La Unione Europea

[Pierluigi T.]

consente la libera commercializzazione delle merci prodotte dai suoi stati membri e la libera circolazione dei suoi cittadini.
Possibile secondo voi che si possano registrare le proprie auto d'epoca, anche al prezzo di radiarle per esportazione, presso i "PRA" di stati a noi vicini ma con burocrazie, bizantinismi e monopolii meno evidenti di quelli imposti dallo stato italiano e la sua corte di registri vari ? E senza avere la residenza in altri stati ?
Magari nazioni che più realisticamente di noi non concedano lo status di storiche a vetture di soli 20 anni e di produzione iperindustriale (Panda, Tempra, Uno, alfa 33 etc) solo per aumentare i Profit di Asi e company.
Personalmente seguo l'evolversi della legislazione in materia da ben più di 10 anni, dai tempi delle prime liste chiuse, e dopo lustri di speranza vedo invece crescere sempre più l'elefante burocratico che potrebbe finire peer schiacciarmi .
Non so se sperare nella UE sia corretto ma in mancanza anche di questa ci resterebbero solo alcuni stati balcanici a cui chiedere asilo politico per le nostre nonnette.
Purtroppo viviamo in una repubblica delle banane se dovremo andare a revisionare le nostre auto alla motorizzazione della provincia più vicina.
Spero che ai vari Berselli, Loi, Magnalbo' etc. possano finire le pile al più presto e che possa arrivare un unico diktat europeo che polverizzi il loro inutile e logorroico e dannoso operato.
Un abbraccio a DarioDB che da anni affronta una battaglia civile di alto profilo nei confronti dei nemici della nostra passione

[Michele]

Pierluigi, non si può fare a meno di apprezzare la tua passione! Mi congratulo anch'io con DarioDB per il continuo impegno.
Michele