Delta in carrozzeria. Orgoglio Lancia!

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Carissimi, la Delta è entrata oggi in carrozzeria. Rinnoverà il suo Verde Plutone metallizzato e perderà botte e bottarelle. Venerdì sera dovrebbe essere pronta.
Orgoglio Lancia. Orgoglio per un marchio che rappresenta l'Italia e scarrozza il Presidente della Repubblica. Pensate alle Flaminia del Quirinale: quando Elisabetta II è venuta in Italia nel '61 c'erano, così come le ha ritrovate nel 1980 e poi nei primi anni 2000. Quelle auto hanno raccontato 50 anni di storia italiana nel bene e nel male. Senza sobbalzi o sbavature, solo con la massima classe.
Orgoglio Lancia. Perché anche se la Fiat è arrivata nel 1969 e oggi il nostro marchio è acciaccato (con quell'orrendo simbolo adottato due anni fa), lo spirito Lancia continua a vivere. Quello stile snob, sportivo ma elegante, mai tamarro. Così umano, così elegante, così italiano.
Orgoglio Lancia. Perché gli altri viaggiano con le tedesche e schifano le italiane, ma non conoscono la nostra superiorità. Ferrari è campione del mondo, Lancia è campione di stile. Lancia è stata l'auto dei veri Vip, negli anni '80 la Thema è stata simbolo di un decennio su 4 ruote. Perché quando ti fermi al casello e dici: "Lancia Delta" dopo quella che è passata con l'ennesima giapponese, strappi sempre un sorriso di orgoglio.
Orgoglio Lancia. Perché Vincenzo Lancia era un visionario geniale. Perché la Gamma aveva i sedili in velluto Zegna e la Thema Poltrona Frau, perché non esiste una cosa simile a una 8.32. Neanche oggi, dopo 25 anni.
Orgoglio Lancia, orgoglio italiano. Perché il rombo in accelerazione, cupo e sordo, vale una vita. Come il rombo cupo e sordo dell'Alfetta che mi ha portato alla vita, come il rombo cupo e sordo della Delta che ci porterà mio figlio.
Orgoglio Lancia!

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La Delta è uscita dalla carrozzeria. E' bellissima. La trovate nella gallery.
Il restauro e salvataggio di questa macchina è dedicato alla memoria di Leonardo, grande amico e grande capofficina Lancia. Un abbraccio, ovunque egli sia adesso.