Museo dell'automobile di Torino: D24.
Museo dell'automobile di Torino: D24.
Sono ancora in corso i lavori di ampliamento del Museo dell'automobile di Torino. Nel frattempo parte della collezione è visibile presso il palazzo delle esposizioni, opera dell' arch. Nervi del 1947, luogo mitico dove una volta si teneva il salone dell'automobile. La mostra si intitola: "Evoluzione dell'automobile 1899-2009".
Fra memorabili esemplari, vuoi per rarità (Fiat 8V turbina), vuoi per celebrità (la Itala del raid Parigi-Pechino) ci sono anche parecchie auto da corsa e fra queste la mitica D24.
Intorno a queste auto sono nate prima per meriti sportivi, poi per motivi collezionistici, numerose leggende. Lungi da me cercare di dare una risposta definitiva qui, ma dirò solo che delle “fabulous eight" in circolazione una è di proprietà di un collezionista americano, molto fotografata ai concorsi di eleganza (Pebble beach) ed in occasione di importanti manifestazioni (Rétromobile) ed è la vettura sulla quale Felice Bonetto perse la vita nella Carrera del 1953, già n°002, poi ricostruita e rinumerata 005, con targa TO157846. Fu donata a fine carriera al Presidente argentino Peròn.
L'altra è quella conservata al museo di Torino, n°004, ed è la vettura con la quale Juan Manuel Fangio vinse la Carrera del 1953 (TO152974). Anche questa ha avuto una vita travagliata avendo cambiato motore, cambio, punzonatura e targa almeno 3 volte !!
Mentre invece quella targata RVS407 è una ricostruzione, fedele, ma eseguita negli anni '80.
Fra memorabili esemplari, vuoi per rarità (Fiat 8V turbina), vuoi per celebrità (la Itala del raid Parigi-Pechino) ci sono anche parecchie auto da corsa e fra queste la mitica D24.
Intorno a queste auto sono nate prima per meriti sportivi, poi per motivi collezionistici, numerose leggende. Lungi da me cercare di dare una risposta definitiva qui, ma dirò solo che delle “fabulous eight" in circolazione una è di proprietà di un collezionista americano, molto fotografata ai concorsi di eleganza (Pebble beach) ed in occasione di importanti manifestazioni (Rétromobile) ed è la vettura sulla quale Felice Bonetto perse la vita nella Carrera del 1953, già n°002, poi ricostruita e rinumerata 005, con targa TO157846. Fu donata a fine carriera al Presidente argentino Peròn.
L'altra è quella conservata al museo di Torino, n°004, ed è la vettura con la quale Juan Manuel Fangio vinse la Carrera del 1953 (TO152974). Anche questa ha avuto una vita travagliata avendo cambiato motore, cambio, punzonatura e targa almeno 3 volte !!
Mentre invece quella targata RVS407 è una ricostruzione, fedele, ma eseguita negli anni '80.
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Re: Museo dell'automobile di Torino: D24.
Le foto in b/n mostrano J.M. Fangio alla partenza della Carrera 1953 ed il Van della Scuderia Lancia corse per il trasporto delle vetture. Nella foto dell'abitacolo si nota la presenza del retrovisore carenato nella scocca, mentre il parabrezza è diverso, in quanto il pilota preferiva quello del tipo curvo, piccolo ed in posizione frontale. Questo del tipo curvo lungo, sui 3 lati dell'abitacolo, è la versione adottata per la Mille Miglia del 1954. Il volante è in duralluminio rivestito in legno. Il contagiri Jaeger, nel 1953, era in posizione centrale.
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Re: Museo dell'automobile di Torino: D24.
Questa vettura monta attualmente un motore da 3300cc, twinspark, con 3 carburatori Weber 46 DCF3 doppio corpo verticali che sviluppa circa 260CV. Nell'abitacolo si nota parte del gruppo frizione/cambio/differenziale autobloccante e la pompa per la lubrificazione forzata.
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Re: Museo dell'automobile di Torino: D24.
Lo sponsor “Rodamientos“ altro non era che la consociata Rodamientos y Servicios S.L. per la distribuzione dei cuscinetti a sfera RIV nel mercato sudamericano. Nella presa d'aria frontale si vede l'impianto frenante anteriore con i tamburi a comando idraulico fissati al telaio e non alle ruote come nelle vetture stradali. Questa trasmissione complessa funzionava tramite un giunto omocinetico sul lato ruota ed uno a blocchetti sul lato tamburo. I tamburi misurano 38 cm. L'impianto posteriore, con tamburi da 32 cm. era montato all'uscita del gruppo frizione/cambio/differenziale con freno a mano sulle ruote posteriori.
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Re: Museo dell'automobile di Torino: D24.
La vettura, del peso a vuoto di circa 750Kg a seconda dell'allestimento,monta dei cerchi Borrani da 16" e gomme Pirelli Stelvio 6X16 anteriormente e 6.50X16 posteriormente (foto).
Si nota la calandra libera da fogli alluminati protettivi per il radiatore e da reti parasassi.
Si nota la calandra libera da fogli alluminati protettivi per il radiatore e da reti parasassi.
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Re: Museo dell'automobile di Torino: D24.
Grazie mille per la bellissima e competentissima disamina della Mitica D 24!!!!
Saluti meccanici, StefanoF
Saluti meccanici, StefanoF
Chi non spera l'insperabile, non lo scoprirà. ( Eraclito )
Re: Museo dell'automobile di Torino: D24.
Stupende. Grazie PG
Moderatore - Sezione Argomenti Generali
Re: Museo dell'automobile di Torino: D24.
Per completare il discorso ecco l'altra D24 originale, a Pebble Beach 2008 ed in una memorabile Targa Florio del 1954, vittoriosa con Taruffi al volante.
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Re: Museo dell'automobile di Torino: D24.
Grazie delle splendide foto.
L'unica cosa che volevo aggiungere che non è esattamente quella che ha partecipato
alla Carrera Panamericana del 1953, perchè le 3 D24 che parteciparono alla gara
avevano un serbatoio supplementare con il bocchettone che posto dal lato opposto al guidatore
(di fronte al sedile del meccanico utilizzato nelle ultime fasi della gara).
Se guardi la foto che hai postato di Fangio in gara si vede bene il tappo del bocchettone.
Ciao,
maxb
L'unica cosa che volevo aggiungere che non è esattamente quella che ha partecipato
alla Carrera Panamericana del 1953, perchè le 3 D24 che parteciparono alla gara
avevano un serbatoio supplementare con il bocchettone che posto dal lato opposto al guidatore
(di fronte al sedile del meccanico utilizzato nelle ultime fasi della gara).
Se guardi la foto che hai postato di Fangio in gara si vede bene il tappo del bocchettone.
Ciao,
maxb
Re: Museo dell'automobile di Torino: D24.
No, è proprio quella. Il numero del telaio parla da solo, ma non ha l'allestimento della Carrera 1953, come ho già fatto notare, perchè per ogni gara queste vetture subivano delle modifiche. Ecco perchè confrontando le foto sono diverse però il telaio è sempre quello.
Anche la seconda vettura, quella di Bonetto, oggi appare diversa (foto a colori), ma nel 1953 era ridotta come nella foto in b/n.
Anche la seconda vettura, quella di Bonetto, oggi appare diversa (foto a colori), ma nel 1953 era ridotta come nella foto in b/n.
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