Cari amici,
Dopo essermi presentato nell'apposita sezione (italiano residente a Cracovia, Lancia Thesis 2400 JTD 110kw blu con circa 180mila km), volevo condividere con voi il mio sogno di una nuova Lancia Thesis, la Thesis II.
Nonostante tutti i numerosi problemi che ho avuto, ed il costo delle recenti riparazioni (dischi, freni anteriori e braccetti sospensioni), ad onor del vero per normale usura, sono un orgoglioso possessore di questa bellissima macchina, secondo me l'ultima vera Lancia, icona dell'Italian Style e di eleganza.
Sebbene più di un giornalista di settore abbia stabilito (!!) che non solo la Thesis e poi la Thema non debbano avere una degne erede, ma addirittura il marchio Lancia debba scomparire, io non mi rassegno e continuo a sognare l'evoluzione della mia Thesis, esattamente come è successo con l'Alfa Giulia.
Vorrei condividere con voi, dunque, come immagino la mia Thesis II:
- peso, alleggerito di qualche centinaio di kg con l'uso di nuovi materiali e alluminio
- insonorizzazione, sempre curata con attenzione al confort acustico di bordo
- motore: quelli della nuova Alfa Giulia, leggeri e performanti, andrebbero benissimo, magari rivisti per una vettura che faccia del confort e del traino a basso numero di giri la propria forza
- cambio: anche qui quelli manuale ed automatico della nuova Giulia andrebbero benissimo
- sospensioni: di base offrirei delle normali sospensioni, rinforzate (sapeste come soffrono le mie alle strade extraurbane qui in Polonia!) nei punti critici, ed elettroniche a pagamento come optional
- servosterzo elettrico, ad assistenza variabile in funzione della velocità
- ruote: basta con la dittatura tedesca delle ultraribassate, che oltre che brutte (dato opinabile) sono anche scomode (dato incontrovertibile); un cerchio da 16" con spalla da 60 o 65 sarebbe ideale per un'auto che punta più al confort che alla pista
- interni in pelle marrone Poltrona Frau come optional
- cockpit simile a quello attuale, con NIT rivisto, ma senza troppi fronzoli e apps che distraggono: andrebbe bene di serie la radio Dab 2+, il bluetooth, la porta USB, il navigatore optional, e al posto mangianastri e CD un vano chiuso da sportello per riporre piccoli oggetti e l'immancabile smartphone
Qui ci saranno fior fiore di esperti ma io trovo che questa sia la mia configurazione ideale di Lancia Thesis II: dallo stesso pianale della Giulia, avendo motore e cambio, non riuscirebbero i designers ed i tecnici a tirarci fuori una macchina che per eleganza e sobrietà di linee possa essere degna erede della Thesis? La Thesis II appunto?
Non vorrei mai una macchina ipertecnologica e piena di app, ma sicuramente una macchina elegante nella sua sobrietà classica, di linee pulite, con la griglia esterna che sfoggi ancora orgogliosamente il marchio Lancia, senza troppa elettronica che fa le bizze, e quella che c'è funzionale ed affidabile; mi andrebbe benissimo anche un freno a mano non elettronico e sospensioni non ipertecnologiche, purchè robuste ed affidabili, adatte anche a strade malconce: all'insegna di quello che non c'è non si rompe, e quello che c'è deve stupire per bellezza e convincere per affidabilità.
Fari: a me vanno benissimo anche quelli normali, e chi vuole gli xenon se li prende come optional, piuttosto necessario implementare luci led diurne.
La macchina dovrebbe esprimere il concetto di un lusso accessibile, esattamente come lo fu ai suoi tempi la prima Thema (quella degli anni '80), un concetto che ne decretò il successo che purtroppo è mancato alla Thesis; si dice che l'errore della Thesis fu quello di avere speso milioni di euro in un pianale dedicato, ora abbiamo un nuovo pianale, un nuovo motore, un nuovo cambio automatico.
Bisogna solo che il buon Marchionne dia fiducia ai suoi tecnici ed ai suoi stilisti, che abbia più fiducia in se stesso e si decida di far vestire questi contenuti tecnici apprezzabili dall'atelier Lancia per ridarci una Thesis II, emblema di sobria eleganza classica, accessibile qui sulla terra dai più, per offrire qualcosa di più elegante della... che ne so... Ford Mondeo o Skoda Superb... la Thesis II non potrebbe e non dovrebbe scontrarsi con le Mercedes di classe superiore e altre tedesche, esattamente come la Giulia non può farlo contro le BMW, per ampiezza e densità di gamma.
Dovrebbe e potrebbe però ritagliarsi una sua fetta di mercato, ed usufruendo di parti importanti in comune, forse aiuterebbe ad ammortizzare prima i costi del pianale Alfa Giulia.
Ragazzi, magari ho detto una marea di belinate, ma se qualcuno ci sta a scrivere con me a Marchionne per la Thesis II, io sono pronto... male che vada ci prenderà per un branco di pazzi sognatori...
Ed io alla guida della mia Lancia Thesis mi sento orgoglioso del lavoro dei tecnici e degli stilisti Lancia, mi sento portatore di uno stile e di un'eleganza di guida, ma anche di come vivere la propria vita, che mi fanno sentire anche responsabile di tutto questo: forse dobbiamo smettere di sognare e rimboccarci le maniche, tirando fuori il meglio che ognuno di noi può dare.
Grazie per essere arrivati a leggere il mio sogno fino a qui, e buona serata a tutti gli amici Lancisti ovunque si trovino nel mondo.
Il sogno di una nuova Thesis, la Thesis II
Re: Il sogno di una nuova Thesis, la Thesis II
Bello quello che dici e penso che altri condivideranno, ma credo che Marchionne non rifarebbe la Thesis nemmeno sotto tortura, considerando il costo del progetto rapportato alle vendite per Lancia è stata un ' operazione in perdita, naturalmente il pianale questa volta verrebbe condiviso con altre vetture per ammortizzare i costi e probabilmente anche molto altro rendendola meno esclusiva della prima, presumo.
Marchionne ha lasciato perdere vetture di successo come Musa e Phedra (ai vertici delle rispettive classi) Discrete vendite di Delta e di Lybra, il tutto pur di far morire il marchio Lancia, questo per fare capire che a lui il solo mercato italiano non gli interessa.
Marchionne ha lasciato perdere vetture di successo come Musa e Phedra (ai vertici delle rispettive classi) Discrete vendite di Delta e di Lybra, il tutto pur di far morire il marchio Lancia, questo per fare capire che a lui il solo mercato italiano non gli interessa.
Re: Il sogno di una nuova Thesis, la Thesis II
Condivido quello che scrivi, e con rammarico, perchè mi pare un vero peccato.
Se per Marchionne il marchio Lancia "è solo un fatto italiano e parzialmente europeo", dovrebbe proprio sforzarsi di più per lavorarci sopra e valorizzarlo.
Tutti sono capaci di tirare i remi in barca, ed io mi domando se sia accettabile che un brand storico come questo possa morire di eutanasia.
Non avrei nulla in contrario, in questo particolare momento storico di recessione economica globale, ad avere una Thesis II un po' meno esclusiva, ma pur sempre sulle strade, con altri componenti del gruppo FCA, in una carrozzeria dalle forme classiche e con un abitacolo dal design classico che ci ricorda la Thesis.
Fra l'altro forse un altro brand (Lancia) che sfrutti pianale motore e cambio della Giulia potrebbe avere anche un senso industriale e pescare qualche piccola percentuale in più di aficionados del marchio, contribuendo così al ROI della nuova Alfa Romeo.
Non voglio rimanere orfano di Lancia, e nemmeno vedere (tr)fuffe come quella di macchina americana su cui viene messo il marchio Lancia: dobbiamo riprendere a credere in noi stessi, e, dato per scontato che abbiamo perso il treno della supremazia tecnologica contro lo strapotere tedesco, almeno lottare nel mercato con i nostri marchi per le fette di mercato che certamente potremmo avere.
Per il resto, cosa ne pensi della configurazione tecnica del mio sogno?
Secondo te sarebbe tecnicamente realizzabile?
Se per Marchionne il marchio Lancia "è solo un fatto italiano e parzialmente europeo", dovrebbe proprio sforzarsi di più per lavorarci sopra e valorizzarlo.
Tutti sono capaci di tirare i remi in barca, ed io mi domando se sia accettabile che un brand storico come questo possa morire di eutanasia.
Non avrei nulla in contrario, in questo particolare momento storico di recessione economica globale, ad avere una Thesis II un po' meno esclusiva, ma pur sempre sulle strade, con altri componenti del gruppo FCA, in una carrozzeria dalle forme classiche e con un abitacolo dal design classico che ci ricorda la Thesis.
Fra l'altro forse un altro brand (Lancia) che sfrutti pianale motore e cambio della Giulia potrebbe avere anche un senso industriale e pescare qualche piccola percentuale in più di aficionados del marchio, contribuendo così al ROI della nuova Alfa Romeo.
Non voglio rimanere orfano di Lancia, e nemmeno vedere (tr)fuffe come quella di macchina americana su cui viene messo il marchio Lancia: dobbiamo riprendere a credere in noi stessi, e, dato per scontato che abbiamo perso il treno della supremazia tecnologica contro lo strapotere tedesco, almeno lottare nel mercato con i nostri marchi per le fette di mercato che certamente potremmo avere.
Per il resto, cosa ne pensi della configurazione tecnica del mio sogno?
Secondo te sarebbe tecnicamente realizzabile?
Re: Il sogno di una nuova Thesis, la Thesis II
Belle idee certamente, possibile (per Marchionne) solo se a costo zero
, condivido pienamente il fatto che Marchionne ha preferito " rinunciare " al rilancio della Lancia, con vetture come la Delta per esempio, che se solo riprendi similitudini e connotazioni tecniche e stilistiche della prima la vendi a occhi chiusi e altrettanto poteva fare con la fulvia con il prototipo del 2003.
