Pubblicità elettorale
Inviato: 17 feb 2010, 22:15
Sul Messaggero di Roma del 16 febbraio, nella posta dei lettori,
c'è questa lettera a firma del sig. Giuseppe.
Mi sembra carina..
Ti guardano, sfoderando i loro sorrisi, dai manifesti elettorali e sembrano dirti, anzi implorarti di dare loro il voto. Assicurare a loro una vita migliore, uno stipendio di 14000 euro al mese, possibili tangenti. Loro chiedono a te, incazzato nella tua auto imbottigliata per il traffico, una raccomandazione. ”Dammi il tuo voto, sembrano dire, sistemami per la vita, non ho un lavoro, non so fare niente, non ho mai fatto nulla di buono, a scuola andavo dalle suore ed il diploma e’ costato un pacco di soldi. Pero’ so fare politica, come zio”.
Cosi’ sembrano implorarti, con le loro giacchette sulle spalle, le loro camicie bianche, i loro denti curati e puliti. E tu, ti senti per la prima volta importante. A te vengono a chiedere una raccomandazione per il loro posto di lavoro, a te, a tua moglie, ai tuoi figli disoccupati. Poverini, sono giovani, e se non sono giovani fanno ancora piu’ pena: ancora non lavorano ed ora bisogna aiutarli. Farli diventare consiglieri regionali, e poi deputati… Allora diamogliela una mano, sono cosi’ carini e sorridenti. Si’, diamogliela una mano, poi vedrai si ricorderanno di te.
E mentre corri a casa a dire a tua moglie ed ai tuoi figli di votarli, di fare un’opera di bene per quel signore dall’aria simpatica che vuole essere sistemato, lo vedi in un’auto blu con il lampeggiante che ti taglia paurosamente la strada. Era lui, quello dei manifesti, quello disoccupato che ti ha chiesto aiuto. Forse l’hanno arrestato, poverino, ma no, adesso e’ sceso, lo scortano in un ristorante, tu stai fermo da un’ora in mezzo al traffico per farlo passare. Abbassi il finestrino e lo senti anche parlare: “Ma non possono anna’ a piedi tutte ste teste de c... con le macchine”. Poverino, ha ragione, senz’altro fara’ qualcosa per il traffico. Si’, si’, aiutiamolo, e’ proprio l’uomo giusto da votare.
Giuseppe
(16 febbraio 2010)
c'è questa lettera a firma del sig. Giuseppe.
Mi sembra carina..
Ti guardano, sfoderando i loro sorrisi, dai manifesti elettorali e sembrano dirti, anzi implorarti di dare loro il voto. Assicurare a loro una vita migliore, uno stipendio di 14000 euro al mese, possibili tangenti. Loro chiedono a te, incazzato nella tua auto imbottigliata per il traffico, una raccomandazione. ”Dammi il tuo voto, sembrano dire, sistemami per la vita, non ho un lavoro, non so fare niente, non ho mai fatto nulla di buono, a scuola andavo dalle suore ed il diploma e’ costato un pacco di soldi. Pero’ so fare politica, come zio”.
Cosi’ sembrano implorarti, con le loro giacchette sulle spalle, le loro camicie bianche, i loro denti curati e puliti. E tu, ti senti per la prima volta importante. A te vengono a chiedere una raccomandazione per il loro posto di lavoro, a te, a tua moglie, ai tuoi figli disoccupati. Poverini, sono giovani, e se non sono giovani fanno ancora piu’ pena: ancora non lavorano ed ora bisogna aiutarli. Farli diventare consiglieri regionali, e poi deputati… Allora diamogliela una mano, sono cosi’ carini e sorridenti. Si’, diamogliela una mano, poi vedrai si ricorderanno di te.
E mentre corri a casa a dire a tua moglie ed ai tuoi figli di votarli, di fare un’opera di bene per quel signore dall’aria simpatica che vuole essere sistemato, lo vedi in un’auto blu con il lampeggiante che ti taglia paurosamente la strada. Era lui, quello dei manifesti, quello disoccupato che ti ha chiesto aiuto. Forse l’hanno arrestato, poverino, ma no, adesso e’ sceso, lo scortano in un ristorante, tu stai fermo da un’ora in mezzo al traffico per farlo passare. Abbassi il finestrino e lo senti anche parlare: “Ma non possono anna’ a piedi tutte ste teste de c... con le macchine”. Poverino, ha ragione, senz’altro fara’ qualcosa per il traffico. Si’, si’, aiutiamolo, e’ proprio l’uomo giusto da votare.
Giuseppe
(16 febbraio 2010)