L'Astura cosiddetta "Bocca".
L'Astura cosiddetta "Bocca".
Spesso quando passano gli anni i ricordi si confondono, la parola si inceppa e si finisce con il falsare qualcosa. Quando poi si riprende in mano lo studio degli eventi storici e ripetendo quell' errore, si crea una notizia falsa o un dato alterato.
Nel caso specifico più volte si è letto dell'esistenza di un modello dell'Astura, il cosiddetto tipo Bocca, particolarmente aerodinamico o con una calandra che ricordava una bocca aperta, così come alcune versione venivano definite "a prua di nave". Anche la pubblicazione Hachette cade in questo errore. Ma chi o cosa era questo Bocca: un modello d'auto? Un progettista? Una tipologia di calandra?
In realtà il Conte Franco Bocca era il direttore della filiale Lancia di Vercelli negli anni '30 ed i suoi 2 fratelli erano, rispettivamente, agente concessionario Lancia di Biella e dirigente nella filiale Lancia di Novara. I fratelli Bocca erano anche molto amici nonchè quasi compaesani di Vincenzo Lancia, che era appunto nato a Fobello. In quegli anni i direttori di filiale avevano stretti rapporti con la casa madre e con i carrozzieri e sapevano interpretare i gusti dei clienti ed a volte anche anticipare le mode. Fu proprio questo il caso: utilizzando il telaio III serie tipo 233C, a passo corto, i fratelli Bocca commissionarono una piccola serie di Astura cabriolet alla Pininfarina con l'intento di creare una vettura speciale per i loro clienti Lancia che erano principalmente moderni e dinamici, oltre che facoltosi: eleganza e sportività, un binomio vincente per la Lancia. Pininfarina, per la prima volta nella storia della carrozzeria italiana, abbandonò il classico radiatore a scudetto e lo nascose dietro ad un profilo aerodinamico, o almeno all'epoca era ritenuto tale. Questa novità non piacque per nulla a Vincenzo Lancia, molto tradizionalista, ma le auto furono esposte lo stesso al salone di Torino del 1936 e la versione lunga ebbe successo anche nei concorsi di eleganza, in particolare in quelli di Sanremo e di Torino del 1937. Il signore stempiato nella foto in b/n è il Conte Bocca. Si nota la pregevolezza degli interni, pur essendo una passo corto c'è spazio per 4 persone, con i sedili realizzati in pelle intrecciata in diagonale. Questa serie speciale corrisponde alla versione gran lusso di Pininfarina, con modanature in alluminio martellato sui parafanghi e sulle fiancate ed i caratteristici copriruota che simulano il moto delle ruote. Caratteristiche di queste vetture sono: il parabrezza diviso in due abbattibile, la decorazione del cofano che scivola sulla griglia della calandra ed i 4 fari. Non mi è dato di sapere quante auto furono prodotte, credo almeno 6, poichè gli archivi Pininfarina non sono al momento consultabili. Certo è che almeno una è sopravvissuta (foto a colori). Ritrovata in Inghilterra che era ridotta ad un rottame, fu acquistata dalla carrozzeria Pininfarina stessa. Il restauro durò 6 anni e fu terminato in tempo per esporre la vettura al 57° salone dell'automobile di Torino nel 1980, anno in cui si celebrarono i 50 anni di nascita dell'azienda. Ricordo che quando la vidi nello stand rimasi "a bocca aperta"!
Nel caso specifico più volte si è letto dell'esistenza di un modello dell'Astura, il cosiddetto tipo Bocca, particolarmente aerodinamico o con una calandra che ricordava una bocca aperta, così come alcune versione venivano definite "a prua di nave". Anche la pubblicazione Hachette cade in questo errore. Ma chi o cosa era questo Bocca: un modello d'auto? Un progettista? Una tipologia di calandra?
In realtà il Conte Franco Bocca era il direttore della filiale Lancia di Vercelli negli anni '30 ed i suoi 2 fratelli erano, rispettivamente, agente concessionario Lancia di Biella e dirigente nella filiale Lancia di Novara. I fratelli Bocca erano anche molto amici nonchè quasi compaesani di Vincenzo Lancia, che era appunto nato a Fobello. In quegli anni i direttori di filiale avevano stretti rapporti con la casa madre e con i carrozzieri e sapevano interpretare i gusti dei clienti ed a volte anche anticipare le mode. Fu proprio questo il caso: utilizzando il telaio III serie tipo 233C, a passo corto, i fratelli Bocca commissionarono una piccola serie di Astura cabriolet alla Pininfarina con l'intento di creare una vettura speciale per i loro clienti Lancia che erano principalmente moderni e dinamici, oltre che facoltosi: eleganza e sportività, un binomio vincente per la Lancia. Pininfarina, per la prima volta nella storia della carrozzeria italiana, abbandonò il classico radiatore a scudetto e lo nascose dietro ad un profilo aerodinamico, o almeno all'epoca era ritenuto tale. Questa novità non piacque per nulla a Vincenzo Lancia, molto tradizionalista, ma le auto furono esposte lo stesso al salone di Torino del 1936 e la versione lunga ebbe successo anche nei concorsi di eleganza, in particolare in quelli di Sanremo e di Torino del 1937. Il signore stempiato nella foto in b/n è il Conte Bocca. Si nota la pregevolezza degli interni, pur essendo una passo corto c'è spazio per 4 persone, con i sedili realizzati in pelle intrecciata in diagonale. Questa serie speciale corrisponde alla versione gran lusso di Pininfarina, con modanature in alluminio martellato sui parafanghi e sulle fiancate ed i caratteristici copriruota che simulano il moto delle ruote. Caratteristiche di queste vetture sono: il parabrezza diviso in due abbattibile, la decorazione del cofano che scivola sulla griglia della calandra ed i 4 fari. Non mi è dato di sapere quante auto furono prodotte, credo almeno 6, poichè gli archivi Pininfarina non sono al momento consultabili. Certo è che almeno una è sopravvissuta (foto a colori). Ritrovata in Inghilterra che era ridotta ad un rottame, fu acquistata dalla carrozzeria Pininfarina stessa. Il restauro durò 6 anni e fu terminato in tempo per esporre la vettura al 57° salone dell'automobile di Torino nel 1980, anno in cui si celebrarono i 50 anni di nascita dell'azienda. Ricordo che quando la vidi nello stand rimasi "a bocca aperta"!
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Re: L'Astura cosiddetta "Bocca".
Ecco un'altra "Bocca" realizzata da Pinin Farina nel 1938. Rintracciata nel bellissimo sito di Theo Jansen: http://www.jancia.eu/Index/Jancia/lanci ... ctures.htm
mtg
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Re: L'Astura cosiddetta "Bocca".
Mi permetto di dissentire. Stavo preparando un piccolo post anche su quella serie. Si tratta infatti di una cabriolet IV serie con telaio unificato tipo 241, in versione gran lusso nella fattispecie, mentre le "tipo Bocca" sono a passo corto con telaio 233C della III serie, serie che prevedeva ancora due misure diverse del telaio. Quella vettura è successiva ed appartiene ad una tipologia cosiddetta "a prua di nave" che fece il suo esordio al Salone dell'auto di Berlino nel 1938.
Nella foto in b/n una "tipo Bocca" requisita dai partigiani.
Nella foto in b/n una "tipo Bocca" requisita dai partigiani.
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Re: L'Astura cosiddetta "Bocca".
Che fortuna avere a disposizione una persona della tua competenza e gentilezza!
Anche a me questa Astura sembrava poco "Bocca", mi sono incautamente fidato di quanrto scritto sul sita Jansen.
Bellissima la foto dell'Astura mentre esce dal cortile della Questura di Milano, via Fatebenefratelli 11.
mtg
Anche a me questa Astura sembrava poco "Bocca", mi sono incautamente fidato di quanrto scritto sul sita Jansen.
Bellissima la foto dell'Astura mentre esce dal cortile della Questura di Milano, via Fatebenefratelli 11.
mtg
Re: L'Astura cosiddetta "Bocca".
E' un errore comune a molti: le tipo Bocca sono una piccola serie speciale, quella vettura azzurra invece fu ordinata per un cliente dei f.lli Bocca, ma è una gran lusso ricavata sulla base dei figurini Pininfarina.
P.S. Sapevo che lo scatto del '45 a Milano avrebbe suscitato emozioni...
P.S. Sapevo che lo scatto del '45 a Milano avrebbe suscitato emozioni...
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Re: L'Astura cosiddetta "Bocca".
Questa è la "tipo Bocca" sopravvissuta e conservata (si spera ancora) nel museo Pininfarina di Cambiano.
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Re: L'Astura cosiddetta "Bocca".
Cari signori..
Sono svedese e in veritá non un Lancista ma in questo discorso posso che abbiamo DUE quasi ugali Astura Pinin Farina qua .. uno infatti é in venditá ma privato... sono quasi ugali, colori e tutto..
Niklas
nikashannah@gmail.com
Sono svedese e in veritá non un Lancista ma in questo discorso posso che abbiamo DUE quasi ugali Astura Pinin Farina qua .. uno infatti é in venditá ma privato... sono quasi ugali, colori e tutto..
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Re: L'Astura cosiddetta "Bocca".
Hallo Nik and welcome on Viva-lancia.com!
What you doing here, are you fed up with Alfabb.com?
However that two Asturas aren't part of the special "Tipo Bocca" III series. They are Gran lusso cabriolet IV series both.
Regards.
PG
ADMIN
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PG
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