Multiproblema 34 K 2.0 T 20V -Temperatura al minimo sale ma non sempre, accelerando scende.

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deltalxdoc
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Re: Multiproblema 34 K 2.0 T 20V -Temperatura al minimo sale ma non sempre, accelerando scende. ???

Messaggio da leggere da deltalxdoc »

Avevo letto la tragica sequenza ... posso capirti, ma come vedi ora sei entrato nel tritacarne
e per ora solo uno slittament di mesi, poi vedrai gli avvocati destreggiarsi nelle pieghe delle
nostre indegne leggi, i magistrati rimandare perche' manca un teste/segretario/vacanza/fascicolo perso ...
Ti auguro davvero di avere giustizia, scusa il pessimismo.
StefanoK
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Re: Multiproblema 34 K 2.0 T 20V -Temperatura al minimo sale ma non sempre, accelerando scende. ???

Messaggio da leggere da StefanoK »

Io con 1.000 mile Euro ci ho comprato e montato un motore preso in demolizione con la quale ho già fatto quasi 200mila km. Spendere tutti qui soldi affidando l'auto ad un incapace mettendo le mani su un motore con più di 15 anni penso che sia stata la cavolata del secolo, specie se non si ha/conosce un meccanico di fiducia bravo ma bravo davvero.
Mah
.....K 2.0 Turbo 20v.....
Giuseppe
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Re: Multiproblema 34 K 2.0 T 20V -Temperatura al minimo sale ma non sempre, accelerando scende. ???

Messaggio da leggere da Giuseppe »

Il lavoro eseguito un anno fa è andato a buon fine, anzi di più perché avevo dimezzato il consumo d'olio. Lo stesso lavoro fatto una seconda volta ha portato a questo scempio. Il meccanico è quello che mi segue da parecchi anni, il discorso è un altro, tutti bravi quando non accade nulla, in caso contrario Picche!!
Lancia K 2.0T 20v 220 cv 162 kw (Landi omegas? Un inferno!!!)

http://www.omniauto.it/forum/index.php?showtopic=3848
Giuseppe
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Re: Multiproblema 34 K 2.0 T 20V -Temperatura al minimo sale ma non sempre, accelerando scende. ???

Messaggio da leggere da Giuseppe »

Il 16 novembre si è svolta l'udienza dove avrebbe dovuto essere affidato l'incarico al CTU però il giudice rimarcando il dato che il valore dell'auto è molto basso (online sono in vendita intorno a 1200 €) mi ha fatto capire molto bene che nel caso il danno fosse superiore al valore sentenzierà non più di 1500 €. A tal proposito ha "insistito" supportato dal CTU di trovare ancora una volta un accordo proponendo alle due parti avverse di liquidarmi con 1500 € e ha rinviato l'udienza a 17 gennaio 2017, in caso di accordo verrà avvertito e il procedimento si chiuderà.

Nel caso si andasse avanti iniziava a venire fuori il discorso di come verificare il consumo di olio e le solite teste iniziavano a dire che non si poteva perdere tempo a percorrere 2000 km, alché ho fatto presente che ne bastano 500, il CTU ha subito asserito che addebiterà una giornata e sarò io a condurre l'auto perché non vuole responsabilità, inoltre dice che dovrebbero essere presenti anche gli avvocati delle parti, bé in 5 non mi pare una scelta accettabile, eventualmente ci seguiranno su un'altra auto.

1) La mia auto monta impianto a metano e solitamente questo in caso di sinistro per le assicurazioni da un valore aggiunto all'auto.

2) Al giudice non interessa tutti i soldi che ho speso e neanche di tutti i particolari nuovi montati nel recente (vedere lista già inviatole), il valore resta quello commerciale.

3) Nei 1500 € c'è incluso anche il compenso del mio legale che moto probabilmente sarà poco più della metà.

4) Il giudice ha chiesto al mio legale di formulare il/i quesiti per il CTU.

[size=large]Però, c'è un però!! Di questo però io ne ero a conoscenza ma non mi ero documentato e il giudice penso non ne sia al corrente.[/size]

[size=large]Incidente: se il danno supera il valore dell’auto. Possibile agire contro il conducente?[/size] Lasciate perdere il discorso che in questo caso è applicato ad un incidente stradale.

A seguito di un incidente l’assicurazione del responsabile mi offre un risarcimento modesto giustificandolo col fatto che il danno sarebbe superiore al valore residuo dell’auto: posso pretendere che provveda, di tasca sua, chi mi ha urtato?

La risposta è negativa. Il danneggiato non può agire nei confronti del responsabile del sinistro, ma unicamente contro l’assicurazione di quest’ultimo, salvo un solo caso: che il danno superi il massimale di polizza (ma ciò, di norma, avviene solo nel caso di incidenti particolarmente gravi, con decessi).

Infatti, la legge ha posto la cosiddetta assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile automobilistica (cosiddetta rc auto) proprio a tal fine: che gli automobilisti non abbiano a rispondere – almeno sotto l’aspetto civilistico del risarcimento del danno – delle conseguenze di eventuali loro responsabilità per sinistri stradali (ovviamente resta ferma la responsabilità penale). Il che si traduce in una garanzia per tutti i conducenti che, altrimenti, dovrebbero subire il rischio dell’insolvenza di chiunque si metta alla guida di un’auto e non abbia poi la possibilità di indennizzare eventuali danni procurati agli altri.

La conseguenza, sul piano pratico, è che il danneggiato ha “azione diretta” nei confronti dell’assicurazione del responsabile: in buona sostanza egli può automaticamente rivolgersi a quest’ultima per chiedere il ristoro e farle poi causa. Di recente, le ultime modifiche legislative hanno introdotto il cosiddetto indennizzo diretto che ha modificato l’originario assetto della legge: in base all’attuale disciplina (e salvo il caso in cui il sinistro sia avvenuto tra più di due veicoli o con biciclette e veicoli a motore), il danneggiato deve inoltrare la richiesta di risarcimento alla propria compagnia e non più a quella del responsabile (leggi “Incidente stradale: a quale assicurazione chiedere il risarcimento”).

Quanto ai criteri per la quantificazione del danno subito dal lettore, in via di principio il danneggiato totalmente incolpevole ha diritto all’integrale risarcimento del danno rappresentato dai costi di ripristino del veicolo danneggiato, anche se superiori al valore commerciale del veicolo stesso.

Questa soluzione potrebbe, però, trovare un limite nel caso in cui la riparazione sia tecnicamente impossibile (auto distrutta) o eccessivamente onerosa (per esempio, la sostituzione di un motore su un veicolo ormai vecchio). E dunque, in tali casi, l’orientamento dei giudici è quello di ritenere che al danneggiato spetti solo un risarcimento pari alla differenza di valore che l’auto aveva prima del momento del sinistro e dopo. Non importa, poi, se, con tale somma, egli non abbia la possibilità di acquistare una nuova automobile.

Sul punto, la Cassazione [1] ha stabilito che “la domanda di risarcimento di un danno subito da un veicolo a seguito di incidente stradale, quando abbia ad oggetto la somma necessaria per effettuare la riparazione del danno deve considerarsi come richiesta di risarcimento in forma specifica, con conseguente potere del giudice … [2]” di rigettare la domanda “e di condannare il danneggiante al [solo] risarcimento per equivalente, ossia alla corresponsione di una somma pari alla differenza di valore del bene prima e dopo la lesione, allorquando il costo delle riparazioni superi notevolmente il valore di mercato del veicolo”.

Nello stesso senso, si è pronunciata la stessa Suprema Corte [3] affermando che “in caso di domanda di risarcimento del danno subito da un veicolo a seguito di incidente stradale, costituita dalla somma di denaro necessaria per effettuare la riparazione dei danni, in effetti si è proposta una domanda di risarcimento in forma specifica. Se detta somma supera notevolmente il valore di mercato dell’auto, da una parte essa risulta eccessivamente onerosa per il debitore danneggiante, e dall’altra finisce per costituire” un arricchimento, un lucro “per il danneggiato. Ne consegue che, in caso di notevole differenza tra il valore commerciale del veicolo incidentato e il costo richiesto delle riparazioni necessarie, il giudice potrà condannare il danneggiante (e, in caso di azione diretta, l’assicuratore) al risarcimento del danno per equivalente”, ossia mediante un equivalente monetario della perdita subita dal danneggiato, perdita rappresentata dalla differenza di valore del veicolo prima e dopo l’incidente. Questa soluzione presuppone, comunque, che il costo delle riparazioni sia “notevolmente” superiore al valore del veicolo prima del sinistro.

[1] Cass. sent. n. 21012/2010.

[2] Ai sensi dell’art, 2058, comma 2, cod. civ.

[3] Cass. ord. n. 24718/2013.

[size=large]Ma c'è anche questa:[/size]

[size=large]Elemeni che influenzano la valutazione di antieconomicità della riparazione[/size]

Oltretutto, nel valutare l'antieconomicità della riparazione non è possibile prescindere da una serie di fattori ulteriori che contribuiscono a determinare in concreto se una riparazione sia antieconomica o no.
Il valore del mezzo ante-sinistro, infatti, va maggiorato delle spese di immatricolazione di una nuova autovettura o del passaggio di proprietà in caso di acquisto di un'autovettura usata, del fermo per il reperimento della nuova autovettura e del bollo e dell'assicurazione che non sono stati goduti, oltre che delle spese di demolizione del relitto, detratto l'eventuale valore del relitto stesso, nonché del trasporto dell'auto al demolitore se questa non è marciante.
Ottime condizioni del veicolo

Peraltro spesso accade che il veicolo, sebbene abbia in astratto un valore ante-sinistro inferiore rispetto all'importo necessario per provvedere alla riparazione, nel concreto si trovi in ottime condizioni e abbia una particolare funzionalità, che non lo rendono agevolmente sostituibile con altro veicolo teoricamente paragonabile.
Dando prova dello stato del veicolo (ad esempio attraverso fatture di revisione, fotografie, chilometraggio basso, etc.) il danneggiato potrà in questi casi vedere riconosciuto il proprio diritto al risarcimento in forma specifica.


Fonte: Rc auto: se il danno supera il valore del mezzo
(www.StudioCataldi.it)


[size=large]Alla prossima!![/size]
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Giuseppe
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Re: Multiproblema 34 K 2.0 T 20V -Temperatura al minimo sale ma non sempre, accelerando scende. ???

Messaggio da leggere da Giuseppe »

Domani mattina c'è l'ATP con le varie parti dove verrà visionata l'auto, effettuata prova su strada per riscontrare le anomalie con l'impianto a metano da me lamentate. Per la verifica del consumo di olio si rabboccherà con il cilindro graduato che ho fino al massimo evidenziando quanto ne è stato messo, poi mi "sigilleranno" in qualche maniera il tappo dell'olio affinchè non ne possa togliere e dovrò percorrrere non meno di 400 km quindi ci si rivedrà dopo circa una settimana, si rabboccherà fino al massimo verificando quanto se ne metterà per raggiungere il massimo.

Ho scoperto che la mia versione è una delle tre della Kappa ascrivibile come auto storica al raggiungimento dei vent'anni.
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stevek60
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Re: Multiproblema 34 K 2.0 T 20V -Temperatura al minimo sale ma non sempre, accelerando scende. ???

Messaggio da leggere da stevek60 »

Giuseppe in che senso auto storica? All' ASI si può iscrivere qualsiasi auto ventennale, si è persa la riduzione del bollo per la legge Renzi...

i tre modelli quali sono? Coupè 16v t., berlina 20 v t. e sw?
Stevek60
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Giuseppe
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Re: Multiproblema 34 K 2.0 T 20V -Temperatura al minimo sale ma non sempre, accelerando scende. ???

Messaggio da leggere da Giuseppe »

Scorri la lista fino alla Lancia Kappa, compaiono solamente tre versioni.

Lista auto storiche
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Giuseppe
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Re: Multiproblema 34 K 2.0 T 20V -Temperatura al minimo sale ma non sempre, accelerando scende. ???

Messaggio da leggere da Giuseppe »

Giuseppe Scritto:
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Domani mattina c'è l'ATP con le varie parti dove verrà visionata l'auto, effettuata prova su strada per riscontrare le anomalie con l'impianto a metano da me lamentate. Per la verifica del consumo di olio si rabboccherà con il cilindro graduato che ho fino al massimo evidenziando quanto ne è stato messo, poi mi "sigilleranno" in qualche maniera il tappo dell'olio affinchè non ne possa togliere e dovrò percorrrere non meno di 400 km quindi ci si rivedrà dopo circa una settimana, si rabboccherà fino al massimo verificando quanto se ne metterà per raggiungere il massimo. Ho scoperto che la mia versione è una delle tre della Kappa ascrivibile come auto storica al raggiungimento dei vent'anni.


Alla fine non è andata come prospettato.
Ci si è ritrovati nell'ufficio del CTU dove si è fatto il quadro della situazione e dove sono apparse affermazioni di tutto e di più. Le controparti continuano sul motore che è vecchio, che è alimentato a metano, che potrebbe non essere stato manutenzionato correttamente, che non uso l'olio adeguato, che i difetti c'erano anche prima oppure che si sono manifestati per una causa non collegata al lavoro; però, nonostante sull'atto di citazione fosse scritto chiaramente che l'auto aveva percorso circa 2000 km con l'acqua che andava continuamente in ebollizione dopo ogni intervento atto a risolvere il problema nonostante ogni volta mi veniva restituita con la frase "è a posto!" Di questo hanno fatto finta di niente fino a quando non l'ho tirato fuori io e allora la cosa ha preso una piega diversa. Si è proceduto con un giro di circa 18 km, città+tangenziale dove sono stati mostrati i difetti che insorgono con l'alimentazione a metano ed è stato accertato che anche se in maniera inferiore accadono anche a benzina, nelle accelerazioni corpose l'auto strattona di brutto.
Per la prova del consumo di olio siccome viene messo in dubbio che utilizzo l'olio adeguato (sempre utilizzato il Castrol GTX Magnatec 10W40, più volte ribadito in varie discussioni) si vuole procedere in questo modo; svuotare il circuito e riempirlo con l'olio giusto che posso portare anche io, l'importante è che sia sigillato e poi percorrere non meno di 400 km tra autostrada, citta e axtraurbano e verificare quanto cala riferendosi all'astina, siccome dal minimo al massimo c'è circa 1 kg di olio basterà rabboccare con un cilindro graduato (che ho già da diverso tempo) e verificare quanto se ne mette per arrivare al massimo, non sono sicuramente i 50 o 100 gr a fare la differenza visto che si parla di quasi due chilogrammi.
Quindi ho trovato un'officina che si presta a farmi il lavoro di sostituzione e che dev'essere avvisata almeno una settimana prima, a questo punto sono in attesa del CTU che mi indichi una data per questa prova.
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StefanoK
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Re: Multiproblema 34 K 2.0 T 20V -Temperatura al minimo sale ma non sempre, accelerando scende. ???

Messaggio da leggere da StefanoK »

Niente di più fantasioso....l'aci vorrebbe mettere le mani anche sul settore epoca, ma fortunatamente per adesso, non ha ancora voce in questo settore (anche se dietro qualche bel politico malandrino vorrebbe mettere le mani nella marmellata....sempre il dio denaro...!!) Per ora gli enti referenti ufficiali e riconosciuti a livello internazionale sono l' ASI (Automotoclub Storico Italiano) e l'FMI (Federazione Motociclistica Italiana), il Registro Storico Fiat, il Registro Italiano Alfa Romeo, il Registro storico Lancia.
Lo scandaloso aci (volutamente scritto minuscolo), alla quale purtroppo pago l'obolo annuale visto che i miei 100mila km all'anno li faccio tutti, non è l'ente proposto al settore Epoca. Le liste che compila le può comodamente inserire dove non batte il sole, è con Legge dello Stato Italiano che al compimento del 20esimo anno, qualsiasi automotoveicolo diviene di Interesse Storico (necessario il tesseramento tramite Club ai sopra indicati registri Asi o Fmi, adesso con CRS certificato di rilevanza storica) nonchè al compimento del 30esimo anno qualsiasi automotoveicolo diviene considerato in toto come veicolo Storico.
Proprio in questi ultimi anni c'è stato un pò di riordino.
Saluti
.....K 2.0 Turbo 20v.....
Giuseppe
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Re: Multiproblema 34 K 2.0 T 20V -Temperatura al minimo sale ma non sempre, accelerando scende. ???

Messaggio da leggere da Giuseppe »

Dopo l'intervento della bobina che si è guastata completamente pare risolta l'anomalia subentrata dopo la seconda sostituzione della guarnizione della testa relativa agli strattonamenti tra i 2000 e 3000 g/m e in forte accelerazione, scomparsi. Devo effettuare ancora qualche prova ma la causa era quella stramaledetta bobina che ha iniziato ad andare male dalla sera alla mattina dopo il famoso intervento e si è guastata completamente sempre dalla sera alla mattina dopo che ho lasciato ferma l'auto una ventina di giorni.

Quando il meccanico allora la riscontrò provò a sostituire solo le candele e l'anomalia rimase, certo che avrebbe potuto anche provare con le bobine, se solo gli fosse passato per la testa, è anche elettrauto! Bastava dirmelo e in garage ne avevo 5 (una di queste utilizzata per la sostituzione) ma evidentemente non aveva molto tempo da dedicarci.

Per quanto riguarda l'ATP tutto fermo ancora.
Lancia K 2.0T 20v 220 cv 162 kw (Landi omegas? Un inferno!!!)

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