Ponte di Genova
Re: Ponte di Genova
E' comunque una guerra economica i soldi sono una fetensia come il vello d'oro al tempo dei 10 comandamenti .Apposta che nella economia globale non si capisce niente .Caro Giampietro alla tua osservazione sul ponte di Genova una cosa è certa il ponte e crollato ed ora chi lo ha causato dopo 43 morti ed un taglio economico e viario di Genova ha paura e dovrà pagare tutti i danni sono proprio curiosissimo anche di tutte le fantasticherie che ne verranno fuori compreso il crollo con la dinamite. Questo è un popolo di PAZZI e di fregnoni che le bevono tutte.Poveri noi risultato: le poche volte che prendo le autostrade mi controllo i viadotti nei punti di giunzione bah!
Re: Ponte di Genova
Gian il popolo pallonaro è un mondo a parte sia per soldi che per gente, e lasciamo perdere il passato.La Chiesa ha fatto le crociate, anche noi abbiamo abbiamo avuto le colonie ecc ecc Parliamo di oggi, non voglio difendere i tedeschi che mi stanno pure su di un piede al pari dei francesi, ma non hanno fatto poco, si sono presi un paese in miseria e lo hanno portato al loro livello in pochissimi anni: Ricordo anche che in tempi grami hanno lavorato a stipendio ridotto. Da noi sarebbe fattibile? E anche se lo fosse il di più finirebbe nelle mani dei soliti furbi e allo Stato ne finirebbe un quarto se va bene. Da loro i termovalorizzatori se li bisticciano, noi tutti li vogliamo a casa del vicino. Trattasi di mentalità, da loro ci sono piu lavoratori che furbi, a differenza di noi. Argomento banche, è vero, le nostre essendo " terzo mondo" hanno avuto meno danni dai prodotti "sofisticati" inventati dagli anglosassoni, e gli Italiani hanno molti risparmi. Ma caro Stevek da dove derivano questi risparmi? Trattasi semplicemente di tasse non pagate e di assistenzialismo e di favori dati dalla politica in cambio di voti negli ultimi 60anni. Semplificando, Il buco del nostro Stato è anche nelle tasche degli Italiani ( non di tutti logicamente) e piano piano li dovremo ritirare fuori. Salute a tutti.
Re: Ponte di Genova
E', come dice giustamente Pier, una questione di mentalità,di pragmatismo,precisione, che noi purtroppo ci sogniamo. Voglio riportare,in proposito, la mia esperienza: Sono stato da sempre nazionalista, per quanto riguardale automobili, Lancista sfegatato,anche per una tradizione familiare molto radicata. Era capitato questo: Un mio amico, concessionario VW, che correva con una Golf GTI, mi faceva una corte spietata, perchè provassi una Golf. Io tergiversavo sempre. Quando mai scendere da una blasonatissima Lancia, per salire su una Volkswagen, la macchina del popolo? Mai, ovviamente! Una sera, però, giusto per non offendere il mio amico, ero andato a provare questa benedetta Golf GTI. Il mio amico mi aveva dato la sua personale, dicendomi di tenermela per un paio di giorni,per provarla a fondo. Ero partito e dopo un solo giro di isolato, ero tornato di corsa dal concessionario, che,spaventato, aveva pensato ad un incidente o a qualcosa di simile. L'avevo subito rassicurato:Ero tornato urgentemente, solo per firmare il contratto di acquisto. Venivo dalla mia Beta 2000 e con la 1600 VW, in salita, avevo realizzato tempi che con la Beta, mi sarei solo sognato. Lasciando perdere il lato "corsaiolo", avevo scoperto un altro pianeta, per qualità di componentistiche, ergonomia eccezionale del posto di guida,cosa a cui ho sempre tenuto tantissimo, cambio di velocità con marce che entravano come il coltello nel burro e via di questo passo. Mollata la blasonata Lancia, per "la macchina del popolo",senza il minimo rimpianto. Solo adesso, in vecchiaia, sono tornato ai primi amori: Le Fulvia prima serie. Forse nell'illusione di riprovare sensazioni legate ai miei ormai purtroppo lontanissimi vent'anni. Luciano.
Re: Ponte di Genova
Ciao Luciano, concordo che sei ormai lontano dai tuoi 20 anni ::o Sulla tua adorata VW ti racconto un nanetto fresco fresco. Uno come te, che di GTI ha ancora dalla prima alla sesta serie ( la prima è fotografata ovunque ed hanno scritto un libro su questo GTI nera ) si è convinto all'acquisto di una GTE - quella ibrida - e l'ha presa usata un anno fa da un manager della filiale di Verona. Aveva 19.000 Km molto bella, accessoriata, fattura iniziale - da nuova - oltre 43.000 euro ... Oggi ha soltanto 28.000 Km di cui circa 1.000 fatti per portarla ben 10 volte in Concessionaria per sistemare problemi al cambio/frizione ... che finalmente soltanto due giorni fa hanno riconosciuto ( dopo che questi problemi sono noti in quasi tutta europa ... leggendo un pò ). Il problema è stato segnalato quando ancora la garanzia era pienamente operante. Il"problema" è - adesso - che pur riconoscendo finalmente il difetto, VW chiede il 30% al mio amico per la sostituzione del gruppo cambio/frizione che - tra ricambio nuovo e manodopera - calcola in 10.000 euro. La mia Dedra 2.0 di 2 anni nel 1992 - con 40.000 Km - la Lancia/Fiat riconoscendo che fioriva tutta di puntini bianchi, se l'è ripresa indietro e con un misero conguaglio me ne hanno data una esattamente identica ( anzi aveva gli specchietti che si ritraevano elettricamente che non avevo prima ). Come dice il mitico Maimone W Lancia
Re: Ponte di Genova
Ragazzi stavamo parlando del ponte Morandi? Allora propongo di farlo di legno con rifacimento ogni 10 anni come il naso di Pinocchio che cresceva con le bugie sempre piu grosso e lungo almeno non crolla piu'X(:(X(
Re: Ponte di Genova
Giampietro, non ho idea di come siano le VW oggi. Non ne comprerei mai una, perchè sono uno "strano",io. Sono tutte con 5 porte, compresa la piccola UP!, Io detesto le auto con 5 porte. L'automobile, per un "ruspante"come me, deve avere due porte, niente servosterzo,nessun condizionatore e l'alzacristalli a manovella. Sono all'antica,oltre che "antico".quindi mi tengo ben stretta la mia 600 base, che non ha le cose che non voglio, assolutamente! Parliamo ora delle GTI. Ne ho avuto due, 1,6 prima serie. La prima una Scirocco e poi una Golf,assolutamente identiche come meccanica,ma con estetica differente. Ho sempre avuto rispetto per l'automobile, per questo non ho mai fatto un rally. Correvo in salita e le macchine le compravo proprio per quest'uso. Logicamente, a parte la scocca, la meccanica, in salita, viene sollecitata, eccome! Sfrizionate in uscita da curve lente, per non far cadere la coppia motrice, sfrizionate in partenza, per non far pattinare le gomme, cambiate "brutali", per non perdere pochi decimi di secondo e così via. Questo per 6 cronoscalate che c'erano all'epoca in Sardegna, oltre alle trasferte "in continente".;Mai avuto il minimo inconveniente a livello di frizione, cambio e motore, nonostante montassi un limitatore di non ricordo quale Porsche, che mi dava 200 giri in più e ti assicuro che in gara, il contagiri, vedeva il "settore rosso", quasi da partenza, ad arrivo. Di più... Comunque, una cosa è certa, a mio parere: Spesso bistrattano la meccanica, i guidatori"poco usciti", come si dice da noi. Sarà una leggenda metropolitana, ma si racconta di un ragioniere, che aveva fatto Cagliari/Sassari in seconda marcia, con la 850 appena comprata, perchè "in rodaggio, si deve andare piano".
Re: Ponte di Genova
Tanto fra un po' non ci ricordiamo manco che era un ponte autostradale di Genova il Morandi così per Aquila e A matrice ..
Re: Ponte di Genova
Caro Roberto, "Il morto giace, il vivo si dà pace". Quando succedono le tragedie, i politici di turno,promettono,minacciano, fanno fuoco e fiamme,poi, a riflettori spenti, pensano ai cacchi loro. Cercano altri modi per attirare consensi, come viaggi in Cina e promesse di stipendio per fannulloni e/o lavoratori in nero,come sta facendo Di Maio, ragazzino che chissà perchè, vedrei fare di professione il "pompista",ovvero dipendente di una agenzia di pompe funebri Per quanto riguarda il Ponte di Genova, da assoluto incompetente, penso che andrebbe ricostruito con altri criteri: Ferro in bella vista, non annegato nel calcestruzzo, per essere corroso in maniera non visibile, proprio come capita ai fondi delle vecchie auto, coperti da strati di antirombo. Così è fatto il Golden Gate, in piedi proprio sulla salinità del mare, dagli anni 30. Però,le opere come queste,vanno monitorate costantemente,non facendo le cose "all' italiana". Il Golden Gate, conta su oltre 30 "pittori acrobati", che continuamente raschiano via strati di vernice datata, mettono a nudo il ferro e ci mettono sopra vernice nuova, fresca. Ho seguito l'intervista fatta ad un Ingegnere, collaboratore, all'epoca di Morandi. Lo stesso Morandi,che sappiamo essere stato una persona di grande serietà, oltre che di grandissimo ingegno,aveva previsto, per la sua realizzazione,un ciclo di vita, di 50 anni, massimo.
Re: Ponte di Genova
Buonasera a tutti, solo per precisare che negli anni 70 i libri narravano che " la vita media di esercizio" di un ponte in cemento armato era da considerarsi di 50 anni e quindi non solo quello di Morandi ma di tutti i ponti in generale. Quel ponte con gli stralli in c.a. dritti ci veniva presentato dal prof. di costruzioni come l'ottava meraviglia, e lo era. Non voglio fare allarmismo, ma non esiste ancora una storia del c.a. essendo essa recente. Mi pare di avere letto che ora la "vita media" sia considerata 100 anni grazie alla evoluzione dei materiali. Ormai è storia nota che ponte già da subito reagiva in modo differente dal previsto, e l'ing. Morandi già dieci anni dopo non ci dormiva più la notte. Poi i camion sono passati da 250 a 450 Qli e le auto da 10 a 20 Qli, i tiranti si sono assottigliati, chi ha controllato non ha avuto voce, ecc ecc ....43morti e una città in asfissia. Il guaio è che ormai sono tre mesi che grattano sto pilone crollato tanto per fare vedere che si fa qualcosa, sono quattro gatti, se ci fossimo messi noi ,a testate, avremmo già demolito tutto. Speriamo si diano una mossa, sempre per Genova
Re: Ponte di Genova
Pier, ho delle perplessità, riguardo "la vita media dei ponti, stimata in 50 anni". Immaginiamo solo la serie di viadotti, quindi ponti, che sono presenti,per esempio, nella Autostrada del Sole, inaugurata proprio mezzo secolo fa. Parlo della più conosciuta. Pensiamo ad altri viadotti, magari più datati, presenti in autostrade e semplici statali, in tutta Italia (isole comprese). Che fare? Demolire tutto? Rifare ogni ponte vecchio di 50 anni, da cima a fondo? Penso che le nuove tecnologie, di cui disponiamo, ci mettano in condizioni di verificare lo stato di questi manufatti, prima di loro crolli o evidenti stati di loro degrado. Basta che ci si metta di impegno, si metta mano seriamente al portafoglio, senza "disattenzioni o negligenze", abilmente pilotate, da chi ha interessi solo per il suo conto in banca. Questo, a mio parere,dovrebbe essere l'obiettivo primario di certi ragazzini cialtroni che vorrebbero imporci una loro "dittatura", del cacchio.