LANCIA COME AUTOBIANCHI - 1994-2014: CRONISTORIA DI 20 ANNI DI SCELTE SBAGLIATE
LANCIA COME AUTOBIANCHI - 1994-2014: CRONISTORIA DI 20 ANNI DI SCELTE SBAGLIATE
Eh si, anche se il paragone a livello di storia e di modelli é improponibile, una ventina d' anni dopo la scomparsa dell' AUTOBIANCHI, sembra che la nostra gloriosa LANCIA faccia la stessa fine: prima il confinamento al solo territorio nazionale con un piccolo monomodello (all' epoca la Y 10, adesso la YPSILON 5p), e probabilmente poco dopo la fine nell' oblio.
Stiamo forse parlando di una situazione ancora peggiore di VAUXHALL e HOLDEN, marche locali della GENERAL MOTORS per Regno Unito e Australia, che per lo meno hanno una gamma completa, anche se doppioni di OPEL.
Ho pensato quindi di ripercorrere le principali tappe di questi ultimi 20 anni che hanno portato alla disastrosa situazione attuale.
1994-2004
Nel 1992 ZAGATO aveva presentato la HYENA, coupè sportivo da produrre in 500 esemplari con il nome LANCIA DELTA SPORT ZAGATO. Malgrado il successo di stampa e pubblico nei saloni dove fu esposta, la direzione non da il via libera. Finalmente sarà fabbricata dalla stessa ZAGATO, con il simbolo HF, in soli 24 esemplari tra il 1992 ed il 1994. È il primo segnale che le cose cambieranno in peggio.
Infatti, nel 1993 la LANCIA si ritira dai rally, dopo aver conquistato 6 campionati consecutivi.
A metà anni '90 si produce il cambio di gamma. 10 anni prima, negli anni '80, DELTA, PRISMA, THEMA e Y 10 avevano riproposto la marca con successo anche sui mercati internazionali, grazie al lavoro svolto da Ghidella. Anche la DEDRA, in vendita dal 1989, aveva significato un passo in avanti.
Inoltre avevamo la TRAZIONE INTEGRALE su Y 10, DELTA, PRISMA e DEDRA (non su THEMA, già si preferì offrire l' ALFA 164 Q4), abbandonata definitivamente nel 1997 con la DEDRA SW INTEGRALE.
Però i nuovi modelli, voluti da Cantarella, A.D. dal 1990, si allontanano dalla filosofia LANCIA, e per questo inizia il lento declino della marca. Primo tra questi la DELTA II, uscita nel 1993.
1994: La KAPPA sostituisce la THEMA: secondo insuccesso.
Nello stesso anno esce la ZETA, primo furgone LANCIA, che ha poco a che vedere con gli eleganti e sportivi coupè da sempre presenti nella marca, fino alle BETA e GAMMA coupè scomparse nel 1984.
A fine anno escono di produzione DEDRA HF, DEDRA HF INTEGRALE e la gloriosa DELTA HF INTEGRALE.
1995: Esce la DELTA HPE, una tre porte poco accertata. Ercole Spada aveva disegnato una DELTA COUPÈ, però fu vietata dalla dirigenza (i coupè sono per ALFA ROMEO), e così dovette fare del suo meglio per transformarla in questa.
Nello stesso anno BERTONE presenta la KAYAK: doveva essere la futura coupè alto di gamma. Bocciata anche questa.
1996: Esce la Y, che sostituisce la Y 10. È l' unico modello, di questi presentati, che ha successo. La parte negativa è che il modello si indirizza sempre di più ad un pubblico femminile. Negli anni '70 la A 112, la vera MINI italiana, era comprata da uomini e donne: ABARTH per uomini, ELEGANT, ELITE ed LX per le donne. Già con la Y 10 cominciò il cambio: le versioni TURBO e GT erano poco pubblicizzate e per questo vendute sempre meno. Nella nuova Y il massimo della sportività sarà la ELEFANTINO ROSSO (proibito chiamarla HF).
1997: Dopo la mancata KAYAK, si presenta la KAPPA COUPÈ. Sarà in vendita solo fino al 2000. Ennesimo insuccesso, passerà alla storia come l' ultima coupè LANCIA.
1999: La LYBRA sostituisce la DEDRA, però non ne ripete il successo. È una vettura elegante e rifinita, però troppo classica e con niente di sportivo, che oltretutto soffre la concorrenza della contemporanea e bella ALFA 156.
2000: Esce di produzione la DELTA II, compresa la HPE HF TURBO, l' ultima LANCIA HF.
Possiamo vedere che in questo decennio LANCIA aveva la gamma più ampia con rispetto al decennio anteriore:
Y, DELTA HPE, DELTA, DEDRA, DEDRA SW (1989-1999), LYBRA, LYBRA SW (1999-2006), ZETA, KAPPA, KAPPA SW, KAPPA COUPÈ.
(Prima c' erano Y 10, DELTA, PRISMA, THEMA, THEMA SW).
Però non erano i modelli che cercava il cliente LANCIA, perchè come detto prima si allontanavano dalla filosofia della marca.
2004-2014
Nel 2002 il responsabile della marca é Gianni Coda. Inizia l' epoca del "calandrone".
Arriva la sostituta per la KAPPA. Si tratta della THESIS, ultima vera ammiraglia della casa, rifinitissima come le LANCIA di un tempo, però con una linea troppo originale e classica per una vettura del nuovo secolo. È un altro insuccesso commerciale.
Sostituta anche per la ZETA. Si tratta della PHEDRA, secondo furgone LANCIA.
Però nello stesso anno viene anche nominato Luca De Meo come responsabile marketing della LANCIA.
Dal primo momento capisce che bisogna cambiare le cose nella marca.
Al Salone di Ginevra del 2003 si presenta la nuova YPSILON. Anche questa ha successo come le sue progenitrici, però ancora una volta si rivolge ad un pubblico prevalentemente femminile. Nella nuova YPSILON il massimo della sportività saranno le due versioni MOMO DESIGN dI fine 2005 e SPORT MOMO DESIGN del 2007, versioni descafeinate della YPSILON SPORT ZAGATO presentata a Ginevra 2005.
Ma la vera rivoluzione avviene al Salone di Frankfurt dello stesso anno, cuando si presenta la concept FULVIA. Voluta fortemente da De Meo, viene disegnata da Flavio Manzoni, direttore del Centro Stile Lancia. Fortunatamente la mascherina é orizzontale e filante come tutta la vettura. È una bellissima rivisitazione anni 2000 della FULVIA COUPÈ del 1965. Strepitoso il successo del pubblico e la critica della stampa. Erano più di 10 anni, dalla presentazione della HYENA ZAGATO, che non si parlava tanto di LANCIA. La sfortuna però é che allo stesso Salone si presenta anche la concept ALFA ROMEO 8C COMPETIZIONE, e al successivo Ginevra 2004 il prototipo della nuova FIAT 500. Sono tre vetture che perfettamente incarnano la filosofia delle tre marche. Però il GRUPPO FIAT sta attraversando la più grave crisi della sua storia, aggravata anche dalle morti di GIANNI (2003) e UMBERTO (2004) AGNELLI.
Al Salone di Ginevra del 2004 si presenta intanto la MUSA. Piccola ed elegante monovolume di 4 metri, si rivelerà un inaspettato successo.
Il 1º giugno 2004 viene nominato nuevo A.D. Sergio Marchionne, una persona sconosciuta ai più che non proviene dal mondo dell' auto.
Il primo segnale é positivo, visto che subito nomina Luca De Meo responsabile della LANCIA.
De Meo ottiene buoni risultati di vendita e cerca di superare gli ostacoli per passare la FULVIA alla produzione. Non farà in tempo, perché il 2 novembre 2004 passa ad essere responsabile della marca FIAT. Lo sostituisce Antonio Baravalle. Anche con lui le vendite crescono, e si compromette a produrre presto la FULVIA. Oltretutto Marchionne dice che presto i tre prototipi passeranno alla produzione. Ma ancora una volta, proprio per il lavoro ben svolto, a settembre 2005 viene nominato responsabile dell' ALFA ROMEO, essendo sostituito dal francese Olivier Francois, una persona che non ha mai lottato per introdurre prodotti adeguati per LANCIA.
Da questo momento inizia la seconda fase di declino della LANCIA.
Inizia il 2006, l' anno del CENTENARIO LANCIA, e tutti si aspettano da un momento all' altro l' annuncio della messa in produzione della FULVIA. Invece per ora finisce la produzione della LYBRA, ed escono solo delle versioni celebrative di Ypsilon, Musa, Thesis e Phedra.
A maggio si annuncia invece il visto buono per la FIAT 500, che comincerà ad essere venduta a metà 2007.
Passa l' estate, e a settembre al Salone di Parigi si presenta la concept DELTA HPE: una berlina a due volumi di 4,50 metri, che dovrebbe sostituire la vecchia DELTA e la LYBRA. Nessuna traccia della FULVIA, mentre in quell' occasione si annuncia anche il visto buono per l' ALFA ROMEO 8C COMPETIZIONE, che comincerà ad essere consegnata a fine 2007.
I lancisti sono avvolti dalla piena desolazione, vedendo svanirsi il sogno di rivedere su strada la FULVIETTA.
Alla LANCIA vengono di nuovo preferite le altre marche del gruppo.
La novità più importante del 2007 per LANCIA é il nuovo logo, chiamato da tutti il "logo cinese", che snatura ancora di più la marca. Il primo modello a riceverlo é la YPSILON SPORT MOMO DESIGN, e per fine 2007 tutti i modelli lo adottano.
Finalmente, a Ginevra 2008 si presenta la versione definitiva della DELTA III. Dovrebbe prendere clienti dei segmenti C e D, però fa fatica a posizionarsi nel mercato. Per un tipo di cliente é troppo grande e per altri é troppo piccola. Passerà probabilmente alla storia come l' ultima LANCIA fabbricata in Italia.
Allo stesso Salone ALFA ROMEO presenta la concept ALFA 8C SPIDER, che sarà in vendita dall' anno seguente (per ALFA ROMEO sempre si trovano i soldi da investire) ed anche la MITO, primo modello ALFA ROMEO del segmento B.
Le nuove FIAT 500 nel 2007 e ALFA MITO nel 2008, cominciano intanto a strangolare poco a poco le vendite della YPSILON, modello del 2003, quindi già vecchiotto.
A marzo 2009 si interrompe la produzione della sfortunata THESIS, e per ora non esiste una sostituta.
Ad aprile, a sorpresa, Marchionne annuncia che la FIAT rileva il GRUPPO CHRYSLER.
In autunno, Olivier Francois viene nominato responsabile anche del marchio CHRYSLER.
Dopo la DELTA, non si parla di nessun possibile modello nuovo, però si comincia a dire che i seguenti modelli saranno sviluppati con CHRYSLER, e che in Europa la rete di vendita CHRYSLER sarà soppressa e assorbita dalla LANCIA !!??
E così é. A Ginevra 2011 Olivier Francois presenta "la nuova LANCIA". Dopo 3 anni ci sono addirittura 6 modelli, 5 dei quali nuovi (o quasi). A parte il restyling della DELTA, adesso con mascherina americanizzata, troviamo come novità principale una nuova YPSILON, per la prima volta a 5 porte (così secondo la solita teoria Marchionne, prenderà clienti di YPSILON e MUSA, ormai prossima alla pensione. Il vero motivo é che vuole cercare di differenziarla da 500 e MITO, entrambe a 3 porte). La nuova mascherina "chryslerizzata" la fa assomigliare più ad una CHRYSLER PT CRUISER che ad una LANCIA YPSILON. Le altre novità sono leggeri resyling di modelli CHRYSLER, che ripescano nomi storici della produzione LANCIA: la THEMA (ex CHRYSLER 300), che coprirà il vuoto lasciato dalla THESIS due anni prima; la VOYAGER (ex CHRYSLER GRAND VOYAGER), terzo furgone LANCIA, che sostituisce la PHEDRA; infine le concept FLAVIA BERLINA e FLAVIA CONVERTIBILE (ex CHRYSLER 200 e 200 CONVERTIBLE). Ci dicono che comunque questi sono modelli di transizione. I prossimi saranno sviluppati insieme dai centri stile delle due marche, per piacere sia in America che in Europa.
Sempre a Ginevra, ALFA ROMEO presenta la concept ALFA 4C.
A luglio iniziano le vendite di YPSILON 5p e a settembre quelle di THEMA e VOYAGER. Sempre a settembre, Olivier Francois passa ad essere responsabile della marca FIAT. Come responsabile LANCIA-CHRYSLER viene nominato l' americano Saad Chehab.
A Ginevra 2012 si presenta la versione definitiva della FLAVIA CONVERTIBILE: erano 30 anni, dai tempi della BETA SPIDER, uscita di produzione nel 1982, che LANCIA non aveva in listino una vettura scoperta. Presentata anche la THEMA AWD, versione a trazione integrale. Nessun seguito invece per la FLAVIA BERLINA; Marchionne dice che il modello CHRYSLER da cui deriva é troppo vecchio, meglio aspettare il nuovo, previsto per il 2014.
Nell' estate 2012 si interrompe la fabbricazione della MUSA, un modello che vendeva ancora bene, e ancora una volta non esiste sostituta (beh, si, la sostituta é la FIAT 500 L, alla quale poteva dare fastidio...).
A fine ottobre 2012, avviene "il fattaccio". Dopo solo un anno di commercializzazione di prodotti ex CHRYSLER, Marchionne improvvisamente dice che non é soddisfatto delle vendite, dicendo la famosa frase che "LANCIA non ha appeal". Sappiamo tutti che quello che non ha appeal sono i carrozzoni americani spacciati per LANCIA, che non comprano ne i lancisti ne i vecchi clienti CHRISLER. Dice quindi che "LANCIA verrà ridimensionata". Non dando più spiegazioni, nessuno sa bene che cosa voglia dire, però tutti cominciamo a prevedere il peggio.
A Ginevra 2013, LANCIA sembra fare un ultimo disperato tentativo di riavvicinarsi ad un pubblico più maschile e giovanile, dando un tocco sportivo a DELTA e YPSILON. Presenta DELTA S MOMO DESIGN (per carità, non chiamatela GT o HF) e YPSILON s MOMO DESIGN. È ormai troppo tardi, sia per la DELTA, che ha già 5 anni, che per la propria marca.
Sempre a Ginevra, due anni dopo il debutto della concept, ALFA ROMEO presenta la versione definitiva della coupè 4C. Non si potrebbe utilizzare questo pianale anche per la famosa FULVIA ? Ancora una umiliazione per i lancisti, che continuano ad aspettarla...
A settembre in Frankfurt, l' unica novità é la VOYAGER "S", che sarà in vendita da gennaio 2014 (che potrà avere di sportivo un furgone di più di 5 metri...).
A novembre, l' americano Al Gardner sostituisce Saad Chehab al fronte di CHRYSLER. Nella nomina non si parla di LANCIA: Questo significa che per la prima volta LANCIA non ha più formalmente neanche un responsabile !!??
E arriviamo finalmente al 9 gennaio 2014: Marchionne completa la sua opera dicendo che LANCIA sarà confinata al solo mercato italiano, e con un solo modello, l' attuale YPSILON.
Dopo 4 giorni, presentando la nuova CHRYSLER 200 a Detroit, conferma che non verrà in Europa come LANCIA.
Nell' ultimo ridicolo PIANO PRODOTTI del 2012, per LANCIA era previsto il restyling di metà carriera della YPSILON nel 2015.
Nel 2015 però é anche prevista l' uscita della 500 a 5 porte.
Questo significa che probabilmente LANCIA farà in tempo a "celebrare" un triste compleanno nella sua Italia nel 2016 per i suoi 110 anni, per poi morire lentamente insieme al suo ultimo modello.
Marchionne saprà molto di finanza e di numeri, però é ora che si tolga di mezzo per fare spazio a qualcuno che sappia di prodotto.
Infatti, a parte la 500 che era stata ideata prima del suo arrivo, i modelli gestati sotto la sua direzione sono quasi tutti un fallimento:
LANCIA DELTA (2008), ALFA MITO (2008), FIAT 500 USA (2010), DODGE DART (2012), FIAT VIAGGIO (2013).
Si salvano solo GIULIETTA, PANDA e YPSILON.
Scusate lo sfogo.
Luca VX
Grazie Luca per il bel resoconto...triste epilogo purtroppo.
Gianluca Moderatore Sezione Argomenti Generali
Stiamo forse parlando di una situazione ancora peggiore di VAUXHALL e HOLDEN, marche locali della GENERAL MOTORS per Regno Unito e Australia, che per lo meno hanno una gamma completa, anche se doppioni di OPEL.
Ho pensato quindi di ripercorrere le principali tappe di questi ultimi 20 anni che hanno portato alla disastrosa situazione attuale.
1994-2004
Nel 1992 ZAGATO aveva presentato la HYENA, coupè sportivo da produrre in 500 esemplari con il nome LANCIA DELTA SPORT ZAGATO. Malgrado il successo di stampa e pubblico nei saloni dove fu esposta, la direzione non da il via libera. Finalmente sarà fabbricata dalla stessa ZAGATO, con il simbolo HF, in soli 24 esemplari tra il 1992 ed il 1994. È il primo segnale che le cose cambieranno in peggio.
Infatti, nel 1993 la LANCIA si ritira dai rally, dopo aver conquistato 6 campionati consecutivi.
A metà anni '90 si produce il cambio di gamma. 10 anni prima, negli anni '80, DELTA, PRISMA, THEMA e Y 10 avevano riproposto la marca con successo anche sui mercati internazionali, grazie al lavoro svolto da Ghidella. Anche la DEDRA, in vendita dal 1989, aveva significato un passo in avanti.
Inoltre avevamo la TRAZIONE INTEGRALE su Y 10, DELTA, PRISMA e DEDRA (non su THEMA, già si preferì offrire l' ALFA 164 Q4), abbandonata definitivamente nel 1997 con la DEDRA SW INTEGRALE.
Però i nuovi modelli, voluti da Cantarella, A.D. dal 1990, si allontanano dalla filosofia LANCIA, e per questo inizia il lento declino della marca. Primo tra questi la DELTA II, uscita nel 1993.
1994: La KAPPA sostituisce la THEMA: secondo insuccesso.
Nello stesso anno esce la ZETA, primo furgone LANCIA, che ha poco a che vedere con gli eleganti e sportivi coupè da sempre presenti nella marca, fino alle BETA e GAMMA coupè scomparse nel 1984.
A fine anno escono di produzione DEDRA HF, DEDRA HF INTEGRALE e la gloriosa DELTA HF INTEGRALE.
1995: Esce la DELTA HPE, una tre porte poco accertata. Ercole Spada aveva disegnato una DELTA COUPÈ, però fu vietata dalla dirigenza (i coupè sono per ALFA ROMEO), e così dovette fare del suo meglio per transformarla in questa.
Nello stesso anno BERTONE presenta la KAYAK: doveva essere la futura coupè alto di gamma. Bocciata anche questa.
1996: Esce la Y, che sostituisce la Y 10. È l' unico modello, di questi presentati, che ha successo. La parte negativa è che il modello si indirizza sempre di più ad un pubblico femminile. Negli anni '70 la A 112, la vera MINI italiana, era comprata da uomini e donne: ABARTH per uomini, ELEGANT, ELITE ed LX per le donne. Già con la Y 10 cominciò il cambio: le versioni TURBO e GT erano poco pubblicizzate e per questo vendute sempre meno. Nella nuova Y il massimo della sportività sarà la ELEFANTINO ROSSO (proibito chiamarla HF).
1997: Dopo la mancata KAYAK, si presenta la KAPPA COUPÈ. Sarà in vendita solo fino al 2000. Ennesimo insuccesso, passerà alla storia come l' ultima coupè LANCIA.
1999: La LYBRA sostituisce la DEDRA, però non ne ripete il successo. È una vettura elegante e rifinita, però troppo classica e con niente di sportivo, che oltretutto soffre la concorrenza della contemporanea e bella ALFA 156.
2000: Esce di produzione la DELTA II, compresa la HPE HF TURBO, l' ultima LANCIA HF.
Possiamo vedere che in questo decennio LANCIA aveva la gamma più ampia con rispetto al decennio anteriore:
Y, DELTA HPE, DELTA, DEDRA, DEDRA SW (1989-1999), LYBRA, LYBRA SW (1999-2006), ZETA, KAPPA, KAPPA SW, KAPPA COUPÈ.
(Prima c' erano Y 10, DELTA, PRISMA, THEMA, THEMA SW).
Però non erano i modelli che cercava il cliente LANCIA, perchè come detto prima si allontanavano dalla filosofia della marca.
2004-2014
Nel 2002 il responsabile della marca é Gianni Coda. Inizia l' epoca del "calandrone".
Arriva la sostituta per la KAPPA. Si tratta della THESIS, ultima vera ammiraglia della casa, rifinitissima come le LANCIA di un tempo, però con una linea troppo originale e classica per una vettura del nuovo secolo. È un altro insuccesso commerciale.
Sostituta anche per la ZETA. Si tratta della PHEDRA, secondo furgone LANCIA.
Però nello stesso anno viene anche nominato Luca De Meo come responsabile marketing della LANCIA.
Dal primo momento capisce che bisogna cambiare le cose nella marca.
Al Salone di Ginevra del 2003 si presenta la nuova YPSILON. Anche questa ha successo come le sue progenitrici, però ancora una volta si rivolge ad un pubblico prevalentemente femminile. Nella nuova YPSILON il massimo della sportività saranno le due versioni MOMO DESIGN dI fine 2005 e SPORT MOMO DESIGN del 2007, versioni descafeinate della YPSILON SPORT ZAGATO presentata a Ginevra 2005.
Ma la vera rivoluzione avviene al Salone di Frankfurt dello stesso anno, cuando si presenta la concept FULVIA. Voluta fortemente da De Meo, viene disegnata da Flavio Manzoni, direttore del Centro Stile Lancia. Fortunatamente la mascherina é orizzontale e filante come tutta la vettura. È una bellissima rivisitazione anni 2000 della FULVIA COUPÈ del 1965. Strepitoso il successo del pubblico e la critica della stampa. Erano più di 10 anni, dalla presentazione della HYENA ZAGATO, che non si parlava tanto di LANCIA. La sfortuna però é che allo stesso Salone si presenta anche la concept ALFA ROMEO 8C COMPETIZIONE, e al successivo Ginevra 2004 il prototipo della nuova FIAT 500. Sono tre vetture che perfettamente incarnano la filosofia delle tre marche. Però il GRUPPO FIAT sta attraversando la più grave crisi della sua storia, aggravata anche dalle morti di GIANNI (2003) e UMBERTO (2004) AGNELLI.
Al Salone di Ginevra del 2004 si presenta intanto la MUSA. Piccola ed elegante monovolume di 4 metri, si rivelerà un inaspettato successo.
Il 1º giugno 2004 viene nominato nuevo A.D. Sergio Marchionne, una persona sconosciuta ai più che non proviene dal mondo dell' auto.
Il primo segnale é positivo, visto che subito nomina Luca De Meo responsabile della LANCIA.
De Meo ottiene buoni risultati di vendita e cerca di superare gli ostacoli per passare la FULVIA alla produzione. Non farà in tempo, perché il 2 novembre 2004 passa ad essere responsabile della marca FIAT. Lo sostituisce Antonio Baravalle. Anche con lui le vendite crescono, e si compromette a produrre presto la FULVIA. Oltretutto Marchionne dice che presto i tre prototipi passeranno alla produzione. Ma ancora una volta, proprio per il lavoro ben svolto, a settembre 2005 viene nominato responsabile dell' ALFA ROMEO, essendo sostituito dal francese Olivier Francois, una persona che non ha mai lottato per introdurre prodotti adeguati per LANCIA.
Da questo momento inizia la seconda fase di declino della LANCIA.
Inizia il 2006, l' anno del CENTENARIO LANCIA, e tutti si aspettano da un momento all' altro l' annuncio della messa in produzione della FULVIA. Invece per ora finisce la produzione della LYBRA, ed escono solo delle versioni celebrative di Ypsilon, Musa, Thesis e Phedra.
A maggio si annuncia invece il visto buono per la FIAT 500, che comincerà ad essere venduta a metà 2007.
Passa l' estate, e a settembre al Salone di Parigi si presenta la concept DELTA HPE: una berlina a due volumi di 4,50 metri, che dovrebbe sostituire la vecchia DELTA e la LYBRA. Nessuna traccia della FULVIA, mentre in quell' occasione si annuncia anche il visto buono per l' ALFA ROMEO 8C COMPETIZIONE, che comincerà ad essere consegnata a fine 2007.
I lancisti sono avvolti dalla piena desolazione, vedendo svanirsi il sogno di rivedere su strada la FULVIETTA.
Alla LANCIA vengono di nuovo preferite le altre marche del gruppo.
La novità più importante del 2007 per LANCIA é il nuovo logo, chiamato da tutti il "logo cinese", che snatura ancora di più la marca. Il primo modello a riceverlo é la YPSILON SPORT MOMO DESIGN, e per fine 2007 tutti i modelli lo adottano.
Finalmente, a Ginevra 2008 si presenta la versione definitiva della DELTA III. Dovrebbe prendere clienti dei segmenti C e D, però fa fatica a posizionarsi nel mercato. Per un tipo di cliente é troppo grande e per altri é troppo piccola. Passerà probabilmente alla storia come l' ultima LANCIA fabbricata in Italia.
Allo stesso Salone ALFA ROMEO presenta la concept ALFA 8C SPIDER, che sarà in vendita dall' anno seguente (per ALFA ROMEO sempre si trovano i soldi da investire) ed anche la MITO, primo modello ALFA ROMEO del segmento B.
Le nuove FIAT 500 nel 2007 e ALFA MITO nel 2008, cominciano intanto a strangolare poco a poco le vendite della YPSILON, modello del 2003, quindi già vecchiotto.
A marzo 2009 si interrompe la produzione della sfortunata THESIS, e per ora non esiste una sostituta.
Ad aprile, a sorpresa, Marchionne annuncia che la FIAT rileva il GRUPPO CHRYSLER.
In autunno, Olivier Francois viene nominato responsabile anche del marchio CHRYSLER.
Dopo la DELTA, non si parla di nessun possibile modello nuovo, però si comincia a dire che i seguenti modelli saranno sviluppati con CHRYSLER, e che in Europa la rete di vendita CHRYSLER sarà soppressa e assorbita dalla LANCIA !!??
E così é. A Ginevra 2011 Olivier Francois presenta "la nuova LANCIA". Dopo 3 anni ci sono addirittura 6 modelli, 5 dei quali nuovi (o quasi). A parte il restyling della DELTA, adesso con mascherina americanizzata, troviamo come novità principale una nuova YPSILON, per la prima volta a 5 porte (così secondo la solita teoria Marchionne, prenderà clienti di YPSILON e MUSA, ormai prossima alla pensione. Il vero motivo é che vuole cercare di differenziarla da 500 e MITO, entrambe a 3 porte). La nuova mascherina "chryslerizzata" la fa assomigliare più ad una CHRYSLER PT CRUISER che ad una LANCIA YPSILON. Le altre novità sono leggeri resyling di modelli CHRYSLER, che ripescano nomi storici della produzione LANCIA: la THEMA (ex CHRYSLER 300), che coprirà il vuoto lasciato dalla THESIS due anni prima; la VOYAGER (ex CHRYSLER GRAND VOYAGER), terzo furgone LANCIA, che sostituisce la PHEDRA; infine le concept FLAVIA BERLINA e FLAVIA CONVERTIBILE (ex CHRYSLER 200 e 200 CONVERTIBLE). Ci dicono che comunque questi sono modelli di transizione. I prossimi saranno sviluppati insieme dai centri stile delle due marche, per piacere sia in America che in Europa.
Sempre a Ginevra, ALFA ROMEO presenta la concept ALFA 4C.
A luglio iniziano le vendite di YPSILON 5p e a settembre quelle di THEMA e VOYAGER. Sempre a settembre, Olivier Francois passa ad essere responsabile della marca FIAT. Come responsabile LANCIA-CHRYSLER viene nominato l' americano Saad Chehab.
A Ginevra 2012 si presenta la versione definitiva della FLAVIA CONVERTIBILE: erano 30 anni, dai tempi della BETA SPIDER, uscita di produzione nel 1982, che LANCIA non aveva in listino una vettura scoperta. Presentata anche la THEMA AWD, versione a trazione integrale. Nessun seguito invece per la FLAVIA BERLINA; Marchionne dice che il modello CHRYSLER da cui deriva é troppo vecchio, meglio aspettare il nuovo, previsto per il 2014.
Nell' estate 2012 si interrompe la fabbricazione della MUSA, un modello che vendeva ancora bene, e ancora una volta non esiste sostituta (beh, si, la sostituta é la FIAT 500 L, alla quale poteva dare fastidio...).
A fine ottobre 2012, avviene "il fattaccio". Dopo solo un anno di commercializzazione di prodotti ex CHRYSLER, Marchionne improvvisamente dice che non é soddisfatto delle vendite, dicendo la famosa frase che "LANCIA non ha appeal". Sappiamo tutti che quello che non ha appeal sono i carrozzoni americani spacciati per LANCIA, che non comprano ne i lancisti ne i vecchi clienti CHRISLER. Dice quindi che "LANCIA verrà ridimensionata". Non dando più spiegazioni, nessuno sa bene che cosa voglia dire, però tutti cominciamo a prevedere il peggio.
A Ginevra 2013, LANCIA sembra fare un ultimo disperato tentativo di riavvicinarsi ad un pubblico più maschile e giovanile, dando un tocco sportivo a DELTA e YPSILON. Presenta DELTA S MOMO DESIGN (per carità, non chiamatela GT o HF) e YPSILON s MOMO DESIGN. È ormai troppo tardi, sia per la DELTA, che ha già 5 anni, che per la propria marca.
Sempre a Ginevra, due anni dopo il debutto della concept, ALFA ROMEO presenta la versione definitiva della coupè 4C. Non si potrebbe utilizzare questo pianale anche per la famosa FULVIA ? Ancora una umiliazione per i lancisti, che continuano ad aspettarla...
A settembre in Frankfurt, l' unica novità é la VOYAGER "S", che sarà in vendita da gennaio 2014 (che potrà avere di sportivo un furgone di più di 5 metri...).
A novembre, l' americano Al Gardner sostituisce Saad Chehab al fronte di CHRYSLER. Nella nomina non si parla di LANCIA: Questo significa che per la prima volta LANCIA non ha più formalmente neanche un responsabile !!??
E arriviamo finalmente al 9 gennaio 2014: Marchionne completa la sua opera dicendo che LANCIA sarà confinata al solo mercato italiano, e con un solo modello, l' attuale YPSILON.
Dopo 4 giorni, presentando la nuova CHRYSLER 200 a Detroit, conferma che non verrà in Europa come LANCIA.
Nell' ultimo ridicolo PIANO PRODOTTI del 2012, per LANCIA era previsto il restyling di metà carriera della YPSILON nel 2015.
Nel 2015 però é anche prevista l' uscita della 500 a 5 porte.
Questo significa che probabilmente LANCIA farà in tempo a "celebrare" un triste compleanno nella sua Italia nel 2016 per i suoi 110 anni, per poi morire lentamente insieme al suo ultimo modello.
Marchionne saprà molto di finanza e di numeri, però é ora che si tolga di mezzo per fare spazio a qualcuno che sappia di prodotto.
Infatti, a parte la 500 che era stata ideata prima del suo arrivo, i modelli gestati sotto la sua direzione sono quasi tutti un fallimento:
LANCIA DELTA (2008), ALFA MITO (2008), FIAT 500 USA (2010), DODGE DART (2012), FIAT VIAGGIO (2013).
Si salvano solo GIULIETTA, PANDA e YPSILON.
Scusate lo sfogo.
Luca VX
Grazie Luca per il bel resoconto...triste epilogo purtroppo.
Gianluca Moderatore Sezione Argomenti Generali
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Re: LANCIA COME AUTOBIANCHI - 1994-2014: CRONISTORIA DI 20 ANNI DI SCELTE SBAGLIATE
Bella ricostruzione storica, grazie, rimango solo triste per la denominazione di furgoncino per la Zeta e la Phedra.
Sono nato su una Flavia per poi crescere in collo a mio padre che guidava Flavia 2000 e 2000 ie, le ultime due auto avute sono la Zeta e la Phedra, i due furgoncini, appunto, quelle che quando ci montano sopra chi le chiama furgoni poi dicono ..... non pensavo fosse così comoda, elegante, spaziosa e pratica .... Certo non sono belle esternamente come le Lancia di una volta ma credo che siano comunque meglio delle Lancia americane, le Lancia tu le vendi e quindi le conosci e saprai che se hai bisogno di una macchina spaziosa non avevano rivali, anche come eleganza e confort, doti notoriamente poco riscontrabili nei furgoncini ancorché spaziosi e pratici, ma era uno sfogo e lo capisco da chi vende Lancia da tanti anni e si ritrova solo la Y e le americane. Tra un pochino rimpiangeremo anche i furgoncini.
Roberto
Sono nato su una Flavia per poi crescere in collo a mio padre che guidava Flavia 2000 e 2000 ie, le ultime due auto avute sono la Zeta e la Phedra, i due furgoncini, appunto, quelle che quando ci montano sopra chi le chiama furgoni poi dicono ..... non pensavo fosse così comoda, elegante, spaziosa e pratica .... Certo non sono belle esternamente come le Lancia di una volta ma credo che siano comunque meglio delle Lancia americane, le Lancia tu le vendi e quindi le conosci e saprai che se hai bisogno di una macchina spaziosa non avevano rivali, anche come eleganza e confort, doti notoriamente poco riscontrabili nei furgoncini ancorché spaziosi e pratici, ma era uno sfogo e lo capisco da chi vende Lancia da tanti anni e si ritrova solo la Y e le americane. Tra un pochino rimpiangeremo anche i furgoncini.
Roberto
Saluti - Roberto
Re: LANCIA COME AUTOBIANCHI - 1994-2014: CRONISTORIA DI 20 ANNI DI SCELTE SBAGLIATE
Ciao Roberto,
grazie per la comprensione.
In effetti il mio é uno sfogo. ZETA e PHEDRA erano ottime vetture, oltretutto i monovolume andavano di moda negli anni '90, e probabilmente fu una scelta accertata inserirli nella gamma LANCIA. Però si dovevano ancora offrire modelli coupè e Gran Turismo, parte essenziale del DNA LANCIA.
É questo quello che volevo trasmettere.
Io sono nato su una FULVIA GT, visto che mio padre sempre guidava LANCIA.
Vendo LANCIA dal gennaio 1991, però riconosco che mi risulta molto difficile con la gamma LANCIA attuale trasmettere a mio figlio il valore della LANCIA che mi insegnó mio padre.
Buona giornata,
Luca VX
grazie per la comprensione.
In effetti il mio é uno sfogo. ZETA e PHEDRA erano ottime vetture, oltretutto i monovolume andavano di moda negli anni '90, e probabilmente fu una scelta accertata inserirli nella gamma LANCIA. Però si dovevano ancora offrire modelli coupè e Gran Turismo, parte essenziale del DNA LANCIA.
É questo quello che volevo trasmettere.
Io sono nato su una FULVIA GT, visto che mio padre sempre guidava LANCIA.
Vendo LANCIA dal gennaio 1991, però riconosco che mi risulta molto difficile con la gamma LANCIA attuale trasmettere a mio figlio il valore della LANCIA che mi insegnó mio padre.
Buona giornata,
Luca VX
Re: LANCIA COME AUTOBIANCHI - 1994-2014: CRONISTORIA DI 20 ANNI DI SCELTE SBAGLIATE
Ricostruzione di ventanni Lancia; rettifico solo che la Delta ha vinto 6 titoli mondiali consecutivi, bisognerebbe analizzare perchè negli anni 90 con i nuovi modelli si è persa la clientela pur non essendo la Delta 2, Lybra, e K inferiori da un punto di vista qualitativo ai modelli precedenti, la Delta 2 ha sofferto d' immagine e un disegno troppo classico hanno avuto poco coraggio nelle linee, non aveva però l' appoggio delle corse e per qualsiasi modello venuto dopo "il mostro" l' eredità era impegnativa, la K anche per lei forse un disegno un pò troppo moderato, mancava un pò di aggressività rispetto alla Thema e qualche particolare di serie B come le maniglie interne di plastica o la finta radica che in questa categoria era penalizzante; quindi il risparmio del gruppo Fiat da un lato e disegni troppo poco coraggiosi dall' altra, non dimentichiamo che la concorrenza nel frattempo faceva passi da gigante, aggiungerei che l' elettronica in quel periodo andava per la maggiore e questo non ha aiutato l' affidabiltà generale della vettura (discorso da fare sopratutto per la Thesis) nei primi anni.
Andando avanti negli anni la politica (sbagliata) del gruppo di non disturbare l' Alfa da un punto di vista sportivo ha confinato il marchio in un limbo di immagine solo classica, che di fatto ha fatto perdere la clientela sportiva, sarebbe bastato continuare a fare anche modelli sportivi che seguissero la tradizione, e non si saremmo impantanati a fare concorrenza soltanto a Mercedes e Audi che però possono vantare denaro fresco e una ricerca costante superiore alla nostra.
Andando avanti negli anni la politica (sbagliata) del gruppo di non disturbare l' Alfa da un punto di vista sportivo ha confinato il marchio in un limbo di immagine solo classica, che di fatto ha fatto perdere la clientela sportiva, sarebbe bastato continuare a fare anche modelli sportivi che seguissero la tradizione, e non si saremmo impantanati a fare concorrenza soltanto a Mercedes e Audi che però possono vantare denaro fresco e una ricerca costante superiore alla nostra.
Re: LANCIA COME AUTOBIANCHI - 1994-2014: CRONISTORIA DI 20 ANNI DI SCELTE SBAGLIATE
Ricostruzione impeccabile , manca giusto la ciliegina sulla torta : quella bella Stratos proposta da Stoshek e bocciata dai vertici Fiat (e dal veto Ferrari).
Concordo con Roberto circa Z e Phedra : Furgoncini , si .... ma quanta comodità , e con che classe !!!
Paragonate alla concorrenza , erano decisamente un'altra cosa !!
Concordo con Roberto circa Z e Phedra : Furgoncini , si .... ma quanta comodità , e con che classe !!!
Paragonate alla concorrenza , erano decisamente un'altra cosa !!
Lancia Lybra SW 1.9 Jtd LX 2004 - Lancia Ypsilon 1.2 8v 2006

Preferirei spingere la mia Lancia, piuttosto che guidare un'Audi...
www.elettriko.altervista.org

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Re: LANCIA COME AUTOBIANCHI - 1994-2014: CRONISTORIA DI 20 ANNI DI SCELTE SBAGLIATE
Grazie Luca, fantastico resoconto, triste allo stesso tempo. Sarebbe opportuno darne pubblicità, vista la nulla attenzione sui media che trattano la cosa con indignante superficialità.
Re: LANCIA COME AUTOBIANCHI - 1994-2014: CRONISTORIA DI 20 ANNI DI SCELTE SBAGLIATE
è FINITA ... teniamoci strette le nostre per chi ancora ce le ha ...
Lancia Fulvia 1300 berlina 2° serie 1971
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Re: LANCIA COME AUTOBIANCHI - 1994-2014: CRONISTORIA DI 20 ANNI DI SCELTE SBAGLIATE
Quello che non capisco e', sportive a parte, perche' non abbiano mai tentato di fare delle super berline (tipo Flaminia intendo) per fare competizione alle tedesche, non dimentichiamo che la Lancia non ha vinto solo rallies (e tanti!) ma costruiva berline seconde a nessuno.
Mi sa' proprio che se non la cedono qualche marchio estero sara' la fine, concordo: teniamoci care le nostre!
Saluti,
Sandro
Mi sa' proprio che se non la cedono qualche marchio estero sara' la fine, concordo: teniamoci care le nostre!
Saluti,
Sandro
Re: LANCIA COME AUTOBIANCHI - 1994-2014: CRONISTORIA DI 20 ANNI DI SCELTE SBAGLIATE
La super berlina era stata fatta; la Thesis, poi sappiamo come è andata, vuoi per linea molto particolare, vuoi per l' elettronica molto sofisticata che ne ha compromesso l' affidabilità, non ha raggiunto quel successo che si meritava, di certo un' errore grande come una casa è stato quello di non avere saputo (o avere voluto) preparare adeguatamente i centri assistenza per il ricovero della stessa, facendo ricadere sulla vettura la negligenza e l' incapacità del personale autorizzato.
Re: LANCIA COME AUTOBIANCHI - 1994-2014: CRONISTORIA DI 20 ANNI DI SCELTE SBAGLIATE
ho un dubbio.
Nel 2010 Marchionne per raggiungere un altro 5% di Chrysler doveva dimostrare di vendere in Europa le macchine americane.
A questo punto io mi domando e dico perchè non ha continuato a usare il marchio Chrysler che già esisteva ? Perchè metterci di mezzo Lancia quando magari continuando a importare la Chrysler col marchio d'origine ne avrebbe vendute di più ? Sul forum della 300C molti amanti del marchio americano parlano male della Thema in quanto secondo loro non è una Chrysler ma è una Lancia. In conclusione se vuoi vendere qualcosa di americano ai cultori dell'auto americana in Europa non puoi metterci il marchietto di una marca italiana, gli americanisti vogliono 100% americano. Sicuramente di 300c marchiate Chrysler in Europa ne avrebbe vendute di più.
Ora, vedendo la 200C e sentendo che non verrà importata in Europa nonostante nel 2010 Marchionne avesse detto che le future Chrysler sarebbero state più Lancia ho capito che tutto questo gioco era stato messo in piedi per ottenere quel 5% di Chrysler e che ora, ottenuto il 100% di Chrysler, non interessi più avere modelli americani in Europa relegando quindi Lancia al solo prodotto Ypsilon e quindi verso la chiusura.
E mi fa pensare che questa manovra del rimarchiamento dei prodotti americani in Lancia, in cui solo un mentecatto avrebbe potuto scommettere in un esito positivo, sia stata ampliamente pensata all'epoca per togliere di mezzo Lancia una volta raggiunto il 100% di Chrysler.
Nel 2010 Marchionne per raggiungere un altro 5% di Chrysler doveva dimostrare di vendere in Europa le macchine americane.
A questo punto io mi domando e dico perchè non ha continuato a usare il marchio Chrysler che già esisteva ? Perchè metterci di mezzo Lancia quando magari continuando a importare la Chrysler col marchio d'origine ne avrebbe vendute di più ? Sul forum della 300C molti amanti del marchio americano parlano male della Thema in quanto secondo loro non è una Chrysler ma è una Lancia. In conclusione se vuoi vendere qualcosa di americano ai cultori dell'auto americana in Europa non puoi metterci il marchietto di una marca italiana, gli americanisti vogliono 100% americano. Sicuramente di 300c marchiate Chrysler in Europa ne avrebbe vendute di più.
Ora, vedendo la 200C e sentendo che non verrà importata in Europa nonostante nel 2010 Marchionne avesse detto che le future Chrysler sarebbero state più Lancia ho capito che tutto questo gioco era stato messo in piedi per ottenere quel 5% di Chrysler e che ora, ottenuto il 100% di Chrysler, non interessi più avere modelli americani in Europa relegando quindi Lancia al solo prodotto Ypsilon e quindi verso la chiusura.
E mi fa pensare che questa manovra del rimarchiamento dei prodotti americani in Lancia, in cui solo un mentecatto avrebbe potuto scommettere in un esito positivo, sia stata ampliamente pensata all'epoca per togliere di mezzo Lancia una volta raggiunto il 100% di Chrysler.
Lancia Fulvia 1300 berlina 2° serie 1971