Apprezzabile ragionamento.
Mi permetto però di evidenziare che, dovendo vincere la medesima forza resistente, a basso regime il motore deve sviluppare una coppia maggiore e pertanto viaggiare con la farfalla (o gli iniettori per i diesel) più aperti. Aumentano pertanto il lavoro sviluppato ad ogni ciclo e le sollecitazioni sul manovellismo, ed i benzina tendono a battere in testa.
Sotto un certo valore non conviene pertanto andare, anche perchè il motore si troverebbe a lavorare in un campo dove il consumo specifico aumenta e pertanto non ci sarebbe vantaggio anche da un punto di vista del consumo.
Saluti
Andare in v a 70 km.
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mimmo bt328
Re: sincronizzatori
ciao
concordo con Paolo per la convenienza di fare la doppietta scalando marcia
io ho imparato a guidare su una 500 e, come Paolo ha scritto, la doppietta era d'obbligo
una decina di anni fa ho guidato una Croma con il sincronizzatore della seconda distrutto
non era un problema per me scalare dalla terza alla seconda ma posso dire che passare dalla prima alla seconda era abbastanza difficile e lento, più volte ho saltato la seconda passando dalla prima alla terza
il sincronizzatore è un anello, credo dello stesso materiale della frizione, che ha lo scopo di far girare gli alberi primario e secondario del cambio (quando la frizione è premuta e quindi il secondario non è trascinato dalle ruote) alla medesima velocità al fine di agevolare gli ingressi delle marce, permettendo ai denti di una ruota dentata (scusate la ripetizione) di combaciare con quelli dell'altra ruota
ogni cambio di marcia è un piccolo stress, con conseguente usura, per i sincronizzatori
si, è vero che nell'esecuzione della doppietta bisogna accelerare un po', ma sappiamo bene che aggiungere gasolio o benzina possiamo farlo tutti, mentre cambiare i sincronizzatori è un pochettino più difficile
concordo con Paolo per la convenienza di fare la doppietta scalando marcia
io ho imparato a guidare su una 500 e, come Paolo ha scritto, la doppietta era d'obbligo
una decina di anni fa ho guidato una Croma con il sincronizzatore della seconda distrutto
non era un problema per me scalare dalla terza alla seconda ma posso dire che passare dalla prima alla seconda era abbastanza difficile e lento, più volte ho saltato la seconda passando dalla prima alla terza
il sincronizzatore è un anello, credo dello stesso materiale della frizione, che ha lo scopo di far girare gli alberi primario e secondario del cambio (quando la frizione è premuta e quindi il secondario non è trascinato dalle ruote) alla medesima velocità al fine di agevolare gli ingressi delle marce, permettendo ai denti di una ruota dentata (scusate la ripetizione) di combaciare con quelli dell'altra ruota
ogni cambio di marcia è un piccolo stress, con conseguente usura, per i sincronizzatori
si, è vero che nell'esecuzione della doppietta bisogna accelerare un po', ma sappiamo bene che aggiungere gasolio o benzina possiamo farlo tutti, mentre cambiare i sincronizzatori è un pochettino più difficile
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Gennifer
Re: sincronizzatori
mimmo bt328 ha scritto:
>
> ciao
> concordo con Paolo per la convenienza di fare la doppietta
> scalando marcia
solo se i sincro sono usurati.
> io ho imparato a guidare su una 500 e, come Paolo ha scritto,
> la doppietta era d'obbligo
Infatti non tutte le 500 avevano il cambio sincronizzato
> una decina di anni fa ho guidato una Croma con il
> sincronizzatore della seconda distrutto
> non era un problema per me scalare dalla terza alla seconda
> ma posso dire che passare dalla prima alla seconda era
> abbastanza difficile e lento, più volte ho saltato la seconda
> passando dalla prima alla terza
> il sincronizzatore è un anello, credo dello stesso materiale
> della frizione,
Il sincronizzatore non è solo un anello ma è un gruppo composto da mozzo,manicotto e anello
che ha lo scopo di far girare gli alberi
> primario e secondario del cambio
in realtà si gestisce solo la velocità del primario
(quando la frizione è
> premuta e quindi il secondario non è trascinato dalle ruote)
quando la frizione è premuta è il primario a non essere collegato al motore, mentre il secondario è sempre collegato alle ruote mediante il differenziale.
> alla medesima velocità
i due albveri non ruotano mai alla stessa velocità semmai è il primario che adatta la sua velocità in funzione del rapoporto che si vuole inserire
al fine di agevolare gli ingressi
> delle marce, permettendo ai denti di una ruota dentata
> (scusate la ripetizione) di combaciare con quelli dell'altra
> ruota
non sono direttamente i denti della ruota a combaciare perchè tutte le ruote di un albero, sono sempre ingranate con le rispettive sull'altro albero mentre l'azione di innesto marcia, in cui è compresa anche la sincronizzazione, riguarda le spuntature poste all'estremità di ciascuna ruota, che devono combaciare con quelle del manicotto solidale all'labero atrraverso un mozzo.
in questo modo si rende solidale quella ruota dentata e l'omologa ad essa ingranata, all'albero su cui la precedente è calettata.
E' più complicato a spiegarlo che a vederlo.......................
> ogni cambio di marcia è un piccolo stress, con conseguente
> usura, per i sincronizzatori
ma i sincronizzatori sono stati inventati apposta.............
> si, è vero che nell'esecuzione della doppietta bisogna
> accelerare un po', ma sappiamo bene che aggiungere gasolio o
> benzina possiamo farlo tutti, mentre cambiare i
> sincronizzatori è un pochettino più difficile
ma se progettati bene durano una vita.
La doppietta, in tutti gli altri casi è solamente inutile e dannosa.
>
> ciao
> concordo con Paolo per la convenienza di fare la doppietta
> scalando marcia
solo se i sincro sono usurati.
> io ho imparato a guidare su una 500 e, come Paolo ha scritto,
> la doppietta era d'obbligo
Infatti non tutte le 500 avevano il cambio sincronizzato
> una decina di anni fa ho guidato una Croma con il
> sincronizzatore della seconda distrutto
> non era un problema per me scalare dalla terza alla seconda
> ma posso dire che passare dalla prima alla seconda era
> abbastanza difficile e lento, più volte ho saltato la seconda
> passando dalla prima alla terza
> il sincronizzatore è un anello, credo dello stesso materiale
> della frizione,
Il sincronizzatore non è solo un anello ma è un gruppo composto da mozzo,manicotto e anello
che ha lo scopo di far girare gli alberi
> primario e secondario del cambio
in realtà si gestisce solo la velocità del primario
(quando la frizione è
> premuta e quindi il secondario non è trascinato dalle ruote)
quando la frizione è premuta è il primario a non essere collegato al motore, mentre il secondario è sempre collegato alle ruote mediante il differenziale.
> alla medesima velocità
i due albveri non ruotano mai alla stessa velocità semmai è il primario che adatta la sua velocità in funzione del rapoporto che si vuole inserire
al fine di agevolare gli ingressi
> delle marce, permettendo ai denti di una ruota dentata
> (scusate la ripetizione) di combaciare con quelli dell'altra
> ruota
non sono direttamente i denti della ruota a combaciare perchè tutte le ruote di un albero, sono sempre ingranate con le rispettive sull'altro albero mentre l'azione di innesto marcia, in cui è compresa anche la sincronizzazione, riguarda le spuntature poste all'estremità di ciascuna ruota, che devono combaciare con quelle del manicotto solidale all'labero atrraverso un mozzo.
in questo modo si rende solidale quella ruota dentata e l'omologa ad essa ingranata, all'albero su cui la precedente è calettata.
E' più complicato a spiegarlo che a vederlo.......................
> ogni cambio di marcia è un piccolo stress, con conseguente
> usura, per i sincronizzatori
ma i sincronizzatori sono stati inventati apposta.............
> si, è vero che nell'esecuzione della doppietta bisogna
> accelerare un po', ma sappiamo bene che aggiungere gasolio o
> benzina possiamo farlo tutti, mentre cambiare i
> sincronizzatori è un pochettino più difficile
ma se progettati bene durano una vita.
La doppietta, in tutti gli altri casi è solamente inutile e dannosa.
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mimmo bt328
Re: sincronizzatori
ciao
si, vabbè, ho scritto qualche imprecisione, ma almeno i concetti erano generalmente corretti
non faccio il meccanico, mi occupo di tutt'altro
si, vabbè, ho scritto qualche imprecisione, ma almeno i concetti erano generalmente corretti
non faccio il meccanico, mi occupo di tutt'altro