chiedo info: Film con Lancia STRATOS
chiedo info: Film con Lancia STRATOS
Parecchi anni fa vidi un film polizziottesco italiano degli anni '70, quelli ultraviolenti.
Mi sembra fosse ambientato a Napoli. Tra i protagonisti c'era un bambino delinquentello che pero' aiutava volentieri il commissario buono di turno.
Sto ragazzino era bravissimo a guidare.
Oltre ad un feroce inseguimento su una 1750, lo si vede rubare una STRATO'S e pilotare alla grande x le vie della citta', inseguito da un nugolo di Giulie dei poliziotti.
Alla fine del film il bimbo muore x mano di un bandito.
Qualcuno si ricorda il titolo??
Vorrei trovarlo in dvd, era troppo bello!
Mi sembra fosse ambientato a Napoli. Tra i protagonisti c'era un bambino delinquentello che pero' aiutava volentieri il commissario buono di turno.
Sto ragazzino era bravissimo a guidare.
Oltre ad un feroce inseguimento su una 1750, lo si vede rubare una STRATO'S e pilotare alla grande x le vie della citta', inseguito da un nugolo di Giulie dei poliziotti.
Alla fine del film il bimbo muore x mano di un bandito.
Qualcuno si ricorda il titolo??
Vorrei trovarlo in dvd, era troppo bello!
Re: chiedo info: Film con Lancia STRATOS
Ciao Dariovx, mi spice non poterti aiutare anche perchè non ho capito di che film si tratta.
mi fa sorridere il fatto che anche io cerco un film che ho intravisto da molto giovane e mi piacerebbe rivedere con calma, il titolo è MIMI IL METALLURGICO ho solo dei vaghi ricordi.
ciao
andrea
mi fa sorridere il fatto che anche io cerco un film che ho intravisto da molto giovane e mi piacerebbe rivedere con calma, il titolo è MIMI IL METALLURGICO ho solo dei vaghi ricordi.
ciao
andrea
Re: chiedo info: Film con Lancia STRATOS
Napoli Violenta con francesco merli. Il ragazzino ruba la stratos al porto mentre il pilota posa per le foto e una giulia lo insegue per i quartieri spagnoli...
Re: chiedo info: Film con Lancia STRATOS
L'ho rivisto questa estate, credo su SKY.
Ambientato per metà nella Torino primi anni '70, non ti dico le Fulvia berlina e coupè che si vedono girare !
Ero al settimo cielo.
Paolo
Ambientato per metà nella Torino primi anni '70, non ti dico le Fulvia berlina e coupè che si vedono girare !
Ero al settimo cielo.
Paolo
Re: chiedo info: Film con Lancia STRATOS
Ho visionato adesso il Film "Napoli violenta" (potenza della rete....) ma non ho visto la scena di cui parli..... siamo sicuri ???.
Saluti
Andrea
www.betamontecarlo.it
Saluti
Andrea
www.betamontecarlo.it
Re: chiedo info: Film con Lancia STRATOS
Allora era napoli Spara o roba del genere. Controlla sul sito Politalia dove ci sono tutti i film criminali del 1970
TROVATO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il film è NAPOLI SPARA del 1977
Ecco la trama:
Il film, datato 1977, è considerabile come il sequel di Napoli violenta, diretto da Umberto Lenzi l'anno precedente. Belli (Leonard Mann) infatti, altro non è che il sostituto del commissario Betti/Merli, ed è affiancato da un agente della borghese travestito da tassista (Jeff Blynn), incredibilmente somigliante e acchittato come il Maurizio Nazionale. Dall'altra parte della barricata c'è invece un tonico Henry Silva nei panni di Santoro, sanguinario rapinatore sempre col dito sul grilletto che smitraglia nel film perlomeno una quindicina di persone, ma che poi finirà i suoi giorni sotto il Diretto per Caserta. Nonostante la realizzazione di Caiano contenga degli ottimi spunti auto-acrobatici, l'elemento fondamentale di questa pellicola è la violenza (e cosa sennò) che imperversa sulle strade di Napoli: la si può cogliere in ogni angolo della città, dal pedofilo ("chiavicademmerda") che vuole rapire la piccola Assuntina, all'agente speciale decapitato ("...ha pers'a'capa!") da due malviventi sgherri di Santoro (Enrico o' Longo e Salvatore Auriello), per sublimarla infine nell'evirazione da parte dei carcerati perpetrata nei confronti del pedofilo sopra citato. E' interessante notare che il male (il pedofilo), non è sconfitto dal bene (giustizia/legalità), ma dal codice d'onore del male stesso (nella fattispecie i reclusi), che trascende la realtà individuale per realizzarsi nell'esaltazione collettiva del giudizio. Il film inoltre denuncia l'istinto di eroicizzazione degli agenti speciali, giovani guerrieri che lottano l'illegalità rischiando ogni giorno la proprio vita, non a vantaggio di loro stessi ma per gli ideali di giustizia e libertà e per assicurare un avvenire migliore alle nuove generazioni. Molti moriranno in cicostanze tragiche, ma non diventeranno eroi nè martiri, mancheranno a pochi, e nessuno li ricorderà mai. L'agente speciale per Mario Caiano è un modello di vita da imitare, per l'impavidità e la forza, la giustizia e l'amore, l'onestà e l'altruismo. Per rinfocolare la drammaticità dei fatti il regista ha sapientemente proseguito le vicende del personaggio di Gennarino, campione della follia infantile e grande appassionato di automobili (memorabili la scena in cui il bambino guida una Lancia Stratos dopo averla rubata, per il solo gusto di testarne la velocità, e la scena in cui toglie il commissario Belli dai pasticci arrivando in suo soccorso sgommando con un 1750), e la genialità partenopea per la sopravvivenza. Gennarino infatti si inventa mille lavori, dal posteggiatore, al venditore di giornali per coppiette desiderose di appartarsi.
Potenza del mulo
Ecco la trama:
Il film, datato 1977, è considerabile come il sequel di Napoli violenta, diretto da Umberto Lenzi l'anno precedente. Belli (Leonard Mann) infatti, altro non è che il sostituto del commissario Betti/Merli, ed è affiancato da un agente della borghese travestito da tassista (Jeff Blynn), incredibilmente somigliante e acchittato come il Maurizio Nazionale. Dall'altra parte della barricata c'è invece un tonico Henry Silva nei panni di Santoro, sanguinario rapinatore sempre col dito sul grilletto che smitraglia nel film perlomeno una quindicina di persone, ma che poi finirà i suoi giorni sotto il Diretto per Caserta. Nonostante la realizzazione di Caiano contenga degli ottimi spunti auto-acrobatici, l'elemento fondamentale di questa pellicola è la violenza (e cosa sennò) che imperversa sulle strade di Napoli: la si può cogliere in ogni angolo della città, dal pedofilo ("chiavicademmerda") che vuole rapire la piccola Assuntina, all'agente speciale decapitato ("...ha pers'a'capa!") da due malviventi sgherri di Santoro (Enrico o' Longo e Salvatore Auriello), per sublimarla infine nell'evirazione da parte dei carcerati perpetrata nei confronti del pedofilo sopra citato. E' interessante notare che il male (il pedofilo), non è sconfitto dal bene (giustizia/legalità), ma dal codice d'onore del male stesso (nella fattispecie i reclusi), che trascende la realtà individuale per realizzarsi nell'esaltazione collettiva del giudizio. Il film inoltre denuncia l'istinto di eroicizzazione degli agenti speciali, giovani guerrieri che lottano l'illegalità rischiando ogni giorno la proprio vita, non a vantaggio di loro stessi ma per gli ideali di giustizia e libertà e per assicurare un avvenire migliore alle nuove generazioni. Molti moriranno in cicostanze tragiche, ma non diventeranno eroi nè martiri, mancheranno a pochi, e nessuno li ricorderà mai. L'agente speciale per Mario Caiano è un modello di vita da imitare, per l'impavidità e la forza, la giustizia e l'amore, l'onestà e l'altruismo. Per rinfocolare la drammaticità dei fatti il regista ha sapientemente proseguito le vicende del personaggio di Gennarino, campione della follia infantile e grande appassionato di automobili (memorabili la scena in cui il bambino guida una Lancia Stratos dopo averla rubata, per il solo gusto di testarne la velocità, e la scena in cui toglie il commissario Belli dai pasticci arrivando in suo soccorso sgommando con un 1750), e la genialità partenopea per la sopravvivenza. Gennarino infatti si inventa mille lavori, dal posteggiatore, al venditore di giornali per coppiette desiderose di appartarsi.
Potenza del mulo
Re: chiedo info: Film con Lancia STRATOS
i film della Politalia me li comprerei tutti in dvd il problema è che andrebbe via lo stipendio.
Lo stesso vale per i fil del Monnezza e di Lory del Santo
Lo stesso vale per i fil del Monnezza e di Lory del Santo