Sostituzione braccetti sospensione ant Dedra

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Bruno

Sostituzione braccetti sospensione ant Dedra

Messaggio da leggere da Bruno »

Ciao a tutti.
Vi faccio un po' di domande, sperando che interessino anche ad altri, e che nel mucchio di appassionati si riesca ad avere tutte le risposte:
- visto che il mecca mi chiede circa 200 euri, e che dal ricambista i due pezzi, completi ovviamente dei silent-block, costano 55 euri (marca VEMA, o FRAP), vorrei sostituire i braccetti anteriori da me. Qualcuno di voi sa dirmi se l'operazione è particolarmente difficile? Io ho osservato il mecca sostituire quelli di un'Alfa 145 (che dovrebbero essere uguali, tra l'altro), e la cosa non l'ho vista particolarmente ardua, ma potrei ovviamente sbagliarmi;
- dal catalogo sembra proprio che i braccetti siano uguali per tutti i modelli Dedra (la mia è una Turbo Integrale del '92), l'unica differenza sembra sia il diametro del perno che parte dalla testina, che può essere da 15 (modelli fino al ’90) o da 17 mm (modelli dopo il ’90). E’ possibile?
- ho visto che è possibile anche acquistare solo i supporti (silent-block), senza sostituire il braccio completo. La cosa conviene, oppure è meglio comunque sostituire tutto?
- c’è qualcuno che sa dirmi qualcosa in più dei silent-block Powerflex? Se n’era parlato su Viva-Lancia tempo fa, ma non ricordo in che termini. Sono poliuretano e dovrebbero essere molto resistenti e precisi, ma costano veramente cari.
- che differenza c’è (a parte il prezzo) tra i braccetti in ghisa e quelli in acciaio?

Ringrazio anticipatamente coloro che vorranno intervenire, con notizie e consigli. Da parte mia, se eseguirò il lavoro, cercherò di documentarlo adeguatamente ad uso di tutti.

Saluti.
Bruno.
Bruno

Re: operazione riuscita!

Messaggio da leggere da Bruno »

Nonostante la mancanza di suggerimenti, ho portato a termine l’impresa!
Purtroppo non ho documentato il tutto poiché sono sprovvisto di fotocamera digitale, ma vi descrivo quello che ho combinato, sperando che possa servire anche a voi.
Non è comunque una cosa difficile, io ci sono riuscito sollevando l'auto su due treppiedi, alzandola con un cric non professionale. Con un cric da officina si riuscirebbe ad alzarla di più (sempre poi assicurandola con i treppiedi), ma il meglio ovviamente sarebbe un ponte, sotto il quale è possibile fare molta più forza sui bulloni.
Per prima cosa va svitato il dado autobloccante da 15 che stringe i tamponi in gomma della barra stabilizzatrice (NB: da entrambi i lati!). Già che ci siete, prima del lavoro controllate lo stato anche dello snodo alla fine della barra: se lo vedete screpolato, ordinate il ricambio. Lo snodo completo si smonta svitando un dado autobloccante da 15. Il suo smontaggio, tra l'altro, favorisce lo smontaggio dei braccetti vecchi e quindi anche il montaggio dei nuovi.
Poi va liberato l'alberino della testina, sfilando il bullone assicurato da un dado autobloccante da 17; il bullone non è destinato a stringere la sede, ma blocca l'aberino grazie ad una gola fresata su quest'ultimo. Infatti non è necessario nessun estrattore per liberarlo.
Ora alzate la barra stabilizzatrice in modo da favorirne lo sfilamento dal suo foro nel braccetto (ecco perché liberarla da entrambi i lati!).
Passate ora a svitare i dadi da 17 posizionati sul pianale (o il telaietto), che ancorano i braccetti alla scocca.
Ora, con un po' di movimenti accorti, e facendo molta attenzione che le staffe non danneggino le cuffie dei semiassi e dello sterzo, sfilate il braccetto dalla sua sede.
Il rimontaggio è svolto esattamente nello stesso modo, iniziando dalla testina snodata, che ho lubrificato con un po' di vaselina per favorirne l'ingresso nella sede.
Io mi sono aiutato con un morsetto per abbassare le staffe (nuove e perciò resistenti) verso i fori sulla scocca.
Qualche aggiustamento di martello con teste in gomma sarà necessario per posizionare il braccio sui fori dei bulloni.
Fate attenzione, per evitare di perdere tempo (tanto...), cercate di avvitare i due bulloni della stessa staffa in contemporanea, piano piano; risulta quasi impossibile avvitarli uno ad uno. Io ho dovuto ripetere la cosa più volte, su entrambe le staffe, per riuscirci, quindi evitate di fare lo stesso errore!
Alla fine, rimontati i bracci oscillanti, sostituite i tamponi in gomma dello snodo della barra stabilizzatrice (o gli snodi completi, nel caso sia opportuno), abbassate la barra, e avvitate il dado.
Il lavoro a mio giudizio (ed esperienza) non è molto difficile, basta un po’ d’accortezza per evitare danni.
Ovviamente sarà tassativo far rifare l’assetto (convergenza), per evitare danni ai pneumatici, poiché la geometria delle sospensioni può variare.
Costo finale dell’operazione: 100 euri per entrambi i bracci oscillanti, più 2 euri per i tamponi in gomma della barra.
Tempo impiegato, considerando che mi cimentavo per la prima volta: una serata abbondante (anche due) con auto sollevata e qualche difficoltà a svitare dadi e bulloni bloccati dalla ruggine. Molto meno con un ponte a disposizione.
Un consiglio, abbastanza ovvio: già che ci siete, controllate lo stato delle cuffie dei giunti e dello sterzo, e anche gli ammortizzatori. Intervenire di nuovo sulle sospensioni, ad es per cambiare anche solo qualche pezzo degli ammortizzatori (cuscinetto superiore, etc), presume di dover far ricontrollare l’assetto (è uno dei limiti delle McPherson…).
Questo è quanto, sono ovviamente graditi osservazioni e consigli per migliorare la mia descrizione.
Spero di essere stato utile, e mi scuso per il linguaggio a volte non troppo tecnico.
Saluti a tutti.
Bruno.
Luca

Re: operazione riuscita!

Messaggio da leggere da Luca »

Beh, intanto ti faccio i miei complimenti per essere riuscito nel lavoro e poi ti ringrazio per l'accurata descrizione del lavoro effettuato. Chissà, (sgrat, sgrat) che se magari un giorno dovessi farlo io, leggendo i tuoi preziosi consigli, anch'io ci possa riuscire. Mah......... Ciao, Luca
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