articolo sulla Thesis

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articolo sulla Thesis

Messaggio da leggere da matteozanetta@omniauto.it »

18.11.01) Venerdi 16 novembre 2001, ore 16.00: Il sole splende ed un cielo azzurro si contrappone agli splendidi colori autunnali che circondano la magnifica cornice del Lago Maggiore. Sto percorrendo la strada che congiunge Arona con Stresa, costeggiando appunto il lago, che oggi, complice il sole, sembra ancora più bello del solito: sono abbastanza ansioso perchè mi sto recando a vedere una vettura importantissima sulla quale, si può dire, grava il compito di risollevare le sorti di Lancia: la Thesis. L'ho già vista, prima al salone di Ginevra, poi, più volte, lievemente camuffata durante dei collaudi su strada, eppure non vedo l'ora di rivederla in veste definitiva.

Una volta a Stresa, raggiungo, sul Lungolago, l'Hotel Regina Palace, dove appunto ha luogo la presentazione ufficiale della nuova ammiraglia della Casa di Chivasso: appena varcato il cancello del parcheggio dell'albergo, me la trovi davanti, nera, sotto un gazebo.

Non è possibile non fermarsi ad ammirarla: la linea è decisamente personale, la grossa calandra cromata, che ricorda quella delle Lancia del passato, non può passare inosservata: a molti quel frontale così imponente potrà non piacere, ma secondo me è piacevole ed è in grado di dare il giusto risalto alla vettura, sebbene, come detto più volte, il giudizio estetico è un fattore puramente soggettivo.

Mi avvicino alla vettura, osservo bene i fari anteriori, lucidi, dotati di lampade bixenon e con incorporati gli indicatori di direzione, poi mi sposto, seguendo con gli occhi la linea imponente della fiancata, sulla quale spicca una serie di cromature non troppo accentuata, per arrivare al faro posteriore, esteticamente molto tecnologico, verticale, composto da una fitta sequenza di led; guardo bene il posteriore: le luci di retromarcia ed i fari retronebbia sono accanto alla targa, in una posizione tale da ricordare quella della Rolls Royce Corniche IV.

In questa vettura del ventunesimo secolo, contraddistinta da linee tese e curve, si trovano moltissimi richiami alle mitiche Lancia del passato, particolarmente alla Flaminia ed all'Aurelia, e non è possibile rimanere indifferenti: la Thesis è una vettura che suscita emozioni.

Osservando bene la carrozzeria, non sono riuscito a trovare alcun difetto di assemblaggio: sembra proprio che questa volta il gruppo Fiat sia stato veramente in grado di creare un'ammiraglia degna di questo nome, capace di competere, sul piano qualitativo, con le blasonate tedesche. Al contrario, la filosofia "emotiva" della vettura, in linea con le Lancia degli anni 30, mi sembra più vicina a quella delle vetture inglesi, caratterizzate da lusso, fascino e classe. Attualmente quindi, vedrei più la Jaguar S-type come diretta concorrente della Thesis: BMW Serie 5 ed Audi A6 sono caratterizzate da una maggiore dinamicità e sono sicuramente meno devote al lusso.

Mi sposto ora da quell'esemplare sotto il gazebo, per recarmi in un'altra zona del parco, ove vi trovo altre Thesis, di altri colori e le osservo da lontano: sono decisamente imponenti, le maggiori dimensioni rispetto alle concorrenti si percepiscono subito; d'altronde la Thesis, lunga 4888 mm e larga 1830 mm, si pone a metà tra le dimensioni di una Mercedes benz E-klasse ed una S-klasse.

Anche queste sono esenti da difetti di assemblaggio, e noto la grande cura per i particolari, come i sensori del park distance control perfettamente "annegati" nei paraurti, i lavafari a scomparsa, protetti da una sottile palpebra cromata, oppure, ancora, i bei fari fendinebbia, poco visibili ed in posizione ottimale.



Anche il posteriore è molto interessante, caratterizzato dai già citati fari a led che affiancano luce di posizione, di stop e gli indicatori di direzione, mentre più in basso vi sono i catarifrangenti e, come detto, a fianco del porta targa fari retronebbia e di retromarcia.



Mi avvicino ad uno degli esemplari, metto la mano sulla maniglia, cromata, ed ho subito una piacevole sorpresa: vi è un piccolo pulsante che serve ad aprire lo sportello: non è quindi necessario tirare la maniglia poichè il meccanismo è soft-touch, per intenderci come quello che apre i portabagagli di molte vetture tedesche.

Una volta aperta la pesante portiera (in senso positivo), mi trovo davanti ad un abitacolo che supera le mie aspettative: anche all'interno la qualità dell'assemblaggio è notevole, quasi teutonico, le guarnizioni calzano perfettamente il contorno della portiera e non si possono proprio muovere critiche alla cura dei particolari.



Osservo i battitacchi cromati con la scritta Lancia scolpita in bella vista, la zona piedi perfettamente rivestita in moquette, ed i sedili, rivestiti in un bellissimo Alcantara® (utilizzato anche per la parte bassa della plancia) e dotati di regolazioni elettriche; alzando lo sguardo, noto che la radica (verissima e a poro aperto!) è presente nell'abitacolo nella giusta quantità, senza esagerazioni, come d'altronde il magnesio traforato per via della climatizzazione ARIA DIFFUSA (vedi "speciale LANCIA THESIS"); solo alcune plastiche risultano meno appaganti degli altri materiali, ma è una sciocchezza.

Decisamente notevole anche l'interno rivestito in Pelle Poltrona Frau, sicuramente a livello delle tanto decantate vetture Inglesi... (che di pelli se ne intendono)

Mi siedo al posto di guida, il sedile, morbido, dotato di supporto lombare regolabile elettricamente, risulta molto confortevole. Davanti a me il volante (regolabile) di giuste dimensioni, a quattro razze, rivestito in morbida pelle, con i comandi per l'impianto audio. La strumentazione è quella convenzionale con gli indicatori contornati da un bel profilo metallico, a cui si aggiunge al centro un bel display per il check control ed informazioni supplementari, mentre sotto il contagiri si trova l'indicatore del consumo istantaneo; da notare il fatto che, accendendo le luci, gli indicatori risultano retroilluminati di blu.

Al centro della plancia spicca ovviamente lo schermo del sistema GPS Connect, dal quale si regola (sulle vetture che lo adottano) anche il sistema Hi Fi ed i comandi del climatizzatore con la regolazione di temperatura e flussi separata per guidatore e passeggero.



Bella la leva del cambio automatico in metallo lucido con il pomello in plastica e legno.

Anche sedendosi sul divano posteriore non si fatica a trovare subito la posizione più confortevole: c'è spazio da vendere! Necessario notare la presenza delle bocchette centrali per l'aerazione della zona posteriore (d'obbligo su una vettura del genere) dotate inoltre di un piccolo visore che permette di regolare indipendentemente la climatizzazione per i soli posti posteriori (optional).



In definitiva la nuova THESIS che che se ne dica è un'ammiraglia a tutti gli effetti, confortevole, spaziosa, elegante e ben assemblata. L'unico appunto che le si potrebbe muovere riguarda la scelta delle motorizzazioni non del tutto all'altezza (vedi "speciale LANCIA THESIS"). Prossimamente effettueremo una prova su strada e vi sapremo dire di più anche per quanto riguarda il comportamente.






DOTAZIONI DI SERIE E A RICHIESTA

Sarà possibile ordinare la Thesis, indipendentemente dalla motorizzazione, in due varianti di allestimento:

Thesis e Thesis EMBLEMA

Spiccano tra gli equipaggiamenti di serie di entrambe le versioni cerchi in lega da 16”, fari bixenon, sensore pioggia, specchi regolabili, riscaldabili e abbattibili elettricamente con luce antipozzanghera incorporata azionabile tramite telecomando, climatizzatore bizona, display da 7”, impianto Hi Fi, telefono GSM, ABS, ammortizzatori a controllo elettronico, Cruise control, ESP, ASR, freno a mano automatico, idroguida ad asservimento variabile e ben 8 airbag.

La versione EMBLEMA sarà dotata inoltre di cristalli posteriori bruniti, di edili riscaldabili in alcantara o pelle, funzione easy-entry /exit per sedile guida e volante (quest'ultimi aprendo la portiera si spostano elettricamente per facilitare l'entrata) con personalizzazione e memoria dei settaggi di tre posizioni lato guida (anche degli specchi esterni e del volante), tendina parasole elettrica, sistema di navigazione GPS, Hi Fi Bose Sound System con caricatore Cd (11 altoparlanti).

Tra gli optionals per entrambe le versioni spiccano invece:

cerchi in lega da 17”, tetto apribile a celle solari, vetri antieffrazione, Keyless-System, interni in pelle nappa Poltrona Frau, sedili anteriori in pelle climatizzati con massaggio, divano posteriore in pelle con massaggio e parte centrale “business”, Televisore ed infine sensore di parcheggio PDC.

Abbastanza curiosa la scelta di Lancia di offrire l'antifurto volumetrico solo a pagamento su entrambe le versioni.

Due sono le tinte pastello disponibili: Nero Donatello e l'immancabile Blu Lancia.

Sono disponibili, con sovrapprezzo, dieci varianti di colore metallescenti, tra le quali quattro tonalità di Grigio, due tonalità di Blu, quindi Bordeaux, Verde scuro, Azzurro e Nero (tutte le tinte metallescenti hanno nomi ispirati a pittori).

Il tessuto fresco-lana che equipaggia di serie Thesis può essere beige, grigio, blu, come d'altronde l'alcantara o la pelle che equipaggiano di serie Thesis EMBLEMA e che può equipaggiare a pagamento Thesis.

La pelle Nappa Poltrona Frau, optional per Thesis EMBLEMA, può essere richiesta nelle tinte Beige, Grigio, Blu, Antracite e Tabacco.

[vedi anche l'articolo precedente: speciale LANCIA THESIS]





M.Z. (matteozanetta@omniauto.it)
EMANUELE

Re: articolo sulla Thesis

Messaggio da leggere da EMANUELE »

spero sia una nuova auto riuscita per la lancia che bellezze che fa la lancia
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