Lettera aperta al Sindaco di Torino

AldoV
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Iscritto il: 15 gen 2013, 20:18

Lettera aperta al Sindaco di Torino

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Lettera aperta al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio comunale di Torino.

Possiedo un’auto euro 0, trasformata a gpl a mie spese, che per altro dispone di una autorizzazione a entrare in ztl, rilasciata a maggio dell’anno scorso, e che oggi non viene rimborsata (eppure GTT e il Comune a suo tempo hanno incassato).
In città utilizzo abitualmente i mezzi pubblici, Mi chiedo quanto lo facciano anche i funzionari e gli amministratori. Non ho mai avuto il piacere di leggere nessuna statistica sull’argomento.
L’auto è utilizzata per i miei spostamenti di lavoro fuori città, laddove non sia disponibile il mezzo pubblico. Tanto per essere chiari, a Milano vado in treno, ma nell’hinterland no. Da oggi non potrò più farlo. Forse i nostri amministratori sono troppo ben abituati con le auto blu, per rendersi conto di che cosa significa muoversi fuori Torino per lavoro.

L’assessore Lavolta dichiara che “non chiediamo a nessuno di cambiare auto”. Non è vero. A me lo sta chiedendo. Anzi, me lo impone.

Chi ha predisposto il provvedimento di blocco su tutto il territorio cittadino degli euro 0 gpl/metano a tempo indeterminato (che vuol dire per sempre) ha scelto di fare facile demagogia su un aspetto totalmente marginale del problema.
I veicoli Euro 0 gpl/metano in città sono 4.868, vale a dire meno dell’1% del parco circolante.
Ciò significa che contribuiscono in misura minima all’inquinamento.

Eppure, in tutte le altre città italiane dove sono in corso limitazioni al traffico, queste categorie di veicoli possono circolare liberamente, anzi in alcuni casi se ne continua a incentivare la conversione a gpl/metano. Perché? Forse tutte le altre amministrazioni sono sprovvedute? O ci siamo dimenticati le polveri sottili, e il fatto che il gpl ne produce meno di qualsiasi altro combustibile?

La qualità dell’aria, bene prezioso, dipende fortemente dalle modalità di riscaldamento, ma nessuno ha il coraggio di toccare questi interessi.
Nessuno ha il coraggio di costringere le amministrazioni immobiliari (e gli amministratori) che speculano sulle forniture di gasolio a convertire i propri impianti con modalità meno inquinanti.

Verrebbe da pensare che chi ha studiato e approvato tale provvedimento sia o completamente incompetente, oppure colluso con gli interessi delle immobiliari e dei costruttori di auto. Come spiegare diversamente quella norma che consente di circolare purché si sia già ordinata un’auto nuova?

Distinti saluti.
Aldo Viapiana Torino, 11 gennaio 2013


(per gli amici di VivaLancia: Thema prima serie, 1985, perfettamente funzionante - chi volesse condividere questa lettera mi contatti qui, grazie)
DeltaHPE
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Re: Lettera aperta al Sindaco di Torino

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Benvenuto :)-D
AldoV
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Re: Lettera aperta al Sindaco di Torino

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grazie
flaminio
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Iscritto il: 16 ott 2011, 15:20

Re: Lettera aperta al Sindaco di Torino

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Io credo,invece,oltre alle cose che giustamente hai scritto tu,che da parte di questi amministratori ci sia ancora un forte pregiudizio ideologico,per cui l'auto è vista ancora oggi come un bene di lusso,quasi un giocattolo di cui si potrebbe benissimo fare a meno.Si potrebbero infatti usare i mezzi pubblici,le biciclette,magari i carri trainati da animali...Ma siamo nel XXI secolo e certe cose non si possono più proporre tanto facilmente;i mezzi pubblici da noi non sono così efficienti.Usare gli animali da traino non è politicamente corretto.E allora si cerca di eliminare tutti quei mezzi inquinanti(Euro 0)tra cui ci sono molti veicoli di pregio,che ricordano la nostra storia e fanno parte dei nostri ricordi,ma che per Lorsignori sono solo ferraglia inquinante.Ciò che ho detto è per me tanto più vero,se pensiamo ai tanti modi con cui Lorsignori limitano la godibilità dell'auto,ad es.con dissuasori sparsi su ogni strada,limiti di velocità spesso assurdi e non praticabili,che portano spesso l'automobilista all'esasperazione.Un po' di buonsenso,di rispetto e di comprensione per la libertà di tutti sarebbe un buon viatico per una civile convivenza.
Antonello62
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Re: Lettera aperta al Sindaco di Torino

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Concordo in parte con quanto detto da Flaminio.
Io personalmente non sono un fanatico dell'auto anche perchè ne subisco più i danni in termini soprattutto di inquinamento acustico (ma anche atmosferico) che i vantaggi che a mio avviso sono ben pochi.
Ritengo però allo stato attuale l'auto una necessità almeno per alcuni e dal canto mio cerco di farne l'uso minore possibile sia in termini di percorrenza (utilizo molto la bici) sia in termini di impatto ecologico avendo una euro 0 gpl.
Essendo per natura un nostalgico dei bei tempi andat (soprattutto anni 50' e 60') subisco il fascino delle auto storiche che fanno comunque parte della nostra storia e del nostro costume, quindi resto incantato di fronte ad una bella vecchia signora automobilisticamente parlando mentre vorrei veder meno traffico in generale.
Il problema è che per le amministrazioni di sinistra si deve in tutti i modi dissuadere l'uso dell'auto con dossi artificiali restringimenti di carreggiate rotonde autovelox limitazioni al traffico con la scusa dell'inquinamento ecc. tutte le diavolerie che rendono a mio avviso una tortura viaggiare in auto seppur senza voler mettere a repentaglio la vita mia o di altri.
Quindi soprattutto in comuni amministrati dalla sinistra se ne vedono di tutti i colori per quanto riguarda il traffico, io essendo una persona concreta non credo che tutti questi artifici e tornerei ai tempi in cui si poteva viaggiare in macchina senza tante menate lasciando alla coscenza del singolo e al massimo a controlli di polizia il rispetto della sicurezza altrui.
Il problema è che poi queste amministrazioni che vogliono meno auto in circolazione per motivi occupazionali cercano di fare in modo che le auto si vendano( ma non si usino) ed ecco spuntare con la scusa dell'ambiente le limitazioni al traffico.
Ovviamente anche le amministranioni di destra non sono esenti a queste discrasie ma almeno in termini di principio mi pare lo siano di meno
Ora doveremmo metterci d'accordo una buona volta per capire se vogliamo tutelare l'occupazione o la salute....non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Se ci organizziamo per avere delle città senza auto bisogna farlo sul serio e dare mezzi pubblici efficenti e sistemazione dei quartieri in modo tale che si possa vivere bene senza usare l'auto come avviene in molte grandi città europee.
da noi l'auto la devi avere per forza poi però non la puoi usare come vuoi, insomma le devi comprare per sostenere l'industria ma poi la puoi usare solo limitantamente.
A me questa ipocrisia non piace, vorrei che si scegliesse una volta per tutte se avere una città senza auto o una città senza tante menate.
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