Che pena
Posted: 03 Mar 2010, 16:10
Quel regolamento, anni fa, lo avevo scritto parola per parola.
Allora visto che ci sono anche giuristi, di sicuro sapranno che non c'è miglior interpretazione di quella autentica, che viene da chi ha definito la regola.
Ed è questa: niente di quel che ha ispirato quel regolamento è recepito nei comportamenti che vedo.
Non riesco nemmeno a leggere tutto, riesco a salvare solo il ragionevole appello di Massimo Principe di Montenevoso.
Per il resto solo tante parole che non c'entrano un piffero con lo spirito di un Lancista.
Il Lancista è uno che se passa un ragazzino fuori dalle strisce, si ferma lo stesso e gli sorride.
Così anche il bambino ricambierà.
Entrambi proseguiranno, l'uno a piedi e l'altro in auto, più sereni di prima.
Qui invece la scena che mi pare di osservare è tutt'altra, l'auto che incalza il pedone, il pedone che tira un pugno sul cofano dell'automobilista.
Che pena.
Pierluigi, che ha lasciato perché ha problemi seri da fronteggiare, ha chiesto aiuto.
Paolo l'ha offerto.
Ho letto riflessioni dietrologiche: da chi è raccomandato... ma da chi bisogna essere raccomandati per impiegare il proprio tempo, gratis, rischiando di farsi pubblicamente lapidare?
Al Viva Lancia è una staffetta di buona volontà, punto, la politica è fuori dallo spirito di questo sito.
Ormai siete arrivati ad un tale avvelenamento che qualunque cosa io dica vi passerà inosservata, siete tutti presi da voi stessi, da chi è più bravo, più in gamba, più divertente, più sagace.
Si usa l'espressione "primadonna" al femminile, quanto è sbagliata: siete quasi tutti uomini, qui dentro.
Ogni volta che leggo "il grande Corrado" e cose simili, non riesco a non sorridere pensando "ma grande de che?", così ora avrò la buona occasione per non essere più "il grande", vi sto criticando apertamente, non sono d'accordo con voi, ma preferisco così: lascio tutta questa grandeur a chi potrà bearsene.
In altri tempi, avessi scritto "non riesco a seguire il forum perché ho urgenza di occuparmi di me stesso", avrei ricevuto decine di messaggi, in questi tempi ne ho ricevuto solo uno, perché quello che vi interessa è fare la guerra a Paolo, e il vostro tempo, le vostre energie, sono tutte rivolte a questo scontro.
Non me ne mandate ora, di messaggi, ve ne prego: non vi risponderei.
Altro che cars are useless.
Se entrassi ora e mi si dicesse che questo è lo spirito Lancista, andrei al PRA per chiedere la cancellazione di quattro Lancia vecchie e nuove a mio nome.
Paolo avrà sbagliato, tutti sbagliano, ma si vede che non siete mai usciti dalla vostra sezione, perché di cose ragionevoli, intelligenti ed educate ne ha scritte parecchie.
Lui non ha cercato di conoscere la vostra storia, e nemmeno voi la sua.
E comunque è stato un tutti contro uno.
Gli anglosassoni lo definirebbero unfair.
Penso che se dovessi scegliere per me un'offesa pungente, sarebbe proprio unfair.
Non rispettare un patto.
Il patto era quel friends del motto, e friend fa il paio con friendly, ma qui di friendly non c'è più nulla..
So una cosa per certo: quello che sto scrivendo non servirà ad una beata fava, quello che ho scritto in precedenza era un invito che vi è scivolato via come acqua su una foglia (a tutti, a voi e a Paolo), ora la situazione è anche peggio, ma ho voglia di scrivervelo lo stesso.
Un saluto con molta amarezza,
Corrado
Allora visto che ci sono anche giuristi, di sicuro sapranno che non c'è miglior interpretazione di quella autentica, che viene da chi ha definito la regola.
Ed è questa: niente di quel che ha ispirato quel regolamento è recepito nei comportamenti che vedo.
Non riesco nemmeno a leggere tutto, riesco a salvare solo il ragionevole appello di Massimo Principe di Montenevoso.
Per il resto solo tante parole che non c'entrano un piffero con lo spirito di un Lancista.
Il Lancista è uno che se passa un ragazzino fuori dalle strisce, si ferma lo stesso e gli sorride.
Così anche il bambino ricambierà.
Entrambi proseguiranno, l'uno a piedi e l'altro in auto, più sereni di prima.
Qui invece la scena che mi pare di osservare è tutt'altra, l'auto che incalza il pedone, il pedone che tira un pugno sul cofano dell'automobilista.
Che pena.
Pierluigi, che ha lasciato perché ha problemi seri da fronteggiare, ha chiesto aiuto.
Paolo l'ha offerto.
Ho letto riflessioni dietrologiche: da chi è raccomandato... ma da chi bisogna essere raccomandati per impiegare il proprio tempo, gratis, rischiando di farsi pubblicamente lapidare?
Al Viva Lancia è una staffetta di buona volontà, punto, la politica è fuori dallo spirito di questo sito.
Ormai siete arrivati ad un tale avvelenamento che qualunque cosa io dica vi passerà inosservata, siete tutti presi da voi stessi, da chi è più bravo, più in gamba, più divertente, più sagace.
Si usa l'espressione "primadonna" al femminile, quanto è sbagliata: siete quasi tutti uomini, qui dentro.
Ogni volta che leggo "il grande Corrado" e cose simili, non riesco a non sorridere pensando "ma grande de che?", così ora avrò la buona occasione per non essere più "il grande", vi sto criticando apertamente, non sono d'accordo con voi, ma preferisco così: lascio tutta questa grandeur a chi potrà bearsene.
In altri tempi, avessi scritto "non riesco a seguire il forum perché ho urgenza di occuparmi di me stesso", avrei ricevuto decine di messaggi, in questi tempi ne ho ricevuto solo uno, perché quello che vi interessa è fare la guerra a Paolo, e il vostro tempo, le vostre energie, sono tutte rivolte a questo scontro.
Non me ne mandate ora, di messaggi, ve ne prego: non vi risponderei.
Altro che cars are useless.
Se entrassi ora e mi si dicesse che questo è lo spirito Lancista, andrei al PRA per chiedere la cancellazione di quattro Lancia vecchie e nuove a mio nome.
Paolo avrà sbagliato, tutti sbagliano, ma si vede che non siete mai usciti dalla vostra sezione, perché di cose ragionevoli, intelligenti ed educate ne ha scritte parecchie.
Lui non ha cercato di conoscere la vostra storia, e nemmeno voi la sua.
E comunque è stato un tutti contro uno.
Gli anglosassoni lo definirebbero unfair.
Penso che se dovessi scegliere per me un'offesa pungente, sarebbe proprio unfair.
Non rispettare un patto.
Il patto era quel friends del motto, e friend fa il paio con friendly, ma qui di friendly non c'è più nulla..
So una cosa per certo: quello che sto scrivendo non servirà ad una beata fava, quello che ho scritto in precedenza era un invito che vi è scivolato via come acqua su una foglia (a tutti, a voi e a Paolo), ora la situazione è anche peggio, ma ho voglia di scrivervelo lo stesso.
Un saluto con molta amarezza,
Corrado