Certo è che farli in meno di due settimane rappresenta un collaudo intensivo.
Ho ritirato la mia Nuova Musa 1.4 16V Platino DFN sabato 17 novembre.


Dopo pochi giorni mi ha portato al mare, purtroppo per lavoro, a Trieste, dove è tornata anche la settimana successiva. Due tour per accumulare 1.600 km netti di autostrada.


Un po’ di numeri.



Le prime impressioni.
Il comportamento del piccolo 1.4 16V non è una sorpresa, è un’unità che si adegua probabilmente ad un uso diverso dal mio (prevalentemente autostradale) e la coppia molto in alto suggerisce una guida molto rilassata perché per trarre qualche soddisfazione in termini di grinta occorre sfondare i 4500 giri, e sentire gridare il piccolo propulsore non mi sembra propriamente una cosa adeguata ad un pacifico monovolume compatto. Fatta questa premessa (ma non si può non sapere che cosa si sta comprando, e io lo sapevo) il resto è solo una grande godibilità, relax totale, basta aspettare i missili a 200 all’ora prima di avventurarsi a superare il furgone che ci precede a 120 all’ora e il gioco è fatto (by the way: si arriva a casa molto più sereni).
Stesso discorso per il comportamento stradale: la tenuta è ineccepibile e le traiettorie a mio avviso ben impostabili, ovviamente rolla un po’ quando alle curve si abbina una certa allegria, ma ancora: abbiamo scoperto che è alta quasi un metro e settanta solo nei curvoni o ce lo immaginavamo appena usciti dal concessionario? In ogni caso la sensazione di sicurezza è al massimo… non sono intervenuto nel thread della Classe A perché non avrei portato alcun contributo fattivo, ma noi Italiani ci dimentichiamo tutto molto in fretta e per esempio non abbiamo fatto caso che la nostra Musa è arrivata nelle strade in un’unica soluzione senza singolari ritardi dovuti ad alci che ci attraversavano la strada.
La qualità della vita a bordo è eccellente, il merito va attribuito anche in parte alla configurazione che integra il già ottimo livello della Platino; in primo luogo il DFN ma anche il connect (dipende da quel che si fa e da quel che si vuole, io vengo continuamente “spedito” in posti che non conosco, con un senso di orientamento zero e odio fili e ventose in giro per l’abitacolo…) e i sensori di parcheggio, rendono tutto molto più facile nella vita di tutti i giorni.
Ammetto: sempre stato contrario ai cambi non convenzionali, faccio parte di quelli che “io il cambio automatico mai” e su altre Lancia che mi onoro di possedere (un paio piuttosto “datate”) mi va bene il meccanico, ma su questo DFN un paio di parole in più mi fa piacere spenderle. Inutile ricordare tecnicamente come funziona, se n’è parlato già molto, ricordo solo che è un cambio meccanico anche questo, e come un meccanico funziona, solo che fa tutto lui. La cambiata non è fulminante, questo può disorientare ma nel quadro di una guida rilassata (in questa piccola MPV è tutto molto coerente) è fantastico. La tentazione di andare in sequenziale con la manina dura due minuti, poi metti in “auto” e vai come su uno scooterone. Chi vuol fare vallelunga magari si annoia, chi, come credo molti di noi, vive tra code e semafori, si gode un bel vantaggio competitivo sulla guida “vecchia maniera”…
Sempre sulla qualità della vita a bordo, a parte optional vari, ho trovato molto comoda la posizione di guida e le persone che ho ospitato hanno trovato molto comodi tutti i posti, anche quelli posteriori che in occasione di una serata erano occupati da tre adulti tutti piuttosto soddisfatti. Col gran luce, arretrando le tendine, la sensazione è molto simile al plein air, davvero appagante.
Il bagagliaio è molto ampio, solo il caricatore CD (da 10) lo rende non del tutto regolare, ma i bagagli di 4 persone ci stanno proprio tutti e bene.
Il livello della qualità dei materiali, secondo me, è molto buono e se non lo fosse, la percezione che si trae è questa.
Poiché non c’è nulla di perfetto a questo mondo, alcune altre osservazioni, tralasciando quelle ovvie che talvolta ho sentito:” il montante anteriore impedisce la totale visibilità”, “il parasole è in alto”, “quando passo nelle pozzanghere arriva tanta acqua”… ma mi sembrano osservazioni simili a quelle di chi decidendo di visitare la Lapponia esclama: “azz che freddo però...”. Se ti compri una Corvette con un muso di due metri l’acqua non ti arriva, e il parasole è in basso su una Stratos, visto che supera di poco il metro di altezza…
Parlo invece dei particolari migliorabili a prescindere dal tipo di vettura.
I retrovisori esterni non sono il massimo, non so se è una mia impressione.
Il consumo non è da record (mi dicono che dopo migliora).
Un millesei o milleotto con una centoventina di cavalli e una coppia un po’ più bassa avrebbe soddisfatto anche chi decide di fare di questa vettura la sua auto principale e la preferisce a segmenti superiori perché semplicemente vuole una vettura spaziosa dentro e compatta fuori.
Detto questo, il mio primo giudizio è del tutto positivo, una macchina che vale tutti gli euro che costa e forse di più.
2000 km sono pochi, ma iniziamo bene…
Ciao
Corrado