...il saputello dei colori :D
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Re: ...il saputello dei colori :D
Mah!
L'ho vista la tua Phedra ..ma a guardare benbenino non mi pare nè Blu nè Azzurra.
Facciamo un celestino scuroscuro...intensamente scuro...tramonto inoltrato...quasi notte...e nonseneparli più? (:D
ciao Roberto
henryplotter
L'ho vista la tua Phedra ..ma a guardare benbenino non mi pare nè Blu nè Azzurra.
Facciamo un celestino scuroscuro...intensamente scuro...tramonto inoltrato...quasi notte...e nonseneparli più? (:D
ciao Roberto
henryplotter
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Re: ...il saputello dei colori :D
...ti capisco Roberto chiamare azzurro il nostro "blu" è operazione di grande fantasia >:D

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Re: ...il saputello dei colori :D
...Seba, poco sopra, dopo ampie ricerche, ci dice che il codice del Grigio Bernini è il 667...mi rimetto a lui 
Andrea Firenze

Andrea Firenze

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a proposito di blu.....
Torno sulla questione "blu" in seguito alle nostre perplessità e sembra per soddisfare una nicchia molto ristretta di phedristi, ci scuseranno gli altri per cotanto privilegio B)-, ora è disponibile (almeno così risulta sul car configurator per alcuni modelli della Phedra) il BLU FIORENTINO...... X( sono curioso di vederlo dal vivo, poi ovviamente noi "phedraforumistifiorentini" andremo tutti far riverniciare le nostre auto di quel colore (:P)
Andrea Firenze
Andrea Firenze

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Re: ...il saputello dei colori :D
Alla luce delle novita' introdotte dalla "nuova" :S Phedra (Restyling???) mi posso immaginare che il nuovo colore Blu Fiorentino sia esattamente lo stesso BLU che si chiamava prima azzurro Bellini.
Mi piace pero' immaginare che il cambio sia dovuto in onore del mio emerito concittadino che porta devozione sia ai colori che alla Phedra stessa e che quindi sia stato cambiato il nome in "Fiorentino" proprio in suo rispetto.
Ciao Andrea domani forse i passo a trovare cosi' ci si racconta come abbiamo passato gli ultimi tempi..... chiamami se non e' una giornata del fischio.
Roberto
Mi piace pero' immaginare che il cambio sia dovuto in onore del mio emerito concittadino che porta devozione sia ai colori che alla Phedra stessa e che quindi sia stato cambiato il nome in "Fiorentino" proprio in suo rispetto.
Ciao Andrea domani forse i passo a trovare cosi' ci si racconta come abbiamo passato gli ultimi tempi..... chiamami se non e' una giornata del fischio.
Roberto
Saluti - Roberto
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Re: ...il saputello dei colori :D
Ciao Roberto, dovrei essere abbastanza stanziale in studio, da ora che sono arrivato a stasera verso le 19...se passi da queste parti fermati, se ci devi venire apposta magari prima telefona.... per sicurezza
Andrea Firenze
Andrea Firenze

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Re: ...il saputello dei colori :D
Ok Andrea, dovrei fare visita a un cliente o a consulenti del cliente e sono sulla strada, comunque un trillo te lo darei lo stesso per non disturbare.
Roberto
Roberto
Saluti - Roberto
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Re: ...il saputello dei colori :D
ciao Andrea
ho letto in un altro post che mi avevi citato e mi scuso di non averti prontamente risposto.
Grazie per l'encomio che assume ancora più valore se indicato da uno come te.
Sinceramente l'abbinamento del colore della camicia con quello dell'auto non fu ricercato ma assolutamente casuale.
Mi ricordo che in autostrada, durante l'avvicinamento a Sasso Marconi ma soprattutto ad un mondo (quello degli amici della Phedra) che in quel momento era sconosciuto e quindi ci dava un po' di preoccupazione), mia moglier mi segnalò questo casuale abbinamento.
Non ci feci particolarmente attenzione non prevedendo che i futuri nuovi amici lo avrebbero immediatamente notato, con tutte le conseguenze del caso.
In ogni caso prometto che al prossimo raduno cercherò di ripetermi con il nuovo colre Phedra, di cui naturalmente non ricordo il nome
Ciao e spero di vederti presto
Carlo
ho letto in un altro post che mi avevi citato e mi scuso di non averti prontamente risposto.
Grazie per l'encomio che assume ancora più valore se indicato da uno come te.
Sinceramente l'abbinamento del colore della camicia con quello dell'auto non fu ricercato ma assolutamente casuale.
Mi ricordo che in autostrada, durante l'avvicinamento a Sasso Marconi ma soprattutto ad un mondo (quello degli amici della Phedra) che in quel momento era sconosciuto e quindi ci dava un po' di preoccupazione), mia moglier mi segnalò questo casuale abbinamento.
Non ci feci particolarmente attenzione non prevedendo che i futuri nuovi amici lo avrebbero immediatamente notato, con tutte le conseguenze del caso.
In ogni caso prometto che al prossimo raduno cercherò di ripetermi con il nuovo colre Phedra, di cui naturalmente non ricordo il nome
Ciao e spero di vederti presto
Carlo
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Re: ...il saputello dei colori :D
....prego Carlo
, ci terrei a vederti ,prossimamente, con la camicia in tinta con la tua splendida nuova Phedra, che, se non ricordo male
,..è grigio Guercino B)
Andrea Firenze


Andrea Firenze

Re: ...il saputello dei colori :D
Grazie ad andrea firenze per la conferma del colore della mia phedra blu mantegna, ed incuriosito sono andato su wikipedia per saperne di più; infatti la mia cultura si limita alla conoscenza di Donatello, Raffaello, Leonardo e Michelangelo, ovvero le tartarughe ninja!!!
Riporto di seguito quanto da me scoperto! Potrebbe inoltre servire per una futura ricerca dei miei figli
Andrea Mantegna (Isola di Carturo, 1431 – Mantova, 13 settembre 1506) è stato un pittore e incisore veneziano.
L'irreprensibile, come lo chiamavano alcuni suoi contemporanei, si formò nella bottega padovana dello Squarcione, dove matura il gusto per la citazione archeologica; venne a contatto con le novità dei toscani di passaggio in città: Fra Filippo Lippi, Paolo Uccello, Andrea del Castagno, e sopra tutti Donatello. Mantegna si distinse per la perfetta impaginazione prospettica, il gusto per il disegno nettamente delineato e per la forma monumentale delle figure, con forti analogie con l'opera di Melozzo da Forlì. Il contatto con le opere di Piero della Francesca, avvenuto a Ferrara, marcò ancora di più i suoi risultati sullo studio prospettico tanto da raggiungere livelli "illusionistici", che saranno tipici di tutta la pittura nord italiana. Sempre a Ferrara, poté conoscere il patetismo delle opere di Rogier van der Weyden rintracciabili nella sua pittura devozionale; attraverso la conoscenza delle opere di Giovanni Bellini, di cui sposerà la sorella, le forme dei suoi personaggi si addolciscono, senza perdere monumentalità, e vengono inserite in scenografie più ariose.
Vi saluto
Peppe
Riporto di seguito quanto da me scoperto! Potrebbe inoltre servire per una futura ricerca dei miei figli
Andrea Mantegna (Isola di Carturo, 1431 – Mantova, 13 settembre 1506) è stato un pittore e incisore veneziano.
L'irreprensibile, come lo chiamavano alcuni suoi contemporanei, si formò nella bottega padovana dello Squarcione, dove matura il gusto per la citazione archeologica; venne a contatto con le novità dei toscani di passaggio in città: Fra Filippo Lippi, Paolo Uccello, Andrea del Castagno, e sopra tutti Donatello. Mantegna si distinse per la perfetta impaginazione prospettica, il gusto per il disegno nettamente delineato e per la forma monumentale delle figure, con forti analogie con l'opera di Melozzo da Forlì. Il contatto con le opere di Piero della Francesca, avvenuto a Ferrara, marcò ancora di più i suoi risultati sullo studio prospettico tanto da raggiungere livelli "illusionistici", che saranno tipici di tutta la pittura nord italiana. Sempre a Ferrara, poté conoscere il patetismo delle opere di Rogier van der Weyden rintracciabili nella sua pittura devozionale; attraverso la conoscenza delle opere di Giovanni Bellini, di cui sposerà la sorella, le forme dei suoi personaggi si addolciscono, senza perdere monumentalità, e vengono inserite in scenografie più ariose.
Vi saluto
Peppe