Carissimi amici, la mia non vuole essere una comunicazione a difesa dell'A.S.I, ma ci sono percorsi nella vita che si fanno alcuni per amicizia e altri per passione, nel mio caso il passo che ho affrontato è stato intrapreso per vera amicizia e non sono sicuramente i pochi euro che ho in più da buttare nell'arco dell'anno per essere un socio a.s.i..
Sicuramente in a.s.i. molte cose dovrebbero cambiare ma nessuno è nelle condizioni di poterla ostacolare, a maggior ragione il sottoscritto.
Ho notato in tanti anni di raduni a cui ho partecipato, che i vari club che si associano alla "fammiggerata a.s.i." per nostra fortuna hanno modi diversi di esporsi nei confronti dei propri soci e dei futuri soci, infatti ci sono club che sono molto elitari e il socio che magari si presenta con una "automobilina" e con una classe da ceto sociale medio, non gli si da magari la giusta confidenza al fine di poter allacciare un rapporto sociale più intimo all'interno del ,club, ma è pure vero che l'automobilismo d'epoca, almeno cui nel meridione d'Italia nel caso delle associazioni aderenti all' A.S.I., diventa un fatto elitario e volente o nolente per colpa anche se di pochi bisogna avere la destrezza di sapersi muovere e nello stesso tempo di parlare o rispondere a tamburo battente nelle discussioni che si susseguono.
Ma e pure vero che ci sono club aderenti sempre all'A.S.I. che sono veri amanti e cultori dell'automobilismo d'epoca e dove sono iscritto ho potuto constatare di persona nell'arco degli anni che il direttivo circonda il nuovo socio con fare molto amichevole e lo accompagna passo a passo con l'intenzione di inserirlo bene nell'habitat del club .
Questo e tutto, per quello che mi riguarda o meglio che ci riguarda, bisogna saper scegliere un club nel quale, anche se solo per passione, abbia quegli attributi per un buon vivere sociale e la condizione che nel direttivo esistano dei veri amanti delle auto d'epoca.
Un saluto da Ivan
A PROPISITO DI A.S.I.
Re: A PROPISITO DI A.S.I.
Caro Ivan,
gli ottimi club non mancano ma bisogna fare distinzione tra ASI e i club associati ASI: io mi oppongo al monopolio ASI non ai club loro associati.
ASI è un ente privato che agisce in un regime di monopolio, incassa milioni di euro all' anno ( teoricamente è senza fini di lucro) e non si capisce perchè debba essere l' unico a decidere sulla storicità o meno di un veicolo.
Non sono d'accordo quando dici che non è possibile ostacolare ASI, infatti basta semplicemente scegliere soluzioni alternative e dare forza agli enti che si oppongono al suo monopolio: nel mio piccolo è quello che faccio.
In precedenza ho menzionato il RIVS ma ora aggiungo anche AIAC ( federato FIVA) pure loro molto attivi nel vedere riconosciuti i diritti dei possessori di auto storiche o di interesse storico o collezionistico.
Ciascuno poi libero di fare quello che crede più opportuno.
Saluti
gli ottimi club non mancano ma bisogna fare distinzione tra ASI e i club associati ASI: io mi oppongo al monopolio ASI non ai club loro associati.
ASI è un ente privato che agisce in un regime di monopolio, incassa milioni di euro all' anno ( teoricamente è senza fini di lucro) e non si capisce perchè debba essere l' unico a decidere sulla storicità o meno di un veicolo.
Non sono d'accordo quando dici che non è possibile ostacolare ASI, infatti basta semplicemente scegliere soluzioni alternative e dare forza agli enti che si oppongono al suo monopolio: nel mio piccolo è quello che faccio.
In precedenza ho menzionato il RIVS ma ora aggiungo anche AIAC ( federato FIVA) pure loro molto attivi nel vedere riconosciuti i diritti dei possessori di auto storiche o di interesse storico o collezionistico.
Ciascuno poi libero di fare quello che crede più opportuno.
Saluti
Re: A PROPISITO DI A.S.I.
Ciao Bunkai, si è vero, quello che dici ma solo in parte, io oltre all'a.s.i., sono associato con un altro ente a.a.v.s., tra i due enti non riconosco nessuna differenza
nell'espletamento dei compiti, se non in quest'ultimo caso la non menzione di un mensile, anche se molto critico da parte dell'associato per quanto riguarda la manovella.
Quanto riferisco che diventa impossibile ostacolare l'a.s.i., ricordiamoci che lo stesso ente congloba migliaia di utenti e che lo si voglia o meno sono un potere
inossidabile.
Inoltre la dirigenza dell'a.s.i. si che è composta da un piccolo numero di appassionati ma gli stessi hanno cuozienti intellettivi molto geniali e amicizie sopratutto politiche di un certo vigore.
Forse con l'entrata in europa e l'abattimento dei confini, un domani qualche cosa potrebbe cambiare ma e ancora molto presto.
Ricordiamoci che a livello mondiale, l'a.s.i. anche se si tratta di una struttura privata, rileva un interesse personale di proporzioni altissime.
Si dice che i milioni di euro che possiede non vengono utilizzati a scopo di lucro, ma quanto mai si è vita una squadra della finanza a verificare quanto detto?
Lascio a te ulteriori commenti.
Ciao da Ivan
nell'espletamento dei compiti, se non in quest'ultimo caso la non menzione di un mensile, anche se molto critico da parte dell'associato per quanto riguarda la manovella.
Quanto riferisco che diventa impossibile ostacolare l'a.s.i., ricordiamoci che lo stesso ente congloba migliaia di utenti e che lo si voglia o meno sono un potere
inossidabile.
Inoltre la dirigenza dell'a.s.i. si che è composta da un piccolo numero di appassionati ma gli stessi hanno cuozienti intellettivi molto geniali e amicizie sopratutto politiche di un certo vigore.
Forse con l'entrata in europa e l'abattimento dei confini, un domani qualche cosa potrebbe cambiare ma e ancora molto presto.
Ricordiamoci che a livello mondiale, l'a.s.i. anche se si tratta di una struttura privata, rileva un interesse personale di proporzioni altissime.
Si dice che i milioni di euro che possiede non vengono utilizzati a scopo di lucro, ma quanto mai si è vita una squadra della finanza a verificare quanto detto?
Lascio a te ulteriori commenti.
Ciao da Ivan