micio Scritto:
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> Ciao Gianluca , come ben sai sono "sensibile "
> alle categorie protette ma , quando si parla di
> impresa e redditività le cose cambiano .
> Lo dico con rammarico trovandomi nella stessa
> situazione ma sono tre mesi che corrispondo la
> cassa ai miei operai ( tre ) e sono tanti mesi (
> da ottobre ) che non tolgo un euro dalle casse
> della ditta , anzi , ne ho messi dentro parecchi
> .
> Ora non so il nome e la logistica della tua
> azienda ma , conti alla mano , bisogna far fronte
> anche alle esposizioni bancarie , ai leasing e ,
> non ultimo , pensare anche agli altri lavoratori
> .
> Non è facile . lo capisco ma tieni presente che
> le categorie protette ( se disabili oltre al 75 %
> ) comunque , anche in caso di licenziamento ,
> hanno DIRITTO ad una pensione equiparabile alla
> cassa integrazione , gli altri no .
> che poi venga messo in cassa uno che non va
> d'accordo col capo si presume che il disaccordo
> vada inteso nel senso professionale ( si spera ) e
> percio' nell'interesse dell'azienda ergo , una
> persona da lasciare a casa per permettere a
> qualcuno di piu' produttivo di rimanere in
> servizio .
> Dico e scrivo queste cosae a malincuore , sono
> convinto che un'impresa sia il risultato degli
> addendi che in essa lavorano , ma in momenti
> particolari lasciare a casa chi non è redditivo
> diventa quasi un obbligo ... purtroppo .
> Solo un mio pensiero che faccio pure fatica a
> scrivere

>
>
@ salva non è lo stato che provvede , siamo noi
> lavoratori e , comunque con 850 € netti al mese
> la vedrei difficile per tutti .
perchè, tu non sei lo stato? condivido le difficoltà ma 850 euro al mese, se hai fatto la formichina durante il periodo lavorativo (sapendo che non sei statale) non vai a chiedere l'elemosina, è poco, si, ma non stai per strada