Appia GTS Zagato
Appia GTS Zagato
Ciao Paolo
Ecco qua le foto dell? Appia GTS. Una la mostra durante il rewstauro. Le altre dua a restauro ultimato.
Il telaio, che porta il numero 81201 1872, fu consegnato dalla Lancia alla carrozzeria Zagato il 4 giugno 1958.
Luciano Mantovani , primo proprietario,segui personalmente la vestizione della vettura presso gli stabilimenti di via Giorgini a Milano e la volle quasi identica a quella ( telaio 1026 ) con cui l’ anno precedente aveva vinto l’ ultima Mille Miglia nella categoria sino a 1150 cc. Alla incredibile media di 119 km ora.
Solo nella parte anteriore Mantovani la volle leggermente diversa, eliminando le cupoline di plexiglas.
In seguito la vettura venne acquistata dal pilota romano Alessandro Gay che la doto’ del nuovo motore 81400 con 4 luci di aspirazione che nel frattempo la Lancia aveva posto sul mercato e la fece preparare dall’ elaboratore De Santis che provvide anche ad arricchirla di strumentazione Jaeger, volante Nardi e ruote bimetalliche Borrani.
La macchina e’ oggi omologata presso il registro storico Lancia
Bibo
Ecco qua le foto dell? Appia GTS. Una la mostra durante il rewstauro. Le altre dua a restauro ultimato.
Il telaio, che porta il numero 81201 1872, fu consegnato dalla Lancia alla carrozzeria Zagato il 4 giugno 1958.
Luciano Mantovani , primo proprietario,segui personalmente la vestizione della vettura presso gli stabilimenti di via Giorgini a Milano e la volle quasi identica a quella ( telaio 1026 ) con cui l’ anno precedente aveva vinto l’ ultima Mille Miglia nella categoria sino a 1150 cc. Alla incredibile media di 119 km ora.
Solo nella parte anteriore Mantovani la volle leggermente diversa, eliminando le cupoline di plexiglas.
In seguito la vettura venne acquistata dal pilota romano Alessandro Gay che la doto’ del nuovo motore 81400 con 4 luci di aspirazione che nel frattempo la Lancia aveva posto sul mercato e la fece preparare dall’ elaboratore De Santis che provvide anche ad arricchirla di strumentazione Jaeger, volante Nardi e ruote bimetalliche Borrani.
La macchina e’ oggi omologata presso il registro storico Lancia
Bibo
- Allegati
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Re: L'Appia GT Zagato 1958 di bibo.
Bellissima anche questa, ovviamente!
Grazie per le foto
Riguardo la elaborazione De Santis cosa puoi dirci? Prevedeva forse anche il Weber "orizzontale" DCOE al posto dell'originale Weber?
La strumentazione Jaeger era di derivazione Lancia o no? Ti chiedo questo perchè sulle ultime Appia berlina terza serie poteva anche trovarsi la strumentazione Jaeger a sfondo nero (con tachimetro fino a 160 e non 140 come sulla strumentazione Veglia), ma che ovviamente non prevedeva contagiri. E d'altronde non mi risulta che ci siano Appia Zagato con strumentazione Jaeger.
ciao
Paolo67
Grazie per le foto
Riguardo la elaborazione De Santis cosa puoi dirci? Prevedeva forse anche il Weber "orizzontale" DCOE al posto dell'originale Weber?
La strumentazione Jaeger era di derivazione Lancia o no? Ti chiedo questo perchè sulle ultime Appia berlina terza serie poteva anche trovarsi la strumentazione Jaeger a sfondo nero (con tachimetro fino a 160 e non 140 come sulla strumentazione Veglia), ma che ovviamente non prevedeva contagiri. E d'altronde non mi risulta che ci siano Appia Zagato con strumentazione Jaeger.
ciao
Paolo67
Re: L'Appia GT Zagato 1958 di bibo.
Che dici Bibo, la mettiamo nel museo?
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- Iscritto il: 16 dic 2008, 21:44
Re: L'Appia GT Zagato 1958 di bibo.
Veramente rarissima la tua GTS Bibo, sei un collezionista di grandissimo spessore, complimenti.
Le pinne posteriori seppur non pronunciatissime la rendono un po' atipica tra le Zagato . Ciao
Le pinne posteriori seppur non pronunciatissime la rendono un po' atipica tra le Zagato . Ciao
Re: Appia GTS Zagato
Siete tutti molto gentili.
Le Appia di zagato costruite prima dell entrata in produzione del modello GTE furono in tutto 37 tra cui una GT ( Appia cammello ), una dozzina di GTS, tra cui 5 dotate di pinne, due o tre GT4 ed una ventina di GTZ.
Le GTS erano destinate alle competizioni e la meccanica veniva eleborata direttamente da Zagato stesso.
Delle 5 con le pinne sembra siano sopravvissute, oltre la mia, altre due. Una, targata Novara, mi sfuggi per un pelo una ventina di anni fa. In seguito fu restaurata dai fratelli Galbiati di Settimo Milanese e le fu dedicato un articolo su Ruoteclassiche dal titolo L Appia pinnuta.
L altra era e penso sia ancora a Messina.
Il pregio di queste 37 vetture sta nel fatto che siano tutte diverse. Possono avere o meno le pinne, le gobbe,le cupiline sui fari, la coda tonda o tronca. Le linee anteriori e posteriori sono sempre differenti.
Unico elemento unificante e il disegno dei pannelli delle portiere che differisce nettamente da quello adottato poi sui modelli di serie GTE e SPORT.
La GT4 fu il tentativo di Zagato di aumentare le vendite rivolgendosi ad una clientela meno sportiva e con famiglia portando l abitabilita a 4 posti.Penso ne esista ancora una sola. Si trova in Piemonte ed il proprietario, del tutto profano, pensa si tratti di una Appia Zagato modificata da qualche cane per aumentarne i posti. Invece si tratta di un vero tesoro che spero, prima o poi, di aggiungere alla mia collezione.
Saluti dal Paraguay
Bibo
Le Appia di zagato costruite prima dell entrata in produzione del modello GTE furono in tutto 37 tra cui una GT ( Appia cammello ), una dozzina di GTS, tra cui 5 dotate di pinne, due o tre GT4 ed una ventina di GTZ.
Le GTS erano destinate alle competizioni e la meccanica veniva eleborata direttamente da Zagato stesso.
Delle 5 con le pinne sembra siano sopravvissute, oltre la mia, altre due. Una, targata Novara, mi sfuggi per un pelo una ventina di anni fa. In seguito fu restaurata dai fratelli Galbiati di Settimo Milanese e le fu dedicato un articolo su Ruoteclassiche dal titolo L Appia pinnuta.
L altra era e penso sia ancora a Messina.
Il pregio di queste 37 vetture sta nel fatto che siano tutte diverse. Possono avere o meno le pinne, le gobbe,le cupiline sui fari, la coda tonda o tronca. Le linee anteriori e posteriori sono sempre differenti.
Unico elemento unificante e il disegno dei pannelli delle portiere che differisce nettamente da quello adottato poi sui modelli di serie GTE e SPORT.
La GT4 fu il tentativo di Zagato di aumentare le vendite rivolgendosi ad una clientela meno sportiva e con famiglia portando l abitabilita a 4 posti.Penso ne esista ancora una sola. Si trova in Piemonte ed il proprietario, del tutto profano, pensa si tratti di una Appia Zagato modificata da qualche cane per aumentarne i posti. Invece si tratta di un vero tesoro che spero, prima o poi, di aggiungere alla mia collezione.
Saluti dal Paraguay
Bibo
Re: L'Appia GT Zagato 1958 di bibo.
L elaborazione di De Santis per l Appia Zagato prevedeva interventi canonici: alleggerimenti vari e lucidatura dei condotti. Gli elementi piu appariscenti erano il condotto di scarico a condotti indipendenti secondo lo schema 4 in 2 e 2 in 1 nonche la bella scritta DE SANTIS in rilievo sul coperchio valvole sinistro.
Il Weber orizzontale riguarda solo la storia delle sport passo corto. Per alcune di queste fu predisposto dalla stessa Zagato un foro nel vano motore che potesse consentirne l alloggiamento.
Il contagiri Jaeger era un normale optional in commercio e venne utilizzato su diverse Appia Zagato in assetto corsaiolo aumentando il diametro del foro per il contagiri al centro del cruscotto.
Comunque poteva essere montato su qualsiasi vettura, come ad esempio la giulietta, dotata di presa per il contagiri sul motore.
Puo sembrare strano ma il tachimetro di serie dell Appia fu prodotto dalla Lancia in ben 4 versioni:
con fondo scala a 140 km ora per la berlina seconda e terza serie
con fondo scala a 160 km ora per gli autotelai destinati a Zagato, Pininfarina e Vignale
con fondo scala a 180 km ora come optional per gli autotelai destinati a Zagato ( lo porta, ad esempio, l Appia Cammello)
con fondo scala a 200 km ora per l Appia Sport
La Flavia Sport fu la prima Lancia di Zagato costruita veramente in serie e, pertanto, la prima per cui non fosse prevista la possibilita per il cliente di scegliere un colore diverso da quelli ufficiali.
Tra questi l unico rosso era il rosso arcoveggio . Di conseguenza nel caso la flavia sport vista a Palermo avesse un colore diverso , penso proprio sia stata riverniciata.
Bibo
Il Weber orizzontale riguarda solo la storia delle sport passo corto. Per alcune di queste fu predisposto dalla stessa Zagato un foro nel vano motore che potesse consentirne l alloggiamento.
Il contagiri Jaeger era un normale optional in commercio e venne utilizzato su diverse Appia Zagato in assetto corsaiolo aumentando il diametro del foro per il contagiri al centro del cruscotto.
Comunque poteva essere montato su qualsiasi vettura, come ad esempio la giulietta, dotata di presa per il contagiri sul motore.
Puo sembrare strano ma il tachimetro di serie dell Appia fu prodotto dalla Lancia in ben 4 versioni:
con fondo scala a 140 km ora per la berlina seconda e terza serie
con fondo scala a 160 km ora per gli autotelai destinati a Zagato, Pininfarina e Vignale
con fondo scala a 180 km ora come optional per gli autotelai destinati a Zagato ( lo porta, ad esempio, l Appia Cammello)
con fondo scala a 200 km ora per l Appia Sport
La Flavia Sport fu la prima Lancia di Zagato costruita veramente in serie e, pertanto, la prima per cui non fosse prevista la possibilita per il cliente di scegliere un colore diverso da quelli ufficiali.
Tra questi l unico rosso era il rosso arcoveggio . Di conseguenza nel caso la flavia sport vista a Palermo avesse un colore diverso , penso proprio sia stata riverniciata.
Bibo
Re: L'Appia GT Zagato 1958 di bibo.
Probabilmente La Flavia Sport che ho visto a Palermo era stata riverniciata, ma sono stato impreciso io nel senso che il colore non era tanto l'amaranto delle Fulvia HF, quanto piuttosto lo stesso rosso delle Flavia Sport che ho avuto modo di vedere in foto, quindi come tu hai ben ricordato si trattava di Rosso Arcoveggio. D'altronde la macchina era in splendide condizioni: o conservata o ben restaurata sicuramente da persona competente.
Interessante sapere dei diversi fondo scala dei tachimetri adottati su Appia Zagato, Vignale e Pininfarina.
Pero' ti posso confermare che sulle ultimissime Appia terza serie era installata una strumentazione Jaeger a sfondo nero con tachimetro fino a 160 km/h. Un paio di queste Appia terza serie risalgono ai miei ricordi personali di bambino: infatti questa strumentazione era sulla terza serie del padre di una mia compagna di scuola e la macchina aveva targa PA > 100.000 unità (e a Palermo si sono superate le centomila unità immatricolate fra il 1962 ed il 1963). E lo stesso mio padre sulla sua Appia ha sostituito gli originali Veglia con questi strumenti Jaeger.
Che fossero previsti di serie sugli ultimissimi esemplari prodotti me ne ha dato conferma su questo stesso Forum l'amico Francesco (http://www.viva-lancia.com/lancia_fora/ ... msg-229698).
Bibo, quando puoi, ti prego di postare altre foto dei tuoi gioielli Zagato...almeno ne godiamo con gli occhi
Ciao
Paolo
Interessante sapere dei diversi fondo scala dei tachimetri adottati su Appia Zagato, Vignale e Pininfarina.
Pero' ti posso confermare che sulle ultimissime Appia terza serie era installata una strumentazione Jaeger a sfondo nero con tachimetro fino a 160 km/h. Un paio di queste Appia terza serie risalgono ai miei ricordi personali di bambino: infatti questa strumentazione era sulla terza serie del padre di una mia compagna di scuola e la macchina aveva targa PA > 100.000 unità (e a Palermo si sono superate le centomila unità immatricolate fra il 1962 ed il 1963). E lo stesso mio padre sulla sua Appia ha sostituito gli originali Veglia con questi strumenti Jaeger.
Che fossero previsti di serie sugli ultimissimi esemplari prodotti me ne ha dato conferma su questo stesso Forum l'amico Francesco (http://www.viva-lancia.com/lancia_fora/ ... msg-229698).
Bibo, quando puoi, ti prego di postare altre foto dei tuoi gioielli Zagato...almeno ne godiamo con gli occhi
Ciao
Paolo
Re: L'Appia GT Zagato 1958 di bibo.
Ciao Paolo 67
ti faccio i miei complimenti. Sei un vero appassionato cui piaccia scendere nel dettaglio e cio e lodevole.
Cerco qualche altra foto delle mie baracche e domani cerco di mandarle.
Intanto te ne presento un altra che sta nel gruppo che ancora tengo in italia: la prima delle 27 FULVIA SPORT COMPETIZIONE costruite da Zagato su commissione di Cesare Fiorio e destinate alla squadra corse Lancia.
Bibo
ti faccio i miei complimenti. Sei un vero appassionato cui piaccia scendere nel dettaglio e cio e lodevole.
Cerco qualche altra foto delle mie baracche e domani cerco di mandarle.
Intanto te ne presento un altra che sta nel gruppo che ancora tengo in italia: la prima delle 27 FULVIA SPORT COMPETIZIONE costruite da Zagato su commissione di Cesare Fiorio e destinate alla squadra corse Lancia.
Bibo
Re: Appia GTS Zagato
Posto alcune foto dal mio database di GTS dotate di pinne.
- Allegati
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- appia_2.jpeg (102.13 KiB) Visto 2225 volte
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- appia_1.jpg (35.33 KiB) Visto 2226 volte
Re: Appia GTS Zagato
Le tre foto postate da PG sono molto interessanti e la prima nasconde un mistero.
Andiamo con ordine.
La foto numero 2 mostra la prima appia con le pinne prodotta al momento della presentazione nel marzo 1957.
E l auto di Luciano Mantovani il suo telaio e il 81201 1026 e tre mesi dopo vincera l ultima Mille Miglia.
La foto numero 3 mostra un altra delle 5 prodotte. Attualmente si trova nel nord italia e la sua targa e No 216916.
La foto numero 1 mostra un altra delle 5/che e all estero, abbastanza lontano..
Altre due tra le 5 sono la mia e quella siciliana targata ME 27225.
Tornando a quella della foto numero 1 vi e anzittutto da rilevare che cosa all estero si intenda per restauro:. Di fronte ad una difficolta si opta per la soluzione piu semplice prescindendo da ogni rispetto per l originalita.
A parte il colore osceno e evidente come siano stati eliminati sia le cornici in alluminio attorno ai vetri delle portiere che le cupoline di plexiglas sui fari.
Questi due elementi, se assenti o rovinati, rappresentano un grosso ostacolo ad un corretto restauro.
I pezzi in plexiglas e le relative cornici,tondeggianti e sinuose richiedono l opera di artigiani esperti , rari in italia ed introvabili all estero. Cosi il cane possessore attuale di questo gioiello ha buttato via tutto, ha piegato con l asciugacapelli due lastre di plexiglas, e le ha messe dentro le portiere, poi ha spatolato un po di stucco sugli incavi per l alloggiamento delle cupoline dei fari ed infine ha dato una bella mano di giallo che la faccia apparire piu sportiva.
Questa macchina e pero interessante perche potrebbe celare una grande sorpresa.
La 1026, quella di Mantovani, dopo avere vinto la MM fu protagonista di un servizio su Auto Italiana ricco di fotografie che la ritraevano a Milano sullo sfondo della basilica di S. Ambrogio.
Da quel momento se ne perdono completamente le tracce. Escludendo sia finita direttamente allo sfasciacarrozze e facile concludere che Mantovani l abbia ceduta e sia finita all estero.
Cio sarebbe anche avvalorato dal fatto che, pochi mesi dopo, Mantovani ordino a Zagato un altra macchina identica: la mia.
Perche lo avrebbe fatto se avesse ancora posseduto la 1026?
Concludendo , la porcheria gialla potrebbe proprio essere la vettura che vinse la MM
Considerando mancare all appello solo una delle 5 Appia pinnute vi sono 50 probabilita su 100 che sia cosi.
Sara bene andare ad aprire quel cofano
Bibo
Andiamo con ordine.
La foto numero 2 mostra la prima appia con le pinne prodotta al momento della presentazione nel marzo 1957.
E l auto di Luciano Mantovani il suo telaio e il 81201 1026 e tre mesi dopo vincera l ultima Mille Miglia.
La foto numero 3 mostra un altra delle 5 prodotte. Attualmente si trova nel nord italia e la sua targa e No 216916.
La foto numero 1 mostra un altra delle 5/che e all estero, abbastanza lontano..
Altre due tra le 5 sono la mia e quella siciliana targata ME 27225.
Tornando a quella della foto numero 1 vi e anzittutto da rilevare che cosa all estero si intenda per restauro:. Di fronte ad una difficolta si opta per la soluzione piu semplice prescindendo da ogni rispetto per l originalita.
A parte il colore osceno e evidente come siano stati eliminati sia le cornici in alluminio attorno ai vetri delle portiere che le cupoline di plexiglas sui fari.
Questi due elementi, se assenti o rovinati, rappresentano un grosso ostacolo ad un corretto restauro.
I pezzi in plexiglas e le relative cornici,tondeggianti e sinuose richiedono l opera di artigiani esperti , rari in italia ed introvabili all estero. Cosi il cane possessore attuale di questo gioiello ha buttato via tutto, ha piegato con l asciugacapelli due lastre di plexiglas, e le ha messe dentro le portiere, poi ha spatolato un po di stucco sugli incavi per l alloggiamento delle cupoline dei fari ed infine ha dato una bella mano di giallo che la faccia apparire piu sportiva.
Questa macchina e pero interessante perche potrebbe celare una grande sorpresa.
La 1026, quella di Mantovani, dopo avere vinto la MM fu protagonista di un servizio su Auto Italiana ricco di fotografie che la ritraevano a Milano sullo sfondo della basilica di S. Ambrogio.
Da quel momento se ne perdono completamente le tracce. Escludendo sia finita direttamente allo sfasciacarrozze e facile concludere che Mantovani l abbia ceduta e sia finita all estero.
Cio sarebbe anche avvalorato dal fatto che, pochi mesi dopo, Mantovani ordino a Zagato un altra macchina identica: la mia.
Perche lo avrebbe fatto se avesse ancora posseduto la 1026?
Concludendo , la porcheria gialla potrebbe proprio essere la vettura che vinse la MM
Considerando mancare all appello solo una delle 5 Appia pinnute vi sono 50 probabilita su 100 che sia cosi.
Sara bene andare ad aprire quel cofano
Bibo