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Sfatare una leggenda.

Inviato: 27 lug 2011, 15:25
da PG
Più il tempo passa più i ricordi diventano deboli, quante volte ce ne siamo accorti?
Nel mondo delle auto d'epoca certi "personaggi" tendono ad alimentare, avvallare certe tesi per il loro tornaconto, o per semplice invidia ed a contrastarne altre. Quante volte abbiamo assistito durante i raduni a dibattiti su "vetture attribuibili" e solitamente attribuibili a Mussolini, Ciano, Petacci, Agnelli, Eric Clapton, etc.etc. ?
Recentemente mi è stata raccontata per la seconda volta un aneddoto sulla Lambda che mi è parso la pena di verificare.
E' noto che il paese con la più alta concentrazione di Lambda sopravvissute dopo l'Italia e l'Inghilterra è l'Australia. Perchè?
Ebbene questo è l'aneddoto: negli anni '20 l'ambasciatore australiano in Italia venne in visita a Torino per verificare di persona quanto si diceva sull'affidabilità del capolavoro Lancia poichè le loro forze dell'ordine avevano la necessità di dotarsi di un veicolo capace e robusto, adatto alle loro strade impervie senza essere modificato. Monsù Vincenzo allora lo accompagnò per una prova su strada ed alla fine l'entusiasmo fu tale che strappò un contratto per un primo lotto di 50 esemplari per la Polizia di Melbourne. Questa commessa fece sì che, data la leggendaria robustezza, la Lambda si diffondesse nella terra dei canguri. Tutto perfettamente plausibile ai tempi in cui si siglava un contratto con la stretta di mano.
Tuttavia sul sito della Polizia di Melbourne, alla voce autoveicoli in dotazione, non compare nessuna Lambda. Quindi mi sono rivolto al massimo esperto di Lambda vivente, quel Bill Jamieson autore di un fantastico libro, che guarda caso è Australiano. Bill mi ha riferito che anche lui aveva sentito più volte quella storia, ma che non c'era niente di vero. L'ambasciatore australiano non visitò mai la Lancia e la Polizia di Melbourne acquistò nel 1923 due chassis Trikappa, poi carrozzati in loco, ma non usò nessuna Lambda.
La popolarità del veicolo fu dovuta alle capacità del concessionario ed importatore di Melbourne, Mr. Shields, che fu in grado di costruire una rete capillare di centri di vendita/assistenza unica per l'epoca. Il resto lo fece l'innovativa meccanica della vettura, grazie alle sospensioni anteriori indipendenti ed alla ottima tenuta di strada, e così il mito Lancia raggiunse tutti gli angoli del paese.

Re: Sfatare una leggenda.

Inviato: 27 lug 2011, 17:02
da EC2277
Molto interessante.
La cosa, oltre a far chiarezza su tale argomento dimostra due assunti fondamentali: senza un prodotto valido e senza una rete di vendita adeguata non riesci a vendere nulla. Se hai entrambi invece…

Re: Sfatare una leggenda.

Inviato: 27 lug 2011, 18:00
da luigiv
...se hai entrambi invece si fanno i miracoli...
Strano però: l'avevano già capito negli anni Venti in Australia...e ora?

Re: Sfatare una leggenda.

Inviato: 27 lug 2011, 20:25
da EC2277
Ora lasciamo perdere.
Quello che preoccupa è che, a guardare bene i fatti, non l'avevano capito nemmeno negli anni '20: il successo della Lambda in Australia era dovuto all'iniziativa dell'importatore locale, non ad una politica di radicamento in quel mercato intrapresa dalla Lancia stessa ed infatti, forse a causa della 2ª Guerra Mondiale, la Lancia è sparita da quel mercato.

Re: Sfatare una leggenda.

Inviato: 27 lug 2011, 23:03
da PG
In realtà in quel periodo non si vendevano le vetture complete, ma solo gli chassis, infatti in Australia la maggior parte delle Lancia pre-war fu carrozzata da operatori locali, lo stesso accadeva per la Fiat.
Alla fine degli anni '30 e dopo la guerra arrivarono anche le auto costruite in Borgo S.Paolo. Tuttavia le Lancia non furono più importate quando la casa di Chivasso decise di sospendere la produzione delle vetture con guida a destra, praticamente dopo la gamma delle Delta non arrivò più nulla.