Chrysler DELTA a Detroit
Re: Chrysler DELTA a Detroit
Vedremo e speriamo.....
personalmente se facessero una "lucida considerazione" (non condizionata dai risultati da presentare agli americani) sui numeri effettivi di questi ultimi anni, *sarebbe giusto* dire che Lancia dovrebbe rimanere praticamente in quasi tutti i mercati ove è ora e dove fa meglio di Chrysler cioè
x LANCIA:
Italia,
Francia,
Belgio,
Grecia,
Austria,
Portogallo,
Polonia,
Spagna,
Rep. Ceca
Svizzera
mentre x CHRYSLER
Usa
Uk
Irlanda
Danimarca
Svezia
Norvegia
Turchia
Russia
altri Est
Ecco, finisse cosi potremmo ritenerci "soddisfatti", rimarrebbe solo il "dubbio-Germania" un grande paese importante che sarebbe un peccato perdere ma dove Lancia va veramente malissimo e dove fa numeri che supera con paesi enormente piu piccoli e dove la stessa Chrysler va nettamente meglio.
cmq ripeto, finisse cosi e non quel fantasma di Lancia relegato solo in Italia o poco piu, dovremmo gia essere contenti.
speriamo si rendano conto dei numeri REALI di Chrysler che ripeto, scorporata da Jeep, in tutti quei paesi fa meno di Lancia.
personalmente se facessero una "lucida considerazione" (non condizionata dai risultati da presentare agli americani) sui numeri effettivi di questi ultimi anni, *sarebbe giusto* dire che Lancia dovrebbe rimanere praticamente in quasi tutti i mercati ove è ora e dove fa meglio di Chrysler cioè
x LANCIA:
Italia,
Francia,
Belgio,
Grecia,
Austria,
Portogallo,
Polonia,
Spagna,
Rep. Ceca
Svizzera
mentre x CHRYSLER
Usa
Uk
Irlanda
Danimarca
Svezia
Norvegia
Turchia
Russia
altri Est
Ecco, finisse cosi potremmo ritenerci "soddisfatti", rimarrebbe solo il "dubbio-Germania" un grande paese importante che sarebbe un peccato perdere ma dove Lancia va veramente malissimo e dove fa numeri che supera con paesi enormente piu piccoli e dove la stessa Chrysler va nettamente meglio.
cmq ripeto, finisse cosi e non quel fantasma di Lancia relegato solo in Italia o poco piu, dovremmo gia essere contenti.
speriamo si rendano conto dei numeri REALI di Chrysler che ripeto, scorporata da Jeep, in tutti quei paesi fa meno di Lancia.
Re: Chrysler DELTA a Detroit
Non capisco perchè la prima Lancia/Chrysler da presentare a Detroit debba esser stata proprio la Delta. Con tutto quel che hanno investito in pubblicità, sponsor su film, ecc. perchè proprio la Delta e non hanno pensato di debuttare con una Lancia/Crysler tutta nuova tipo la Nuova Fulvia?
Avrebbero certamente attirato la curiosità anche degli europei ed italiani...
Avrebbero certamente attirato la curiosità anche degli europei ed italiani...

Re: Chrysler DELTA a Detroit ATTENZIONE
Si ma si vede che a Marchionne non l'hanno detto visto che continua a dire che venderà la 500 , e il pianale non mi sembra così a prova di suv, e da quello dichiarato al tg1 la delta nel mercato americano......
Re: Chrysler DELTA a Detroit ATTENZIONE
già...forse negli States si vedranno sempre meno i Suv e sempre più 500 e Delta....
Enry
Enry
Re: Chrysler DELTA a Detroit
l'ok all'accordo è in essere da pochi mesi, appena poche settimane fa è stato presentato un piano per convincere Obama a cedere soldi e accordo alla FIat...
ora non è che fare un'auto nuova si puo fare in 2 giorni..ci vogliono mesi e soprattutto una strategia che almeno dalle parole di Marchionne sta nascendo ora (la strategia..) e come far convivere Lancia e Chrysler in piattaforme comuni, quindi figuriamoci modelli completamente nuovi: questi si faranno tra anni. Nel mentre si potra cmq riempire i listini di entrambi i marchi con quello che era stato sviluppato sinora in casa Fiat (es Delta) e in casa Chrysler (nuova 300c) finche erano indipendenti tra loro... Marchionne stesso in quella intervista alla stampa precisa bene che la Delta (ma anche la 500) l'hanno portata "in quanto sono ritenute vetture pilota per testare il mercato americano". Come ragionamento ci sta. ripeto, ora dobbiamo sperare che le scelte non siano penalizzanti per il mercato Lancia in UE, per il resto direi che una volta partiti vedremo piu facilmente e velocemente altri modelli.
ora non è che fare un'auto nuova si puo fare in 2 giorni..ci vogliono mesi e soprattutto una strategia che almeno dalle parole di Marchionne sta nascendo ora (la strategia..) e come far convivere Lancia e Chrysler in piattaforme comuni, quindi figuriamoci modelli completamente nuovi: questi si faranno tra anni. Nel mentre si potra cmq riempire i listini di entrambi i marchi con quello che era stato sviluppato sinora in casa Fiat (es Delta) e in casa Chrysler (nuova 300c) finche erano indipendenti tra loro... Marchionne stesso in quella intervista alla stampa precisa bene che la Delta (ma anche la 500) l'hanno portata "in quanto sono ritenute vetture pilota per testare il mercato americano". Come ragionamento ci sta. ripeto, ora dobbiamo sperare che le scelte non siano penalizzanti per il mercato Lancia in UE, per il resto direi che una volta partiti vedremo piu facilmente e velocemente altri modelli.
Re: intervista Marchionne
copio dal sito 4ruote le risposte di Marchionne
Il Marchionne pensiero va in diretta a Detroit. Dall'Alfa alla Lancia, passando per il futuro di Chysler e dei marchi americani, fino al futuro dello stabilimento di Pomigliano dove sarà trasferita la produzione della Panda. Il numero uno di Fiat e Chrysler (nella foto insieme alla speaker della Camera Usa Nancy Pelosi) è un fiume in piena.
Lancia
"Lo sviluppo di Lancia va interpretato come uno sviluppo comune con Chrysler. Poco importa il logo che sarà sulle auto".
"Avete visto la Delta? È veramente bella. Vogliamo vedere come reagirà il pubblico americano".
"Dobbiamo concentrarci perché le convergenze tra Lancia e Chrysler sono enormi: i due marchi hanno lo stesso Dna".
"Se il mercato Usa dovesse accettare il segmento delle piccole, la nuova Lancia Ypsilon sarebbe perfetta. In fase di progettazione abbiamo previsto gli adattamenti per il mercato statunitense".
Alfa Romeo
"Oggi la MiTo ha le qualità di una BMW, la Giulietta le avrà. Però, per fare delle auto che facciamo concorrenza ai tedeschi ci vogliono i soldi e noi ne abbiamo già messi troppi nell'Alfa".
"Mi aspetto un impegno serio da parte dei miei uomini che assicuri un vero futuro al marchio. Dobbiamo ridurre le aspirazioni dell'Alfa e provare a ripartire. Quando parliamo di auto superiori al segmento C bisogna prima pensare a chi le venderemo".
"C'è ancora gente che sogna un'Alfa che non può più esistere".
"L'Alfa ha tre prodotti: la 159 che non è al livello che speravamo, la MiTo che lo è, e la Giulietta che lo sarà".
"Io pago il prezzo di tutti quelli che hanno mangiato al tavolo prima di me".
"Direi che l'Alfa è il grande lavoro incompiuto di Fiat, mentre Maserati e Ferrari sono state recuperate in pieno".
"La Dodge non è vicina all'Alfa. Sono due mondi diversi".
La Panda da Tychy a Pomigliano
"Abbiamo preso l'impegno di trasferire la produzione della Panda, anche se di per sé la cosa non avrebbe molto senso. Se ci saranno le condizioni, sono pronto a discuterne con le parti sociali".
Il vento a Detroit è cambiato
"La rinascita dell'industria americana si sente nell'aria ed è incoraggiante per i politici che l'hanno sostenuta".
"I nostri impegni presi in America saranno rispettati".
Un anno duro, poi il rilancio di Chrysler
"Il 2010 sarà critico: dobbiamo sfruttare al meglio quel poco che abbiamo fino al quarto trimestre dell'anno. Da lì in poi arriveranno 16 novità".
"A me non interessa quanto farà il mercato americano nel 2010, interessa soltanto raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati: 1,1-1,2 milioni di vetture vendute".
"Nel 2004 nessun italiano credeva più nella Fiat. Oggi qui in Chrysler stiamo percorrendo la stessa strada".
Lo stand Chrysler
"Guardate che stand! Abbiamo speso meno dell'anno scorso ed è centomila volte meglio".
L'elettrico non è ancora maturo
"Il futuro elettrico è nel medio e lungo periodo. Oggi abbiamo la tecnologia, ma non funziona il rapporto costi-benefici".
"La 500 elettrica arriva a 100 km/h in un attimo e ha una coppia formidabile. Però, finché può percorrere solo 160 km e costa 40.000 dollari, di cosa stiamo parlando?".
"Il primo intervento razionale sarà sui veicoli commerciali, perché fin quando non arriveranno batterie più efficaci e longeve è meglio non farsi illusioni".
La Viper non muore
"La Viper è 'the best' in America e noi non ne annunceremo la fine".
Frasi raccolte dal nostro inviato Carlo Cavicchi
Re: Chrysler DELTA a Detroit ATTENZIONE
Si, venderanno la 500 nel nord-america ma non quella attuale. Sarà la prossima generazione, quella che utilizzerà lo stesso pianale che andrà sotto all'erede della Ypsilon, ad essere venduta laggiù e tale pianale è già idoneo a superare le loro prove d'omologazione. Tant'è che stanno pensando di vender loro anche l'erede della Ypsilon; ovviamente con il marchio Chrysler.
Re: Chrysler DELTA a Detroit
Il primo motivo ti è già stato spiegato da HFil: mancanza di tempo per presentare una vettura completamente nuova mentre il secondo lo spiega anche Marchionne su Quattroruote:
[pre]Il partner americano di Lancia
"Lo sviluppo di Lancia va interpretato come uno sviluppo comune con Chrysler.
Poco importa il logo che sarà sulle auto".
"Avete visto la Delta? È veramente bella. Vogliamo vedere come reagirà il
pubblico americano".
"Dobbiamo concentrarci perché le convergenze tra Lancia e Chrysler sono
enormi: i due marchi hanno lo stesso Dna".
"Se il mercato Usa dovesse accettare il segmento delle piccole, la nuova
Lancia Ypsilon sarebbe perfetta. In fase di progettazione abbiamo previsto gli
adattamenti per il mercato statunitense".[/pre]
Ora lasciate perdere le frasi di circostanza tipo: «…le convergenze tra Lancia e Chrysler sono
enormi: i due marchi hanno lo stesso Dna», le quali servono solo ad indorare il fatto che in futuro quasi tutta la gamma Chrysler (SUV e monovolume a parte) sarà progettata a Torino. Il fatto interessante che si deduce dalle parole di Marchionne è l'idea di abbandonare gli stilemi attuali della Chrysler (quelli della PT Cruiser e della 300C) in favore di stilemi più simili a quelli attuali della Lancia; o di una loro evoluzione.
P.S. Ciò non toglie che, prima di gioire, è bene aspettare di vedere come saranno i nuovi modelli della gamma Lancia/Chrysler e quali saranno i rapporti di forza tra i due marchi poiché, anche se finalmente esiste un futuro per la Lancia, non è detto che tale futuro sia roseo.
[pre]Il partner americano di Lancia
"Lo sviluppo di Lancia va interpretato come uno sviluppo comune con Chrysler.
Poco importa il logo che sarà sulle auto".
"Avete visto la Delta? È veramente bella. Vogliamo vedere come reagirà il
pubblico americano".
"Dobbiamo concentrarci perché le convergenze tra Lancia e Chrysler sono
enormi: i due marchi hanno lo stesso Dna".
"Se il mercato Usa dovesse accettare il segmento delle piccole, la nuova
Lancia Ypsilon sarebbe perfetta. In fase di progettazione abbiamo previsto gli
adattamenti per il mercato statunitense".[/pre]
Ora lasciate perdere le frasi di circostanza tipo: «…le convergenze tra Lancia e Chrysler sono
enormi: i due marchi hanno lo stesso Dna», le quali servono solo ad indorare il fatto che in futuro quasi tutta la gamma Chrysler (SUV e monovolume a parte) sarà progettata a Torino. Il fatto interessante che si deduce dalle parole di Marchionne è l'idea di abbandonare gli stilemi attuali della Chrysler (quelli della PT Cruiser e della 300C) in favore di stilemi più simili a quelli attuali della Lancia; o di una loro evoluzione.
P.S. Ciò non toglie che, prima di gioire, è bene aspettare di vedere come saranno i nuovi modelli della gamma Lancia/Chrysler e quali saranno i rapporti di forza tra i due marchi poiché, anche se finalmente esiste un futuro per la Lancia, non è detto che tale futuro sia roseo.
Re: Chrysler DELTA a Detroit
Magari se invece di postare il solo link si postasse anche l'articolo il topic risulterebbe più leggibile non credete? 
[pre]11/1/2010 (17:2)
[size=x-large]"Rinascita nell'aria, partirà da Detroit".
L'ad di Fiat Marchionne al Salone presenta la 500 ellettrica e
la Delta.[/size]
DETROIT
«La rinascita si sente nell’aria e partità da Detroit. È evidente.
Si percepisce». Al Salone di Detroit per tracciare e illustrare la
strada di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne spende parole di
ottimismo per commentare i primi frutti dell’alleanza.
I risultati sono visibili dallo stand della casa automobilistica
americana dove quest’anno - nota Marchionne - è tornata la
moquette. Il riferimento è al Salone sotto tono del 2009, quando
l’economia era in netta crisi e l’industria automobilistica americana
sull’orlo del collasso: «Si sente nell’aria uno spirito di rinascita»
dell’industria automobilistica, è «come l’aria di primavera». Anche
per Chrysler le cose sono cambiate. «La liquidità è leggermente
superiore» ai target alla fine del 2009: «Sono fiducioso che
centreremo gli obiettivi finanziari». Il gruppo Fiat-Chrysler ha anche
avviato trattative per produrre Jeep destinate alla Cina.
Nello stand, accanto ai modelli Jeep, Chrysler, Ram e Dodge,
trovano posto una Ferrari 599XX e una Maserati Granturismo
Convertibile, oltre a una Lancia Delta targata Chrysler e due 500, di cui
una elettrica. Proprio la 500 e la Delta sono le vere novità, in quanto
sono ritenute vetture pilota per testare il mercato americano, dove i
consumatori prediligono vetture di grande dimensioni. I quattro brand di
Chrysler - osserva - sono completamente separati e distinti e in grado di
coprire tutti i gusti. In ogni caso il mercato americano - afferma - sta
prendendo una nuova direzione. E di questa nuova direzione Fiat-Chrysler
vogliono approfittare e per questo Fiat presenta la Delta targata Chrysler e
la 500 elettrica.
«Lancia e Chrysler hanno lo stesso dna. Il loro futuro è totalmente collegato:
abbiamo portato la Delta qua per vedere la reazione del mercato e del
pubblico americano. Dalle prime indicazioni è ottima. Lo sviluppo delle
piattaforme» di Lancia e Chrysler «sarà strettamente collegato. La Lancia
continuerà sempre ad esistere, in quale forma e associazione con la Chrysler
è da vedersi ancora». Per quanto riguarda la 500 elettrica Marchionne afferma,
dopo averla guidata, che «è una grande macchina. Ma non sappiamo nemmeno
se sarà la prima vettura elettrica che arriverà sul mercato, probabilmente sarà
un veicolo commerciale al quale stiamo lavorando» spiega Marchionne,
sottolineando che il «problema che abbiamo con le vetture elettriche è quello
del costo».
La speaker della Camera americana, Nancy Pelosi, è salita sulla 500 elettrica.
Marchionne le ha illustrato le caratteristiche e le peculiarità. E la Pelosi,
accompagnata da una delegazione del Congresso, si è fermata oltre 20 minuti
nello stand Chrysler, mostrando apprezzamento, mentre fuori dal Cobo Center,
un piccolo gruppo di manifestanti protestava, agitando cartelli con su scritto:
«Il lavoro è un diritto» e «La crisi non l’abbiamo causata noi». Soddisfatto di
Fiat-Chrysler anche il numero uno del sindacato Uaw, Ron Gettelfinger:
«Marchionne è bravo e perfetto per Chrysler. Mi garantisce ottimismo».
A visitare lo stand anche l’ex numero uno della task force incaricata da Obama
per supervisionare la ristrutturazione di Chrysler, Steven Rattner. «La prima
Chrysler con motore Fiat arriverà alla fine di quest’anno: e sarà la 500, la
macchina loro», aggiunge Marchionne. La vettura per il mercato americano
sarà prodotta in Messico, sarà destinata in parte al mercato sud-americano
e questo - assicura Rattner- «non avrà ripercussioni sull’occupazione italiana».
Nel suo debutto a Detroit Marchionne ha anche incassato gli elogi
dell'amministrazione Obama. «Sono rimasto molto colpito dallo stile di
leadership di Marchionne», ha detto,inaugurando il Salone dell’Auto di Detroit,
il ministro del trasporti americano, Ray Lahood.
Ricordando l’incontro con l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler svoltosi
lo scorso mese, Lahood ha detto di essere «rimasto colpito dall’entusiasmo e
dalla determinazione» della dirigenza Chrysler: «Sono rimasto impressionato
- ha aggiunto Lahood - dal lavoro sui nuovi prodotti e tecnologie» portato
avantidi Chrysler con l’aiuto di Fiat.
L'ad Fiat ribadisce poi l'intenzione di chiudere Termini Imerese: «Noi siamo
disposti a lavorare con tutti» ma al momento non c’è nessuna offerta, «solo
speculazioni via giornali». Marchionne spazza via anche le indiscrezioni sulla
possibile cessione o chiusura di Alfa, per la quale è in corso una «profonda
revisione»: «Non è in vendita. Ha una grande storia, ma la storia non implica
la sopravvivenza: dobbiamo vendere vetture non parlare di storia. Dobbiamo
essere realisti su quello che può fare. L’ultima cosa che voglio fare è il
macellaio del marchio». Osservando come i conti 2009 di Fiat
sono in linea con i target, Marchionne prevede che il mercato automobilistico
europeo quest’anno calerà di circa un milione di unità.[/pre]

[pre]11/1/2010 (17:2)
[size=x-large]"Rinascita nell'aria, partirà da Detroit".
L'ad di Fiat Marchionne al Salone presenta la 500 ellettrica e
la Delta.[/size]
DETROIT
«La rinascita si sente nell’aria e partità da Detroit. È evidente.
Si percepisce». Al Salone di Detroit per tracciare e illustrare la
strada di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne spende parole di
ottimismo per commentare i primi frutti dell’alleanza.
I risultati sono visibili dallo stand della casa automobilistica
americana dove quest’anno - nota Marchionne - è tornata la
moquette. Il riferimento è al Salone sotto tono del 2009, quando
l’economia era in netta crisi e l’industria automobilistica americana
sull’orlo del collasso: «Si sente nell’aria uno spirito di rinascita»
dell’industria automobilistica, è «come l’aria di primavera». Anche
per Chrysler le cose sono cambiate. «La liquidità è leggermente
superiore» ai target alla fine del 2009: «Sono fiducioso che
centreremo gli obiettivi finanziari». Il gruppo Fiat-Chrysler ha anche
avviato trattative per produrre Jeep destinate alla Cina.
Nello stand, accanto ai modelli Jeep, Chrysler, Ram e Dodge,
trovano posto una Ferrari 599XX e una Maserati Granturismo
Convertibile, oltre a una Lancia Delta targata Chrysler e due 500, di cui
una elettrica. Proprio la 500 e la Delta sono le vere novità, in quanto
sono ritenute vetture pilota per testare il mercato americano, dove i
consumatori prediligono vetture di grande dimensioni. I quattro brand di
Chrysler - osserva - sono completamente separati e distinti e in grado di
coprire tutti i gusti. In ogni caso il mercato americano - afferma - sta
prendendo una nuova direzione. E di questa nuova direzione Fiat-Chrysler
vogliono approfittare e per questo Fiat presenta la Delta targata Chrysler e
la 500 elettrica.
«Lancia e Chrysler hanno lo stesso dna. Il loro futuro è totalmente collegato:
abbiamo portato la Delta qua per vedere la reazione del mercato e del
pubblico americano. Dalle prime indicazioni è ottima. Lo sviluppo delle
piattaforme» di Lancia e Chrysler «sarà strettamente collegato. La Lancia
continuerà sempre ad esistere, in quale forma e associazione con la Chrysler
è da vedersi ancora». Per quanto riguarda la 500 elettrica Marchionne afferma,
dopo averla guidata, che «è una grande macchina. Ma non sappiamo nemmeno
se sarà la prima vettura elettrica che arriverà sul mercato, probabilmente sarà
un veicolo commerciale al quale stiamo lavorando» spiega Marchionne,
sottolineando che il «problema che abbiamo con le vetture elettriche è quello
del costo».
La speaker della Camera americana, Nancy Pelosi, è salita sulla 500 elettrica.
Marchionne le ha illustrato le caratteristiche e le peculiarità. E la Pelosi,
accompagnata da una delegazione del Congresso, si è fermata oltre 20 minuti
nello stand Chrysler, mostrando apprezzamento, mentre fuori dal Cobo Center,
un piccolo gruppo di manifestanti protestava, agitando cartelli con su scritto:
«Il lavoro è un diritto» e «La crisi non l’abbiamo causata noi». Soddisfatto di
Fiat-Chrysler anche il numero uno del sindacato Uaw, Ron Gettelfinger:
«Marchionne è bravo e perfetto per Chrysler. Mi garantisce ottimismo».
A visitare lo stand anche l’ex numero uno della task force incaricata da Obama
per supervisionare la ristrutturazione di Chrysler, Steven Rattner. «La prima
Chrysler con motore Fiat arriverà alla fine di quest’anno: e sarà la 500, la
macchina loro», aggiunge Marchionne. La vettura per il mercato americano
sarà prodotta in Messico, sarà destinata in parte al mercato sud-americano
e questo - assicura Rattner- «non avrà ripercussioni sull’occupazione italiana».
Nel suo debutto a Detroit Marchionne ha anche incassato gli elogi
dell'amministrazione Obama. «Sono rimasto molto colpito dallo stile di
leadership di Marchionne», ha detto,inaugurando il Salone dell’Auto di Detroit,
il ministro del trasporti americano, Ray Lahood.
Ricordando l’incontro con l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler svoltosi
lo scorso mese, Lahood ha detto di essere «rimasto colpito dall’entusiasmo e
dalla determinazione» della dirigenza Chrysler: «Sono rimasto impressionato
- ha aggiunto Lahood - dal lavoro sui nuovi prodotti e tecnologie» portato
avantidi Chrysler con l’aiuto di Fiat.
L'ad Fiat ribadisce poi l'intenzione di chiudere Termini Imerese: «Noi siamo
disposti a lavorare con tutti» ma al momento non c’è nessuna offerta, «solo
speculazioni via giornali». Marchionne spazza via anche le indiscrezioni sulla
possibile cessione o chiusura di Alfa, per la quale è in corso una «profonda
revisione»: «Non è in vendita. Ha una grande storia, ma la storia non implica
la sopravvivenza: dobbiamo vendere vetture non parlare di storia. Dobbiamo
essere realisti su quello che può fare. L’ultima cosa che voglio fare è il
macellaio del marchio». Osservando come i conti 2009 di Fiat
sono in linea con i target, Marchionne prevede che il mercato automobilistico
europeo quest’anno calerà di circa un milione di unità.[/pre]