Futuro Fiat - n.2

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DeltaHPE
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Iscritto il: 20 nov 2011, 12:49

Re: Futuro Fiat - n.2

Messaggio da leggere da DeltaHPE »

Mimmo di molte cose ... sei informato, ma alcune ... le spari a casaccio, io di cose che non sò me ne guardo bene dal parlarne come fai a dire che alla Magneti Marelli di Crevalcore non lavorano ? 8-) Ci vai ? hai qualcuno che ti informa ? 8-) Alla Marelli fanno 3 turni compreso la notte, l'edificio in sicurezza (inagibile) è quello che ingloba uffici, mensa, spogliatoi e doccie, questi locali sono stati rimpiazzati da altrettanti container (con aria condizionata). Per quanto riguarda l'edificio della fabbrica (nonostante sia stato costruito a metà degli anni 70) è una struttura di ferro robusta con travi di ferro (immense) e un bel pò di cemento armato nelle fondamenta, risultato: solo qualche crepa in strutture esterne di cemento o nei bagni, la struttura dove si lavora è perfettamente agibile e hanno già recuperato (di sabato) i pochi giorni persi per le scosse ... In genere (io) sono abituato a parlare per esperienze dirette e non per sentito dire ...
mimmo bt328
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Iscritto il: 22 dic 2008, 00:06

Re: Futuro Fiat - n.2

Messaggio da leggere da mimmo bt328 »

ciao
grazie DeltaHPE per la segnalazione.
E' evidente che io a Crevalcore non ci sia mai stato, considerato che non è "dietro casa" :)
Ho letto le notizie su siti vari dato che ho la buona abitudine di non fermarmi alla prima notizia ma di cercare la stessa notizia da più fonti per confrontarle ed ottenere così un accettabile contraddittorio.
A seguito del terremoto lo stabilimento è stato reso inagibile dal 20 al 29 maggio. A tale data è iniziato un lavoro di smantellamento delle linee di produzione per spostarle a Bari. Successivamente all'intervento sindacale, oltre che delle maestranza locali, l'azienda ha deciso di ritornare sui suoi passi e ripristinare la produzione a Crevalcore nonostante la pericolosità del luogo (la struttura principale è al momento ritenuta stabile ma le scosse continuano e continueranno ancora). Infatti a tutti i dipendenti è stato dato l'ordine di controllare sul sito aziendale, prima di uscire di casa, l'agibilità dello stabilimento e il regolare svolgimento dei turni di lavoro. Da quanto risulta la produzione sarebbe stata bloccata più volte per permettere i controlli della struttura dopo ogni terremoto serio e prima di far entrare il personale. Tra i primi dieci giorni di blocco e le successive occasionali sospensioni della produzione si è creato un tale ritardo che ha causato quanto da me descritto ieri.
Comprendo che il mio precedente messaggio sia stato un po' sbrigativo.... forse adesso è più chiaro.
Anche perché io non le sparo a casaccio. Preferisco fare altro piuttosto che scrivere fesserie.
mimmo bt328
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Iscritto il: 22 dic 2008, 00:06

Re: Futuro Fiat - n.2

Messaggio da leggere da mimmo bt328 »

ciao
Non ultima di questi giorni,a proposito di rispetto delle leggi,la condanna per discriminazione nei confronti di 150 addetti rei di avere una tessera sindacale non gradita al maglioncino
quando i costruttori giapponesi hanno deciso di costruire le auto negli USA hanno imposto come regola che non volevano avere i sindacati negli stabilimenti di produzione.
Morale:
1) gli elenchi delle richieste d'assunzione erano lunghi il doppio rispetto alle esigenze delle aziende.
2) gli stipendi dei dipendenti dei costruttori giapponesi erano più alti di quelli dei costruttori americani
3) durante la crisi del 2009 i costruttori giapponesi hanno licenziato meno dipendenti rispetto ai costruttori americani
4) oggi Honda produce più auto negli USA che in Giappone

E' ovvio che i diritti dei lavoratori debbano essere rispettati, ci mancherebbe altro. E' però vero (e non facciamo finta di non saperlo) che alcuni sindacati fanno solo cagnara e spesso non si preoccupano minimamente dei problemi seri e reali dei lavoratori.
mimmo bt328
Messaggi: 4079
Iscritto il: 22 dic 2008, 00:06

Re: Futuro Fiat - n.2

Messaggio da leggere da mimmo bt328 »

ciao
per le strade modenesi gira una Ferrari California col motore turbo ::o

Immagine

era dalla F40 che non veniva montato un turbocompresore su una Ferrari
warner
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Iscritto il: 23 gen 2010, 22:36

Re: Futuro Fiat - n.2

Messaggio da leggere da warner »

Appunto vogliamo importare il modello Giapponese?Ovvio che ci sia piu' produzione,con gli orari che si svoglono,sai che le aziende in Giappone hanno le camere per i dipendenti?In pratica vivono per lavorare.Come accadeva da noi primna delle lotte sindacali,10 ore al giorno compresa la domenica.Certo meno regole ci sono,piu' il padrone fa quello che vuole,perche' non importiamo invece,ammortizzatori sociali,premi di produzione,come si e' fatto in USA ed in germania?VW premia i dipendenti,qui' Fiat invece non accetta rottamazione governativa,alla grande maggioranza di precari che ha non applica lo sconto sulle auto.Facciamo come si e' fatto in USA che il maglioncino ha restituito i fondi prestati dallo stato,poi libero di andarsene.
Alcuni sindacati fan solo cagnare,quelli invece venduti cosa hanno ottenuto?Promesse....
Resta il fatto che fiat ha torto marcio,in Italia i sindacati esistono ed ognuno e' libero di avere la tessera dove gli pare,se al maglioncino non sta bene si becchi la giusta sentenza.L'ennesima,lo scandalo tnt in fiat se lo son dimenticati?

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mastro
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Iscritto il: 22 dic 2008, 08:08

Re: Futuro Fiat - n.2

Messaggio da leggere da mastro »

Warner, in parte sono d'accordo con te. Il problema è che, a mio avviso, salti un passaggio.
Condivido quello che dici che, se continua di questo passo, torneremo ad una fase antecedente alle lotte sindacali; torneremo nelle fabbriche gestite come quelle dell'i-phone in cina, dove gli operai vivono in azienda, col loro lettino e le docce in comune.
Il problema, purtroppo, è che il nostro sistema deve competere ormai con quelle realtà, altrimenti inevitabilmente la produzione si sposta lì. Oggi il sistema, in Italia, non è per niente competitivo e non è una questione di stipendi. Anche in Germania il costo del lavoro è maggiore che in Cina, eppure la produzione va alla grande, perché il "sistema Paese" funziona. Perché Volkswagen che ha gli stabilimenti che marciano a pieno regime non ha fatto offerte su Termini Imerese? Perché non le ha fatte BMW o Mercedes? Avrebbero potuto prendere gratis o quasi uno stabilimento bello e pronto, dove avrebbero potuto far lavorare operai già formati da un concorrente, magari con le sovvenzioni dello stato. D'altra parte: perché Fiat in Brasile è altamente competitiva con Volkswagen, mentre in Europa no?
Il motivo è semplice: hanno paura ed hanno fatto bene i loro conti. Non gli conviene, perché produrre in Italia costa troppo ed è pericoloso, il sistema giudiziario è troppo lento, farraginoso e, soprattutto, pieno di insidie che altrove non ci sono.
Ti racconto un aneddoto: un mio cliente aveva anni fa una piccola azienda con una quindicina di dipendenti. Effettuava lavori per conto Comau, tipo montaggio e attivazione linee, trasporto e stoccaggio materiali ecc. ecc. Terminata la commessa presso Fiat di Cassino (erano i tempi di Bravo e Brava), aveva cantieri aperti a Stoccarda, presso Mercedes, a Thychy, sempre presso Fiat ed a Mirafiori. Un suo dipendente (saldatore) rifiutò di trasferirsi presso uno dei cantieri attivi, pretendendo di restare a Cassino, dove tuttavia era terminato il lavoro, e lui lo licenziò, non so se regolarmente o meno. Impugnato il licenziamento, dopo cinque o sei anni il Giudice del Lavoro ordinò la riassunzione ed il pagamento delle mensilità pregresse, roba di un paio di centinaia di milioni di lire. Ovviamente l'azienda è fallita, e tutti gli altri dipendenti hanno perso il lavoro. Il mio cliente oggi ha un'impresa di pulizie.
warner
Messaggi: 21984
Iscritto il: 23 gen 2010, 22:36

Re: Futuro Fiat - n.2

Messaggio da leggere da warner »

mastro Scritto:
-------------------------------------------------------
> Warner, in parte sono d'accordo con te. Il
> problema è che, a mio avviso, salti un
> passaggio.
> Condivido quello che dici che, se continua di
> questo passo, torneremo ad una fase antecedente
> alle lotte sindacali; torneremo nelle fabbriche
> gestite come quelle dell'i-phone in cina, dove gli
> operai vivono in azienda, col loro lettino e le
> docce in comune.
> Il problema, purtroppo, è che il nostro sistema
> deve competere ormai con quelle realtà,
> altrimenti inevitabilmente la produzione si sposta
> lì. Oggi il sistema, in Italia, non è per niente
> competitivo e non è una questione di stipendi.
> Anche in Germania il costo del lavoro è maggiore
> che in Cina, eppure la produzione va alla grande,
> perché il "sistema Paese" funziona. Perché
> Volkswagen che ha gli stabilimenti che marciano a
> pieno regime non ha fatto offerte su Termini
> Imerese? Perché non le ha fatte BMW o Mercedes?
> Avrebbero potuto prendere gratis o quasi uno
> stabilimento bello e pronto, dove avrebbero potuto
> far lavorare operai già formati da un
> concorrente, magari con le sovvenzioni dello
> stato. D'altra parte: perché Fiat in Brasile è
> altamente competitiva con Volkswagen, mentre in
> Europa no?
> Il motivo è semplice: hanno paura ed hanno fatto
> bene i loro conti. Non gli conviene, perché
> produrre in Italia costa troppo ed è pericoloso,
> il sistema giudiziario è troppo lento,
> farraginoso e, soprattutto, pieno di insidie che
> altrove non ci sono.
> Ti racconto un aneddoto: un mio cliente aveva anni
> fa una piccola azienda con una quindicina di
> dipendenti. Effettuava lavori per conto Comau,
> tipo montaggio e attivazione linee, trasporto e
> stoccaggio materiali ecc. ecc. Terminata la
> commessa presso Fiat di Cassino (erano i tempi di
> Bravo e Brava), aveva cantieri aperti a Stoccarda,
> presso Mercedes, a Thychy, sempre presso Fiat ed a
> Mirafiori. Un suo dipendente (saldatore) rifiutò
> di trasferirsi presso uno dei cantieri attivi,
> pretendendo di restare a Cassino, dove tuttavia
> era terminato il lavoro, e lui lo licenziò, non
> so se regolarmente o meno. Impugnato il
> licenziamento, dopo cinque o sei anni il Giudice
> del Lavoro ordinò la riassunzione ed il pagamento
> delle mensilità pregresse, roba di un paio di
> centinaia di milioni di lire. Ovviamente l'azienda
> è fallita, e tutti gli altri dipendenti hanno
> perso il lavoro. Il mio cliente oggi ha un'impresa
> di pulizie.
Caro mastro,anche io concordo parzialmente con te,sul fatto che vi siano parecchie cose che non funzionino non ci piove,ma come possiamo battere la concorrenza di persone che appunto non conoscono diritti,vivono solo per lavorare?Penso che nemmeno in Germania lo farebbero,il punto e' che andrebbe riconosciuta la meritocrazia,qui' si importano solo le cose peggiori,formazione non esiste,meritocrazia manco a parlarne,Fiat con lo scandalo tnt che ho citato driblava il contratto nazionale,e lo fece per anni.Come hai citato tu mercedes e vw hanno risultati migliori,ma migliori sono anche le condizioni lavorative ed i guadagni,ripeto l'esempio dei premi produzione ai dipendenti.
Venendo al tuo amico se ha vinto una causa di lavoro vuol dire che il licenziamento era immotivato,poi cosa ne avrebbe avuto se lo avesse accettato di buon grado?Precariata' nella migliore delle ipotesi,prova a reinserirti nel lavoro a 40anni....Tu avresti accettato?
Certamente concordo con te riguardo ad assurde burocrazie,lo vedo nella mia attivita',solo per gli smaltimenti c'e' un mare di carta assurda,ho gia' subito controlli da parte di finanza e polizia un cavillo mancante nella visura camerale stava per costarmi la chiusura...

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mastro
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Re: Futuro Fiat - n.2

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Si', ma in un Paese civile una sentenza non può arrivare dopo sei anni. Se il licenziamento era immotivato la decisione doveva avvenire nel giro di un mese. Il ritardo di anni di fatto ha portato al fallimento di un'azienda che dava lavoro a molte famiglie.
warner
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Re: Futuro Fiat - n.2

Messaggio da leggere da warner »

Su questo sono daccordissimo,ma ha fatto fallimento e licenziato tutti solo per una causa?

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mastro
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Re: Futuro Fiat - n.2

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Alla fine doveva pagare 5 o 6 anni di stipendio a uno che non aveva lavorato, tredicesima, quattordicesima, contributi, sanzioni e spese legali...
Sarebbe stato diverso ovviamente in caso di immediato reintegro.
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