'altro al notevole miglioramento della procedura, che è diventata sicura ed efficace.
Dolore: esiste una vasta gamma di interventi stereotassici per il dolore, alcuni dei quali non più utilizzati; vengono impiegati nel dolore intrattabile che non cede alle comuni terapie mediche.
Epilessia: la tecnica stereotassica può essere utilizzata in alcune forme si epilessia farmaco-resistente: esige preliminarmente però un attento e prolungato studio elettrofisiologico.
Ascessi ed ematomi intracerebrali:la tecnica stereotassica trova applicazione in tali malattie in quanto possono facilmente essere trattate lesioni situate profondamente o in zone critiche.
Radiochirurgia ( o radioterapia stereotassica) messa a punto negli ultimi 30 anni grazie soprattutto all'opera del neurochirurgo svedese Lars Leksell, consiste nel trattamento di piccole lesioni tumorali o angiomatose con l'impiego delle radiazioni emesse da apposite macchine (gamma-Knife o acceleratori lineari)".
Spero che possa esserti d'aiuto.
Ho scritto sul forum perchè hai chiesto di non disturbarti per tante e ovvie ragioni; spero tu possa leggere.
Un abbraccio.
Un'indicazione per Antonio Mo
Re: Un'indicazione per Antonio Mo
UP teniamolo su in modo che lo veda presto
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Re: Un'indicazione per Antonio Mo
SU!
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"...La vita è troppo corta per non guidare italiano"
Luca TO '93 (Il grande)
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Re: Un'indicazione per Antonio Mo
Ciao Salva,
GRAZIE di CUORE a tutti per tutto ciò che state facendo per Claudio, per me e la nostra Famiglia.....
Volevo dirvi che Claudio è proprio all'Ospedale S.Agostino-Estense di Baggiovara (Modena) ed è nel reparto di Neurorianimazione, dove già ci eravamo informati se ci poteva essere un qualche altro posto dove poterlo trasferire, ma già ci avevano detto che questo è uno degli Ospedali più attrezzati e con Persone molto qualificate e devo dire che già da subito sono stati molto chiari sulla Drammaticità della situazione e ci avevano anche detto direttamente che se non fosse stato perchè ha 47 anni ed il fisico è forte (cuore compreso) non ci sarebbe stato nulla da fare, ma visto ciò tentavano un Intervento (previa nostra autorizzazione) per tentare il tutto e per tutto, ma però c'era anche il rischio che non uscisse neanche da questo Intervento, ma ci hanno dato un 1 - 2 % di probabilità che riesca a vivere e una volta passata questa prova, poi si vedrà il come........
Grazie ancora di tutto, ora vi saluto che vado in Ospedale e vi darò le notizie di oggi tra qualche ora.......
Saluti Antonio Mo
GRAZIE di CUORE a tutti per tutto ciò che state facendo per Claudio, per me e la nostra Famiglia.....
Volevo dirvi che Claudio è proprio all'Ospedale S.Agostino-Estense di Baggiovara (Modena) ed è nel reparto di Neurorianimazione, dove già ci eravamo informati se ci poteva essere un qualche altro posto dove poterlo trasferire, ma già ci avevano detto che questo è uno degli Ospedali più attrezzati e con Persone molto qualificate e devo dire che già da subito sono stati molto chiari sulla Drammaticità della situazione e ci avevano anche detto direttamente che se non fosse stato perchè ha 47 anni ed il fisico è forte (cuore compreso) non ci sarebbe stato nulla da fare, ma visto ciò tentavano un Intervento (previa nostra autorizzazione) per tentare il tutto e per tutto, ma però c'era anche il rischio che non uscisse neanche da questo Intervento, ma ci hanno dato un 1 - 2 % di probabilità che riesca a vivere e una volta passata questa prova, poi si vedrà il come........
Grazie ancora di tutto, ora vi saluto che vado in Ospedale e vi darò le notizie di oggi tra qualche ora.......
Saluti Antonio Mo