Esercizi di stile: la "Raggio Azzurro"

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Esercizi di stile: la "Raggio Azzurro"

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Salone dell'auto di Torino, 1955.
Per dimostrare le sue capacità costruttive, la Nardi presenta una concept car sul telaio da corsa dell'Aurelia B20 coupè IV serie, con motore 2500cc. V6 da 190CV (Kit Nardi). Viene disegnata dal 34enne Giovanni Michelotti, un astro nascente del design automobilistico Made in Italy tanto che nel salone precedente (1954) ben 40 vetture esposte erano state disegnate da lui.
La carrozzeria in pannelli d'alluminio viene assemblata dalla Vignale.
La Raggio azzurro numero 1 è assai estrosa, con il padiglione totalmente trasparente in Perspex (polimetilmetacrilato) montato su una intelaiatura d'acciaio e dotato di presa d'aria, all'interno del quale si retraggono i finestrini, parabrezza con doppia curvatura, code filanti a pinna, terzo faro centrale, guida a destra.
Tre anni dopo, al Salone di Parigi, viene presentata la Raggio azzurro numero 2. Più tradizionale della precedente, con coda a pinne, guida a sinistra, parabrezza e lunotto in Perspex con la parte centrale del tetto in Perspex colorato, finestrini senza deflettore. La meccanica è derivata dall'Aurelia B20 coupè IV serie, con telaio di serie rinforzato e motore a carburatore singolo da 140CV, senza kit Nardi. La carrozzeria in alluminio è sempre di Vignale su disegno di Michelotti. Le auto furono acquistate da due appassionati americani, in Florida la numero 2, in Georgia la numero 1 e dopo alcune rocambolesche vicende finirono in mano ad un collezionista texano. Restaurate nel 1989, furono ripresentate in pubblico al Concorso di Pebble beach nel 1990.
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Anonymous User

Re: Esercizi di stile: la "Raggio Azzurro"

Messaggio da leggere da Anonymous User »

La 1 ha un effetti un po' fumettesco, alla "BatMobile" , la vedo poco italiana diciamo.
La seconda in effetti è meno originale .
Grazie per il contributo !
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