Benedetta Baviera !
Posted: 11 Oct 2011, 11:18
Ma si, 5 minuti di pausa per scrivere due boiate li trovo.
Questa volta non sento la necessità di esprimere chissà quali emozioni o sentimenti rigettando sulla tastiera fiumi di pensieri che girano vorticosi nella mia mente, ma un minimo di racconto di questa gitarella mi vien da metterla giù.
Monaco, è stata la mia seconda maratona e .... posso solo dire che l'ho vissuta in maniera totalmente differente rispetto alla prima (Venezia). Molto emozionante e piena di aspettative la prima, più ragionata e meno coinvolgente quest'ultima.
Sapevo già che un viaggio di tre giorni in camper con una compagnia di emeriti fancazzisti e casinari non avrebbe agevolato la prestazione, per cui me la sono presa più come una passeggiata che come una gara.
A Monaco ci ha accolti un freddo cane, con pioggia e vento che aumentavano il disagio di limitare le uscite dalla scatola a quattro ruote che ci ha accompagnato in questo viaggio. Non potendo effettuare passeggiate turistiche e visitare le bellezze bavaresi, da buoni italiani ci siamo dedicati alle cose che sappiamo fare meglio e cioè mangiare ed oziare, per cui abbiamo passato due giorni interi dentro centri termali, birrerie e steak house.
Dopo essere stato multato da un solerte gendarme teutonico che mi ha fatto ricordare di non essere in italia e che in questo paese le regole stradali vanno rispettate, sono arrivato alla fatidica data della gara.
L'Olimpia Park è spettacolare; una serie infinita e strabiliante di strutture per lo sport e per il tempo libero in un parco immenso fanno da contorno al gioiello principale che è l'Olimpia Stadion. Oggi, nel 2011, fa impressione vedere la tecnologia con cui è stato costruito questo stadio che già nel 1972 ha ospitato le olimpiadi ....... questo popolo è troppo avanti.
Insieme a qualche migliaio di poveri infreddoliti mi sono diretto alla partenza dove i miei amici, armati di ombrello e giubbotto invernale mi hanno salutato infilandosi dentro il primo bistrot delle vicinanze e dandomi appuntamento all'arrivo........ begli amici !
Sono partito e fortunatamente la pioggia ci ha risparmiato per tutti i 42 km lasciandoci cullare dalle folate gelide che arrivavano tra una serie di palazzi e l'altra.
L'ho presa con filosofia e tutto è scivolato via senza problemi e senza proeccuparmi del tempo finale (anche se il mio obiettivo di stare sotto le 4 ore frulla sempre in testa.)
I problemi che dovevo risolvere e che avevo conosciuto a Venezia erano 3 e li ho affrontati egregiamente:
1) il mal di stomaco .............. risolto imponendomi di non mangiare nulla durante la gara; solo acqua.
2) i crampi ai polpacci ...... ho comprato delle calze a compressione graduata che hanno aiutato.
3) le vesciche ....... finalmente ho trovato le scarpe giuste per non martoriare i piedi.
Mantenendo il ritmo che mi ero imposto, sono arrivato al 35 km senza evidenti problemi energetici e dando un'occhiata al cronometro ho constatato che, mantenendo quell'andatura potevo tranquillamente chiudere sotto le 4 ore .... non ci credevo, non me lo aspettavo, potevo farcela, mancava veramente poco !
E infatti la fregatura era dietro l'angolo.
Al 37 km quando ormai mi vedevo a braccia alzate dentro allo stadio, un "crucco" anziano che stavo per raggiungere comincia a barcollare davanti a me e crolla di peso a terra picchiando violentemente il viso sul selciato.
Subito mi sono reso conto che non era una banale caduta e mi sono immediatamente fermato a soccorrerlo; la mia impressione è stata subito confermata .... il braccio destro era palesemente fratturato e il povero vecchietto perdeva copiosamente sangue dalla bocca e dalla fronte. Altri si sono fermati con me per aiutare l'incidentato e ci siamo immediatamente adoperati per non farlo muovere e per tamponare le ferite in attesa di soccorsi.
Sono bastati quei due minuti in cui sono arrivati gli addetti alla corsa ...... due minuti che hanno convinto le mie gambe che la gara era finita e che potevo andare a fare la doccia .... ma mancavano ancora 5 miseri km.
Appena mi sono mosso ho sentito una fitta al piede .... crampi! Le dita del piede hanno cominciato a contorcersi in movimenti innaturali e dolorosi e non mi permettevano neppure di camminare.
E che cavolo, va bene che non avevo velleità di sorta, ma non così.... non ad un passo dalla meta !
Va beh, se non è sofferta, che maratona è ? Ho cominciato a zoppicare appoggiandomi sulla gamba destra e, come un povero reduce di guerra, avanzavo metro dopo metro perdendo definitivamente quel riferimento cronometrico che mi aveva fatto sognare.
Pian pianino sono riuscito a costruirmi una postura assolutamente assurda che mi stava permettendo di corricchiare (in pratica correvo normalmente col piede destro appoggiandomi invece sul tallone del piede sinistro) e di infondere l'ilarità generale dei teutonici che incitavano chiunque con il calore che li contraddistingue (questa è sarcastica).
In questa situazione grottesca, sono riuscito ad entrare nell'Olimpia Stadion e ad assaporare l'emozione dell'ingresso in uno stadio olimpico pieno di gente sugli spalti ...... è qualcosa di impagabile e inspiegabile, che ti prende dentro, ti si avvolge in gola e che sbuca dagli occhi sotto forma di gocce lucenti.
4 ore, 12 minuti e qualche secondo ...... 6 minuti in meno rispetto a Venezia ma lontano ancora dal mio obiettivo ........................ che cercherò di raggiungere il 6/11 a RAVENNA !!!!!!!
Ciao ragazzi, alla prossima.
PS scusate, non avevo voglia di scrivere tanto, ma quando inizi non sai mai dove vai a finire.
Alex
Questa volta non sento la necessità di esprimere chissà quali emozioni o sentimenti rigettando sulla tastiera fiumi di pensieri che girano vorticosi nella mia mente, ma un minimo di racconto di questa gitarella mi vien da metterla giù.
Monaco, è stata la mia seconda maratona e .... posso solo dire che l'ho vissuta in maniera totalmente differente rispetto alla prima (Venezia). Molto emozionante e piena di aspettative la prima, più ragionata e meno coinvolgente quest'ultima.
Sapevo già che un viaggio di tre giorni in camper con una compagnia di emeriti fancazzisti e casinari non avrebbe agevolato la prestazione, per cui me la sono presa più come una passeggiata che come una gara.
A Monaco ci ha accolti un freddo cane, con pioggia e vento che aumentavano il disagio di limitare le uscite dalla scatola a quattro ruote che ci ha accompagnato in questo viaggio. Non potendo effettuare passeggiate turistiche e visitare le bellezze bavaresi, da buoni italiani ci siamo dedicati alle cose che sappiamo fare meglio e cioè mangiare ed oziare, per cui abbiamo passato due giorni interi dentro centri termali, birrerie e steak house.
Dopo essere stato multato da un solerte gendarme teutonico che mi ha fatto ricordare di non essere in italia e che in questo paese le regole stradali vanno rispettate, sono arrivato alla fatidica data della gara.
L'Olimpia Park è spettacolare; una serie infinita e strabiliante di strutture per lo sport e per il tempo libero in un parco immenso fanno da contorno al gioiello principale che è l'Olimpia Stadion. Oggi, nel 2011, fa impressione vedere la tecnologia con cui è stato costruito questo stadio che già nel 1972 ha ospitato le olimpiadi ....... questo popolo è troppo avanti.
Insieme a qualche migliaio di poveri infreddoliti mi sono diretto alla partenza dove i miei amici, armati di ombrello e giubbotto invernale mi hanno salutato infilandosi dentro il primo bistrot delle vicinanze e dandomi appuntamento all'arrivo........ begli amici !

Sono partito e fortunatamente la pioggia ci ha risparmiato per tutti i 42 km lasciandoci cullare dalle folate gelide che arrivavano tra una serie di palazzi e l'altra.
L'ho presa con filosofia e tutto è scivolato via senza problemi e senza proeccuparmi del tempo finale (anche se il mio obiettivo di stare sotto le 4 ore frulla sempre in testa.)
I problemi che dovevo risolvere e che avevo conosciuto a Venezia erano 3 e li ho affrontati egregiamente:
1) il mal di stomaco .............. risolto imponendomi di non mangiare nulla durante la gara; solo acqua.
2) i crampi ai polpacci ...... ho comprato delle calze a compressione graduata che hanno aiutato.
3) le vesciche ....... finalmente ho trovato le scarpe giuste per non martoriare i piedi.
Mantenendo il ritmo che mi ero imposto, sono arrivato al 35 km senza evidenti problemi energetici e dando un'occhiata al cronometro ho constatato che, mantenendo quell'andatura potevo tranquillamente chiudere sotto le 4 ore .... non ci credevo, non me lo aspettavo, potevo farcela, mancava veramente poco !
E infatti la fregatura era dietro l'angolo.
Al 37 km quando ormai mi vedevo a braccia alzate dentro allo stadio, un "crucco" anziano che stavo per raggiungere comincia a barcollare davanti a me e crolla di peso a terra picchiando violentemente il viso sul selciato.
Subito mi sono reso conto che non era una banale caduta e mi sono immediatamente fermato a soccorrerlo; la mia impressione è stata subito confermata .... il braccio destro era palesemente fratturato e il povero vecchietto perdeva copiosamente sangue dalla bocca e dalla fronte. Altri si sono fermati con me per aiutare l'incidentato e ci siamo immediatamente adoperati per non farlo muovere e per tamponare le ferite in attesa di soccorsi.
Sono bastati quei due minuti in cui sono arrivati gli addetti alla corsa ...... due minuti che hanno convinto le mie gambe che la gara era finita e che potevo andare a fare la doccia .... ma mancavano ancora 5 miseri km.
Appena mi sono mosso ho sentito una fitta al piede .... crampi! Le dita del piede hanno cominciato a contorcersi in movimenti innaturali e dolorosi e non mi permettevano neppure di camminare.
E che cavolo, va bene che non avevo velleità di sorta, ma non così.... non ad un passo dalla meta !
Va beh, se non è sofferta, che maratona è ? Ho cominciato a zoppicare appoggiandomi sulla gamba destra e, come un povero reduce di guerra, avanzavo metro dopo metro perdendo definitivamente quel riferimento cronometrico che mi aveva fatto sognare.
Pian pianino sono riuscito a costruirmi una postura assolutamente assurda che mi stava permettendo di corricchiare (in pratica correvo normalmente col piede destro appoggiandomi invece sul tallone del piede sinistro) e di infondere l'ilarità generale dei teutonici che incitavano chiunque con il calore che li contraddistingue (questa è sarcastica).
In questa situazione grottesca, sono riuscito ad entrare nell'Olimpia Stadion e ad assaporare l'emozione dell'ingresso in uno stadio olimpico pieno di gente sugli spalti ...... è qualcosa di impagabile e inspiegabile, che ti prende dentro, ti si avvolge in gola e che sbuca dagli occhi sotto forma di gocce lucenti.
4 ore, 12 minuti e qualche secondo ...... 6 minuti in meno rispetto a Venezia ma lontano ancora dal mio obiettivo ........................ che cercherò di raggiungere il 6/11 a RAVENNA !!!!!!!
Ciao ragazzi, alla prossima.
PS scusate, non avevo voglia di scrivere tanto, ma quando inizi non sai mai dove vai a finire.
Alex