NON ...salvare Lancia

AlbertoN
Messaggi: 661
Iscritto il: 05 gen 2009, 18:33

Re: NON ...salvare Lancia

Messaggio da leggere da AlbertoN »

Bellissimo quanto amaro excursus sulla storia della Lancia, hai colto secondo me l'essenza e la ragion d'essere della Lancia, anche quando ci si riferisce ai modelli dell'era Fiat. Quoto al 100% anche gli anticonformistici giudizi sullo stile attuale, in cui la sobrietà è confusa con povertà, la pesantezza formale, il barocchismo, l'antilinearità e il disprezzo per l'equilibrio si accompagnano alla pochezza materiale delle automobili. Pur con tutte le riserve del caso tuttavia la Thesis può essere considerata l'ultima vera erede delle Lancia che furono, traendo le sue radici dall'anima "in doppiopetto" ovvero borghese e non sportiva. Forse con la Chrysler ci saranno altre vetture di prestigio, ma penso che saranno purtroppo eredi della 300c e non della Thesis e la standardizzazione imporrà ancora di più il gusto americano...
EC2277
Messaggi: 168
Iscritto il: 22 dic 2008, 10:42

Re: NON ...salvare Lancia

Messaggio da leggere da EC2277 »

pinko Scritto:
-------------------------------------------------------
> …
> Con Gianni Lancia si è aggiunto il terzo
> elemento, cioè l'eccellenza anche nello sport.
> …

Non proprio: la Lancia è sempre stata presente nello sport. Basti pensare ai testa a testa che, nelle 1'000 Miglia degli anni '20, si tenevano tra le Alfa Romeo da Gran Premio, alle quali andava sempre la vittoria assoluta e le Lambda Torpedo, sviluppate dalla Casa ma portate in gara dai privati, che, oltre a salire sempre sul podio dominavano nella loro categoria: quella riservata alle vetture da turismo con motore tra i 2'000 ed i 3'000 centimetri cubici di cilindrata.


> …
> La Beta monta il motore Lampredi; ma non ha
> rinunciato all'innovazione e sperimentazione,
> riproponendolo in inedita versione "trasversale"
> ed "inclinata". Sotto il profilo stilistico,
> quella vettura ha reso "maturo" ed elevato ad una
> classe e sobrietà mai raggiunte (specie a mio
> giudizio la seconda serie) lo stile 2 volumi
> (prima riservato alle utilitarie o alle coupè)
> per le autovetture berlina di grandi dimensioni;
> ci aveva provato prima, con risultati molto
> opinabili, solo Citroen con la GS. Solo dopo aver
> potuto "ammirare" i progetti della Beta (visionati
> perchè in quel momento Gobbato aveva rapporti con
> la casa francese, presso cui voleva studiare, per
> la Beta, nientemeno che una versione "italiana"
> delle sospensioni idropneumatiche!) sono riusciti
> a fare qualcosa di "decente" con la CX.
> …

Pierugo Gobbato, in un'intervista pubblicata sul sito Stratosmania, la racconta un po' diversamente: «…
In quel periodo la Lancia, per accordi Fiat-Citroen, stava studiando una vettura due litri in collaborazione la casa costruttrice francese (si trattava della Beta) per la quale avrebbe dovuto fornire anche il famoso impianto centralizzato oleodinamico che utilizzava per le sue vetture.
…». Tant'è che, dopo la rottura delle trattative tra FIAT e Citroën, i due progetti continuarono separatamente e la GS, che ha livello estetico si differenzia dalla Beta solo nel frontale ed in qualche altro particolare, nacque due anni prima della sorella italiana.
PG
Site Admin
Messaggi: 3228
Iscritto il: 02 gen 2009, 18:28

Re: NON ...salvare Lancia

Messaggio da leggere da PG »

Aggiungo alla tua corretta analisi un concetto dal punto di vista industriale: generalmente quando si vende un'azienda si cede il marchio, uno o più stabilimenti, dei magazzini con i ricambi e delle maestranze qualificate. Nella vicenda Bertone, l'ultima verificatasi in Italia, si è visto che, in seguito al fallimento Bertone, Fiat ha comprato lo stabilimento di Grugliasco, le attrezzature, i dipendenti, il magazzino e non essendo interessata al marchio lo ha lasciato sul piatto alla signora Lilli che l'ha poi ricomprato. Nel caso della Lancia attuale, cioè quella società che si è ricostituita nel 2003, non c'è assolutamente niente: nessun stabilimento, nessun dipendente, nessun magazzino, ma solo una logo da apporre sulla calandra. Lancia è oggi una scatola vuota, purtroppo e questo logo è stato talmente tanto svuotato di significati industriali e commerciali che vale sì e no quanto la sigla LX che distingueva una vettura dalla rispettiva versione base.
pinko
Messaggi: 158
Iscritto il: 22 dic 2008, 18:51

Re: NON ...salvare Lancia

Messaggio da leggere da pinko »

EC2277 Scritto:
>
> Non proprio: la Lancia è sempre stata presente
> nello sport. Basti pensare ai testa a testa che,
> nelle 1'000 Miglia degli anni '20, si tenevano tra
> le Alfa Romeo da Gran Premio, alle quali andava
> sempre la vittoria assoluta e le Lambda Torpedo,
> sviluppate dalla Casa ma portate in gara dai
> privati, che, oltre a salire sempre sul podio
> dominavano nella loro categoria: quella riservata
> alle vetture da turismo con motore tra i 2'000 ed
> i 3'000 centimetri cubici di cilindrata.
>

Intendevo l'aggiunta del "valore sport" tra quelli portati avanti come "filosofia" della casa costruttrice stessa.
Al di là dell'aiuto fornito ai privati, è noto che Monsù Vincenzo non intendeva coinvolgere direttamente la Lancia nelle attività sportive per le quali, da ex pilota cosciente degli investimenti necessari, nutriva una certa diffidenza. Fu Gianni a "volere", creare e sviluppare la scuderia Lancia corse.
Un discorso particolare, invece, è quello relativo alla HF Squadra Corse, nata "al di fuori" della casa madre (come costola "sportiva" del Club HiFi-Lancia) ma poi "integrata" in Via Caraglio e divenuta HF LANCIA a tutti gli effetti, malgrado l'antipatia e l'avversione da parte del "Professore".

>
> Pierugo Gobbato, in un'intervista pubblicata sul
> sito Stratosmania, la racconta un po'
> diversamente: «…
> In quel periodo la Lancia, per accordi
> Fiat-Citroen, stava studiando una vettura due
> litri in collaborazione la casa costruttrice
> francese (si trattava della Beta) per la quale
> avrebbe dovuto fornire anche il famoso impianto
> centralizzato oleodinamico che utilizzava per le
> sue vetture.
> …». Tant'è che, dopo la rottura delle
> trattative tra FIAT e Citroën, i due progetti
> continuarono separatamente e la GS, che ha livello
> estetico si differenzia dalla Beta solo nel
> frontale ed in qualche altro particolare, nacque
> due anni prima della sorella italiana.

Conosco bene l'intervista ed anche i "motivi" per cui venne tirata fuori da Gobbato questa vicenda (legata alla "mitica" storia del motore per la Strato's e alla "geniale" ipotesi di una Strato's con motore Maserati ...con connesso straordinario "ricatto" Gobbato-Ferrari).
Però Gobbato la racconta "alla svelta" e con qualche approssimazione ed in effetti la questione va chiarita con alcuni particolari:
- vero che per il progetto Beta sussitevano accordi Fiat-Citroen; questa è ulteriore dimostrazione di come Fiat, sul principio, avesse rispettato la tradizione di "innovazione" di Lancia. Era volontà Fiat produrre una vettura berlina di grandi dimensioni due volumi; per renderla "compatta" la scelta quasi obbligata era montare il motore in posizione trasversale come era avvenuto già per la A112. Ma FIAT non usava MAI il proprio marchio per vetture particolarmente innovative, temendo che i costi aumentassero e il pubblico "popolare" non gradisse le troppe novità. Voluta, pertanto, la scelta di far produrre la vettura come "Lancia"; tenuto conto anche della vasta esperienza delle maestranze Lancia nella produzione di vetture a trazione anteriore e della predilezione del pubblico Lancia per le vetture tecnologicamente innovative;
- altro motivo era l'interesse per il sistema idropneumatico che equipaggiava sin dalla rivoluzionaria DS (1954!) le vetture Citroen di grande "stazza" (DS e poi SM e GS); l'ipotesi era dotare la nuova vettura Lancia (ulteriore innovazione) di un sistema mutuato da quello francese; peraltro con notevoli differenze; anzitutto il fatto che in Lancia non gradivano l'"estensione" del sistema a freni e sterzo (come invece è sempre stato per Citroen); per i primi Lancia riteneva ben più valido, anche per il tipo di "risposta al pedale", il sistema "superduplex" di sua produzione; per lo sterzo avrebbero poi sviluppato un autonomo sistema di servosterzo (che uscirà "otional" sulla Beta con la denominazione "idroguida"); l'idea era di creare un sistema idropneumatico apposito per la Beta agente sulle sole sospensioni;
- i rapporti si ruppero proprio perchè in Citroen sfoderarono il consueto sciovinismo spocchioso tipicamente transalpino e, credendosi dei gran padreterni, siccome il sistema BETA sarebbe "derivato" dal loro, chiesero che la Lancia pagasse i diritti (brevettati) di produzione ad un prezzo spropositato; non se ne fece di nulla;
- affermare, invece, che la linea della BETA derivi dalla GS è una "conclusione" semplicistica che qualcuno ha tratto dall'intervista di Gobbato che, peraltro, non ha mai detto nulla di simile; vero è che tanto Citroen quanto Lancia pensavano ad una berlina due volumi di grandi dimensioni. Ma altresì vero è che la trattativa con Citroen si ruppe quando ormai la GS era già nata, ed era stata disegnata da Robert Opron (e si vede ...rispecchia in pieno i suoi canoni stilistici); la Beta, invece, è stata disegnata dal figlio di Felice Mario Boano, Gianpaolo, e, al contrario della vettura francese, pur nella sua assoluta "rottura" con le consuetudini delle linee italiane per le berline, è immediatamente percepibile come creatura di uno stilista italiano: lo si percepisce dalle linee tese (molto distanti dal "morbidismo" un po' "mellifluo" delle linee di gusto francese), dalla maggior pulizia e razionalità, dalla maggior compattezza, dal taglio più "aggressivo" della calandra (il "muso" delle auto italiane è "classicamente" più impostato verso impressioni di razionalità e dinamicità).
- lo stesso Opron dovette riconoscere che Lancia era "riuscita" proprio in quel "qualcosa" in cui lui riteneva di aver "fallito" con la sua GS; e proprio alla Beta si ispirò (pur mantenendo fermi i suoi riconoscibilissimi "canoni") per realizzare la sua creatura successiva (decisamente più bella), cioè la CX; poi la "lite" con Citroen (acquisita da Peugeot) e la "trasmigrazione" verso la Renault (dove firmerà vetture come Fuego, 25 ecc.).
- quanto alla Beta, Pininfarina accetterà di mettervi mano per il restyling, risolvendo quei piccoli "dettagli" rimasti "opinabili" nell'originaria versione di Boano: l'alleggerimento della fiancata "alta" con l'inserimento di un sottile listello per tutta la sua lunghezza; l'amplamento della terza luce laterale con l'inserimento dello sfogo d'aria; l'abbassamento del lunotto posteriore con l'accenno, da parte dei montanti, a due "quasi pinne"; i bellissimi fari rettangolari nella nuova calandra argentea (l'effetto diviene straordinario soprattutto nella versione color blu-lancia); il bellissimo cruscotto della seconda serie (purtroppo poi sostituito dal brutto "groviera" della terza), con il nuovo elegante volante e la caratteristica manopola del cambio... La Beta seconda serie non solo è una Lancia a tutti gli effetti (pur essendo già prodotta nell'era Fiat); ma è una delle più belle. ...altro che nuova Delta!

Immagine
Andrea Nistri
Messaggi: 619
Iscritto il: 07 gen 2009, 14:46

Re: NON ...salvare Lancia

Messaggio da leggere da Andrea Nistri »

Trovo interessante come una discussione se salvare il marchio Lancia si sia presto allargata ad argomenti quali "quale sia l'ultima vera Lancia" o "il valore intrinseco di un museo".

Vorrei aggiungere che i fatti non sostengono due punti dell'argomento "salviamo il marchio" (ovviamente non essendoci ne' centro progetti Lancia ne' fabbrica ne' dipendenti e' ormai tardi per salvare la Lancia).

1. Il primo e' che il valore delle Lancia esistenti scenderebbe. Marchi ormai scomparsi da tanti anni mostrano come non sia vero: basta sfogliare Ruoteclassiche di febbraio per vedere che le quotazioni delle Bugatti alle aste sono in forte salita. E questo vale anche per meno famosi marchi con cifre alla mano.

2. Il secondo e' che le future (e attuali) generazioni dimentichino cosa sia la Lancia. Al contrario, i Lancia club piu' grandi del mondo, piu' attivi ed efficienti sono in Gran Bretagna, USA e Australia, nazioni dove la commercializzazione delle vetture Lancia e' finita tantissimi anni fa, eppure le Lancia sono conosciute ed apprezzate. Inoltre grandi sondaggi indipendenti mostrano come le auto d'epoca piu' diffuse siano le MG che non si producono piu' e che il timore maggiore dei possessori di auto d'epoca per il futuro siano le politiche ecologiste piuttosto che le produzioni attuali.

Il vero ostacolo alla Lancia e' la Fiat che per filosofia aziendale non fa nulla per sostenere le proprie vetture storiche al contrario di Mercedes, Porsche, BMW, Peugeot, etc.

Non so quanto le raccolte di firme siano in grado di fare pressione sui vertici Fiat. Basta vedere le proteste per Termini Imerese. Quante firme sono state raccolte per iniziare la produzione della nuova Fulvia coupe 4? Quante ne vediamo in giro? Con l'augurio a tutti noi appassionati di goderci le nostre Lancia di ogni eta'

Ciao a tutti, Andrea
Andrea N.
HFil
Messaggi: 772
Iscritto il: 22 dic 2008, 09:35

Re: NON ...salvare Lancia

Messaggio da leggere da HFil »

Ciao Andrea,
mie personali opinioni e considerazioni:

Andrea Nistri Scritto:
-------------------------------------------------------

> 1. Il primo e' che il valore delle Lancia
> esistenti scenderebbe. Marchi ormai scomparsi da
> tanti anni mostrano come non sia vero: basta
> sfogliare Ruoteclassiche di febbraio per vedere
> che le quotazioni delle Bugatti alle aste sono in
> forte salita. E questo vale anche per meno famosi
> marchi con cifre alla mano.

Pardon, pero' se prendi una Bugatti come paragone.. x me non c'è rapporto, la Bugatti fu e poi è rimasta sempre coma una sorta di auto "elite" nel mondo dei collezioniisti e del mercato, un po come se domani chiudesse la Ferrari.. è chiaro che sono sempre state auto supervalutate e spesso intese come oggetti "d'arte" da una ristretta cerchia di collezionisti/investimento x un marchio che non è mai stato "popolare", nel senso che non è mai stata l'auto per il popolo ma di lusso.
La Lancia "chiusa" dopo questi anni, con modelli infondo da decenni anche popolari, temo dovremo paragonarla con la Rover... le cui quotazioni di modelli 70,80 non sono certo cresciute, e tornando a Lancia quindi questo sia che si parli di una Thema come di una Flavia io non credo le Lancia potranno guadagnarci con la minore popolarita ad un nuovo pubblico: ed è su questo che secondo me non si fa riferimento:
un'Alfa 147 di successo, cosiccome una Delta Integrale di successo qualche anno fa (ma potrei persino dirti una Ypsilon su alcuni giovani), ha consentito ad un nuovo pubblico di appassionarsi al marchio Alfaromeo in questi anni e Lancia qualche tempo prima, al logo dell'elefantino HF o sul biscione: e su questa nuova passione ci sono "giovani" che in questi anni si sono portati a casa delle Alfetta GTV e delle Fulvia, che ne hanno studiato la storia e sono diventati una sorta di bandiera futura della quale senza questi modelli "moderni" sul mercato, mai lo sarebbero stati. Davvero se vedi forum di auto generici, si vede quanti sono quelli che da appassionati di auto moderna, grazie ad una 147.. si sono portati a casa una Giulia o una Gtv... e quindi ne hanno portato in alto anche la quotazione e il mercato.


> 2. Il secondo e' che le future (e attuali)
> generazioni dimentichino cosa sia la Lancia. Al
> contrario, i Lancia club piu' grandi del mondo,
> piu' attivi ed efficienti sono in Gran Bretagna,
> USA e Australia, nazioni dove la
> commercializzazione delle vetture Lancia e' finita
> tantissimi anni fa, eppure le Lancia sono
> conosciute ed apprezzate. Inoltre grandi sondaggi
> indipendenti mostrano come le auto d'epoca piu'
> diffuse siano le MG che non si producono piu' e

Anche qua come ti dicevo sopra, non valutare tanto "i Lancia Club" (che sono una sorta di gruppi di irriducibili dove forse anche l'eta media temo non garantira al marchio un gran futuro) ma il grande pubblico appassionato di un marchio rispetto ad altro: come dicevo sopra per 147 o Delta Integrale ma anche Ypsilon, io ho amici che sono diventati appassionati di GolfGti1.. perche sono stati possessori di Golf3, 4, 5... altrettanti che da una moderna Bmw serie3.. hanno cominciato ad appassionarsi alle 2002 o alle E21..
Citavi i club Lancia inglesi o americani: forse proprio perche in paesi dove il marchio lancia manca è possibile che i club siano i piu attivi ma purtroppo tra il pubblico di massa il marchio Lancia è ormai persino totalmente sconosciuto: come possiamo pensare che questo in chiave di collezionismo futuro questo è positivo?
Poi certo ci sono "i simboli dell'autostorica" (le MG, le 500, le Fulvia coupè, le Mini, i Beetle, I Duetto, i 356, le DS, le Mini ecc) questi sono simboli dell'autostorica divenuti popolari a se', in senso assoluto tra tante generazioni: ma questi vivono una storia diversa che penso aiutino solo parzialmente il futuro e la popolarita di un'altro modello del marchio stesso-

> Con l'augurio a tutti noi appassionati di goderci
> le nostre Lancia di ogni eta'
ovviamente anche da parte mia e tutto come opinione personale.
ciao
HFil
emi 832
Messaggi: 837
Iscritto il: 29 mar 2009, 09:11

Re: NON ...salvare Lancia

Messaggio da leggere da emi 832 »

salve, ha centrato proprio il mio pensiero da sempre !!! quoto tutto al 100% e aggiungo per me la mia "LANCIA" è gia stata costruita e non è una "vera" LANCIA se guardiamo bene !!! dunque lunga vita alle "nostre" LANCIA
di paolo simone
Messaggi: 967
Iscritto il: 25 feb 2009, 22:53

Re: NON ...salvare Lancia

Messaggio da leggere da di paolo simone »

Lancia,,,cos'è lancia...?!... beh ho 19 anni sarei quello che meno potrebbe dire cos'è la lancia,,,non avendo vissuto la sua storia,,,sono nato su una prisma,,,in teoria una fiat...La storia della lancia però mela sono studiata diciamo,,,lo seguita,,,se diciamo lancia possiamo dire eleganza,affidabilità, ma anche tecnologia e stranezza,,,possiamo anche dire che al giorno d'oggi è un marchio che viene applicato su CERTE auto che hanno queste caratteristiche,,,Però penso che anche se Vincenzo Lancia e scomparso prematuramente,,,il figlio abbandonò il tutto, chi ci lavorava cosa che penso e che spero sia stata tramandata la passione e il valore del significato lancia, infatti non si può dire che le auto che vennerero dopo tipo delta...beta...fulvia...prisma ecc...non erano delle vere lancia,,,la passione di fare delle auto eleganti è sobrie e quant'altro c'era,,,magari non propio passione, ma la voglia c'era...le uniche "non propiamente lancia" possono essere considerate solo la musa e la Phedra...cioè delle non lancia per originalità, ma lancia per qualità si,,,però sempre per canto mio,,,la nuova delta è una lancia,,,perchè come una ardea (scusate il paragone), ha una linea azzardata,,,diversa ma originale,,,innovativa e non copiata e frutto di se stesso,,,e quello stemma è lancia non un marchio blu,,,e comunque lancia certamete fino alla thema e alla dedra aveva ancora le sue nuove tecnologie prima che della fiat cosa poi pian piano a scendere ma non finita,,,come il cambio dolce far niente e il primo che c'è,,,ed è su una lancia,,,il catalogo colori personalizzato era su y e non sulla fiat,,,le ruote posteriori sterzanti erano sulla K una innovazione su lancia non fiat,,,però non erano le prime al mondo quello forse si,,,il primo gpl turbo e nostro e solo dopo all'alfa e poi ci sarà qualcuno che lavora e pensa solo per lancia oppure no,,, ?! ...sta di fatto che non si può fare di un erba tutto un fascio,giusto in periodo di carestia sono comparse 2 auto non propiamente lancia,,,la ypsilon a me sembra una lancia vera,,,diversa dalle altre e sobria e tutte quelle cose già dette prima,,,ovvio che adesso si è solo un marchio come avete detto voi,,,senza operai ecc...bisogna salvare secondo me un marchio che fa delle thesis e delle delta, e delle ypsilon, e non salvare un marchio blu come una musa,,, (ovviamente senza offesa per i possesori di musa e phedra spero di non offendere nessuno :( )...poi dipende sempre dalla persona a decidere quando la lancia vera è propia sia scomparsa per me c'è,,,anche se avvolte non produce macchine ma migliora macchine di altri,,, eh,,,se si potrebbe ritornare a essere solo lancia e non essere controllati da nessuno,,, un bel sogno,,,
PG
Site Admin
Messaggi: 3228
Iscritto il: 02 gen 2009, 18:28

Re: NON ...salvare Lancia

Messaggio da leggere da PG »

Caro Paolo,
non entro nel merito di quanto hai scritto, ma noto che hai centrato l'elemento fondamentale. Se c'è un settore nel quale la Lancia, nella sua storia industriale, si è sempre contraddistinta dalle altre case automobilistiche è stato quello dell'innovazione tecnologica. Non rifarò l'elenco dei primati, lo trovi su tanti libri, però molti fatti sulla storia industriale dell'auto in Italia non vengono presi nella giusta considerazione, in primis dalla stampa. Due esempi: l'auto è un prodotto come tanti altri, l'Italia è stata un mercato chiuso fino a 20 anni fa. In questi due esempi c'è la spiegazione del perchè oggi siamo in questa situazione col marchio e del perchè la Fiat si è arenata in una secca 7 anni fa. Allora ti lascio riflettere sui due punti, tanto avremo tutto il tempo per discuterne.

PG
ADMIN
tonizzo
Messaggi: 789
Iscritto il: 24 dic 2008, 15:17

Re: NON ...salvare Lancia

Messaggio da leggere da tonizzo »

Qualcuno ha fatto un paragone con la religione. Provo a riprenderlo e chiedo a un Papa Lancista, Albino Luciani, di perdonarmi da lassù. :)
Se uno non è credente, per lui tutte le grandi figure religiose sono morte. Questo mi sembra chiaro. Estremizziamo il discorso con la Lancia: se non "credo" nella Lancia, per me Lancia è morta addirittura quando è morto Vincenzo Lancia. Morto quel gigante, quel visionario, quel genio che ha pensato tante cose nuove e detto qualcosa di nuovo, la Lancia è finita. Amen.
Poi ci sono quelli che, come nella Chiesa dopo il '68, "credono ma non praticano". Lancia? Sì, è sopravvissuta a Vincenzo. Ma è finita quando nel '69 i Pesenti hanno venduto tutto alla Fiat. Fine dell'innovazione, fine di tutto quanto. Beta e Fulvia? Una è Lancia, l'altra una Fiat di lusso. Debbo dire però che in questo una certa dirigenza Fiat ha "aiutato": perché su Autopareri.com, nel post dedicato alla gestazione 164 qualcuno ha raccontato di un incontro nel corso del quale, presente Ghidella in persona, volò un "vabbè, ma se è rumorosa va bene, tanto è un'Alfa e deve per forza essere rumorosa". Temo che a Torino ci sia stata un po' di gente capace di dire: "vabbè, ma tanto ha i sedili di pelle. Perché è una Lancia e deve per forza essere chic". E lì sono stati cavoli amari.

Siccome siamo qui tutti "credenti" e direi anche "praticanti" (diciamo la terza posizione), allora per noi qualcosa è rimasto. Un filo rosso che unisce tutto, dalla Alpha fino all'ultima Delta uscita da Cassino oggi. Che cos'è questo filo rosso? Per me è - come sottolinea il motto di Vivalancia.com - "uno stile di vita". Stile, appunto. Classe, eleganza, comfort, il doveroso anticonformismo snob tipicamente Lancia che si richiama immancabilmente a canoni nientemeno che classici e neoclassici. Badate bene, Lancia è anche cultura. Lancia ha fatto cultura fin da quando il fratello di Vincenzo gli suggerì di usare le lettere dell'alfabeto greco per dare un nome alle sue vetture.
Fateci caso: Aurelia, Appia, Flaminia, Flavia... Roma, l'Impero Romano (non quello fascista che è un'altra cosa), l'Arte con la A maiuscola. Pensate a Pompei, agli affreschi pompeiani. I marmi dei Fori. Il Colosseo. Razionalità che si fa eleganza. Ma razionalità vuol dire anche pensiero, e quindi innovazione. Vedete dove siamo finiti partendo solo da quelle quattro auto?
E pensate all'eleganza di allora: le scarpe sottili, nere lucide, le cravatte e buoni vestiti di grisaglia. Camicie bianche (a quei tempi Enrico Mattei lo vedeva come un traguardo per lui e i suoi operai potersi mettere la camicia bianca dopo una giornata di lavoro) Tutte cose che oggi farebbero rabbrividire quelli coi pantaloni largoni che scopano il marciapiede con un solo passo. Ma quella è gente da luci blu sotto le minigonne e gli spoiler.

Allora, questo filo rosso qual è? Offrire un prodotto "su misura", elegante come un abito sartoriale, che si distingua dagli altri con classe ed eleganza offrendo una seria qualità globale: questo è lo stile Lancia. Certo, manca ancora l'innovazione: sarebbe opportuno utilizzare Lancia per il lancio (scusate il gioco di parole) di nuovi propulsori per il Gruppo con tarature specifiche Lancia come fu per Beta e Delta, differenziare la meccanica per quanto possibile. Le economie di scala non permettono grossi movimenti, ma ci vuole molto a essere un poco accorti con marketing e tecnologia? Magari con un'assistenza adeguata e una qualità costruttiva interessanti. Sennò Golf e A3 saranno sempre due figate, e la Delta sempre figlia della Bravo. E non ci sto.
Un saluto.
_________________
Le Lancia (che furono) di Tonizzo:
Dedra SW 1.8 LS del '95;
Delta II 1.6 16V LE del '97
Rispondi

Torna a “Argomenti generali sulla Lancia”