Però , Zanardi da castelmaggiore....
Inviato: 02 apr 2011, 18:53
Quest'uomo non smette mai di stupirmi.
Poco tempo dopo l'incidente che nel 2001 lo ha privato delle gambe , mi sono iscritto alla Newsletter del suo sito , con cui tiene aggiornati i fans sulle sue attività.
Ebbene , ogni volta è una sorpresa !
Lo abbiamo visto ricominciare a camminare , a guidare , (e a pilotare) , lo abbiamo visto fare free climbing in palestra , abbiamo seguito i suoi esordi in Handbike , gioito per le sue prime vittorie , per il suo ingresso nella nostra nazionale....

E' di qualche giorno fa l'ennesimo successo : 8^ Treviso Marathon
Vi riporto le sue impressioni ...
1H03'01"...PERÒ, ZANARDI DA CASTELMAGGIORE!
Dieci giorni fa alla maratona di Roma non era andata tanto bene.
Ero finito quarto in una gara che avevo affrontato per vincere, anche perché il percorso si adattava molto alle mie caratteristiche.
Un problema alla catena ripetutosi diverse volte mi aveva fatto perdere la possibilità di lottare per la vittoria lasciandomi l'unica soddisfazione di veder vincere il mio amico e compagno di team Azzurro Giovanni Achenza con una prestazione notevole.
Bèh Ragazzi, ieri a Treviso è stata la MIA giornata di gloria.
Una serie di fattori quali percorso, condizioni climatiche, plotone nutritissimo di Biker di livello internazionale, ha contribuito a rendere velocissima una gara super combattuta e alla fine l'ha spuntata il sottoscritto!
Dopo aver visionato l'elenco degli iscritti, avevo immaginato che alla fine, qualora fossi riuscito a ad arrivare con i primi allo sprint, me la sarei giocata con Paolo Cecchetto e soprattutto con Joel Jeannot, Campione del Mondo della categoria H3 e fortissimo anche quando le corse si decidono sotto la linea d'arrivo.
E' andata esattamente così. Dopo una gara tiratissima sempre sopra i quaranta all'ora (la media finale è stata di 40,3kmh.), tentativi di fuga in cui ho toccato i 55,2kmh (!), rilanci, scie e curve al limite, sono riuscito ad aver ragione dei miei avversari proprio nel tratto finale.
Entrato nel centro di Treviso in testa al gruppo dei dieci fuggitivi, sono riuscito a rimanere davanti a tutti grazie ad una serie di accelerazioni fuori da ogni curva in cui bisognava rilanciare verso i due-trecento metri seguenti.
A onor del vero, nella mia posizione, tipica degli atleti della mia categoria, meno aerodinamica ma più efficace da un punto di vista ergonomico, la difficoltà poteva essere arrivare allo sprint con gli altri, ma a quel punto, il pronostico era chiaramente a mio favore e infatti....
Oltre ad aver vinto una bellissima gara, l'ho fatto con un tempo che è il più veloce di sempre per una gara abbinata ai soli 42,195km della maratona. Una sorta di record mondiale che non varrà per finire su chissà quale libro sportivo, ma che mi rende davvero orgoglioso.
Solo un anno fa, dietro forte insistenza del mio grande amico Vittorio Podestà, avevo parcheggiato la mia "Evro" sperimentale (la bici che avevo costruito con pedalata asimmetrica) per seguire la strada più classica battuta dai miei avversari.
Scoprirmi molto più forte con lo stesso mezzo che usano tutti è una piccola delusione per il mio ego da inventore, ma lasciatemi dire che come atleta, è una grande soddisfazione capire che il sogno di arrivare a Londra 2012 è più vivo che mai e che a 44 anni suonati c'è ancora spazio per giocare come protagonista nello sport.
Però, Zanardi da Castelmaggiore!
Alla prossima, Ciaoooooo
Poco tempo dopo l'incidente che nel 2001 lo ha privato delle gambe , mi sono iscritto alla Newsletter del suo sito , con cui tiene aggiornati i fans sulle sue attività.
Ebbene , ogni volta è una sorpresa !
Lo abbiamo visto ricominciare a camminare , a guidare , (e a pilotare) , lo abbiamo visto fare free climbing in palestra , abbiamo seguito i suoi esordi in Handbike , gioito per le sue prime vittorie , per il suo ingresso nella nostra nazionale....

E' di qualche giorno fa l'ennesimo successo : 8^ Treviso Marathon
Vi riporto le sue impressioni ...
1H03'01"...PERÒ, ZANARDI DA CASTELMAGGIORE!
Dieci giorni fa alla maratona di Roma non era andata tanto bene.
Ero finito quarto in una gara che avevo affrontato per vincere, anche perché il percorso si adattava molto alle mie caratteristiche.
Un problema alla catena ripetutosi diverse volte mi aveva fatto perdere la possibilità di lottare per la vittoria lasciandomi l'unica soddisfazione di veder vincere il mio amico e compagno di team Azzurro Giovanni Achenza con una prestazione notevole.
Bèh Ragazzi, ieri a Treviso è stata la MIA giornata di gloria.
Una serie di fattori quali percorso, condizioni climatiche, plotone nutritissimo di Biker di livello internazionale, ha contribuito a rendere velocissima una gara super combattuta e alla fine l'ha spuntata il sottoscritto!
Dopo aver visionato l'elenco degli iscritti, avevo immaginato che alla fine, qualora fossi riuscito a ad arrivare con i primi allo sprint, me la sarei giocata con Paolo Cecchetto e soprattutto con Joel Jeannot, Campione del Mondo della categoria H3 e fortissimo anche quando le corse si decidono sotto la linea d'arrivo.
E' andata esattamente così. Dopo una gara tiratissima sempre sopra i quaranta all'ora (la media finale è stata di 40,3kmh.), tentativi di fuga in cui ho toccato i 55,2kmh (!), rilanci, scie e curve al limite, sono riuscito ad aver ragione dei miei avversari proprio nel tratto finale.
Entrato nel centro di Treviso in testa al gruppo dei dieci fuggitivi, sono riuscito a rimanere davanti a tutti grazie ad una serie di accelerazioni fuori da ogni curva in cui bisognava rilanciare verso i due-trecento metri seguenti.
A onor del vero, nella mia posizione, tipica degli atleti della mia categoria, meno aerodinamica ma più efficace da un punto di vista ergonomico, la difficoltà poteva essere arrivare allo sprint con gli altri, ma a quel punto, il pronostico era chiaramente a mio favore e infatti....
Oltre ad aver vinto una bellissima gara, l'ho fatto con un tempo che è il più veloce di sempre per una gara abbinata ai soli 42,195km della maratona. Una sorta di record mondiale che non varrà per finire su chissà quale libro sportivo, ma che mi rende davvero orgoglioso.
Solo un anno fa, dietro forte insistenza del mio grande amico Vittorio Podestà, avevo parcheggiato la mia "Evro" sperimentale (la bici che avevo costruito con pedalata asimmetrica) per seguire la strada più classica battuta dai miei avversari.
Scoprirmi molto più forte con lo stesso mezzo che usano tutti è una piccola delusione per il mio ego da inventore, ma lasciatemi dire che come atleta, è una grande soddisfazione capire che il sogno di arrivare a Londra 2012 è più vivo che mai e che a 44 anni suonati c'è ancora spazio per giocare come protagonista nello sport.
Però, Zanardi da Castelmaggiore!
Alla prossima, Ciaoooooo