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La donna della domenica

Inviato: 14 apr 2011, 17:36
da Antonello62
Bella fiction basata sul romanzo di Fruttero e Lucentini ambientata a torino nel 1973, purtroppo solo una Lancia(Fulvia coupè) tra le auto usate per girarla.
C'erano molte 126 ma le 126 non sono uscite nel 1974?.
Sarà un errore da fiction: folies?:S

Re: La donna della domenica

Inviato: 14 apr 2011, 17:49
da Gallo Pierluigi
La 126 è del 1972...

Re: La donna della domenica

Inviato: 16 apr 2011, 10:32
da Antonello62
Mi ricordavo della 127 del '72 ma la 126 ero convinto fosse uscita dopo, del resto ero bambino e non è detto che i ricordi siano poi così precisi.

Re: La donna della domenica

Inviato: 16 apr 2011, 14:40
da mimmo bt328
ciao
confermo 1972
puoi verificare qui

Re: La donna della domenica

Inviato: 16 apr 2011, 19:20
da Gallo Pierluigi
la 127 è del 1971

Re: La donna della domenica

Inviato: 17 apr 2011, 14:12
da PG
In molte fiction, in particolare in questa dove secondo me la ricostruzione è stata fatta male e la recitazione ancora peggio, gli sceneggiatori considerano che se sono ambientate nel 1973, tutti gli oggetti che si vedono devono risalire al 1973.
Nella cinematografia americana questo tema è stato discusso per anni e risolto da tempo. Qualsiasi analisi antropologica/sociologica conferma che le abitudini all'acquisto nel passato erano completamente diverse da quelle di oggi. Quindi, auto prodotte negli anni '60 sono compatibili con gli anni '70, mentre è diverso il discorso sugli abiti.
Infatti nel romanzo l'auto della signora Tabusso, la 1500 col parafango ammaccato, è una Fiat 1500 berlina del 1964, vecchia quindi di 10 anni. Lo stesso avviene nello splendido film di Comencini girato nel 1975.
In quegli anni solo le classi agiate potevano ruotare il parco macchine, gli arredi e gli abiti velocemente, mentre la classe media no.
Quindi rappresentare una Torino del 1973 piena di 126 e di 127 e vuota di 850, 500L, 1100H etc. senza contare gli altri marchi, è assurdo. Così come è stato assurdo vestire la Osvart con completini della Rinascente anni '60, quando una signora di quel livello avrebbe vestito Givenchy o Balenciaga e non avrebbe certo guidato una 124 spyder rossa da mignotta (...e non si sarebbe mai innamorata di un commissario di Polizia). E' pensare che il regista è nato a Torino nel 1964....

Re: La donna della domenica

Inviato: 17 apr 2011, 17:40
da Gallo Pierluigi
scusa la domanda....perchè la 124 spider è da mignotta?

Re: La donna della domenica

Inviato: 17 apr 2011, 20:58
da antonelloma
probabilmente perchè una signora di una certa classe all'epoca non avrebbe guidato una spider, diciamo che se al giorno d'oggi vedi una tipa su una mercedes spider ti fai una certa idea su quale lavoro faccia (e non è detto che sia così). però giusto per non dire che questi sono pensieri maschilisti,il giorno che vedi una bella donna al volante di una costosa spider chiedi alla prima donna che capita che lavoro pensi faccia la tipa e poi senti!

Re: La donna della domenica

Inviato: 17 apr 2011, 22:30
da PG
Perchè nel 1973 una signora della Torino che conta primo non avrebbe guidato una Fiat, vettura per niente esclusiva, secondo non una vettura aperta, per niente discreta e terzo mai una vettura rossa, estremamente volgare.
Certo che dette oggi queste cose fanno sorridere, ma allora avevano la loro importanza e soprattutto facevano la differenza.
Ma quello che ha stupito di più è che lo sceneggiatore è il figlio dello Scarpelli che sceneggiò alla perfezione il film di Comencini e che il regista è nato e cresciuto a Torino e certe cose dovrebbe saperle.

Re: La donna della domenica

Inviato: 18 apr 2011, 18:19
da Gallo Pierluigi
(tu)