abbiamo sempre meno i motivi per comperare italiano....
Re: Fiat
emilio ha scritto:
> Buongiorno,
> quindi invece di generare introiti indiretti per l'Italia,
> tutti gli indotti prodotti dal tuo acqiesto saranno per i
> paesi esteri (salvo la commissione del concessionario che
> esistono anche se compri una Fiat "straniera").
non ti meravigliare Emilio, tu vivi in Francia e li si è portati di default a difendere e generare introiti ma anche "immagine" per il proprio paese e i suoi prodotti, a prescindere da dove poi una propria impresa fa impresa, anzi si è contenti quando una industria o una peculiarità Francese "invade" un mercato altrui e diventa piu forte,
qua in Italia la regola è opposta non appena c'è una scusa... e anche quando non c'è!
d'altra parte l'esempio dall'alto che noi abbiamo è che governanti e rappresentanti di Stato e locali qui girano in Audi e Bmw pur avendo in casa prodotti e marchi come Lancia, Maserati, Alfa ecc.. giusto per difendere la nostra economia e immagine verso il mercato e il paese....
..da voi (ma anche in Germania, Giappone, Usa, ecc.) questo sarebbe impensabile... :-/
> Buongiorno,
> quindi invece di generare introiti indiretti per l'Italia,
> tutti gli indotti prodotti dal tuo acqiesto saranno per i
> paesi esteri (salvo la commissione del concessionario che
> esistono anche se compri una Fiat "straniera").
non ti meravigliare Emilio, tu vivi in Francia e li si è portati di default a difendere e generare introiti ma anche "immagine" per il proprio paese e i suoi prodotti, a prescindere da dove poi una propria impresa fa impresa, anzi si è contenti quando una industria o una peculiarità Francese "invade" un mercato altrui e diventa piu forte,
qua in Italia la regola è opposta non appena c'è una scusa... e anche quando non c'è!
d'altra parte l'esempio dall'alto che noi abbiamo è che governanti e rappresentanti di Stato e locali qui girano in Audi e Bmw pur avendo in casa prodotti e marchi come Lancia, Maserati, Alfa ecc.. giusto per difendere la nostra economia e immagine verso il mercato e il paese....
..da voi (ma anche in Germania, Giappone, Usa, ecc.) questo sarebbe impensabile... :-/
Re: Fiat
forse sono stato franiteso....
..3 anni fa ho preferito una 147 ad una straniera proprio perchè prodotta in italia (con il lavoro di operai italiani).......
...l'avessero prodotta all'estero probabilmente avrei acquistato una sua concorrente...
..tutto qua...
dal punto di vista "definiamolo campanilistico" che senso ha preferire una vettura inferiore di marca italiana ma prodotta all'estero ........ingrassare la famiglia agnelli e la dirigenza fiat?
ma che vadano a zappare la terra........
..3 anni fa ho preferito una 147 ad una straniera proprio perchè prodotta in italia (con il lavoro di operai italiani).......
...l'avessero prodotta all'estero probabilmente avrei acquistato una sua concorrente...
..tutto qua...
dal punto di vista "definiamolo campanilistico" che senso ha preferire una vettura inferiore di marca italiana ma prodotta all'estero ........ingrassare la famiglia agnelli e la dirigenza fiat?
ma che vadano a zappare la terra........
Re: Fiat
Quoto HFil e cito uno stralcio di Autoblog : "Il 29 marzo scorso il BMW Group ha inaugurato ufficialmente lo stabilimento BMW di Chennai-India...."
Risulta a qualcuno che i tedeschi stiano boiccottando il marchio ? C'è qualcuno disposto ad affermarlo ? Io no. Personalmente compro italiano e continuerò finchè trovo il prodotto che mi serve in quel momento. Meglio se di qualità concorrenziale, come mi pare di potere affermare nelle fasce di mercato in cui acquisto.
Non voglio proporre il solito pastone, stramasticato e ormai insapore della 147 Vs Golf, ma se 7 anni fà fosse uscita da Ticky anzichè da Pomigliano d'Arco l'avrei comprata lo stesso. E siccome Europassistance & C. da me non ha mai visto una lira in venti anni di auto italiane nel mio garage, ne io ho mai fatto l'autostop con gli effetti personali in mano, le mani sporche d'olio e l'aria vagamante incazzata ne deduco che "...vetture inferiori di marca italiana..." io non ne ho mai guidato. E non credo dipenda esclusivamente dal buon trattamento che riservo alle auto.
Un saluto Gianluca
Risulta a qualcuno che i tedeschi stiano boiccottando il marchio ? C'è qualcuno disposto ad affermarlo ? Io no. Personalmente compro italiano e continuerò finchè trovo il prodotto che mi serve in quel momento. Meglio se di qualità concorrenziale, come mi pare di potere affermare nelle fasce di mercato in cui acquisto.
Non voglio proporre il solito pastone, stramasticato e ormai insapore della 147 Vs Golf, ma se 7 anni fà fosse uscita da Ticky anzichè da Pomigliano d'Arco l'avrei comprata lo stesso. E siccome Europassistance & C. da me non ha mai visto una lira in venti anni di auto italiane nel mio garage, ne io ho mai fatto l'autostop con gli effetti personali in mano, le mani sporche d'olio e l'aria vagamante incazzata ne deduco che "...vetture inferiori di marca italiana..." io non ne ho mai guidato. E non credo dipenda esclusivamente dal buon trattamento che riservo alle auto.
Un saluto Gianluca
Re: Fiat
HFil ha scritto:
>
> emilio ha scritto:
> > Buongiorno,
> > quindi invece di generare introiti indiretti per l'Italia,
> > tutti gli indotti prodotti dal tuo acqiesto saranno per i
> > paesi esteri (salvo la commissione del concessionario che
> > esistono anche se compri una Fiat "straniera").
>
> non ti meravigliare Emilio, tu vivi in Francia e li si è
> portati di default a difendere e generare introiti ma anche
> "immagine" per il proprio paese e i suoi prodotti, a
> prescindere da dove poi una propria impresa fa impresa, anzi
> si è contenti quando una industria o una peculiarità Francese
> "invade" un mercato altrui e diventa piu forte,
Ciao HFil,
è si', oramai (sfortunatamente) ho più vissuto in Francia che in Italia.
E appunto come doppio cittadino dei due paesi effettivamente alcune differenze nei comportamenti di cui stiamo parlando li riscontro di sovente.
Ma è paradossale in quanto le PMI francesi sono molto meno dinamiche all'export rispetto a quelle italiane che difendono, IMHO, molto bene il Made in Italy SALVO quando decidono di comprarsi la macchina. Bel paradosso.
Basta guardare il parco auto quando frequenti un grosso salone come quello del mobile a Milano. L'ultima volta (quest'anno) ho visto si e no' tre Thesis ed una Quattroporte nei posteggi espositori ma quante A6/8, BMW 5/7, Mercedes
>
> qua in Italia la regola è opposta non appena c'è una scusa...
> e anche quando non c'è!
> d'altra parte l'esempio dall'alto che noi abbiamo è che
> governanti e rappresentanti di Stato e locali qui girano in
> Audi e Bmw pur avendo in casa prodotti e marchi come Lancia,
> Maserati, Alfa ecc.. giusto per difendere la nostra economia
> e immagine verso il mercato e il paese....
> ..da voi (ma anche in Germania, Giappone, Usa, ecc.) questo
> sarebbe impensabile... :-/
Si'. Addirittura una ventina d'anni fa une circolare del ministero degli affari esteri francesi aveva richiamo l'attenzione sul fatto, chidedendo al personale francese all'estero di comprare solo auto francesi (di rappesentanza e personali).
Semplice questione di coerenza di immagine che, IMHO, lascia da parte tutte le questioni di ultra patriottismo e nazionalismo (come stiamo conoscendo di nuovo in Francia, ma qui divento pesantemente OT)
OT finale :
Tanto per stroncare tutta interpretazione di parte vorrei solo segnalare ai gentili lettori che essendo "tri" nazionale italo-franco-belga, con genitori che hanno conosciuto la 2a guerra (ed in campi opposti) non potro' mai e poi mai difendere delle posizioni puramente nazionaliste, pero' il disprezzo degli italiani rispetto alle marche automobiliste italiane è qualcosa che NON riesco a capire.
Emilio
>
> emilio ha scritto:
> > Buongiorno,
> > quindi invece di generare introiti indiretti per l'Italia,
> > tutti gli indotti prodotti dal tuo acqiesto saranno per i
> > paesi esteri (salvo la commissione del concessionario che
> > esistono anche se compri una Fiat "straniera").
>
> non ti meravigliare Emilio, tu vivi in Francia e li si è
> portati di default a difendere e generare introiti ma anche
> "immagine" per il proprio paese e i suoi prodotti, a
> prescindere da dove poi una propria impresa fa impresa, anzi
> si è contenti quando una industria o una peculiarità Francese
> "invade" un mercato altrui e diventa piu forte,
Ciao HFil,
è si', oramai (sfortunatamente) ho più vissuto in Francia che in Italia.
E appunto come doppio cittadino dei due paesi effettivamente alcune differenze nei comportamenti di cui stiamo parlando li riscontro di sovente.
Ma è paradossale in quanto le PMI francesi sono molto meno dinamiche all'export rispetto a quelle italiane che difendono, IMHO, molto bene il Made in Italy SALVO quando decidono di comprarsi la macchina. Bel paradosso.
Basta guardare il parco auto quando frequenti un grosso salone come quello del mobile a Milano. L'ultima volta (quest'anno) ho visto si e no' tre Thesis ed una Quattroporte nei posteggi espositori ma quante A6/8, BMW 5/7, Mercedes
>
> qua in Italia la regola è opposta non appena c'è una scusa...
> e anche quando non c'è!
> d'altra parte l'esempio dall'alto che noi abbiamo è che
> governanti e rappresentanti di Stato e locali qui girano in
> Audi e Bmw pur avendo in casa prodotti e marchi come Lancia,
> Maserati, Alfa ecc.. giusto per difendere la nostra economia
> e immagine verso il mercato e il paese....
> ..da voi (ma anche in Germania, Giappone, Usa, ecc.) questo
> sarebbe impensabile... :-/
Si'. Addirittura una ventina d'anni fa une circolare del ministero degli affari esteri francesi aveva richiamo l'attenzione sul fatto, chidedendo al personale francese all'estero di comprare solo auto francesi (di rappesentanza e personali).
Semplice questione di coerenza di immagine che, IMHO, lascia da parte tutte le questioni di ultra patriottismo e nazionalismo (come stiamo conoscendo di nuovo in Francia, ma qui divento pesantemente OT)
OT finale :
Tanto per stroncare tutta interpretazione di parte vorrei solo segnalare ai gentili lettori che essendo "tri" nazionale italo-franco-belga, con genitori che hanno conosciuto la 2a guerra (ed in campi opposti) non potro' mai e poi mai difendere delle posizioni puramente nazionaliste, pero' il disprezzo degli italiani rispetto alle marche automobiliste italiane è qualcosa che NON riesco a capire.
Emilio
Re: Fiat
emilio ha scritto:
> Semplice questione di coerenza di immagine che, IMHO, lascia
> da parte tutte le questioni di ultra patriottismo e
> nazionalismo (come stiamo conoscendo di nuovo in Francia, ma
> qui divento pesantemente OT)
>
> OT finale :
> Tanto per stroncare tutta interpretazione di parte vorrei
> solo segnalare ai gentili lettori che essendo "tri" nazionale
> italo-franco-belga, con genitori che hanno conosciuto la 2a
> guerra (ed in campi opposti) non potro' mai e poi mai
> difendere delle posizioni puramente nazionaliste, pero' il
> disprezzo degli italiani rispetto alle marche automobiliste
> italiane è qualcosa che NON riesco a capire.
>
Emilio, Anch'io non voglio entrare e portare il discorso sul nazionalismo o localismo piu oltranzista (che peraltro è una cosa che non condivido per nessun aspetto e anzi.... quasi avverso), il mio è semplicemente una considerazione anche diversa e addirittura all'estremo opposto, cioè che qua *è moda* ed è *IN* dire *ho l'auto straniera* per specificare che tu "sei arrivato" e non hai quelle schifezze italiane, che sono schifezze a prescindere e a priori senza nessuna poi cognizione che anzi porta a far eccellere gli altri senza discussione (almeno sino a quando -rarissimo- non si riesce a fare diventare moda una cosa italiana, l'ultima volta per le auto qui fu con la Thema 20 anni fa e ora fa un po' capolino (con un po di diffidenza) la 500 ma è la prima volta in questi 20 anni...).
Ma allargo il discorso, tu hai parlato facendo riferimento che il discorso vale per le auto: ebbene NO.
Non è solo l'auto il settore dove c'è questa tendenza: forse è la cosa piu visibile (e se vuoi FIat per anni si è anche meritata una certa nomea) ma la cosa è allargata a tutto da almeno 20 anni, dai "favolosi anni 80" : in Italia saremmo tra i produttori piu quotati al mondo di calzature? Ebbene qua dagli anni 80 si pagavano 2-300.000 lire per avere la firma ai piedi che era americana, poi tedesca o altro ancora a seconda delle esigenze: mai italiane nella gente comune-trendy. Vuoi spostare il discorso sulla moda-vestiti? Anche qua siamo tra i piu quotati al mondo.. eppure qui le firme piu "IN" che valevano per una camicia o un pantalone sono state perlopiu terra di conquista straniera da 20 anni. Vuoi spostare il discorso su qualunque accessorio? Occhiali? tecnologie varie? Artigianato? Addirittura vuoi sul turismo? L'italia non ha niente da invidiare a nessun paese al mondo, ma qua è diventato "In" dire che si va ovunque nel mondo, Londra, Parigi, Usa, Sharm, Formentera, Grecia, Austria, Cuba o Brasile.... per dire che non si stava in Italia (a parte 3-4 posti famosi), detto poi da gente che magari non ha mai messo piede a Roma, in Sardegna Sicilia o Salento o che non ha mai visto la Toscana...
Hanno provato a inculcare per un periodo (ma qua era talmente evidente che non era possibile diventasse moda) che il giusto modo di mangiare e bere non era quello della dieta mediterranea all'Italiana e che i nostri cibi erano sbagliati.... Per un periodo fu moda dire che si mangiavano panini e imbottiti e qualunque cibo "esotico" del pianeta... poi ripeto.. almeno in questo campo forse perche nel resto del mondo è talmente invidiata la ns cucina, che le cosa è fallita persino sugli italiani... e ora almeno qui ci vantiamo di mangiare all'Italiana...
Insomma ripeto, non è e non vuole essere un discorso di nazionalismo estremo ma solo il constatare che qui si è arrivati all'estremo opposto: l'usare come metodo di pensiero comune il non comprare e il non valorizzare il tuo prodotto "a prescindere", senza peraltro capire (cosa che evidentemente in paesi come la Francia, Germania, il Japp, o gli Usa insegnano fin da bambini) che il vendere/comprare un prodotto del tuo paese non è solo il guadagno del "furbone-imprenditore di turno" che lo produce ma qualcosa che si ripercuote su tutta la tua economia o finanza del tuo paese e che arriva anche alle tue tasche, alle tue tasse o Iva del tuo paese e che quindi sara anche a tuo vantaggio e della societa dove vivi. E lo stesso discorso vale anche quando lo Stato stesso decide aiuti per una tua grossa impresa o un settore, cosa che qua è vista come un furto dalle tue tasche o un regalo al potente mentre da voi si comprende come questo a catena torni allo Stato stesso in termini di introiti in quota molto maggiore che non l'aiuto che ha fornito. Da voi mai qualcuno boicotta una vs azienda se lo stato decide aiuti alla Renault, alla Peugeot o alla Michelin. Qua invece diventa la battuta e qualunquismo globale per non comprare quei nostri prodotti... a prescindere che poi dietro a questo come purtroppo pure accade, ma accade ovunque, ci siano anche tante cose sporche.
Per concludere e tornare sulle auto: non è in discussione la passione o la voglia personale verso un prodotto (se uno adora la Bmw o la Porsche o vuole una moto con le caratteristiche di una Harley davidson DEVE togliersi le sue voglie, siamo in un mondo libero!) ma è per quella stra-grande maggioranza di acquisti fatti su prodotti il cui puro interesse è zero o acquisto per "sentito dire" dove poi nella realta sia l'uno che l'altro prodotto possono soddisfare le richieste che qui si dice "non quello Italiano" mentre altrove se uno vale l'altro si pensa al contrario "beh... meglio quello del mio paese". bye e imho
> Semplice questione di coerenza di immagine che, IMHO, lascia
> da parte tutte le questioni di ultra patriottismo e
> nazionalismo (come stiamo conoscendo di nuovo in Francia, ma
> qui divento pesantemente OT)
>
> OT finale :
> Tanto per stroncare tutta interpretazione di parte vorrei
> solo segnalare ai gentili lettori che essendo "tri" nazionale
> italo-franco-belga, con genitori che hanno conosciuto la 2a
> guerra (ed in campi opposti) non potro' mai e poi mai
> difendere delle posizioni puramente nazionaliste, pero' il
> disprezzo degli italiani rispetto alle marche automobiliste
> italiane è qualcosa che NON riesco a capire.
>
Emilio, Anch'io non voglio entrare e portare il discorso sul nazionalismo o localismo piu oltranzista (che peraltro è una cosa che non condivido per nessun aspetto e anzi.... quasi avverso), il mio è semplicemente una considerazione anche diversa e addirittura all'estremo opposto, cioè che qua *è moda* ed è *IN* dire *ho l'auto straniera* per specificare che tu "sei arrivato" e non hai quelle schifezze italiane, che sono schifezze a prescindere e a priori senza nessuna poi cognizione che anzi porta a far eccellere gli altri senza discussione (almeno sino a quando -rarissimo- non si riesce a fare diventare moda una cosa italiana, l'ultima volta per le auto qui fu con la Thema 20 anni fa e ora fa un po' capolino (con un po di diffidenza) la 500 ma è la prima volta in questi 20 anni...).
Ma allargo il discorso, tu hai parlato facendo riferimento che il discorso vale per le auto: ebbene NO.
Non è solo l'auto il settore dove c'è questa tendenza: forse è la cosa piu visibile (e se vuoi FIat per anni si è anche meritata una certa nomea) ma la cosa è allargata a tutto da almeno 20 anni, dai "favolosi anni 80" : in Italia saremmo tra i produttori piu quotati al mondo di calzature? Ebbene qua dagli anni 80 si pagavano 2-300.000 lire per avere la firma ai piedi che era americana, poi tedesca o altro ancora a seconda delle esigenze: mai italiane nella gente comune-trendy. Vuoi spostare il discorso sulla moda-vestiti? Anche qua siamo tra i piu quotati al mondo.. eppure qui le firme piu "IN" che valevano per una camicia o un pantalone sono state perlopiu terra di conquista straniera da 20 anni. Vuoi spostare il discorso su qualunque accessorio? Occhiali? tecnologie varie? Artigianato? Addirittura vuoi sul turismo? L'italia non ha niente da invidiare a nessun paese al mondo, ma qua è diventato "In" dire che si va ovunque nel mondo, Londra, Parigi, Usa, Sharm, Formentera, Grecia, Austria, Cuba o Brasile.... per dire che non si stava in Italia (a parte 3-4 posti famosi), detto poi da gente che magari non ha mai messo piede a Roma, in Sardegna Sicilia o Salento o che non ha mai visto la Toscana...
Hanno provato a inculcare per un periodo (ma qua era talmente evidente che non era possibile diventasse moda) che il giusto modo di mangiare e bere non era quello della dieta mediterranea all'Italiana e che i nostri cibi erano sbagliati.... Per un periodo fu moda dire che si mangiavano panini e imbottiti e qualunque cibo "esotico" del pianeta... poi ripeto.. almeno in questo campo forse perche nel resto del mondo è talmente invidiata la ns cucina, che le cosa è fallita persino sugli italiani... e ora almeno qui ci vantiamo di mangiare all'Italiana...
Insomma ripeto, non è e non vuole essere un discorso di nazionalismo estremo ma solo il constatare che qui si è arrivati all'estremo opposto: l'usare come metodo di pensiero comune il non comprare e il non valorizzare il tuo prodotto "a prescindere", senza peraltro capire (cosa che evidentemente in paesi come la Francia, Germania, il Japp, o gli Usa insegnano fin da bambini) che il vendere/comprare un prodotto del tuo paese non è solo il guadagno del "furbone-imprenditore di turno" che lo produce ma qualcosa che si ripercuote su tutta la tua economia o finanza del tuo paese e che arriva anche alle tue tasche, alle tue tasse o Iva del tuo paese e che quindi sara anche a tuo vantaggio e della societa dove vivi. E lo stesso discorso vale anche quando lo Stato stesso decide aiuti per una tua grossa impresa o un settore, cosa che qua è vista come un furto dalle tue tasche o un regalo al potente mentre da voi si comprende come questo a catena torni allo Stato stesso in termini di introiti in quota molto maggiore che non l'aiuto che ha fornito. Da voi mai qualcuno boicotta una vs azienda se lo stato decide aiuti alla Renault, alla Peugeot o alla Michelin. Qua invece diventa la battuta e qualunquismo globale per non comprare quei nostri prodotti... a prescindere che poi dietro a questo come purtroppo pure accade, ma accade ovunque, ci siano anche tante cose sporche.
Per concludere e tornare sulle auto: non è in discussione la passione o la voglia personale verso un prodotto (se uno adora la Bmw o la Porsche o vuole una moto con le caratteristiche di una Harley davidson DEVE togliersi le sue voglie, siamo in un mondo libero!) ma è per quella stra-grande maggioranza di acquisti fatti su prodotti il cui puro interesse è zero o acquisto per "sentito dire" dove poi nella realta sia l'uno che l'altro prodotto possono soddisfare le richieste che qui si dice "non quello Italiano" mentre altrove se uno vale l'altro si pensa al contrario "beh... meglio quello del mio paese". bye e imho
Re: Fiat
Caro HFil,
beh allora i miei hanno fatto bene di lasciare l'Italia alla fine degli anni '70
. Almeno ho conosciuto il periodo fasto nel quale si era fieri dell'Autosole (perché all'epoca, a parte in Germania, viaggiare in Francia od addirittura in Ispagna era terribile), delle aeree di servizio tipo Cantagallo (con le striscie di caramelle frizzanti, ricordi speciale over 40
), della produzione automobilistica italiana (con Fiat tra i primi) ed anche di cose extra automobilistiche come la teleselezione (eh si' vi assicuro che all'epoca in Francia passavi ancora dalla signorina), le Brionvega, le Tanga (le radio eh
, ... mi fermo qui. Penso che il concetto sia chiaro.
Mi ricordo ancora delle litigate con i miei cugini francesi tra R16 e Fiat 124S
35 anni dopo debbo dire che la R16 era di impostazione più "moderna" della 124S, pero' il motore delle Fiat era di gran lunga superiore a quello delle Renault
(pero', onestamente quando avevano la DS ... che meraviglia)
Ancora oggi da bravo italiano vivente all'estero se posso scegliere tra una scarpa Fratelli Rossetti ed un'altra, scegliero' una Fratelli Rossetti
Emilio
PS : il discorso sul nazionalismo non ti era indirizzato.
beh allora i miei hanno fatto bene di lasciare l'Italia alla fine degli anni '70



Mi ricordo ancora delle litigate con i miei cugini francesi tra R16 e Fiat 124S


Ancora oggi da bravo italiano vivente all'estero se posso scegliere tra una scarpa Fratelli Rossetti ed un'altra, scegliero' una Fratelli Rossetti

Emilio
PS : il discorso sul nazionalismo non ti era indirizzato.
Re: Fiat
L'antinazionalismo italiano ha radici lontane e la classe politica ha certamente avuto un ruolo importante nell'assecondare questo atteggiamento che dipende da fattori storici, culturali e "antropologici", ma tutto ciò ci porterebbe molto lontano...
Per tornare a noi, indubbiamente la posizione monopolista della Fiat non ha giovato, ma si sa com'è andata e non c'è più spazio per costruttori minori.
Ormai c'è una specializzazione nei vari segmanti di mercato e l'auto italiana è tollerata solo per i più bassi. Quando dicevo che se la thesis l'avesse fatta la Mercedes si sarebbe venduta e se la cls l'avesse fatta la Lancia non l'avrebbe comprata nessuno, volevo dire questo. Ormai i contenuti e la gradevolezza possono solo influire sulla misura dell'insuccesso, ma questo vale non solo per i costruttori italiani, ma anche per i francesi, salvo in parte nella madrepatria, e per gli asiatici, anche se questi sono in forte rialzo.
Ciò comunque non esime dal ricordare che la Fiat non è esente da colpe, vedi la reperibilità ricambi per auto che pochi anni fa erano in produzione (e non regalate!)
Ciao, A.
Per tornare a noi, indubbiamente la posizione monopolista della Fiat non ha giovato, ma si sa com'è andata e non c'è più spazio per costruttori minori.
Ormai c'è una specializzazione nei vari segmanti di mercato e l'auto italiana è tollerata solo per i più bassi. Quando dicevo che se la thesis l'avesse fatta la Mercedes si sarebbe venduta e se la cls l'avesse fatta la Lancia non l'avrebbe comprata nessuno, volevo dire questo. Ormai i contenuti e la gradevolezza possono solo influire sulla misura dell'insuccesso, ma questo vale non solo per i costruttori italiani, ma anche per i francesi, salvo in parte nella madrepatria, e per gli asiatici, anche se questi sono in forte rialzo.
Ciò comunque non esime dal ricordare che la Fiat non è esente da colpe, vedi la reperibilità ricambi per auto che pochi anni fa erano in produzione (e non regalate!)
Ciao, A.
Re: Fiat
eh.. avendo avuto in famiglia persone che proprio lavoravano sull'immagine dei grill e dei locali sulle autostrade italiane so bene cosa stai dicendo, da piccolo ricordo era un piccolo vanto, i locali, le autostrade, le automobili! Cosiccome pensa erano vanto tante altre cose "italiane": ricordo persino come negli anni 70 mi fecero stare a casa da scuola per andare con mio padre che andava per lavoro a Roma alla rai... con l'aereo.. e questo non era un aereo e bastaa: era l'aereo dell'Alitalia, intesa e conosciuta come un'altro vanto... quella che sponsorizzava la Stratos ed era invidiata dagli anni 60 per essere diventata dal niente un esempio mondiale.... e oggi... lasciamo perdere che è meglio.. Emilio, non so dire se hanno fatto bene o no a lasciare l'Italia, come sempre ci sono pro e contro in tutte le cose, sicuro pero' l'Italia da quel periodo in poi io trovo sia via via decaduta, piu che altro io credo in una cosa che poi ha fatto crollare tutto il resto, nell'affermazione sempre piu chara che qui il piu furbo per se' è sempre il migliore, e se questa cosa per l'italiano è forse sempre valsa, almeno fino agli anni70-80 si faceva sempre un po di nascosto e sempre con un minimo di occhio al paese e bene comune quindi senza esagerare: dagli anni 80 in poi invece, forse perche all'improvviso sono stati messi in circolazione un sacco di soldi "irreali", è stato l'opposto, piu mostravi di avere modo di essere piu furbo e piu diventavi un simbolo per tutti e a tutti i livelli, dal malavitoso del quartiere al politico all'imprenditore al simbolo televisivo, fino a degenerare nei comportamenti di tutti io credo in modo irreversibile.....